FOTOMETRO

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è tutto un trionfo, soprattutto su internet e sui vari social network, di persone che si definiscono FOTOGRAFI, con tanto di sito, portfolio, blog e tutte quelle cose lì…
è una cosa che, lo dico assolutamente senza ironia, mi piace molto: lungi da me ogni velleità di corporativismo…e poi è la meravigliosa forza della rete quella di permettere a tutti di salire su un palco, far vedere i propri lavori e mostrare quanto si valga.
ecco, forse peró il problema nasce proprio qui: quanto si vale?
da un lato c’è il “de gustibus”, per cui va bene pubblicare qualsiasi cosa e se piace a te è già più che sufficiente, dall’altro ci devono essere dei parametri per poter (obiettivamente!) giudicare il lavoro di un fotografo.
e qui intervengo io!
con la mia consueta arroganza e presunzione vi voglio dare un prezioso strumento per valutare il vostro lavoro!
funziona cosí: si parte da 100 punti, quelli che la generosità del web mette a disposizione di tutti, di default.
da questi 100 punti si sottraggono 10 punti per ogni risposta affermativa alle seguenti domande.
alla fine saprete (con esattezza matematica!) il vostro valore di fotografi.
si comincia:
-firmate in calce con nome cognome le vostre fotografie.
-avete nel vostro sito fotografie fatte con HDR.
-il vostro sito ha la musica.
-avete fatto fotografie a donne nude o in intimo in una fabbrica abbandonata.
-non avete mai venduto una vostra fotografia a più di 1.000 euro.
-nel vostro portfolio avete fotografie di tramonti e/o maschere a venezia e/o gattini e/o pescatori con rughe in bianco e nero.
-possedete meno di 50 libri di fotografia.
-avete scritto sotto una vostra fotografia con quale macchina fotografica e obiettivo è stata realizzata.
-pubblicate sul vostro sito finti editoriali, con tanto di titolo, crediti vari e didascalie (gli altri non lo sanno che sono finti, voi peró sí: dai, giù un bel 10 punti!)
-se avete risposto SÍ alle nove domande precedenti e se avete tenuto o pensato di tenere un workshop perdete non 10 ma 20 punti, andando direttamente a meno 10.

ecco questo è quanto.
non è assolutamente uno scherzo.
avete finalmente uno strumento fondamentale per valutare il vostro lavoro: il FOTOMETRO!

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It is a triumph, especially on the internet and the various social networks, of people defining themselves PHOTOGRAPHERS, with a website, portfolio, blogand all those things…

It is something which, and I say it without any irony, I like very much: far be it from me every aspiration of corporatism… and then the wonderful strength of the network that allows everyone to get on a stage to show their work and show they are worth it.

There, maybe the problem starts right here: how much are you worth?

On the one side there is the “de gustibus”, where its ok to publish anything and if you like it its more than enough, on the other there must be some sort of parameters to be able (objectively) to judge the work of a photographer.

And this is where I intervene!

With my usual arrogance and presumption I want to give you a precious instrument to value your work!

It works like this: you start with 100 points, those that the generosity of the Web makes available to everyone, by default.

From these 100 points you subtract 10 points for each affirmative answer to these questions.

At the end you will know (with mathematical exactitude!) your photographic value.

Here we go:

–  You sign your photographs in limestone with your name and surname.

–  You have photographs in HDR on your website.

–  Your website has music.

–  You have taken photographs of naked women or in underwear in an abandoned factory.

–  You have never sold one of your photographs for more than €1.000.

–  In your portfolio you have photographs of sunsets and/or masks in Venice and/or kittens and/or fishermen with wrinkles in black and white.

–  You have less than 50 books on photography.

–  You have written under each photograph which camera and lens you have used to take the picture.

–  You publish fake editorials, with title, credits and captions (the others don’t know that they are fake, but you do: c’mon, down by 10 points!)

–  If you have answered YES to the nine questions above and if you have held or have been thinking of holding a workshop you lose not 10 but 20 points, goign directly to minus 10.

Here, this is all.

Its absolutely not a joke.

