22 risposte

  1. Gattaro

    Invece di questo bello spirito ci mostri una foto?
    Dico una..anche una sola foto dietro la quale ci sia questo famoso “perche'”.
    No perche’ sai,qui sul tuo sito ci sono solo ed esclusivamente foto di tette e culi fatte ad atticette,velinette e vippetti.
    Ci sono in bella mostra le copertine di quei cataloghi publicitari travstiti da rivista che le pubblicano.
    Dai,sono sicuro che da giovane una foto dietro la quale ci sia un “perche'” la hai scattata anche tu.
    Dai facci questo piacere,tirala fuori dalla soffitta e postala qui sul blog..siamo impazienti.

    Non e’ che il tuo solo “perche'” siano i famosi 1000 euro?
    Non e’ che le gattine siano poi cosi’ diverse dai gattini sai?

  2. Gattaro

    Copio ed incollo da tuo blog su Max :
    “Con quel secondo nome così evocativo, non potevo che accondiscendere al desiderio di Avalon di farsi ritrarre con addosso solo una lunghissima collana di perle bianche! Le perle sono da sempre simbolo di femminilità ed eleganza, due doti che certo non mancano a questa ragazza olandese..come potete vedere anche dal video backstage :-)Una serie di scatti rubati sul pavimento del mio studio ed ecco a voi raccontata l’essenza della nostra Coco!”

    “Ha origini lontane ed esotiche la comasca Sabrina! Ama la sua Italia ma potesse vorrebbe andare a vivere in America…allora, visto che ama tanto gli spostamenti, ci siamo spostati anche noi! A bordo della sua auto abbiamo percorso poche centinaia di metri per trovare un posto appartato dove potesse dare sfogo a tutta la sua esuberanza 🙂 Sbirciate anche voi, da dietro i finestrini, questa ambrata principessa araba!”

    Questi sono i perche’ dietro le fotto di voi professionisti?
    Se e’ cosi’…dio salvi i fotoamtori.

  3. Stefano

    Mi viene voglia di stringergli la mano guardandolo dritto neglio occhi a Benedusi.

  4. davide d'ortona

    Caro Settimio,
    mi piace la provocazione che proponi e il linguaggio duro che usi. Dico davvero.
    Premessa: per l’Agenzia delle Entrate sono un fotografo, per me e qualche mio cliente, anche.
    Per te lo sono un po’ meno perchè tra i libri di fotografia che sono 43 (non valgono le giornate passate in biblioteca?), il nome a margine delle foto (a proposito, ti spiego perchè rubano le mie foto e non quelle di Avedon: perchè io sono uno sfigato qualunque di cui nessuno conosce gli scatti, Avedon è leggermente più noto e facilmente identificabile; fossi in te marchierei..).
    Dicevo, tra libri, marker, prezzi (per fare 1.000 euro devo venderne 4 o 5), mi sono bruciato qualche decina di punti. Ah dimenticavo, ho una galleria di finte pubblicità, si chiama appunto “Fake Advertising”, un altro -10.
    Insomma, sono l’ultimo che può parlare. Ma lo faccio.
    Sono d’accordo con i varii gattini, HDR, tramonti, signorine con tette nella fabbrica (a proposito, ho visto che tu le fotografi nel prato con alberi e fiori: grande!, o su una parete lucida col flash dritto alla Richardson o in cucina alla Von Unwerth: mica male), ma sono d’accordo perchè sono considerazioni ovvie. E da uno che ha letto Calvino, non mi aspetto delle ovvietà, a meno che tu non aggiunga sulla tua bio “, ma non l’ho capito bene.”.
    Il tema del “perchè e a cosa serve” è importante (quello dell'”emozione che suscita”, ti prego, no, che due coglioni, tanto ognuno ci vede il cazzo che gli pare), solo che non mi pare che tu ne esca con le parole e tanto meno con le immagini.
    Mi pare che tu sia un buon fotografo come tanti le cui immagini risolvono al più un paio di problemi (rispettabili s’intende), ovvero generarti un meritato reddito e tenere tranquille alcune foto-editors più o meno competenti e tipicamente isteriche.
    Altro non vedo.
    Ti starai chiedendo perchè parlo pur essendo l’ultimo a poterlo fare: al solo fine di lasciarti penultimo.
    Un abbraccio
    Davide

  5. davide d'ortona

    Non ci credo! hai messo nel sito sez back stage le foto fatte dalla scimmia dell’esperimento? Però la selezione avresti dovuto farla tu.
    Davide

