LA FOTOGRAFIA HA ANCORA UN VALORE?

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Domandona delle domandone: ma la Fotografia ha ancora un valore?

Penso che sia indiscutibile il valore obiettivo della Fotografia. E’ sicuramente la forma di comunicazione/linguaggio/arte di cui tutti usufruiscono maggiormente: in una giornata sono certamente di più le fotografie viste che i film/articoli/libri letti e guardati.

E fin qui ci siamo, giusto?

Ecco, peccato che tutta questa meravigliosa quantità (e spesso anche qualità…) di informazione nella maggior parte dei casi non venga pagata. E no! Si paga oramai tutto, anche l’acqua (che vi vendono addirittura come curativa!). Ma la Fotografia no! Per le Fotografie oramai è normale non pagare nulla. Al limite il prezzo di un’immagine si conta in MI PIACE.

Mi ha colpito qualche tempo fa un post su Instagram di un fotoamatore molto bravo (non sono ironico, quello che fa lo realizza molto bene) Marco Michieletto. Questo:

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Ecco, il buon Marco dichiara, FORTE E CHIARO, che nessuna rivista l’ha mai pagato per le fotografie che produce. Presumo che qualche modella lo abbia “accusato” di fare soldi a palate con le fotografie a lei scattate e dato che, presumo, anche lei non ha visto un euro, giustamente lui ha scritto questa cosa. Che in qualche maniera appare normale, lapalissiana, evidente: “faccio fotografie per dei giornali ma nessuno mi paga!” E certo!

Non sembrerebbe normale che un idraulico scrivesse “non mi paga mica nessuno per riparare tubi!”, neanche sarebbe normale che un avvocato dicesse “faccio cause gratis!”. Neanche una escort direbbe mai “faccio pompini senza denaro in cambio!”. E’ normale invece che un fotografo dichiari (che non si pensi il contrario!) che lavora (lavorare in effetti mi pare un verbo inadatto…) senza alcun compenso.

Fino a qualche anno fa ho realizzato per la rivista MAX, della Rizzoli, un progetto che si chiamava MAX CASTING. Vi devo dare una notizia. Mi pagavano! E pagavamo anche la modella! Cose da matti, eh! Allego prova tratta dal mio gestionale:

Schermata 2016-04-11 alle 11.46.38

Pazzesco, eh! La Rizzoli tirava fuori 1.000,00 euro per un servizio fotografico. Sembrano cose dell’altro mondo, ma parliamo solo di 4 anni fa.

Adesso le cose sono molto cambiate. Decine, centinaia di fotografi (anche bravi!) offrono i loro servizi gratis, semplicemente per il piacere di farlo. In totale sincerità non ci vedo nulla di male: così va il mondo, e nulla si può fare per cambiarlo. Non ne faccio neanche una questione di professionista/dilettante, non mi interessa minimamente. Mi fanno solo un po’ girare le balle quelli che fanno finta di essere fotografi professionisti. Quanti ce n’è! Forse più che chiedere di mostrare il portfolio bisognerebbe chiedere di esibire il portafoglio. In effetti una volta che ho avuto occasione, a Oliviero Toscani, proprio il portafoglio ho fatto leggere… 😉

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Comunque, fatto tutto questo, forse inutile, preambolo, ho pensato di verificare se la Fotografia possa ancora avere un valore. Un vero valore.

E ho deciso di fare una cosa.

Questa:

Schermata 2016-04-11 alle 12.38.23

Andare a piedi da Imperia a Milano. Senza soldi. Senza carte di credito. Ma con macchina fotografica. Barattando dormire, mangiare, bere con le mie fotografie.

Ce la farò? Non lo so! Correrò questo rischio. E’ l’unica maniera per verificare, veramente, se la Fotografia possa avere ancora un valore.

Parto da Imperia giovedì 14 aprile per arrivare non so quando, ma spero ben prima dell’inaugurazione del MIA.

Potete seguire il viaggetto sul mio profilo Instagram o sulla mia pagina Facebook.

Belìn!

30 risposte

  1. diego

    Per me ce la fai senza troppo sbattimento….visto quello che fai.
    Comunque ci vediamo all’inaugurazione del MIA..
    Buona passeggiata.

  2. Beppe

    Settimio, la cosa è parecchio rischiosa, ed è anche un bel giretto …l’acqua portala da casa per sicurezza !