You finally have a fundamental instrument to be able to value your work: the PHOTOMETER!

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224 risposte

  1. Moreno

    Per prima cosa chiedo scusa a Settimio perchè mi trovo a scrivere commenti solo quando trovo irritante l’argomento trattato, ma visto che ho scritto pochissime volte significa che non sono poi così in disaccordo con le tue idee, molto spesso sono in disaccordo con i modi spesso provocatori con cui ti poni, ma è il tuo stile nel bene e nel male.
    Trovo simpatica l’idea del fotometro ma e c’è un ma se è fatta come gioco, ma la trovo profondamente irritante se viene usata per categoricizzare le persone. Nessuno ha il diritto di dire chi deve portare il cappello di fotografo, fotografo lo dice la parola stessa è chi scrive con la luce, quindi chiunque dedichi tempo e passione alla fotografia. Ovviamente ci sono in gioco capacità diverse ma come non ammirare chi si mette in gioco scattando anche HDR, tramonti e altri soggetti inflazionati pubblicandoli poi su un sito sottoponendosi al giudizio altrui lo trovo coraggioso e coerente.
    Utilizzando lo stesso metro di giudizio come dice Gianni Berengo (banalizzo ma il suo pensiero è abbastanza chiaro) non consideriamo fotografo chi scatta in digitale cosa che trovo assurda e che gli ho fatto anche notare.
    Poi che dire di chi è tanto geloso dell’appellativo FOTOGRAFO, ma è così importante fregiarsi di questo appellativo o è molto più importante soddisfare i propri clienti con buone immagini e vivere di questo fantastico lavoro. Pensare che le cause della crisi che ha investito il nostro settore siano imputabili a un fotoamatore che si crea un sito con un portfolio e scrive nel logo “Photographer” non vi sembra un pò puerile.
    Per chi come me (Purtroppo) lavora nell’editoria esiste già un albo che è quello dei pubblicisti ma questo non impedisce agli editori di servirsi di foto scadenti (di FOTOGRAFI iscritti all’albo) , di imporre tariffe da fame e di pagare non so più a quanti mesi. Per concludere non è ne un sito ne le fatture che fanno un fotografo ma sono le emozioni che si riescono a risvegliare in chi guarda le nostre foto.

    Cordiali saluti

    Moreno

  2. Stefano

    Io direi -50 punti ai fotografi che si permettono di sentenziare su chi si deve chiamare fotografo e chi no!! Avrai venduto le tue foto a più di 1000 euro e il tuo sito non ha musica ma lascia che la gente si diverta! Non aver paura di difendere il mercato, se sei bravo il lavoro non ti mancherà!

  3. marco

    Ciao a tutti, a mio parere il “problema” è che sono definiti fotografi, al giorno d’oggi, più quelli che scrivono sui blog, o rilasciano interviste, di quelli che scattano fotografie belle o brutte che siano.
    Così a quanto vado? -100?
    🙂

  4. Max

    nonostante il mio punteggio è 70 ho quasi il terrore a definirmi fotografo…

    però devo spezzare una lancia sul caso “firma foto”: non tutti hanno la fortuna di avere un certo tipo di ingaggi, e spesso a me le foto le fottono anche se le pubblico in bassissima risoluzione. sono in molti che sono abituati a prendere tutto a gratis, e tu povero piccolo fotografino che cerchi di barcamenarti tra ingaggi da fame, aziende che tagliano sui costi, e studi di settore non sai più se mandare tutti affanculo o se continuare a stringere i denti…… e poi ho visto molti siti di fotografi internazionali che pubblicano foto francobollo col nome sopra la foto e con scritto “guai ad usare le mie foto senza il mio permesso scritto”….. quelli credono che sono quelli che son stati fottuti più degli altri……

  5. Francesco Brunello

    Ma perchè tutti siamo intenti a guardare i difetti altrui e ad aggiungere regole per ciò che non ci piace senza soffermarsi e fare una misera autocritica se noi per primi facciamo bene o male?????????