  6. gian marco

    Sigor Benedusi…io la stimo per il nome che si è fatto , per le sue foto commerciali,per cio che ha saputo creare!,perchè alla fine ci vuole dire solo una cosa: come disse il marchese del grillo “io so io e voi nun siete un cazzo”
    Lei, la sua scimmia l’ha sguinzagliata….(vedi Martina Colombari) con le sue cagate di foto ESPONE a Milano….la mia amica Anna con lo stesso tema (a mio avviso un pelino + intenso) espone in una trattoria di via casilina a roma

  7. rumica

    Da grande (sarebbe adesso) vorrei fare il fotografo (e non solo).
    Col mio compagno di merende (amante di Guccini, da essere quasi gelosa) si inizia a girare tra commercialisti, consulenti per giovani imprese… bla bla… e ci vuole il business plan, analisi investimento, costi bla bla bla e i 3000 eurazzi per l’inps.
    Non è facile, nessuno l’ha detto.
    Ma perché lo vogliamo fare?
    Non c’è una risposta chiara, ossia cambia ogni volta che la luce cambia intensità, inclinazione…. mille motivi nessuna che dia un senso al tutto… ci piace.
    Seguiamo il suo blog, il blob di De Luigi, il blog di Thorimbert, sbirciando i vostri profili abbiamo conosciuto Ando Gilardi per non parlare di Mulas, Lisetta Carmi… provando sempre un profondo senso di ignoranza… sappiamo poco, siamo troppo concentrati nel fare lo scatto giusto che ci dimentichiamo di farci la domanda… perché, perché ci va quella luce, perché quella posa, perché non ci piace…. perché rifacciamo lo stesso errore… perché l’artificio non funziona… perché la foto non dice un cazzo anche se tutto sembra impostato a modo (perché dobbiamo studiare di più… la riposta 🙂 )

    Con questa storia del fotometro c’ha preso. Ha focalizzato il problema.
    Non ci passa per l’anticamera del cervello di confrontare i nostri lavori con i suoi, e non comprendiamo chi lo fa.
    Il vissuto è differente, la sensibilità è differente e se lei è pubblicato in riviste ed altro evidentemente ha colto l’attimo, ha proposto le sue idee 20 o 30 anni nella situazione giusta ed è riuscito negli anni a mantenersi. Ottimo. Negli anni, come ogni essere umano si è costruito una rete di relazioni che miscelano amicizia e lavoro, ciò lo porta ad essere notato più di altri.
    Non è una colpa. Capita, avrà detto tanti di quei si agli inizi, avrà dimostrato il suo valore… la velocità di consegna sarà rimasta in mente a chi poi negli anni avrà avuto bisogno di un paio di foto. E botta di cxlo non indifferente i suoi amici crescendo sono divenuti dei professionisti e professionisti con cui ha lavorato sono diventati amici.

    Questo vostro modo di fare (voi 3) cerchiamo di attuare, con quello ci confrontiamo. Non con la foto, ma con la storia che racconta, sul come lo racconta.
    Domandare, magari passare una giornata insieme (la velocità verrà col tempo) per conoscere la persone, intuirne timori e bisogni di conferme… perché ancora possiamo permettercelo essendo degli studenti autodidatti… per fare una foto decente, che dica qualcosa.

    Grazie ancora perché condivide, perché anche se “pubblicato e amico di tante tette” è disponibile allo scontro.
    Grazie perché ci permette di capire che il più grande nemico della fotografia e il fotografo stesso, con quel ego fragile e delicato, spesso rinforzato da amici carissimi che non hanno un’educazione alla comunicazione visiva, che dicono “belloooo bravooo” senza osservare, pensando di fare una gentilezza.
    Grazie perché ci aiuta a comprendere quanto sia facile cadere nel banale restandone vittima con la sindrome di Stoccolma.

    Grazie da chi un quintetto d’archi lo vorrebbe tanto fotografare in una fabbrica abbandonata.

  8. Stefano

    @rumica: un anno fa guardavo le vostre foto con molta invidia, pure ora. Concordo in tutto, tranne l’ego, credo che l’ego sia una componente molto forte, almeno dal mio punto di vista (che sono egocentrico…), altrimenti Mr. Benedusi Settimio (che, oltre ad essere come si autodefinisce fighetto, spocchioso e altri simpatici epiteti, è a mio avviso molto egocentrico) non avrebbe toccato tante corde (acceso tanti animi…) a loro volta egocentrici, forse non ancora arrivati ai suoi livelli e si sono ultraincazzati-l’hanno presa sul personale-Benedusi fa foto di merda-porco qui e porco li………….

