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VACANZE

Vivo a Roma e studio fotografia a Milano (per svariate ragioni che non sto ad esporre) da un annetto, facendo avanti e indietro ogni settimana con fatica e costi non indifferenti. Quando lavoro a Roma, la quasi totalità del mio tempo libero (leggi: fino alle due di notte) è dedicata alla mia passione. Investo moltissimo nella mia cultura fotografica e non solo: anche cinematografica, musicale, letteraria… perchè tutto poi confluisca nelle mie foto. Ma questo è un discorso ben noto per i lettori di questo blog. In questo momento mi trovo in vacanza al lago (a casa dei miei, altrimenti sarei in città o da qualche amico che mi ospiti), un posto meraviglioso che amo e dove posso trascorrere solo un paio di settimane all’anno, quindi: sì, sono contenta in questo senso di essere in “vacanza”. E condivido quanto molti di voi dicono sul piacere di passare del tempo con la propria famiglia, o di girarsi un’isola in moto e quant’altro. Tutte cose bellissime e giustissime. La cosa buffa è che anche qui, stringi stringi, mi sono ritrovata a fare più o meno le stesse cose che faccio a Roma o Milano, ufficio escluso. Ieri ho passato l’intera giornata a postprodurre foto, complice anche una potente influenza che mi ha colpito giusto tra una nuotata e un giro in barca. La mia unica vacanza di quest’anno (e parlo di tutto l’anno, compreso Natale e ponti vari) è stata una settimana in Toscana al TPW, con Settimio. Quindi per cosa? Esatto! Fotografia. L’altro giorno il mio compagno – che guarda caso fa il fotografo – mi ha fatto notare quanta importanza abbia per me questa passione, che non più soltanto tale: è un’OSSESSIONE. E va benissimo! I miei mi criticano, dicendomi di dedicarmi anche ad altro, quando mi vedono trascorrere una giornata al computer a selezionare/lavorare foto per i primi lavori o anche solo per piacere o quando mi sentono parlare continuamente di questo o quel fotografo, ecc.
Durante il TPW mi sono sentita “a casa” quando Settimio ha detto queste parole: “Si pensa che gli artisti facciano semplicemente delle cose creative… Un artista è uno che ha un’ossessione e la mantiene fissa per tutta la vita. L’artista fa sempre la stessa cosa. Ha un’idea fissa in mente e quella persegue”. Qui non si sta parlando di fare l’operaio o il fotografo, o di meritato riposo piuttosto che farsi il mazzo o di reti di salvataggio. E’ tutto giusto! Avete TUTTI ragione! Persino Settimio la notte dorme… magari meno di altri, ma è umano anche lui. E anche lui ama il mare, come Maria. Anche lui avrà sicuramente fatto lavori sottopagati per arrivare dov’è. Non stiamo parlando di questo, il punto è un altro. Il punto è che anche lui, sebbene non si definisca “artista” – ma sfido chiunque a non vedere arte in ciò che fa – fa sempre la stessa cosa, ed è qui a dirvelo. E questa stessa cosa lui se la porta dietro (e dentro) ovunque, come sto facendo io e come fanno moltissimi di noi con questa passione. Perchè è lei a darci tutto quello di cui abbiamo bisogno: non c’è bisogno di “staccare”, perchè nella testa e nel cuore non c’è alcuna spina, nessun punto di rottura. E’ un continuum, che funziona perfettamente perchè anche quando la fotografia non c’è fisicamente, nella forma di una macchina, o di un file, o di una stampa, ci regala lo stesso momenti come quello che Settimio ha appena descritto: poesia. Sempre e comunque, anche in una Milano deserta, che guarda caso lui FOTOGAFA (magari dal tetto del suo studio?). E lo fa senza trucchi e senza orpelli: non satura i colori, non crea effetti strani con la postproduzione, non aggiunge vignettature, ecc. E’ la foto di un momento e questo momento è SUO. E’ un dialogo con la sua città, un tete à tete che è, forse, l’equivalente del vostro pranzo in spiaggia con il/la fidanzato/a. Lui AMA questa vita e non ha bisogno di altro, perchè l'”altro” non lo apprezza quanto questo, semplicemente. E’ un punto di vista, solo questo. E’ il suo ed è anche il mio, che sto stringendo i denti ancora per qualche mese prima di lasciare una vita che non mi appartiene e abbracciare quella che sento essermi dentro profondamente. Va bene, non ho una famiglia da mantenere, ma non sono nemmeno giovanissima perchè mi appresto a ricominciare daccapo a trentun anni in un campo strapieno di ventenni con le spalle coperte e che possono lavorare anche gratis senza troppi problemi. E allora? Tutti noi abbiamo avuto, almeno una volta nella vita, l’opportunità di realizzare noi stessi. Magari alcuni di noi l’hanno capito un po’ dopo, ma non ditemi che non avete potuto… perchè non c’è cosa che, almeno nel momento del bivio, TUTTI abbiate potute scegliere. Non nascondetevi dietro alla famiglia da mantenere, perchè anche quella l’avete scelta. E’ esattamente come dice Simona (imparate da lei, please… è una gran persona): guardatevi con sincerità, perchè ciò che siete diventati è quello che avete scelto di essere.