  6. Massimiliano Sermisoni

    Idea geniale! Ho 25 anni è sto affrontando proprio in questo periodo il lancio nel buio e misterioso mondo della fotografia professionale. Ho sempre esitato a utilizzare il termine “fotografo”, infatti per anni l’intestazione del mio sito è stato “Massimiliano Sermisoni – Fotografie”, e non fotografo. Sottile ma importante distinzione, no? Solo ora ho aggiunto qua è là il termine fotografo ma solo per motivi di ottimizzazione nei motori di ricerca.. tutto qua! Stento tutt’ora a definirmi fotografo, aspetto che siano gli altri ad iniziare a farlo per me!
    Mi sono permesso di postare il “fotometro” nel mio blog: http://www.massimilianosermisoni.it/2011/08/il-fotometro-di-settimio-benedusi/
    Hola!
    P.S.
    Mi mancano solo la fotografia a più di €1.000 e i 50 libri!!!

  7. Alessia

    @ Moreno: La crisi che ha investito il settore fotografia non è la massiva presenza dei fotografi occasionali – ci sono sempre stati – ma la pochezza del linguaggio, le poche risorse economiche in Italia, la totale mancanza di idee da rappresentare, progetti. Tutto è già stato fotografato, il mondo sensibile è catalogato (S. Sotang) e spesso, non ci sono modi diversi per raccontare le stesse cose. In parte ne siamo influenzati, in parte, il digitale ha aperto una crepa in una diga e invece di far uscire acqua (metaforicamente, fotografi, perché l’analogico era più “ferreo” come sistema e sì, ha ragione Berengo Gardin, lì si vede spesso il Buon Fotografo per tantissime cose, la manualità, la tecnica, la comprensione del mezzo), fa entrare gente che di fotografia non capisce NULLA.
    Guardi, ha una visione pittoresca e sublime della fotografia, troppo, non è “scrivere con la luce”, è banale.
    E’ come diceva la Bourke-White: il fotografo è un essere speciale, ferma il suo occhio dove gli altri tirerebbero dritto.
    O fotograferebbero ancora, la Tour Eiffel in HDR.

  8. Lorenzo

    Il termine FOTOGRAFO indica innanzitutto una professione, ma a molti sfugge la differnza tra fotografo professionista e fotoamatore, anche perché i secondi amano definirsi fotografi senza specificare.
    Ora, essere professionista non vuol dire semplicemente aprire una partita IVA e comprare una reflex, ma fare degli investimenti in attrezzatura e CULTURA, prendendosi delle responsabilità a seconda delle situazioni di ripresa che si possono soddisfare. Infine, ci deve essere qualcuno in grado di valutare e riconoscere il lavoro e il talento.
    Uscirsene con i soliti luoghi comuni: “fotografia vuol dire scrivere con la luce”, oppure con le solite vecchie citazioni, è abbastanza scontato, la cultura fotografica va al di la delle citazioni e stiamo parlando di un lavoro, quindi bisogna dimostrare di saper lavorare. Buttare su facebook ogni scatto che esce dalla fotocamera, vantandosi da soli come se si trattando di un capolavoro, non è lavoro.

  9. Marty

    Non sapevo che per essere un bravo fotografo bastasse solo eliminare la firma dalle proprie foto, comprarsi qualche libro di fotografia, eliminare foto di tramonti, gatti, maschere e HDR dal portfolio, trovare uno che ti strapaga le tue foto (questa è l’unica parte difficile), ecc. Però…con il tuo “FOTOMETRO” ci potremo definire tutti bravi fotografi con poca fatica!!!