  9. Paolo Ranzani

    ma quanto è difficile guardare la luna anzichè il dito,… ;O) eppure basta così poco. Dai su!

    A chi chiede i vari “perchè” delle foto.

    Bhè… uno mi sembra palese anche se vi passa inosservato. Forse forse potrebbe per caso essere: “perchè un committente, che mi pagherà una bella fatturina, mi chiede di usare la mia professionalità e la mia autorialità e la mia tecnica e le mie capacità per realizzare una copertina?”
    che dite mi sembra un buon perchè, no? 😀
    Forse forse servirebbe anche smetterla di citare a iosa le frasi romantiche di bresson sulla fotografia, sono bellerrime ma caspita,… fanno parte di un’altra era, di un mestiere che non c’è quasi più. Magari leggiamo ROLAND BARTHES – LA CAMERA CHIARA , o SUSAN SONTAG – SULLA FOTOGRAFIA,… non sono testi modernissimi e quindi vanno presi con pinze ma forse capiremo che mettere in linea occhio e cuore, di Bressoniana memoria, non è che serva a molto al giorno d’oggi. ;O)

  10. Orash

    Non scrivo spesso su questo blog, in realta’ penso questa sia la seconda volta in totale, ma lo leggo spesso…e soprattutto mi piace leggere i commenti 🙂

    Comunque, stavo guardando questo video di Sam Abell che parla di quando ci ha messo 1 anno e 6 mesi per fare un fotografia per National Geografic, ne spiega il processo e le motivazioni.

    http://www.theatlantic.com/video/archive/2011/08/first-drafts-how-sam-abell-makes-a-photograph/243936/

    Una delle frasi piu’ belle e’ sicuramente quella in cui dice che nel libro che ha in mano solo una foto e’ stata scattata le altre sono tutte state “fatte”.

    Non voglio entrare nella polemica, andare contro ne difendere nessuno, volevo soltanto condividere con voi questo video che trovo tremendamente pertinente con tutta la discussione sviluppatasi su queste pagine.

    Saluti,
    Orash Rahnema

  11. Francesco

    Io credo che quella di Benedussi era solo una provocazione non per coloro che amano fare fotografie in fabrica o tramonti, ecc ecc ma a tutti quei soggetti che che si fanno chiamare “fotografi” solo Perche ‘ possiedono una macchina fotografica e creano il sito con la scritta photographer

  12. Stefano

    @Paolo Ranzani: Stavo giusto facendo una serie di riflessioni personali sui testi da te citati (in particolare quello della Sotang è stracolmo di semplici frasi che possono generare a loro volta lunghe riflessioni se non libri…), che per molti versi trovo ancora attualissimi, però di straforo (nel senso che non conoscevo l’autore) ho letto e riletto (specie per la pungente ironia) “meglio ladro che fotografo” e devo dire che una frase mi è rimasta scolpita nel cervello e dice così: “…la pentecoste dell’opera d’arte è quella dell suo acquisto”, che si ricollega magnificamente alla tua prima affermazione.
    E, in conclusione, mi ricollego al mio post precedente sull’argomento relativo al consumo della fotografia, del quale sono un accanito consumatore (pensavo all’agopuntura per cercare di smettere o quanto meno diminuire… 🙂 )

  13. Gianluca

    Benedusi, cazzo, con questo fotometro hai sfondato! In rete si parla tantissimo di ‘sto fotometro che tra un pochino vedrai, ci faranno anche un libro, sempre che il libro non lo voglia fare tu dato che ormai godi di una certa fama. Sarai citato tra i grandi nomi della fotografia, non sei felice? Settimio mi spieghi perchè le foto dei tramonti fanno cagare? Ho visto gente fissare una fotografia di un tramonto per minuti. La mia ragazza adora le foto degli animali, specialmente quelle dei gattini. Settimio ti dico una cosa, se tutti dovessero ascoltare i tuoi consigli ci ritroveremo tutti quanti a fare le stesse foto e a quel punto tu che ti descrivi come un anticonformista cosa farai, fotograferai tramonti? Comunque, i miei sinceri complimenti, i tuoi scatti sono bellissimi… c’è un sacco di figa!

  14. elmut niuton de noiartri

    Bravo Gianluca, tanta figa e tanta banalità, solite pose, solite espressioni da femmine fatali, ogni tanto qualche labbta a bocchino che fa tanto facebook, belle spiagge tropicali ORIGINALISSIME.
    Per fortuna c’è la sezione ART!!!

  15. andrea buzzichelli

    Grande Settimio se la fotografia italiana fossi tu saremmo messi bene vai ! Fatti il fotometro che forse a 50 c’ arrivi …

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