AVEDON CHI?

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onestamente non frequento forum che si occupano di fotografia. a volte succede però che veda un gran numero di ingressi sul mio sito, tramite le statistiche, in arrivo da qualche forum, e allora mi capita di andare a curiosare.

generalmente in questi forum vengo dipinto come uno stronzo presuntuoso e spocchioso: difficile dar loro torto, soprattutto dopo quello che scriverò da qui a poco.

ma voglio dire, cari appassionati di fotografia che scrivete nei forum, ok la fotografia come passione della domenica, e i tramonti, e i gattini e tutte quelle stronzatine lì. ok anche i paesaggi con il tempo lungo e il mare tipo nebbiolina. ok. ok la tipa seminuda nella fabbrica abbandonata. ok. ok tutto. ok addirittura la maschera al carnevale di venezia.

però. però penso che sia un obbligo etico/morale/intellettuale (se queste paroline hanno un qualche valore…) non dico conoscere prima di parlare, ma avere consapevolezza che la conoscenza sia la conditio sine qua non per parlare e discutere di qualsiasi argomento e quindi anche di fotografia.

non conosco=non parlo. dovrebbe essere semplice, no?

temo che, con la diffusione di massa della fotografia, si debba urlare forte e chiaro che la fotografia NON è fare click click con una macchina fotografica. NO. non è andare in giro e fotografare le cose che uno vede e gli piacciono.

NO!

la fotografia è cultura. LA FOTOGRAFIA E’ CULTURA.

devo mettere ancora per l’ennesima illuminante frase di Terzani? ok, la metto:

“Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti.Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito  con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea. Bisogna capire cosa c’è dietro i fatti per poterli rappresentare. La fotografia – clic! – quella la sanno fare tutti.” Tiziano Terzani

(per incominciare a capire quanto sia importante avere delle basi e di quanto ciò che conosciamo influenzi inevitabilmente ciò che siamo, penso sia interessante guardare la lectio magistralis di Toni Thorimbert)

quindi, un consiglio base base, terra terra: cari appassionati di fotografia che scrivete nei forum, prima di comprarvi la macchina fotografica, studiate. studiate storia della fotografia. non è possibile avere una macchina fotografica, andare in giro a fare fotografie e scrivere di fotografia nei forum senza una minima minima base. studiate i grandi della fotografia del passato. tra i quali c’è stato un certo Richard Avedon, che non era malaccio. solo per i ritratti, però.

 

avedon

55 risposte

  1. Matteo Bertozzi

    eh sì l’ho sentito dire anch’io che questo Avedon era uno bravino, ora mi andrò a vedere qualche sua foto. (se non si capisse sono ironico, lo scrivo, non si sa mai)

  2. Massimo de Cristofaro

    Carissimo Benedusi, sottoscrivo in pieno !
    La “cultura dell’immagine” è fondamentale per qualsiasi arte: anche Michelangelo ha preso ispirazione dai bassorilievi romani antichi, e la cultura avanza solo se si parte da dove sono arrivati gli altri… sennò se proprio uno si dà da fare, deve ricominciare tutto daccapo.
    Però io sono vecchio, (negli anni ’70 ho pure conosciuto Toni), e il semplice fatto di avere della pellicola obbligava a “guardare” prima di scattare, anche con molti scatti… oppure guardare, inquadrare e NON scattare !
    Bisognerebbe provare a comunicare queste cose nella pratica, ma vedo molta sciatteria in giro.
    un saluto

  3. daniele

    “vengo dipinto come uno stronzo presuntuoso e spocchioso”
    a me non sembra, giustamente dai bacchettate.

  4. Stefano

    bhe ricordo anche che dopo la Lectio o di Benedusi o di Thorimbert, qualcuno scrisse: grazie non conoscevo Eduard Weston (o Robert Frank) su Facebook….
    Resta una cosa meravigliosa che ho letto su un libricino-intervista a Parr, “la fotografia deve risolvere un problema”. Che se lo dice Benedusi è spocchioso e fighetto, ma se lo dice pure uno che fa fotografie “particolari”, “strane” che possono o no piacere, membro molto discusso di Magnum… allora qualcosa, quella frase vuole dire.
    Altra roba, che mi aveva fatto riflettere sempre qui su questo forum, giustamente Benedusi, ha scritto, che un idraulico conosce tutto di tubi e affini, non si capisce perchè un fotografo non sia tenuto ad avere la medesima cultura, sulla fotografia.