  10. Luca Cadamuro

    Immagino che le foto con lo scheletrino di Avedon in luogo fattiscente non facciano testo vero?…le sciurine non sono sufficientemente denudate 🙁 ….almeno ci ho provato a riavere 10 punti indietro 😛

  11. Alessia

    Il termine fotografo indica una professione, un artista che si esprime con quel mezzo e cultura e attrezzatura non sono “l’unica via”. Ne parlo anche con cognizione, figlia di fotografo e adesso lavoro con artisti che usano la fotografia. Che sono? fotografi o no?
    Il Fotometro forse è offensivo, banale, magari ha dimenticato di mettere come voce anche il massivo uso di photoshop. Però diciamolo: di fotografi in giro se ne vedono pochi. Fotoamatori che si credono fotografi si, troppi.
    Un po’ di meritocrazia, almeno in questo, e un po’ di onestà e umiltà, bastano?
    Le “vecchie citazioni” fanno parte di quella cultura fotografica che si è nominata.
    Per lavoro mi passano davanti tantissime foto: quante ne salverei? poche.
    Dopo la moda del “indaghiamo i campi rom” siamo passati a “andiamo a vedere corviale”, dopo siamo passati per “fotografiamo come Nan Goldin”, per poi diventare tutti fotogiornalisti.
    Chi può poi dire che una foto è buona?
    Un photo editor, un curatore, un professore, il pubblico o il prezzo?
    E’ troppo vago. Almeno qui in Italia.
    Basta andare nei festival di fotografia straniera e capire come vanno le cose.
    Professione o no…. ci vuole quel qualcosa in più.

  12. Lorenzo

    @Alessia, è chiaro che gli elementi che ho citato non sono l’unica via, mi sono limitato all’essenziale senza approfondire un discorso molto complesso. Tuttavia, va detto che un fotografo professionista non deve essere necessariamente un artista, un fotografo professionista può anche fotografare ceramiche da bagno o “semplicemente” food e può occuparsi di tutti quei temi fotografici che non richiedono assolutamente capacità interpretative. Anche con il termine artista molti ci giocano, infatti chiunque ormai può esporre i propri lavori e farsi scrivere una recensione.
    Io condivido pienamente quanto detto da Settimo con il fotometro, solo un appunto sui libri.. i tre libri di Storaro “scrivere con la luce”, valgono molto di più di 50 libri 🙂

  13. francesco rossi

    Mitico!! Post utilissimo!! Specialmente perché ho perso pochi punti, tutto sommato!!!! 😀 😀 Grazie Settimio, questo post può sembrare presuntuoso ed arrogante a molti, ma è solo sincero e soprattutto sono CONSIGLI REALI!!!!

  14. francesco rossi

    Ragazzi, ho letto solo ora i commenti. mi spiace, ma per quanto spesso sia supponente e pieno di sè, questa volta Settimio ha ragione. Il motivo non sta nella qualità fotografica, nello stile, nella sensibilità del fotografo. E’ evidente che si possano fare belle foto in hdr (che immagino intenda nella sua versione spinta, e non nel recupero leggero delle ombre) o bei tramonti o foto di vecchi rugosi e via così. Quel che sottintende questo post è che, se il nostro intento è quello di divertiorci e fare belle foto va bene. ma se vogliamo lavorare sul serio nel mondo del professionismo milanese o milanocentrico, se vogliamo essere competitivi, non dobbiamo solo essere bravi ma fighi, o quantomeno inattaccabili. E molti piccoli segni sono indice di puerilismo o ingenuità di immagine, come appunto le musichette lounge nei siti, la struttura in flash tutta semovente, certe foto cliché, e così via. Ogni volta che un fotografo di milano mi guarda il sito, magari in mia presenza, capisce in 3 secondi il mio talento eccetera, ma subito dopo considera, per prendermi a collaborare con lui, cosa oltre alla fotografia possa offrirgli: presenza, immagine, un’idea di tendenza o stile. Scusate se la butto giù dura. Ma un VERO professionista se mi apre il sito e vede una mia foto con la nonna che pela patate in bn o il vecchietto sul molo come prima cosa alza le sopracciglia al cielo. Vuole vedere cose fighe, cose che vedrebbe su di una parete di boutique o in una rivista pubblicabile. Meglio un redazionale o un free test di modelle che la barchetta al tramonto. Ripeto, laddove l’intento vostro sia di lavorare sul serio in ambito milanese. Se così non è fate bene a prendere questo elenco di consigli come immondizia. Perché, in un mondo ideale, lo sarebbe, ma noi se vogliamo lavorare nel mondo mi-mo dobbiamo considerare anche tutte queste cose.

