cina #08

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[it]cazzo! me li avete scritti per davvero i fax!
grazie mille a chi mi ha scritto, non faccio mai nessun nome qui sul mio blog, ma grazie veramente.
sono ancora a beijing, pechino per noi, e a dire la vera verità mi sono già bello che rotto i coglioni.
a me sinceramente sembra che ‘sti cinesi siano dei gran coglioni; ok è superficiale ed approssimativo squadrare in questa maniera brutale un miliardo e 400 milioni di persone, con cultura millenaria e quant’altro…però è così che la vedo.
non ho ammirazione per la loro strepitosa crescita economica, che addirittura non capisco: non c’è uno che sappia l’inglese, sono disorganizzati, incasinati e confusionari. veramente non vedo come questo possa essere compatibile con una nazione che voglia diventare autorevole parte del “primo” mondo.
non ho visto una libreria, un cinema, un teatro, solo negozi negozi e negozi.
temo una cosa, una sola grande verità: che tutto questo si basi, come ai tempi dell’antico egitto o dell’antica roma, su una sola cosa.
altro che tecnologia.
altro che innovazione.
qui tutto si basa sullo schiavismo.
milioni di persone che, come nel meraviglioso film metropolis di fritz lang, tutti belli in fila indiana lavorano, lavorano e lavorano.
un’immagine su tutte che fotografa l’andazzo: sulle autostrade invase dalle macchine ci sono su bordi dei lavoratori, di massima donne vestite di arancione, che scopano il bordo della carreggiata. per chilometri e chilometri.
e poi pubblicità dappertutto, tutti gli ascensori al piano terreno hanno un piccolo plasma che spara solo ed unicamente pubblicità.
i grattacieli ricoperti di giganteschi light wall che anche quelli sparano sempre e solo pubblicità.
sembra di essere in una via di mezzo tra metropolis, come ho già detto, e blade runner: se il futuro deve essere questo non siamo messi benissimo…[/it] [en] fuck! you really did fax to me!
thanks a million to those who wrote, i never put names on my blog, but i really want to thank you.
i’m still in beijing, and to tell you the truth i really am up to here.
it really seems to me that these chinese are big assholes, i agree it is superficial and approximate to assess in such a rough way 1.400 billion people, with a culture thousand of years old, and so on ….. but this is the way i see it. i do not have any admiration for their incredible economic growth, and i do not understand it: nobody speaks english, they are totally unorganized, messy and muddled, i really cannot see how this can be compatible with a nation that wants to reach “first” world status.
i haven’t seen a bookshop, a cinema, a theater, only shops and shops and shops.
i’m afraid of the real truth: all this is based, like in ancient egyptian and roman times, on one reality only, not technology, not innovation, here all is based on slavery.
millions of people that like in the beautiful movie “metropolis” by
fritz lang, all lined up working, working and working.
one image above all to picture how it works: there are men working on the borders of highways filled with cars, normally women dressed with a orange overall, sweeping the side of the road for kilometers no end.
advertising everywhere, all lifts have a small plasma screen with constant continuous advertising.
skyscrapers covered by giant light walls also screening only constant advertising..
something in between metropolis, as i said, and blade runner: if the future must look like this, we are not in very good shape….
[/en]

12 risposte

  1. @marco

    te lo ricordi quel posto dove ricevetti dei fax (forse terribilmente più emozionanti di questo post…),dove dicevi che comunque la cina era ai tuoi occhi parecchio distante da quella di Terzani, dove si pescavano quei bei pescioni strani… di tutte le dimensioni.. per esser cucinati e mangiato appena dopo? forse quel giorno mancava questo dal banchetto della scelta: http://www.corriere.it/esteri/07_ottobre_
    07/sub_cinese_google.shtml
    Sarà una cosa veramente banale a dirsi ma continuoi ad essere inconsciamente uno dei più imponenti punti di riferimento pur non avendo per ora la poss. di conoscerti da vicino come vorrei; un caloroso saluto, marco del fax

  2. @marco

    te lo ricordi quel posto dove ricevetti dei fax (forse terribilmente più emozionanti di questo post…),dove dicevi che comunque la cina era ai tuoi occhi parecchio distante da quella di Terzani, dove si pescavano quei bei pescioni strani… di tutte le dimensioni.. per esser cucinati e mangiato appena dopo? forse quel giorno mancava questo dal banchetto della scelta: http://www.corriere.it/esteri/07_ottobre_
    07/sub_cinese_google.shtml
    Sarà una cosa veramente banale a dirsi ma continuoi ad essere inconsciamente uno dei più imponenti punti di riferimento pur non avendo per ora la poss. di conoscerti da vicino come vorrei; un caloroso saluto, marco del fax