    PS ho avuto il piacere di conoscerlo, Settimio Benedusi, ma si dipinge molto peggio di quel che è, ovvero una persona molto gentile e colta, per nulla spocchioso, forse un po’ fighetto… ma è milanese d’adozione, bisogna perdonarglielo.

  5. Gilberto

    Gli ignoranti sanno sempre tutto, ma non leggono mai i libri.

  6. Giuseppe Pagano

    Tempi duri per i forum fotografici… aumentano gli iscritti, ma calano gli argomenti interessanti.

    Il problema a mio parere non è tanto conoscere-non conoscere Avedon. Gli idraulici devono conoscere bene i tubi, ma i forum non sono abitati da idraulici (pardon: fotografi) professionisti: c’è tanta gente di passaggio.

    Il disastro è quando chi tira le fila di un forum e l’ala dura dello stesso difendono l’artisticità di paccotiglia culturalmente inguardabile. Questo è devastante. E per riconoscerlo non sarebbe nemmeno necessario conoscere Avedon.

  7. Antony

    Ma come si fa a dare a dare dello stronzo spocchioso a uno che si presenta vestito da Pinocchio e con le orecchie d’ asino.
    E dopo la spiegazione ti rispetto ancora di più.

  8. fabrizio

    e che dire dell’ennesimo illuminato dalla luce divina che l’ha portato a diventar fotografo che s’è messo a studiare lo stile del reportage vedendo il sito della magnum senza aprire un VERO libro?

  9. Leo

    Mi spiace ma dissento.
    Un idraulico deve sapere tutto di tubi.
    Quindi un fotografo deve sapere tutto della sua attrezzatura.
    Perche’ se e’ vero che un bravo idraulico puo’ non conoscere nessun altro idraulico sara’ pur vero che un bravo fotografo puo’ anche non conoscere nessun altro fotografo.

  10. roberto

    Settimio,
    hai pur ragione se non fosse per il fatto che con l’avvento del digitale e di una certa semplificazione tecnica molti si siano avvicinati alla fotografia per il pure piacere o di fotografare gnocca o di produrre immagini dal gusto e contenuti dubbi ma assolutamente “popolari”. Una volta il fotografo era un mezzo sfigato, in genere colto che proveniva o da studi classici o artistici (con eccezioni importanti), oggi vedo tantissimi informatici, ragionieri (nulla contro la categoria ma è un dato di fatto) che se ne fregano di essere un minimo acculturati e puntano al fare “fascion” senza saper pur nulla della storia del costume o di quello che ci stà dietro all’apparente banalità della moda. Ci sono forum dove arrivano al puro autoreferenzialismo dove illustri sconosciuti non solo sono venerati con un’ipocrisia al limite del nauseabondo ma organizzano pure workshop con cubiste o play mate della mutua a prezzi da ricottificio…..da cui con attenti studi puoi evincere che se la modella è vestita sei di fronte a fotografie di fashion, mentre se è nuda sei di fronte ad una non ben definita corrente di nudo artistico….in questo scenario, caro Settimio, puoi ben capire che al novello astro nascente della fotografi può ben fregare poco o nulla di chi sia stato un Avedon, un Beaton, un Brassai o altri “cariatidi” quando i modelli da seguire sono il Sig. XXX che vive in una sorta di realtà virtuale nel web dove si è costruito una sorta di adeptica cricca allievi ….è altro, caro Settimio. quello che fanno…solo che purtroppo usando mezzi fotografici si chiama pure essa fotografia ma che è lontana dalla fotografia da te e da altri (non così pochi per fortuna) intesa….

  11. Giuliano

    Ovviamente nessuno che ha risposto…cazzo devo lavorare un casino!