  15. Morty Pratchett

    … ma soprattutto chi è quel pirla che paga mille euro per una stracazzo di foto? Potevo fargli un prezzo migliore, bastava chiedere.

  16. Mose' Marangoni

    Come sempre Benedusi e’ riuscito a stimolare le persone, fotografi e non ….. anche questa e’ un arte ….
    Se questo articolo lo avesse scritto un “comune mortale” e senza quel pizzico di strafottenza, arroganza, chiamiamola come vogliamo, sicuramente non avrebbe creato la stesso impatto ….. (10 punti in più a Benedusi)

    Per quanto concerne il succo dell’articolo …. ahimè ….. non ci siamo ….

    Punteggio ragguardevole, ma definirmi fotografo ….. proprio non ci siamo ….. fotoricordatore, ecco come preferisco definirmi ….

    Quindi, non ci siamo …. da rivedere questo fotometro …..

    Grande comunque Benedusi, che stimola, stimola e punzecchia ….

    Arroganza o meno, giusto o sbagliato, bene o male ….. importante far parlare di se …..

  17. vincenzo recchia

    -il vostro sito ha la musica.
    allara bitesnich perde 10 punti ?
    lui si che a buon diritto puo essere definito geniale perchè oltre a fare splendide fotografie è anche un ottimo musicista e nel suo sito ha inserito un frammento di un suo brano musicale

  18. Eracle

    Vi racconto una storia: c’era un ragazzo … anzi un bambino che ricevette in regalo una piccola Canon e gli si aprì un mondo di sogni nella sua cantina sempre zeppa di foto appese alle mollette. Superò gli studi classici, poi i primi esami universitari. Ma un giorno mollò tutto e inseguì il suo sogno. Approdò a Milano con il suo vespino, si fece la gavetta come si suol (ancora?) dire e studiò, volle e studiò. Niente sconti, ma culi da damigiana e continua … Il suo nome è Settimio.

  19. Max

    A costo di insulti e pur in disaccordo con i contenuti del post, mi sento di dire che tutti quelli che hanno commentato pubblicando il proprio punteggio, il senso dell’articolo non l’hanno capito proprio.
    Ma magari non l’ho capito io!
    Peace

  20. Denis

    un paio cosa mi lasciano perplesso…
    1.nel vostro portfolio avete fotografie di tramonti e/o maschere a venezia e/o gattini e/o pescatori con rughe in bianco e nero.
    vabbè nel mio sito/portfolio non ci sono… ma si può definire fotografo SOLO chi lavora con modelle/i ? prima che ero un paesaggista puro (come molti altri anche professionisti) non ero un fotografo (o meglio non lo erano/ sono nemmeno loro?) boh…
    2.firmate in calce con nome cognome le vostre fotografie. (non lo faccio… ho il mio nick) però non tutti sono degli Oliviero o dei Buzzanca o dei Newton cui si capisce lo stile a 10 km…
    3. il sito ha la musica sotto.. si la ha…un pezzo di classica che ritengo rilassante (R.Clayderman).. non vedo cosa c’entri con la professionalità (non profssionismo… 200€ per aprire la PIVA li troviamo tutti volendo!! ) e l’inventiva / genialità del fotografo

    Sorry certe cose non le capisco (al di là comunque della ludicità del giochino)

  21. Herbert

    @settimio: come sempre sei un grande. Provocatore artistico. Un mio insegnante di fotografia, fotografo del national geographic Gianluca Colla, dice: se la tua foto può essere fatta da tutti e’ banale. Settimio pero’ quello che scrivi e’ la distinzione tra fotografo e fotoamotore. Visto che l’assistente fotografo deve essere un passo avanti al fotografo lasciaci sognare con Internet. Con stima 🙂

  22. bruno

    Mamma mia che presuntuoso pavone!
    E lascia sognare i fotoamatori, perchè quei sogni sono sempre autentici, anche se non sono di tuo gradimento.