  3. @marco

    te lo ricordi quel posto dove ricevetti dei fax (forse terribilmente più emozionanti di questo post…),dove dicevi che comunque la cina era ai tuoi occhi parecchio distante da quella di Terzani, dove si pescavano quei bei pescioni strani… di tutte le dimensioni.. per esser cucinati e mangiato appena dopo? forse quel giorno mancava questo dal banchetto della scelta: http://www.corriere.it/esteri/07_ottobre_
    07/sub_cinese_google.shtml
    Sarà una cosa veramente banale a dirsi ma continuoi ad essere inconsciamente uno dei più imponenti punti di riferimento pur non avendo per ora la poss. di conoscerti da vicino come vorrei; un caloroso saluto, marco del fax

  4. @marco

    te lo ricordi quel posto dove ricevetti dei fax (forse terribilmente più emozionanti di questo post…),dove dicevi che comunque la cina era ai tuoi occhi parecchio distante da quella di Terzani, dove si pescavano quei bei pescioni strani… di tutte le dimensioni.. per esser cucinati e mangiato appena dopo? forse quel giorno mancava questo dal banchetto della scelta: http://www.corriere.it/esteri/07_ottobre_
    07/sub_cinese_google.shtml
    Sarà una cosa veramente banale a dirsi ma continuoi ad essere inconsciamente uno dei più imponenti punti di riferimento pur non avendo per ora la poss. di conoscerti da vicino come vorrei; un caloroso saluto, marco del fax

  5. @marco

    doveroso chiarimento:sempre professionalmente e umanamente parlando intendevo; noi in realta ci siamo conosciuti quel giorno che abbiamo scambiato due chiacchere nel tuo studio. Due chiacchere di un’ora e mezza nei giorni in cui avevi appena realizzato lo shooting “Cinema” per seventy.
    Sebbene quel giorno non avevi molto tempo per permetterti una pausa più lunga di 20 min. e sono quasi sicuro (giusto per sdrammaticare un po’) che un giorno mi ritroverò a ottenere spontaneamente un po’ della tua attenzione: profesioalmente parlando.
    presuntuosamente, marco de paolis. ciao settimio

  6. @marco

    doveroso chiarimento:sempre professionalmente e umanamente parlando intendevo; noi in realta ci siamo conosciuti quel giorno che abbiamo scambiato due chiacchere nel tuo studio. Due chiacchere di un’ora e mezza nei giorni in cui avevi appena realizzato lo shooting “Cinema” per seventy.
    Sebbene quel giorno non avevi molto tempo per permetterti una pausa più lunga di 20 min. e sono quasi sicuro (giusto per sdrammaticare un po’) che un giorno mi ritroverò a ottenere spontaneamente un po’ della tua attenzione: profesioalmente parlando.
    presuntuosamente, marco de paolis. ciao settimio

  7. @marco

    doveroso chiarimento:sempre professionalmente e umanamente parlando intendevo; noi in realta ci siamo conosciuti quel giorno che abbiamo scambiato due chiacchere nel tuo studio. Due chiacchere di un’ora e mezza nei giorni in cui avevi appena realizzato lo shooting “Cinema” per seventy.
    Sebbene quel giorno non avevi molto tempo per permetterti una pausa più lunga di 20 min. e sono quasi sicuro (giusto per sdrammaticare un po’) che un giorno mi ritroverò a ottenere spontaneamente un po’ della tua attenzione: profesioalmente parlando.
    presuntuosamente, marco de paolis. ciao settimio

  8. @marco

    doveroso chiarimento:sempre professionalmente e umanamente parlando intendevo; noi in realta ci siamo conosciuti quel giorno che abbiamo scambiato due chiacchere nel tuo studio. Due chiacchere di un’ora e mezza nei giorni in cui avevi appena realizzato lo shooting “Cinema” per seventy.
    Sebbene quel giorno non avevi molto tempo per permetterti una pausa più lunga di 20 min. e sono quasi sicuro (giusto per sdrammaticare un po’) che un giorno mi ritroverò a ottenere spontaneamente un po’ della tua attenzione: profesioalmente parlando.
    presuntuosamente, marco de paolis. ciao settimio

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