    E’ l’arroganza di sapere tutto che fotte sto mestiere…torno ai miei studi

  12. Fabrizio

    Accantoniamo l’esempio dell’idraulico. Non penso che ci sia un idraulico che conosca Bernoulli o Torricelli e neppure il capo dell’idraulico. Un buon fotografo dovrebbe conoscere i maestri semplicemente perché ne è attratto, perché da essi trae energia ed ispirazione. In caso contrario resta sulla superficie, non entra dentro le cose. Comunque io sarei per il perdono, è nella natura umana, quando ci si avvicina ad una nuova materia, eccitarsi per tutte le nozioni che si apprendono in breve tempo e che ci porta a sovra-stimarci. In definitiva, sono dei bambini che giocano a fare i fotografi. Sono inutili? Assolutamente no, da un lato servono a svegliare qualche dinosauro che magari era rimasto all’epoca che fu e soprattutto apportano dei soldini, visto che non vengono dai committenti.

  13. Antonio

    sono sicuro che esistano due Benedusi, uno predica bene e l’altro razzola male, uno scrive questi post e l’altro mette la Canalis a pecorina per fotografarle le ascelle alle Maldive.

  14. sandroiovine

    Si vede che tra spocchiosi e stronzi a volte ci si intende. Del resto sarebbe impossibile non concordare con chi sostiene la necessità di conoscere le basi di ciò cui ci si appassiona e non importa se per professione o semplice diletto. Ma del resto è abbastanza frequente verificare, soprattutto in rete, come l’arroganza figlia dell’ignoranza (da intendersi certo in senso etimologico, ma talvolta non solo… e ovviamente NON mi riferisco agli interventi in questa sede) produca affermazioni di onniscienza del tutto prive di fondamento. La conoscenza produce contaminazione e la contaminazione (che non è sinonimo di scopiazzatura) progresso e crescita… Credo sia dovere di tutti nel proprio piccolo provare a diffondere un’idea di fotografia che sia un fatto culturale e non solo un’espressione di onanismo tecnologico. Grazie per questo intervento Settimio.

  15. sante

    comunque non per essere spocchioso al contrario, ma va benissimo che sia pieno di ignoranti, sotto gli alberi c’è sempre un sottobosco

  16. Herbert

    La conoscenza produce contaminazione e la contaminazione progresso e crescita … giusto! Peccato che la conoscenza manchi in tant campi, non solo in quello fotografico. Spesso il progresso genera un IO un po’ distorto, ti fa perdere un po’ la realtà e la consapevolezza di quello che si è. Bello che la tecnologia e il progresso ti permettano di avere macchine fotografiche splendide, bello far girare l’economia comprando macchine fotografiche da urlo, ma se poi non le sai usare che cavolo le compri a fare. Se poi le tue foto sono uguali a quelle che facevi con la compatta di Hello Kitty perchè devi farti vedere? La macchina non fa il fotografo, ma la cultura, la conoscenza, la contaminazione ti rendono diverso dalla massa. Rischiamo solo di omologarci a qualcosa o a qualcuno. Questo è un po’ triste.

  17. massimo

    Bravo sto Avedon! Non c’è la possibilità di partecipare a qualche suo workshop magri sui cento euri???!!! hauahauahau!!!

  18. sergio

    vero vero e concordo. troppo facile comprarsi la Mark VII e fare foto con un obiettivo f1.8
    insomma, se fai una raffica di 10000 foto ad un paesaggio, per la statistica UNA può venire bene. e con i miracoli di Photoshop…voilà
    come da informatico non sono d’accordo che persone che comprano e usano i PC non sappiano nulla della base, di cosa avvenga in un CPU, dei registri, dei bus, del TCP, della storia dell’informatica. non puoi non conoscere nulla di comunicazione di pacchetti e protocolli e poi collegarti ad internet. lascia stare il computer e compra un forno a microonde
    in conclusione sottoscrivo pienamente l’articolo