  23. Carlo

    Hai scritto: con la mia consueta arroganza e presunzione………….
    il problema è che non te lo puoi permettere di fare l’arrogante e il presuntuoso dato il livello medio dei tuoi lavori; prova a dare un’occhiata a veri grandi fotografi tipo Andrè Brito o il sopracitato bitesnich, cerca di apprendere un decimo del loro talento e poi forse torna a dire la tua. Credo che tu abbia studiato bene marketing……..bè quello è una professione che senza dubbio svolgi bene.

  24. Marcello

    Calendario Pirelli 2012 sarà realizzato da Mario Sorrenti e…pensate…ritrarrà splendide modelle nude in un rudere diroccato della corsica…vogliamo fargli sapere che ciò gli costerà una penalità di ben 10 punti?

  25. Fabrizio

    Con questo articolo, mi sei caduto in basso almeno di 200 punti!!!!!

  26. Carlo

    Come dico sempre io…….parlare si rischia di dire troppo o troppo poco, meglio lasciare questo compito alle immagini…….. che significa?? significa che per fare provocazione si dovrebbe realmente essere al dì sopra degli altri…….va da sè quindi che il confronto con i veri grandi della fotografia è ridicola per cui la caduta d’immagine con questo articolo non toglie punti……ma addirittura la “patente” !!!!!!!!!!!

  27. corrado a.

    Ho 53 libri di tramonti, fotografo tramonti se serve con HDR, ho venduto una foto di tramonto a 2.500.000 Lire…
    Ogni tanto mi vengono pruriti… penso sia il caldo. Poi leggo alcuni blog e mi passano.

  28. Nonno Canedio

    Magari con un po di presunzione in meno riusciresti ad emergere…auguri

  29. Gianluca

    Mai letto nulla di più ridicolo! E la cosa più triste è leggerlo proprio nel tuo blog, che delusione!

  30. Giuliano

    Trovo il fotometro l’apoteosi dell’ignoranza intellettuale e artistica.

    La fotografia non si può fermare a semplici e banali deduzioni soggettive, la fotografia è arte e come tale può essere interpretata anche da un completo profano che ne assume il ruolo di fotografo.

    Essere un professionista è solo una scelta non necessariamente una virtù o un punto di arrivo.
    Le foto più belle sono quelle che si realizzano nelle situazioni più comuni, senza costosi set, reflex o palcoscenici naturali distanti 10.000km. L’essenza della fotografia più bella è proprio quella che tu critichi imponendo i tuoi inutili standard.

    Con amicizia.

  31. Riccardo

    Ti rispondo io

    -firmate in calce con nome cognome le vostre fotografie.
    Si firmano le fotografie quando si postano su internet per ridurre la possibilità di furto delle immagini, inoltre molti postano poi su forum foto che vedono sui siti per commentarle e essendo firmate poi qualcuno va a vedere il sito del fotografo e questa è publicità gratuita. Le foto stampate si firmano sempre perchè la fotografia è come un quadro, senza la firma non vale nulla.

    -avete nel vostro sito fotografie fatte con HDR.
    Se ne avessi non ti accorgeresti MAI e poi MAI che sono HDR. Cmq gli HDR che intendi tu ossia quelli irreali anche io li aborro.

    -il vostro sito ha la musica.
    su questo hai ragione, la musica nei siti è odiosa!

    -avete fatto fotografie a donne nude o in intimo in una fabbrica abbandonata.
    il problema non sono le foto nella fabbrica ma sono le foto banali nella fabbrica abbandonata, non puoi fare di tutta l’erba un fascio.

    -non avete mai venduto una vostra fotografia a più di 1.000 euro.
    non ti pare eccessivo togliere “10 punti” a tutti quelli che non hanno venduto foto a 1000€? spesso e volentieri le cifre chieste per una fotografia stampata sono sui 150-500€ è raro che qualcuno voglia pagare più del prezzo richiesto, a meno che l’acquirente non chieda di non vendere a nessun altro la foto, allora la cifra pagata può essere anche molto superiore ai 1000€ ma non capita tutti i giorni e il 99% dei fotografi professionisti non ha mai venduto foto a più di 1000€

    -nel vostro portfolio avete fotografie di tramonti e/o maschere a venezia e/o gattini e/o pescatori con rughe in bianco e nero.
    Quoto in pieno.

