VAFFANCULO

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[it]questo blog ha tanti (enormi!) difetti, ma un piccolo pregio forse lo possiede: fa ricordare, almeno a me, delle cose che è indispensabile non dimenticare.

adesso c’è facebook e twitter ma prima c’era my space (ve lo ricordate?!?) dove le cose e gli avvenimenti vengono postati e forse tramandati. ma sono sempre piattaforme che arrivano, vanno, vengono…indipendentemente da noi e soprattutto da me.

questo blog invece, fin quando io ci sono, sempre ci sarà ed alcune cose è indispensabile fermarle qui affinchè vengano ricordate.

ad esempio in questi giorni in italia c’è stata un’ondata di maltempo e pioggia, che ha fatto emergere situazioni come questa:

SAVIANO

e oggi è anche successo che, a causa di automobili posteggiate abusivamente in seconda fila, a milano un ragazzino di dodici anni che andava in bicicletta è morto schiacciato da un tram.

questa sera sono passato nel luogo dell’incidente, per dare un mio piccolo omaggio. le macchine non erano più abusivamente posteggiate venti metri prima e venti metri dal punto della morte del piccolo: tutta la strada prima e dopo era esattamente uguale, con le solite macchine del cazzo posteggiate alla cazzo.

IO MI AUTOACCUSO DI COMPLICITA’, PERCHE’ SE NON FOSSI LA MERDA CHE SONO PRENDEREI IL MIO MOTORINO ED ANDREI CON UN MARTELLO A ROMPERE I VETRI DI TUTTE LE CAZZO DI MACCHINE DI IMPIEGATI DEL CAZZO CHE IN QUESTO MOMENTO STANNO GUARDANDO IL GRANDE FRATELLO.

a tutti loro dedico con tutto il cuore ADIUS del grande piero ciampi. VAFFANCULO.

[/it] [en]

This blog has many (huge!) defects, but perhaps it has a small virtue: it reminds, at least to me, the things that are essential not to forget.

Now there’s facebook and twitter, but before there was myspace (do you remember it?!?) where things and events were posted and perhaps passed. But they are always platforms that come, go, and are gone … Independently from us and especially from me.

Instead this blog, as long as I am here, will always be and for some things it is crucial that they are here so that they can be remembered.

For example, during these last few days in Italy there has been a spate of bad weather and rain, which has given rise to situations like this:

SAVIANO

and today it also happened that, because of cars parked illegally in a second lane, in Milan a twelve-year-old kid was riding his bicycle and died crushed by a tram. This evening I went to the place of the accident, to give my small tribute. The cars were not parked illegally anymore twenty meters from and twenty meters to the point of death of the small child: from one road up and one road below it was exactly the same, with the usual fucking cars parked like fucking dickheads.

I INCRIMINATE MYSELF OF COMPLICITY, BECAUSE IF I WASN’T THE SHIT THAT I AM I WOULD GET ON MY SCOOTER AND WITH A HAMMER I WOULD GO AND SMASH EVERY SINGLE WINDOW OF ALL THOSE FUCKING CARS OF ALL THOSE EMPLOYEES THAT ARE WATCHING BIG BROTHER RIGHT THIS MOMENT.

I dedicate to them with all my heart ADIUS by the great Piero Ciampi. FUCK YOU.

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16 risposte

  1. max de martino

    Ciao Settimio,
    anche io mi incazzo come una bestia per situazioni come quella che hai descritto, e dovremmo davvero avere la voglia di ribellarci e di iniziare a “punire” chi si comporta male.
    La nostra “buona” educazione ci impone di avere un comportamento sociale ineccepibile… Ma forse è arrivato il momento di dire basta.
    Potremmo fare così http://www.youtube.com/watch?v=irlooC_QDy8

  2. Herbert

    Ancora una volta fai un uso intelligente del tuo blog. Io ero un ciclista, sono stato investito, mi è andata meglio del povero ragazzino, e ho smesso per paura. A Milano si parla sempre di potenziare i mezzi pubblici, ma alla fine non si fa mai nulla. Un esempio: il giorno dei morti, scusa la coincidenza, abbiamo aspettato 40 minuti il tram, lo stesso che ha investito il ragazzino. Ovviamente quando è arrivato era stra pieno, uno scandalo. Piste ciclabili? quelle poche che ci sono sono utilizzati da cazzoni con motorini e macchine. Siamo diventati una massa di stronzi, non abbiamo rispetto di nulla, pensiamo solo a noi stessi e basta. Spero che il futuro sia migliore, soprattutto per la nuova generazione, le alluvioni dovrebbero spazzare via tutti i politi, persone inutili che pensano solo a loro stessi. Il guaio è che chiunque di noi si lamenta perchè non può “rubare”, ma appena ha la possibilità si adegua subito. Siamo ipocriti.

    Ciao
    H

  3. Francesco Sapia

    Signor De martino lei propone una bella soluzione che ripristina la legalità e da soddisfazioni ai cittadinionesti e civili. Usiamo il caterpillar anche in Italia.

  4. Simone

    Buongiorno Settimio e buongiorno a tutti.

    Le piste ciclabili a milano NON esistono, sono tratti ciclabili. Le piste ciclabili dovrebbero avere una partenza ed un arrivo. A Milano (ed in tutte le altre città italiane) siamo avanti e facciamo 200 metri poi c’è pausa poi altri 50 poi pausa..

    Ho visto servizi sull’alluvione di Genova. Bene, hanno costruito case, oltre che sulle sponde dei fiumi riducendo violentemente la larghezza del corso d’acqua, anche NELL’ALVEO con palazzine rette su pilastri che scaricano sul letto del fiume. Ma si può essere più deficienti?