TPW: THE FINAL CUT

@ Matteo Oriani: grazie! Contagio osmotico inevitabile… Ho creduto in quel progetto perchè è arrivato in sorpasso da destra, bruciando in pochi metri l’altra idea che avevo in mente ma che non mi/ci convinceva. Sapevo da dov’era partito e lo vedevo da lontano nello specchietto retrovisore, mentre ero occupata a guardare avanti senza trovare la strada giusta… Quando mi è passato accanto, d’istinto ci sono saltata sopra e in pochissimo tempo mi ha portato a destinazione 🙂

TPW: THE FINAL CUT

Ringrazio anche da qui tutti coloro che mi hanno manifestato in diversi modi/luoghi il proprio apprezzamento per il progetto. Fa uno strano effetto realizzare di essere riuscita a far arrivare a persone sconosciute un messaggio che in origine conoscevo bene solo io. Ed è una bella vertigine vedere un lavoro uscire dalle mura domestiche delle mie certezze.
Ho scritto ormai un oceano di parole sul TPW e giustamente sarete anche stufi di avermi sempre tra le balle… Dico solo un’ultima cosa, che mi è balzata in mente poco fa, rileggendo una frase del mio blog: “sono certa che nessuno di noi sette d’ora in poi farà le cose allo stesso modo di prima”. Qualche mese fa Settimio, introducendo il suo workshop al TPW, disse queste parole: “dopo, niente sarà più come prima…”. E come direbbe lui, non è che ci siamo mandati un sms per metterci d’accordo…

Ancora grazie di tutto, Settimio. Un abbraccio forte!

THE ROAD COMING BACK FROM TPW

Dal mio blog, al termine dell’esperienza fatta al TPW.

“(Settimio) Lo conoscevo già, ma ovviamente passarci un’intera settimana insieme, dalla partita di pallavolo la mattina presto fino alle chiacchiere notturne passando attraverso il fitto setaccio delle sue sessioni “didattiche” diurne in limonaia (la nostra “sede operativa”)… beh, è un’altra cosa. Adoro il suo essere simpatico e spiritoso ma anche duro e tagliente, il modo in cui ti butta in faccia le cose scuotendoti dalle tue abitudini mentali piene di ragnatele. Si è messo in gioco in modi che lui stesso non aveva mai sperimentato, con l’unico scopo di far arrivare il messaggio in mille maniere diverse. Si è speso fino allo stremo nei salti senza rete che ha fatto con noi in limonaia. E quanti ne ha fatti fare anche a noi, regalandoci sensazioni mai provate prima. Grazie a quelli siamo diventati le persone che siamo oggi, diverse rispetto a una settimana fa.
La frase con cui ha aperto il workshop è stata “Ho due notizie per voi, una buona e una brutta. Quella brutta è che non vi insegnerò nulla. Quella buona è che non avete nulla da imparare”. Abbiamo recepito moltissimo, ma non ha mai avuto atteggiamenti impositivi o intenti didascalici: tutto è uscito da noi grazie alla sua maieutica. Ci ha offerto la visione di un ribaltamento totale dell’atteggiamento verso la fotografia – sebbene poi il discorso vada anche al di là di quest’ultima – e sono certa che nessuno di noi sette d’ora in poi farà le cose allo stesso modo di prima. La forza di Settimio sta nell’estrema sincerità del suo modo di proporsi, nella trasparenza dei suoi pensieri, nella semplicità disarmante dei suoi punti fermi, nella capacità di mischiare l’alto e il basso senza mai annoiare. E’ un bravissimo comunicatore, sembra nato per farlo. Sa coinvolgere, far riflettere, mettere in discussione. Grazie a quest’affettuosamente severa guida ho oltrepassato il punto di non ritorno, posando un altro importantissimo tassello nella mia formazione di fotografa e non solo”.