  19. settimio

    Uno strumento del poco o tanto di ciò che conosco di Fotografia sicuramente sono state, quando avevo 20 anni, le riviste di fotografia.In particolari modo voglio ricordare PROGRESSO FOTOGRAFICO: mi sembra che i numero storici siano di nuovo in vendita, con il nome SERIE ORO.
    le riviste sono importanti, importantissime. adesso penso che la maggior parte delle persone guardino solo internet, che ovviamente va benissimo, ma dove tutto è fin troppo democratico e orizzontale: in questo marasma il tipo con il sito PHOTOGRAPHER ha la stessa autorevolezza di Martin Parr. NON E’ COSI’: il PHOTOGRAPHER e Martin Parr NON contano e NON pesano uguale.
    come diceva qualcuno: “quando non si crede in Dio il problema è che si crede a qualsiasi dio”. in quello che ci riguarda temo che sia lo stesso: “se non si ha un vero punto di riferimento va bene tutto. e tutto non va mai bene.”

    dicevo di Progresso Fotografico negli anni 70/80.
    trovo che adesso stia facendo un ottimo lavoro Sandro Iovine con IL FOTOGRAFO. te l’ho detto live, Sandro, te lo dico anche qui.

    grazie per essere passato da qui e per aver dato il tuo autorevole parere… 😉

  20. Ettone

    ps… il problema è che c’è sempre qualcuno che pretende di saperla più di un altro…
    diceva mio nonno… 😉

  21. daniela

    Oh cavolo, Avedon lo conosco pure io che nn sono fotografa ma MUA, anzi dirò pure di più conosco pure Beaton ed il suo uso magistrale del B/N e Demarchellier… Ma allora posso fare la fotografa? Ahahahahah

  22. Ovidiu

    Su Discovery, un certo Bobo cerca i sasquatch quindi, come fai a cercare un sasquatch se non sai cosa sia??? Il problema è che leggendo qua, guardando la, finisci a sfogliare i libri sui dipinti preraffaelliti e capisci che tutti i libri di fotografia che puoi sfogliare sono già sorpassati in partenza per colpa della storia… La cultura deve avere una base, non settoriale, allora funziona alla grande, quindi prima ancora di capire la storia dell’immagine si legga, che so, un po di letteratura?

  23. Samuele

    Trovo questo post decisamente illuminante ma credo contenga due errori. Il primo è chiaro. Dici di essere ‘dipinto’ come stronzo e spocchioso. Probabilmente il termine dipinto trae in inganno. Dal tuo modo di scrivere si capisce che sei così. 🙂
    Il secondo errore è sottointeso. Per parlare nei forum e disquisire di fotografia bisogna conoscere la fotografia, conoscere il mezzo, conoscere i grandi del passato, aver letto, aver studiato. E ci siamo.
    Questa però non è condizione necessaria e nemmeno sufficiente. Io ho fatto tutto questo ma continuo a fare foto di merda. Conosco persone che non sanno nemmeno chi fosse Avedon ma che tirano fuori dalla loro ‘compatta’ piccolo miracoli. Certo parliamo di eccezioni clamorose … però in tutti i campi molti grandi lo sono diventati senza conoscere. Penso a molti pittori del passato che già in giovane età hanno dimostrato la loro arte (poi migliorata con lo studio ovviamente).

  24. loris

    Grazie per quel che hai scritto.
    Ti chiedo l’autorizzazione a farne un link quando, a volte, vedo qualcuno fare la sua prima fotografia e metterla subito in rete e chiedere consigli…..
    Ti chiedo poi un’informazione: mi sai dire un blog dove sia necessario aver fatto almeno 10.000 foto prima di parlare? (sono sfiancato dalle migliaia di inutilità dei discorsi vuoti e di critiche fatte da pseudofotogtafi che non hanno mai aperto un libro di fotografia. Vorrei aver la possibilità di parlare con qualcuno che abbia, come dici, consapevolezza di quel che tratta.
    Grazie
    (Complimenti per i tuoi eccellenti lavori. Le tue immagini mi piacciono molto.)