  3. Raffaele

    Ciao se passi da Tortona e vuoi fare una pausa…ci facciamo una mangiata e una bevuta!!! Raffaele

  4. Antonio

    IL VALORE DI CHIAMARSI BENEDUSI
    Ora, di per sè, non è che il nome da solo costituisca una valore; ma la fama che una persona può essersi costruita nell’arco di una carriera professionale, o di una vita, può esserlo. Il valore del nome, a questo punto, dipende dalla grandezza della fama.
    Ciò premesso, non ho dubbi che tu riesca a farcela, non tanto per il valore della fotografia in sè, quanto per il valore (fama) che le tue fotografie potrebbero costituire.
    Banalmente: se ti presenti a un albergatore con l’ultimo numero di FotoCult – per citare l’esempio di una rivista popolare, non di quelle note prevalentemente all’interno dei circoli milanesi – e dici “questo nome. sopra quello di Haas, sono io”, questo sarà ben lieto di “barattare” la sua ospitalità con un ritratto della moglie cuoca.
    Se tentassi io, sicuramente non ce la farei neanche spacciandomi per arrotino.
    E comunque, mal che vada, puoi sempre contare su uno stuolo di fotoamatori che sarebbero ben felici di darti un passaggio fino a Milano. Gratis.

  5. Luca

    Beh, contando che per dormire a Imperia non dovresti aver bisogno, se vuoi puoi venire a fare colazione qua, giovedì 14 prima della partenza. Il buffet è aperto dalle 07.30 alle 10.00

  6. Giovanni

    Il rischio adesso è quello di trovarti nel percorso le wannabe appostate con le scatolette di tonno del discount che sperano di mettere una foto in portfolio in very low budget.
    Buona passeggiata.

  7. Francesco

    bella idea…buon viaggio…se hai problemi ti invio qualche euro…ovviamente guadagnato con la comunicazione e non con la fotografia 🙂

  8. Francesco

    bella idea…buon viaggio…se hai problemi ti invio qualche euro…ovviamente guadagnato con la comunicazione e non con la fotografia 🙂 ero e resto un fotoamatore

  9. Marameo

    Stavo appena leggendo “Sentieri nel ghiaggio” di Herzog dove l’autore intraprende un viaggio a piedi di inverno da Monaco a Parigi.

    Prima ancora di mettermi a leggere il libro in questione guardavo una masterclass dove una giovane fotografa parlava del fatto che fare le copertine per Vogue o in generale la copertina per un magazine blasonato è diventato gratis, ovvero i pro lo fanno gratis perché poi hanno ritorno di pubblicità.

    Quanto c’è di vero?

    https://www.youtube.com/watch?v=sgMkK3pa8mQ&t=1h22m27s

    Buon viaggio!

  10. dudu

    Sai quante volte illustri sconosciuti hanno fatto questa cosa senza dare nulla in cambio? Proprio col vespino e basta. La differenza, proprio come fai tu ora, sta nel farme hype: lo dicevano a Radio Deejay e quindi la gente partecipava. Se lo fanno altri 15 dopo di te vedi se gli danno una camera per una fototessera (un ritratto disprezzato diventa così, come il padre di Gadtel ci insegna). 🙂 Se lo fai senza pubblicità allora vediamo. Io questo lo DEVO fare con le modelle: gli do gli scatti (non sono professioniste) in cambio di lavori che io venderò in stock per tutta la vita. Ma loro sono pagate col valore della mia fotografia e lo accettano : glielo dico chiaramente.
    Si tratta di eccesso di offerta credo.

  11. Ettone

    AH AH… Si può dire tutto a Benedusi, ma non che non abbia idee folli!… Che possa diventare il cammino dei fotografi erranti? Ti seguirò… Sono proprio curioso.

