sono partito da cape town, ma il tutto e’ stato quantomeno burrascoso.
il volo sarebbe dovuto essere diretto cape town-francoforte, con la lufhtansa. prima incazzatura all’aeroporto, non lo sapevo ma il volo fara’ uno scalo in quel di joahnesburg. e va be’, facciamoci sto cazzo di scalo e perdiamo un bel tre ore tra tutto…
ci imbarchiamo sul un boeing 747, che e’ un bel po’ che non uso, mi sembra un aereo d’altri tempi.
volo tranquillo, arriviamo a joahnesburg, il tempo per far salire i nuovi passeggeri, e si riparte.
o almeno ci provano.
il nostro bel dinosauro 747 si mette sulla pista di decollo, mi immagino il pilota che porta quei bei levoni tutti in avanti, motori al massimo e il bestione acquista sempre piu’ velocita’.
va, va, sta quasi per decollare, che si sente un rumore sordo fuori, “BLOCCA TUTTO!”, “MOTORI INDIETRO!”, “FRENI AL MASSIMO!”.
grande frenata, capisco adesso l’importanza delle cinture di sicurezza.
un po’ di panico, ma neanche tanto: la prevalenza di passeggeri tedeschi porta il livello di consapevole e teutonica impenetrabilita’ alle emozioni al livello massimo.
un ariano affianco a me continua addirittura a leggere DER SPIEGEL. se fosse stato un aereo di italiano immagino le urla, “LEI NON SA CHI SONO IO!!! MI FACCIA SCENDERE!!!”.
mi adeguo anche io al clima serio da caserma, e non faccio una piega.
torniamo alla base, circondati da mezzi di soccorso, che rimangono inutilizzati.
insomma, non e’ successo nulla di gravissimo.
qui inizia il casino, perche’ passiamo nelle mani dei sud africani. tutto un gran casino. attese snervanti, controllo passaporti, e poi di nuovo, e uscire dall’entrata, e riprendere i bagagli, ma dove e quando e dove andiamo, e cosa facciamo…
dopo un bel po’ ci dicono di andare in un albergo li’ vicino, magari andare a dormire e aspettare notizie.
ASPETTARE NOTIZIE!!!
ma io devo andare a milano, lunedi’ ho un altro shooting che mi comincia (cliente di lunedi’ sei o no contento di questa mia dedizione alla causa?), come faccio???
mi fiondo all’ufficio della lufthansa, che trovo incredibilmente vuoto, dato che i tedeschi sono disciplinatamente in fila per l’hotel, e convinco l’impiegata, tedesca ma con evidenti tracce di emigrati italiani nel sangue, a mettermi su un volo KLM per amsterdam.
era destino che volassi su un 747. questa volta il bestione funziona. e mi faccio le 11 ore di aereo regolamentari.
e adesso sono in quel dell’olanda, aspettando il volo per milano.
a questo punto sono in ballo da quasi 24 ore, e di queste 24 ho dormito per non piu’ di 6 ore, a spizzichi e bocconi.
“fai il fotografo di moda??? che bello!!! chissa’ che bei viaggi che ti fai!!!”
30 maggio 2004
viaggiare
29 maggio 2004
cape town #08
Altra terra e altro mare sospiravi.
Trovare una città, un supremo approdo,
da contrapporre a questa, ……..
Il luogo insolito. la sponda ideale,
afferarli non puoi. Un inseguito
dalla città tu sei. Un deambulare
per trite vie il tuo. Nei ribaditi
spazi di quel quartiere farti vecchio,
………….
Ogni altrove non è che questa riva,
questa città……..
costantinos kavafis
28 maggio 2004
cape town #07
è praticamente finita: questo mese in sud africa è volge quasi al termine!
ho scattato come un pazzo…
sommando tutto quello che ho fatto, si arriva a una quantità di fotografie digitali reallizate pari a circa 850 gigabyte!
italy, i am coming back!
23 maggio 2004
cape town #06
dopo aver girato il mondo lo posso ben dire: il posto migliore dove abitare è l’europa. ci sono paesi e realtà meravigliose nel pianeta, ma spesso hanno una sorta di provvisorietà storica e culturale che lascia il tutto senza spessore. in europa tutto parla di generazioni che sono state per centinaia di anni prima di noi e per noi hanno costruito ciò che noi ora possiamo vivere.
come disse qualcuno: “noi siamo la nostra storia”.
ma qualcuno disse anche: “siamo quello che mangiamo”. e allora in europa il miglior posto dove vivere non può che essere l’italia. dove non è che si mangia meglio o peggio di altri posti del mondo. quì il cibo è cultura. qui si mangia storia. non è come nel resto del mondo dove oramai regna una cazzo di fusion senza radici e senza cultura, dove si mischia il sempre presente sushi con la maionese e il pesto. in italia si mangia una cosa a milano e un’altra a pavia. in italia si mangia una cosa a novembre e un’altra a giugno.
e scelgo l’italia per il cibo, ma ovviamente ci sarebbero infinite altre ragioni…
avendo scelto l’italia non si può non pensare che il miglior posto dove vivere, se uno vuole fare una vita attiva, sia milano. ok, non è bella come roma, non è la meravigliosa toscana, non ha il mare…però: trovatemi una città che permetta di essere in un’ora a sciare d’inverno e in un’ora al mare d’estate.
primo.
e poi milano è il centro di tutto. tutto, in italia, nasce e muore qui. tutti quelli che abitano nella meravigliosa sicilia, nella romantica toscana, nella “meriggiare pallido e assorto…” liguria, tutti dicono: e certo voi a milano! vorrebbero, se vogliono fare bene quello che fanno, essere a milano.
abitare a milano purtroppo vuol dire dover abitare in centro. non centro centro, perchè ci sono solo banche, ma in centro sì.
tra le vie del semi centro via pisacane è una via bellissima.
bellissima anche perchè c’è una serie di palazzi liberty meravigliosi.
quello dove io abito è stato costruito nel 1903. pura arte.
indispensabile scegliere di abitare qui.
nel mio palazzo il mio appartamento è all’ultimo piano, ben esposto al sole, silenzioso e pieno di atmosfera.
un destino abitare lì.
tirando le conclusioni, qual è al mondo il posto migliore dove abitare?