    Ah, ma poi (come dicono i fantastici politici) non è colpa loro.

    Crolla Pompei? Non è colpa del ministro della cultura, ma del panettiere del mio paese.

    Saluti a tutti.

  5. Fabio

    Condivido.. Ll’educazione civica dovrebbe essere la prima delle materie di studio. E la prima delle nozioni da inculcare ai propri figli.

  6. stefano druetta

    La cosa oltremodo divertente è provare a fare il pedone, a Milano.
    quando mi capita di recarmici, per lavoro o per “turismo” [la mia fidanzata lavora lì, tra l’altro non lontano dalla zona dell’incidente], è sempre un mezzo dramma. Sono torinese, e non capisco come a Milano abbiate st’abitudine di parcheggiare le auto mezze sul marciapiede. O girare in bicicletta sui marciapiedi. Fare il pedone è un’impresa! l’ultima volta mi son ripromesso che al l’ennesimo “ciclista” che avesse rischiato di saltarmi addosso in un’improbabile manovra per superarmi [mi succede almeno una volta al giorno] avrei tirato una spallata intenzionale facendolo finire contro un muro, o magari contro un’auto parcheggiata sul marciapiede, così, per colpirne due in una volta.
    sembra che nessuno si ricordi com’è essere pedoni, ciclisti, automobilisti, scooteristi, a seconda della situazione in cui si trova. e dire che tutti più o meno sappiamo come ci si dovrebbe comportare in ciascuna situazione, ma tutti ritengono un diritto divino comportarsi come vogliono comportarsi, a prescindere che siano alla guida di un automezzo, di una bici, o semplicemente a piedi..

  7. Ferro.27

    ma una bella rivoluzione semplice e silenziosa, no? non sarebbe ora?
    macchina parcheggiata sul marciapiede o in doppia fila? te la rigo con una chiave.
    punto.
    giustizia fai da te? no, stavo passando sul marciapiede, avevo le chiavi agganciate in cintura e, siccome c’era stretto, evidentemente passando ho urtato senza volere la tua cazzo di macchina, scusa.

  8. nicola picogna

    Sì, beh, vaffffffanculo sì! Ci si incazza.

    Ma chi propone di agire in modo conforme a chi prevarica legittima chi lo fa per primo.
    Chi pensa ‘diverso’ agisca ‘diverso’.
    Fare una cosa positiva è più dirompete che farne una negativa.
    Il pensiero ovviamente non è mio (troppo alto!): http://www.sankara.it/tolstoj.htm
    Basta incominciare a fermarsi sulle strisce pedonali per incominciare migliorare il mondo.
    Ciao e grazie.
    Nicola

  9. Alessandro Avenali

    La maggior parte delle persone che abitano in questo paese non sono pronte per certe soluzioni urbanistiche fighette come il tram che cammina in mezzo al resto del traffico. Purtroppo non c’è abbastanza intelligenza, altruismo, senso civico (potrei continuare per un po’) per soluzioni di questo tipo e per tante altre belle cose, come l’andare in biciletta.
    Per me, chi ha progettato quella strada è altrettanto colpevole che la tipa che ha aperto la portiera.
    Perché le cose pericolose vanno costruite a prova di imbecille e a prova (paradosso) di incidente. A Roma, ma anche a Milano in molte zone, il tram cammina protetto dalle sue ringhiere, lungo un percorso esclusivo.
    Quello che è accaduto è stata una tragica serie di coincidenze e concause: assenza di parcheggi, pioggia, impossibilità della passeggera di vedere se veniva qualcuno (di dietro non hai lo specchietto retrovisore, e anche se lo avessi, in un giorno di pioggia una bicicletta *senza fanalino* non la vedi), irresponsabilità, a mio avviso, da parte dei ciclisti, proprio perché stavano passando tra il tram e le macchine in doppia fila. Non ci vuole un genio a intuire che è *molto* pericoloso e che se uno riparte dalla sosta senza vederti o apre una portiera (cose che accadono *normalmente* in una metropoli) potrebbe ucciderti. Io in bicicletta non ci vado per strada. Perché non ci sono le strutture adeguate e la gente non è abbastanza attenta, civile, altruista, etc. (vedi sopra) e anche se lo fosse, civile, altruista, intelligente, etc., senza strutture adeguate la distrazione *occasionale* e *fisiologica* di un essere umano che vive nel tram tram di una società del genere *ti incula*.
    Ci vuole attenzione e consapevolezza del fatto che viviamo in una giungla. Nella giungla non puoi fare il fighetto e dire al leone “ehi, se mi graffi sei fuorilegge”.

  10. paolosanto

    Una transizione biotica, altrimenti conosciuta come estinzione di massa (dalla descrizione dell’evento più caratteristico e disastroso), è un periodo geologicamente breve durante il quale vi è un massiccio sovvertimento dell’ecosistema terrestre, con scomparsa di un grande numero di specie viventi e sopravvivenza di altre che divengono dominanti.
    Il tasso di estinzione è calcolato come numero di famiglie biologiche di invertebrati marini e vertebrati estinte in ogni milione di anni. Normalmente tale tasso rimane su 2-5 famiglie, ma si sono osservati almeno cinque grandi picchi di estinzione, definiti appunto “estinzione di massa” o “transizione biotica”.

    4,57 miliardi di anni fa si è formata la terra, 200 mila anni fa l’uomo. Siamo una scoreggia nell’oceano. Siamo ignoranti, arroganti, egoisti e senza senso comune. meritiamo solo l’estinzione.

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