  12. Jack

    Quello che scrivi non fa una piega. Oggi sono tutti artisti, fotografi, dj, grafici e modelli/e. Il mercato si è rovinato. Se vuoi emergere cosa devi avere? Notorietà e per avere notorietà devi lavorare gratis! pubblicare gratis….o come dici te essere ripagato in followers (che poi molti comprano!) mi piace (e anche qui li puoi comprare!) Poi? Poi quando avrai notorietà venderai i tuoi servizi ma a quanto? 10/20 euro? Hai ragione la cifra di 1000 euro non la vedrai più perchè la maggior parte delle testate utilizzerà foto a basso costo o meglio gratis….. Un pò come le agenzie pubblicitarie che comprano dai fotostock. Non pagano più il fotografo per un set ed un servizio unico ed esclusivo. No ora le pubblicità sono tutte uguali con la stessa foto comprata online a 10 centesimi!!! Poi ci sono i pseudo professionisti che aprendo la partita iva si credono già arrivati, non hanno una base tecnica, cultura… niente, e un cane farebbe di meglio, e per stare a galla? si svendono. Le modelle/i che diventano modelle /i dal giorno alla notte passano dal nudo poi arrivano al fashion ed infine…… diventano fotografi/e!!!! . Diciamolo è una tristezza e mi dispiace per chi ha studiato e poi lavorato per una vita e trovarsi con un pugno di mosche in mano.

  13. Marameo

    Avere tanti followers (reali) può attirare l’attenzione di inserzionisti, quindi la profittabilità eventualmente arriva per altre vie. Bisogna trovare appunto nuove strade; penso agli artisti musicali, venderanno più cd o biglietti per i loro concerti?

  14. max

    couchsurfing e non hai neppure bisogno di scattare una foto 😉

  15. Fabrizio

    L’evoluzione della tecnologia e l ‘affinamento dei sistemi di photo editing ha messo in grado tutti ma davvero tutti di realizzare fotografie tecnicamente decenti e quindi tutti “fotografi” con la conseguente creazione di una vera e propria giungla di immagini che ogni giorno vengono “sparate” in rete. L’abbassamento del livello creativo e qualitativo richiesto dai fruitori professionali d’immagini, nonché l’idea di un risparmio eccezionale hanno fatto si che si stia sempre più concretizzando l’idea che le foto “non si pagano” … che schifo di idea! Quasi che la fotografia non avesse valore alcuno e la scelta per una eventuale pubblicazione sia di per per se un “onore” per chi ha prodotto la foto e pertanto anche il suo stesso compenso … ma vogliamo scherzare!!?? E se il fotografo si oppone alla pubblicazione gratuita si sentirà rispondere “Non importa, grazie faremo diversamente”, quindi l’editore o photo editor che sia non cercava quella specifica immagine prodotta da quell’autore .. no! Cercava un’immagine come quella, di quel tipo, qualcosa del genere … e sfogliando in rete troverà di sicuro qualcosa che può soddisfare le sue esigenze e lo troverà gratuitamente!
    Ormai tutti “piloti provetti” ( anche mia nonna ) tanto c’è l’antisbandamento, il controllo automatico di trazione, l’anticollisione, il park-assist etc etc. Ormai tutti “fotografi provetti” ( anche il mio amico Antonio) tanto c’è …
    Bravissimo Settimio, una simpatica iniziativa che spero riesca a portare alla luce questo problema che affligge il mercato fotografico

  16. Daniele

    Settimio….. non dimenticare di portare arco e frecce…. gli ambientalisti si incazzeranno….ma colla sola verdura che trovi sulla strada..non campi….e non ci giurerei che qualcuno pagherebbe per delle foto, ormai con un cellulare ognuno può farsi i suoi capolavori su misura. Ti prendi un rischio grosso quanto Marco Polo, ma allora la Samsung non c’era ancora…..per sua fortuna. Sennò del Milione non sarebbe rimasto che qualche selfie….per i posteri.
    😉

  17. Silvio

    Bravo Settimio! In bocca al lupo. Hai presente sentieri di ghiaccio?

  18. Christian

    La fotografia dovrebbe avere un valore per le persone che scattano r si fanno fotografare,è un piacere la fotografia ma è anche un mestiere, il valore lo dai tu ad essa , lei in sé non ne ha ,almeno io la vedo così. Fare un viaggio per crecare di dare un qualche valore assoluto riguardo alla fotografia mi sembra una idea poco pratica e senza senso , è più uno sfizio o pubblicità, almeno secondo il mio parere.
    Parlando per me, se proprio dovrei fare una cosa simile a questa non so che senso ci troverei insomma ma sono solo miei punti di vista.

