A RAINY DAY

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[it]la pioggia mi piace tantissimo.

preferisco di gran lunga una giornata di pioggia ad una giornata di sole: trovo quest’ultima una scelta scontata e banale, che piace a tutti perchè a tutti piacciono le stesse cose trite e ritrite.

con la pioggia penso che anche le fotografie possano venire alla grande: pensare che serva il sole delle maldive per fare una bella fotografia è illudersi di avere un alleato fuori di noi che ci possa aiutare, mentre l’unico alleato è dentro la nostra testa, e la luce non c’entra proprio nulla…

ne approfitto per mostrare una mia immagine, di qualche anno fa, scattata in una meravigliosa giornata invernale di pioggia:

immagine cliccabile ed ingrandibile. [/it]

[en]I really love the rain.

I much prefer a rainy day to a sunny day: I find the latter an obvious and banal choice, sure to please everyone because everyone likes the same things hackneyed.

I think that with the rain even photographs can be great: thinking that the sun of the maldives is needed to take a good photograph is the illusion of having an ally outside of ourselves that can help us, while the only ally is in our heads, and the light has nothing to do with it…

I take this opportunity to show you a picture, of a few years ago, taken during a wonderful day of winter rain:

click the image to enlarge. [/en]

9 risposte

  1. Simone Lomuoio

    Ciao Settimio.

    Non son completamente d’accordo che la “luce non c’entra nulla”. Cioè, penso di aver capito quello che volevi dire, ma questa frase potrebbe essere fraintesa. Se fotografare significa “scrivere con la luce” la vedo molto dura che la luce non c’entra nulla.

    Ti auguro buon lavoro.

  2. settimio

    @simone
    intanto, permettimi, lascia perdere l’etimologia della parole: si incomincia così e si finisce a citare cartier bresson… 😉

    comunque è proprio così, a mio parere: la luce non c’entra nulla. ho pure visto ogni tanto (con orrore!) che alcuni “fotografi” si salutano dicendo “buona luce”. buona luce?!?!?

    un bravo fotografo sa usare la luce nella maniera migliore per quello che gli serve.
    anche in una giornata di pioggia un bravo fotografo trova la maniera di risolvere il problema e portare il lavoro a casa, esattamente nella stessa maniera se ci fosse stato il sole.
    guarda qui:
    http://tonithorimbert.blogspot.it/2012/09/nina-rocks.html

    non è questione di luce. è questione di testa!

  3. herbert

    Chico ha ragione, quando metti il cuore la luce esce sempre. Frase banale ma è così. Io odio la pioggia, odio l’ombrello, ma ci sono momenti carichi di pathos che il sole banalmente non dà. Come dice Gianluca Colla (fotografo del National Geographic): se quella foto può essere fatta anche da mia nonna, non è una grande foto. Con il sole siamo capaci tutti, in altre situazioni bisogna essere fotografi 🙂

  4. Simone Lomuoio

    Ciao Settimio,

    ma io son d’accordo con te. Toni l’avevo già letto (seguo anche lui). Facevo quell’appunto proprio per evitare che quelli che si salutano “buona luce” (ogni volta che lo sento vomito…anzi scusami per un momento…….ok) iniziavano a parlare di HCB.

    Un’ultima cosa: sarò anormale (come recita la poesia di Bukowski), ma io preferisco di gran lunga la pioggia e la luce che c’è in quei giorni.

    Saluti.

  5. Hilda

    Io non capisco il perché della questione.
    La luce c’è sempre, c’è anche al buio… Io sono stata solo una volta in completa assenza di luce… ed ero ben 70 metri sotto terra, in una grotta.
    E’ chiaro: chi fotografa disegna con la luce, ma con la luce che c’è! Nella vita mica siamo sempre illuminati bene…

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