  25. carisuler

    ok c’è Valentino Rossi .. ma ci sono anch’io, non sono come lui, mi piacerebbe esserlo ma non ci riesco, però mi accontento e vado in moto a prescindere, senza tante seghe mentali, ciao

  26. giuseppe

    Io da fotoamatore non posso fare altro che RINGRAZIARE PER QUELLO CHE HO LETTO SU QUESTA PAGINA –
    HO iniziato a seguire la fotografia 20 anni fa’ visitando mostre fotografiche nel nord Italia :da BRESSON , SALGADO -SECCHIAROLI, SMITH,ECC ECC poi piano piano ho iniziato ad avvicinarmi alla fotografia acquistando una macchina manuale quando c erano gia’ in commercio le prime semiautomatiche. ho iniziato, con grossi errori che allora volevano dire SOLDI. non ho mai smesso di apprezzare i lavori altrui.ora mi ritrovo a discutere con persone che si sono avvicinate a questa passione fotografando con il telefonino e che hanno il coraggio di commentare uno scatto di BRESSON dicendo : E’ UNA FOTO TRASFORMATA IN FASE DI STAMPA.sono scandalizzato da tutto cio’ e se non fosse per qualche amico fotoamatore come me che mi conforta , smetterei di seguire questa mia passione

  27. Palone09

    Non sono d’accordo che per parlare di un argomento si deve prima sapere tutto, per fortuna esiste la libertà di parola, la curiosità e la passione (per la fotografia) che rendono la vita più piacevole anche se non si è professionisti o particolarmente esperti. Fotografare e’ una forma espressiva bellissima e quindi invito tutti a continuare a farlo anche se le foto non saranno belle e a parlarne anche se non si conoscono i grandi maestri. Non deve invece mancare l’amore e la passione. Buona luce

  28. Mr. D.

    Devo dire che Mr. Settimio non ha tutti i torti, sono entrato e uscito da 4 forum fotografici, o presunti tali solo perchè vengono pubblicate foto x e y; uscito per stanchezza e disgusto delle solite guerre tra sfigati monomarca, o di privilegiati con doppia ammiraglia Nikon e Canon che si vantano di scattare un pò di avifauna con esternazioni da maestri del cazzo, o di poveri dementi che domandano a perfetti sconosciuti “sono pronto al passaggio in full frame, cosa mi consigliate?” datte ‘na chiodata sulle palle se non sei capace di muovere il culo e andare in un negozio a testare le macchine.
    Ma tu caro Benedusi, confermo che sei anche uno stronzo presuntuoso; la stronzaggine di essere politicamente scorretto, e tanti nostri connazionali non sono abituati, presuntuoso perchè pretendi che la cultura fotografica sia capita da questa massa di imbecilli che, invece di applicare la sana regola del saper tacere, essendo annoiati e voyeristici, devono per forza sentirsi forti dietro le loro tastiere, ma lasciamo tutto così com’è, non è successo nulla, perchè di nulla stanno scrivendo, il tempo diluisce tutto. Fuori nel mondo vero, se ognuno di questi sfigati alza un pochino la testa per dimostrare quanto valgono in un semplice servizio fotografico di qualsiasi natura, o se dovessero fare un redazionale dove in tempo reale i Raw devono essere esaminati prima di spedirli alle testate, verrebbero massacrati seduta stante, senza riserve. Ma anche nelle scuole serie, dove certi maestri ti bocciano tutti gli scatti e te li fanno rifare finchè non hai imparato, questa massa di coglioni scrittori pseudo fotografi, si sentirebbero comunque offesi con il coraggio di dire “ma chi si credeva quello lì, e l’ho pure pagato”.
    La vera cultura è il silenzio.