  19. Elisabetta

    Ciao Settimio, bellissima impresa la tua. se passi in zona Casale Monferrato/Asti, precisamente Castelletto Merli, in cambio di alcune tue fotografie ti offriamo una notte in b&b con colazione e un pranzo o cena in famiglia a tua scelta. Fammi sapere!!! e buon viaggio

  20. Chapeau | Claudio Turri

    […] è riuscire a pagarsi il tragitto barattando le proprie fotografie in cambio di vitto e alloggio. LA FOTOGRAFIA HA ANCORA UN VALORE? si chiede l’autore. Un problema esistenziale per chi ha scelto la Fotografia come lavoro, un […]

  21. Francesco

    Ciao Settimio,
    mi piace molto la tua iniziativa e se riesco provo a raggiungerti per scarttarti qualche foto. Hai perfettamente ragione quando scrivi che ormai sono “tutti fotografi” perché fra telefoni e reflex sempre più accessibili chiunque è in grado di scattare delle foto qualunque a qualsiasi soggetto. La differenza dovrebbe farla l’editoria o i pubblicitari scegliendo solo foto “di qualità” pagando il giusto.
    Un abbraccio.

  22. Christian

    @Francesco, il discorso del siamo tutti fotografi è usato e stra usato,io penso che il fotografo è quello che ancora si chiude nella camera oscura, che segue tutti i passaggi della sua creatura, che cerca di farla nascere il meglio che può.
    I telefoni ,le macchine digitali sono una cosa diversa , non è foto quella ,sono numeri, file .
    Penso sia normale che qualcosa si evolve ma qua non è evoluzione e solo una cosa diversa che si muove parallela alla fotografia.
    Sul fatto valore della fotografia ,quello lo dai tu personalmente,non è assoluto, è come dire cerchiamo il santo graal

  23. Ristrutturazione casa Milano

    questa è un ottima iniziativa, nella società d’oggi credo che il tuo viaggio durerà parecchio, e troverai poche persone disposte ad aiutarti in cambio di una bella fotografia

  24. max

    Divertente!
    Condivido quello che ha scritto Christian, la fotografia e’ altro, al mio 18esimo compleanno ho comprato una Rollei di 18 anni e con quella ci faccio le fotografie che per me hanno un senso.
    Ci lavoro con la fotografia e uso le macchine digitali, chiaramente, il giorno che sono arrivato in redazione e ho visto il visore delle dia (che costavano un occhio) schiacciato dalle riviste, ho capito che era finita 🙂
    Poco fa ho sentito un make up artist incaxxato nero perche’ la sua agenzia gli sta passando meno lavoro, e’ andato a protestare, e gli e’ stato risposto che quelli che prima prendevano qualche migliaio di dollaroni al giorno per lavorare, adesso lo fanno per 700, quindi i clienti preferiscono lavorare coi grossi nomi.
    E’ un mondo che ha preso una piega strana, siamo in piena evoluzione.
    Bene ha fatto qualche anno fa un collega fotografo che quando ha visto i primi cellulari che facevano delle belle foto, Instagram e compagnia bella, a comprarsi il classico chiosco sulla spiaggia tropicale e cambiare vita 🙂
    Personalmente da Instagram sto rimuovendo tutte le foto a mio parere piu’ “belle”.
    Ognuno deve fare la sua parte 🙂

  25. silvio

    Grazie! ho appena letto della tua “prova” sul Corriere : ) mi ha commosso, giornata migliorata!
    buon cammino
    Silvio

  26. Stefano

    ho visto che sono spariti diversi commenti che condividevo: forse ti piace solo dire la tua. Ma allora che senso ha un blog? I blog sono social per nascita. Servono ad esporsi e confrontarsi. Non erano maleducati: erano solo in disaccordo.
    Molti dimostrano che ti sbagli.
    Zittire chi dice una cosa non cancella quella cosa.

  27. settimio

    @stefano non ho cancellato alcun commento. Mai cancellato alcun commento, che tra l’altro non sono neanche moderati. Ho cancellato tutto il post successivo a questo: probabilmente ti riferisci a quei commenti. Ho cancellato per quieto vivere, mi è stato chiesto di farlo e l’ho fatto: tutto qui. Non volevo e non voglio che un tentativo di capire cosa sia e cosa voglia dire fare il fotografo oggi, nel 2016, diventi un motivo di incomprensioni e sterili polemiche. Tutto qui!

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