ON TPW

Lacrime+sangue=una portaerei

L'ASSISTENTE

Augh Settimio. Anzi, doppio augh! Francesca-Stella-che-non-vede-l’ora-che-sia-il-18-luglio-a-S.Anna 😀

BLOG NEW DESIGN

Bella bella bella questa nuova veste grafica! Devo dire che per un fotografo di moda mancava proprio 😉

ANALISI LOGICA

Ottima puntualizzazione Paolo. Condivido pienamente.

MISS BLUMARINE ADV

La terza è una Benedusi DOC 🙂

MAX CASTING

Beh, io ti ho conosciuto mentre presentavi proprio questo progetto alla platea del Photoshow l’anno scorso… e da allora ho sempre seguito i tuoi Max Casting perchè mi avevi incuriosito e convinto per la tua voce fuori dal coro.

AUTOBIOGRAFIA

Caro il mio Settimio, adesso provo a dirtelo come una che ti ha conosciuto sia per i percorsi virtuali che di persona. Dei due modi in cui ti sei ritratto, tu sei molto il secondo ma ti piace raccontarti come il primo perchè sei divertente e non ti prendi sul serio per un cazzo 🙂 E sei umano. Il secondo emerge tacitamente più nelle tue fotografie che in ciò che scrivi nei blog (dove peraltro cerchi comunque di spiegarlo). Direi che le tue due verità parlano linguaggi diversi, ma arrivano entrambe: ciò che fai, non importa con che mezzo di comunicazione, parla di ciò che sei. Io non lo so se le tue foto cadranno nell’oblio o rimarranno vive testimonianze di un modo di essere… però credo anch’io che quello che si dà – e tu lo fai a carrettate – ritorna. E permettimi di aggiungere, per me sei uno che lascia il segno. Che poi la gente ti critichi per mille motivi, ci sta anche… del resto, quando uno si mette in gioco, non sempre trova partite facili. Però sei uno che crede in quello che fa, nelle proprie idee e nei propri principi. E viva chi non butta le carte per terra.

PASSATO PRESENTE E FUTURO

Sto dedicando tempo ed energie infiniti alla cosa migliore che abbia fatto in vita mia: fotografare. In modi diversi, è qualcosa che ha attraversato il mio passato, riempie il mio presente e sono certa regnerà anche nel mio futuro. Ieri ho realizzato un bel servizio fotografico, una storia inaspettatamente intensa di sensualità e passione. E’ stata una meravigliosa sorpresa vedere l’immaginazione diventare realtà – e perchè no, anche viceversa. In momenti come quello puoi davvero credere in te stesso, in quello che puoi fare nonostante i limiti e le mille difficoltà. Sulle note di Petrucciani, impariamo da lui a volare. Buon anno Settimio!

LONDON

Finalmente un bel post alla “Settimio-vecchia-maniera”, di quelli che non si vedevano da un po’. Del Settimio che viaggia, che s’incasina, che sempre in apnea nei mille impegni dà una spinta coi piedi e riemerge dall’acqua giusto il tempo di riprendere fiato e poi giù, di nuovo. Il Settimio che vive, vive, vive ma che ogni tanto si ferma a pensare e nel frattempo ci regala un’altra immagine stupenda, eterea, che porta il suo nome nella finestra, nel riflesso, nella luce, nella delicatezza di un gesto. Finalmente un altro piccolo pezzetto di poesia dal nostro fighetto milanese mai scontato. Un abbraccio forte, Fra