KIDS ADVERTISING

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[it]già da un po’ di settimane in giro sui giornali  le mie campagne pubblicitarie per il gruppo spazio sei, che produce tra i migliori brand per quello che riguarda la moda kids: miss blumarine, miss blumarine jeans, parrot, iceberg e ki6.

MISS BLUMARINE: abbiamo realizzato il servizio su una spiaggia di cape town, all’interno di una tenda. come da tradizione di questo marchio un’immagine sofisticata e romantica:

PARROT: uno spirito completamente diverso per questo brand, realizzato in una cascina/casa sull’albero, cercando un’approccio il più “sporco” e vero possibile:

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e come ultima immagine, uno scatto rubato ad una delle “modelle”: un attimo di fresco, e una tovaglia a quadri bianchi e rossi usata come coperta…

[/it] [en]Since a few weeks now my advertising campaigns for the Spazio Sei group have been circulating on the magazines, they produce the best kids fashion brands: Miss Blumarine, Miss Blumarine Jeans, Parrot, Iceberg and Ki6.

MISS BLUMARINE: We shot the campaign in a tent on a beach in Cape Town. As per tradition of this brand we created an image that is sophisticated and romantic:

PARROT: A completely different attitude for this brand, created in a tree hut/home, looking for a “dirtier” and as true to itself as possible look:

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And as a last image, a shot stolen from one of the “models”: a moment of freshness, and a table cloth with red and white squares thrown over as a blanket…

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8 risposte

  1. Matteo Oriani

    Non é facile fotografare bambini, specialmente quando ci sono in giro i genitori! E bellissimo il risultato che hai ottenuto perché si vede che hai creato un legame schietto con loro. Il trucco sta parlare ai bambini da pari, senza vocine stupide e atteggiamenti fasulli. Molti credono che i bambini non capiscono bene e invece capiscono tutto alla perfezione, basta trovare la giusta lunghezza d’onda. La foto della bambina con la tovaglia ci racconta del bel legame che si é creato tra voi.

  2. georgia

    “Quando il bambino era bambino, | se ne andava a braccia appese, | voleva che il ruscello fosse un fiume, | il fiume un torrente, | e questa pozza, il mare. | Quando il bambino era bambino, | non sapeva di essere un bambino, | per lui tutto aveva un’anima | e tutte le anime erano un tutt’uno. || Quando il bambino era bambino, | su niente aveva un’opinione, | non aveva abitudini, | sedeva spesso a gambe incrociate, | e di colpo sgusciava via, | aveva una vortice tra i capelli | e non faceva facce da fotografo.” /Il cielo sopra Berlino)
    Queste bimbe sono belle da matti e tu bravissimo a fotografarle così!

  3. -gabri-

    Ciao Settimio…bimbe meravigliose! La penso esattamente come Matteo Oriani…difficile lavorare con i bambini ma il risultato è perfetto….una piccola domanda tecnica: nella foto 7 dove il viso di una “modella” è irraggiato di luce, come hai messo a fuoco ed esposto lo scatto?…..mi spiego meglio, quando ho provato a fare uno scatto simile mi si è formata una macchia di luce proprio sul punto in cui fissavo l’esposizione con una misurazione spot mentre la tua luce se pur forte e che arriva da dietro non da questo effetto.
    Grazie in anticipo se vorrai rispondere all’ennesimo lagnoso fotografo inesperto che ti fa una domanda tecnica e per te ovvia!

  4. settimio

    @ gabri: e vai di domanda e risposta tecnica….

    mi piace molto scattare cercando l’errore, e l’errore mio preferito è scattare in pieno controluce, con il sole al tramonto che entra diritto dentro all’obiettivo.
    ovviamente è appunto contro ogni regola sensata, e infatti è una cosa che nella maggior parte dei casi dà un risultato spaventoso: un enorme flare che incasina totalmente l’immagine.
    il mio “segreto” è quello di scattare muovendosi poco ma tanto (piccoli movimenti ma frequenti) andando a nascondere il sole con il soggetto, da tanto a poco fino a niente. tra l’altro in questi casi succede, se il sole è particolarmente forte, che io non veda proprio il soggetto: insomma un gran casino…
    ma è proprio nel casino che a volte si trova ciò che si stava cercando: la serendipity!
    quelle che accade alla fine (e soprattutto ciò che VOGLIO che accada…) è che ci saranno 999 immagini disastrose, e una perfetta.
    butto le 999 e tengo quell’unica che funziona…
    😉

    l’esposizione ovviamente la faccio per le ombre, verificando sul monitor della macchina che tutto funzioni.

  5. -gabri-

    Perfetto…allora anche i miei scatti sono nella tua media e ogni tanto qualcosa di decente viene fuori! Grazie mille!!!

  6. paola

    mamma mia quanto sei bravo!
    dire che sei un fotografo di moda sembra quasi un’offesa.
    tu sei un fotografo con i controcaxi

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