  29. vilma

    La mancanza di discriminazioni d’utenza, determinata dalla sua semplicità e intuibilità d’impiego, rende il mezzo fotografico accessibile a tutte le fasce di età e gli strati sociali, pratica intermedia tra l’ingenua immediatezza e la ricerca appassionata, la fotografia si apre al dilettantismo tanto quanto alla professionalità, rendendo difficile determinare il confine che separa le due categorie.
    Se qualcuno volesse approfondire: Pierre Bourdieu,”La fotografia. Usi e funzioni sociali di un’arte media”.
    Essendo la fotografia una pratica sociale, si evolve appunto con l’evolversi dei costumi oltre che della tecnologia, appare più moderna, ma su un supporto concettuale analogo, la definizione di Jackie Wullschlager che colloca la fotografia
    “tra il museo e il chiosco dei giornali, lo studio e la strada, l’eternità e l’effimero”.
    Un’arte ambigua ed impura per la quale un background culturale è condizione non sufficiente, ma necessaria.
    Sapere chi è Avedon non farà di un incapace un grande fotografo, ma lo aiuterà a capire di essere un incapace. L’autocritica è sempre produttiva.

  30. Giusvio

    Settimio, tu e Toni mi state dando carica in questo, e ve ne sono grato grazie alle vostr lectio magistralis.

    Approfitto già che ci sono: Palagini_02 è una serie secmplicemente spettacolare, e scusami, PAlagini_01 è quasi niente a confronto.
    Non amo la fotografia commerciale, quindi aspetto con ansia che tu diventi sufficentemente ricco per godermi il tuo sito fatto di sole tue foto in libertà.

    ciaaao!!

  31. Alberto Pasini

    Quando uno parla chiaro e va dritto al cuore del problema diventa automaticamente scomodo, antipatico… Sarebbe bello che la scoperta del ritrattista d’elefanti Avedon fosse seguita dalla scoperta della luce di Caravaggio, dei ritratti di Tiziano o Botticelli, delle prospettive di Giotto o Piero della Francesca, delle figure del Signorelli oppure dall’uso del colore di Cezanne, Van Gogh o Kandinsky. Quante cose di fotografia si possono imparare nei musei.

  32. settimio

    caro Matteo, mi sono permesso di aggiornare il link del blog di Toni, che prima non portava a nulla. (tra l’altro, Toni!!!!! com’è ‘sta cosa?!? non fai più il post della domenica sera?!?!? -neanche gli svizzeri sono gli svizzeri di una volta-)
    il tuo commento fu meraviglioso!
    🙂
    xxx

  33. Massimo de Cristofaro

    I vostri commenti mi hanno fatto venire in mente un paio di altre cose, che realizzano un corto circuito micidiale.
    Roland Barthes in un libriccino ai suoi tempi molto noto, La Camera Chiara, diceva in pratica che “La Fotografia” ha un grandissimo valore emotivo nelle vecchie foto di famiglia che stanno nelle scatole, con nonni bisnonni parenti amici vacanze ecc. Perché sono la propria storia.
    L’altra cosa è che Internet e i vari tantissimi siti web di foto consentono a chiunque di “pubblicare” come se fosse un libro.
    Il corto circuito è che moltissime pagine web spesso ci sembrano come i mucchi di vecchie foto che troviamo nei mercatini: di nessun interesse, salvo che per motivi di setting, o storici, di costume o tecnica…
    D’altro lato, può esistere sempre una sensibilità per cui chiunque rovistando in un mucchio di vecchie stampe, rimanga colpito e appassionato da qualcosa di cui non sa niente, e che magari è Atget, Steiglitz, o Hurrell ecc ecc

  34. Johnny

    Vogliamo parlare della mostra della “fotografa” (???) Martina Colombari a cura di Benedusi?
    Lei si era una fotografa ricca di cultura, per questo Benedusi ne ha curato la mostra vero? Non per i soldi.

  35. P

    L’ultima frase su Avedon tratta dal forum mi ha fatto venire in mente quello che alla mostra di Berengo Gardin era davanti a me nella fila per avere un autografo dall’autore stesso, e stringendogli la mano gli ha detto “Complimenti”…

