con e senza

[it]volendo il divano è vuoto
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volendo, qui sopra è pieno.
insomma come si usa dire nel rutilante mondo della moda, “con e senza”.
anzi ho sempre pensato che quando vecchio e rincoglionito, diciamo più vecchio e più rincoglionito, mi ritirerò a fare meno di ciò che faccio adesso, e scriverò il libro delle mie memorie vorrei proprio chiamarlo “con e senza”.
il “con e senza” è quello che i clienti vogliono quando non sanno cosa volere, è la metafora di questo mondo spesso senza sapienza e senza cultura dove va bene una cosa e anche il suo contrario.
ma non perdiamoci in polemiche!
eccomi qui. sono stato qualche giorno sconnesso a causa di una connessione internet prima lenta e poi, diciamo, cogestita.
è pazzesco come sia difficile rinunciare alle tecnologie alle quali ci siamo abituati. è frequente domandarsi: come facevano prima di internet? come facevano prima dei cellulari? come facevano prima del telefono? e prima del trasporto aereo?
temo che facessero tutte le cose che si fanno adesso…
any way…
sono passati i primi dieci giorni di lavoro qui dall’altra parte del mondo, e sono stati giorni faticosi ma belli, con un gruppo di persone che hanno fatto in maniera tale che tutto sia filato per il verso giusto, che sia fatto un bel lavoro e, non ultimo, si siano anche passati momenti divertenti.
questo è un argomento spesso di discussione: fare il mio mestiere spesso in giro per il mondo non è certo una vacanza ma non è neanche lavoro di quelli noiosi e banali.
è qualcosa di indefinito e indefinibile.
forse definibile solo in una maniera: è vivere.
io, adesso, oggi, qui, ora, sono sicuramente una cosa: sono vivo.
anche perchè, come diceva andrea pazienza, saremo poi morti per troppo tempo…[/it] [en]If you want the couch is empty
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If you want, above here is full.
As it may be in the rutilant world of fashion, “with and without”.
Actually I always thought that when we say old and dumb, I mean older and dumber, I will retreat into doing less than I am doing already, and I will write the book of my memoirs and I will entitle it “with and without”.
The “with and without” is what clients want when they don’t know what they want, it is the metaphor of this world that often is without wisdom nor culture where things are ok and so are their opposite.
Let us not loose ourselves on controversies!
Here I am. I’ve been without internet for a few days because the connection was firstly too slow and then too clogged.
It is unbearable how hard it is to give up the technologies that we have gotten used to. It is frequent to ask: how did they do it before the internet? How did they do it before cellphones? How did they do it before the telephone? And before airplanes? I fear they did the same things we are doing now…
Anyways…
The first ten days of work are gone here on the other side of the world, and they have been tiring but wonderful, with a group of people that made sure everything went the right way, that the job was well done and, last but not least, we had some fun times.
This is often a topic of discussion: to do my job often around the globe it is definitely not a holiday but for sure it isn’t a boring and banal job either.
It is something indefinite and indefinable.
Maybe definable in one way: to live it.
I, now, today, here, I am sure of one thing: I am alive.
Also because, as andrea pazienza used to say, we would have been dead for too long…
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