  36. Luciano

    Embè… che non ci abbia fatto un figurone con quella frase su “Avedon chi? ” è ovvio. Ma la cultura, anche quella fotografica non è mica data per scienza infusa. Magari era un ragazzino di 16 anni che solo da un paio di mesi si interessava di fotografia. E tutti noi, Benedusi compreso, ci sarà pur stata una prima volta in cui abbiamo sentito nominare Avedon. E magari anche a molti di noi non era chiaro alla prima, quanto Avedon fosse rappresentativo ed importante per la Fotografia. Ma ci siamo informati, abbiamo studiato le fotografie, inquadrato il personaggio nel suo momento storico, conosciuto i suoi rapporti con gli altri grandi Fotografi , ecc. ecc.. E adesso, magari ci viene facile fare un po’ gli spocchiosi su uno che cade dal pero sentendolo nominare. Per questo, tutto sommato non mi sento di gettargli più di tanto la croce addosso.
    Qualche tempo fa venne presentata in un Forum una foto di HCB, non delle più note, ma comunque non certo uno scartino. I commenti andavano da “messa a fuoco sbagliata” a “stampa non molto riuscita” , “veniva meglio col 28”, ecc. ecc. Che dire? E’ facile fare dell’ironia, ma chi può essere sicuro di non mettere mai il piede in fallo?.

  37. alessandro

    Concordando pienamente sul discorso generale della cultura anche io pero’, prima di scagliare perle di saggezza, parlo di chi risponde a questo post sul tuo blog e non di te, andrei a vedere chi ha scritto avedon chi, se magari non fosse un novizio che anzi nel caso sarebbe da premiare poiche’ sta andando ad approfondire.
    Ti dico francamente che mi danno piu’ fastidio le risposte di quelli che scrivono qui solo per darti ragione che la risposta di uno che in ogni caso da oggi avra’ imparato una cosa nuova.

    Mi chiedo tra questi quanti sono andati a vedere la recente mostra di Avedon a Roma per es., che se non erro e’ ancora in essere al Fotografiska di Stoccolma (il piu’ grande museo di fotografia del mondo) , e quanti hanno fatto finta di farsela piacere solo per dire io ci sono stato o peggio non ci sono stati e dicono di esserci stati.
    Son sicurissimo ce ne e’ qualcuno in mezzo a queste risposte.
    In ogni caso credo sia sempre preferibile un sincero ignorante che un falso saccente, no?
    Un saluto.

  38. Massimo de Cristofaro

    @Luciano : non posso trattenermi. Cartier Bresso diceva “la nitidezza è un concetto borghese! ”
    @Alessandro qui sopra: sono d’accordo , la cultura è partire da dove sono arrivati gli altri. Ma secondo me si impara da chiunque, anche semplicemente ascoltando gente che parla in autobus…

  39. Maxim

    Nella presentazione dell’argomento ci sono piu aspetti interssanti

    “ma voglio dire, cari appassionati di fotografia che scrivete nei forum, ok la fotografia come passione della domenica, e i tramonti, e i gattini e tutte quelle stronzatine lì. ok anche i paesaggi con il tempo lungo e il mare tipo nebbiolina. ok. ok la tipa seminuda nella fabbrica abbandonata. ok. ok tutto. ok addirittura la maschera al carnevale di venezia.

    “quindi, un consiglio base base, terra terra: cari appassionati di fotografia che scrivete nei forum, prima di comprarvi la macchina fotografica, studiate. studiate storia della fotografia. non è possibile avere una macchina fotografica, andare in giro a fare fotografie e scrivere di fotografia nei forum senza una minima minima base. studiate i grandi della fotografia

    Mi torna in mente un esempio figurativo come le piramidi
    alla base un gran numero di blocchi ma mano che si sale si riducono fino alla cima
    tradotto in fotografia ognuno si colloca al livello dove si trova meglio

    “chi desidera salire verso la cima deve faticare, pensare
    Avendon chi? e tanti altri sono uno strumento per crescere

    molte volte anche ai livelli non elevati della scala si vedono cose buone, ma approfondendo sull’autore spesso si notano incompletezze sulla consapevolezza, e lucidita,
    Molti forum poi pur dando spazio visivo sono orienatati a livelli intermedi , se non commerciali, dove spesso non desiderano voci dissonanti o appelli alla fotografia piu o meno pensata

    Potrei essere in errore, ma mi sembra manchino spazi dove si parli della fotografia con la F

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