    -possedete meno di 50 libri di fotografia.
    Io li vorrei anche avere 50 libri di fotografia è che mi manca il denaro per comprarli, i libri fotografici che vorrei comprare sono tutti maledettamente costosi!

    -avete scritto sotto una vostra fotografia con quale macchina fotografica e obiettivo è stata realizzata.
    sul mio sito in fondo alle gallerie in maniera poco invasiva sono indicati i dati di scatto per 2 motivi, il primo è che io ho una forte predisposizione all’insegnamento e i dati exif possono essere educativi per gli altri, secondo i dati di scatto indicano ad esempio la tecnologia che sta dietro allo scatto, nel mio sito si può notare che TUTTE le foto in bianco e nero sono NATE in bianco e nero dall’argento della pellicola, non sono foto venute male convertite in b/n sono foto pensate in b/n.

    -pubblicate sul vostro sito finti editoriali, con tanto di titolo, crediti vari e didascalie (gli altri non lo sanno che sono finti, voi peró sí: dai, giù un bel 10 punti!)
    sul mio sito ci sono solo veri editoriali

    -se avete risposto SÍ alle nove domande precedenti e se avete tenuto o pensato di tenere un workshop perdete non 10 ma 20 punti, andando direttamente a meno 10.
    non solo ho pensato di tenere un workshop ma l’ho tenuto, è stato un gran successo di publico e mi hanno chiesto di tenerne degli altri.

  32. Riccardo

    scusa dimenticavo, i dati di scatto delle fotografie sono anche dimostrazione di trasparenza, se sei bravo non hai nessun problema a rendere publiche le tue tecniche di scatto, se sei una mezza sega cerchi di nascondere i tuoi trucchetti da 4 soldi.

  33. cinzia

    te lo dico con simpatia, alle tue modelle siliconate preferisco i volti veri di Steve McCurry. Lui si che è un Fotografo, tu ne devi mangiare di polvere per arrivare al suo livello, se mai ci arriverai

  34. Massimo

    Prendiamo quella di Benedussi, come un’occasione per riflettere sull’argomento che c’innamora: La Fotografia. Prendiamola come una provocazione positiva, anche se non voleva esserlo. In ogni cosa, c’è del vero, ma non vorrei allargare il discorso.
    Pace.

  35. Gabriele

    Raramente mi dedico ai blog, tuttavia dopo aver letto il “fotometro” non posso non scrivere che lo trovo assolutamente valido ed intelligente!!! Sei grande Settimio, e concordo pienamente con quello che scrivi.
    Fa riflettere, ma non tutti hanno il coraggio di riflettere.
    Spesso ho anche pensato all’abuso che si fa dell’appellativo “fotografo”, e la ragione è che è l’unico mestiere o professione che non richiede alcun titolo di studio… neppure l’obbligo di una licenza elementare.
    Scrivere “Fotografo” prima o dopo il nome si può fare… lo fanno tutti… un bichiere d’acqua ed un titolo di fotografo non si nega a nessuno!
    Il fotometro di Settimio è uno degli strumenti più intelligenti che abbia ma letto, inoltre è utilissimo per tutti i nuovi “Fotografi” che da oggi si fregeranno di questo appellativo.
    Per i vecchi “Fotografi” che criticano tale strumento… il “fotometro” è un validissimo suggerimento per migliorare…
    Riflettiamo.

  36. emanuele

    mi piace constatare che tutto quello che hai segnato io non lo sono quindi sono come te?
    ciao

  37. cristian

    mah… ansel adams in pratica faceva HDR, gli togliamo 10 punti?

  38. Claudio Rancati

    Condivido pienamente
    Oggi ci sono in giro troppe persone che autocelebrandosi fotografi (o Photographer che è più figo) prendono una bridge o una reflex da 300 euro, scaricano Emule da Photoshop con il quale nella migliore delle ipotesi creano HDR su foto di “luoghi comuni”. Nella peggiore delle ipotesi si inventano effetti assurdi che sono insulto alla fotografia. Dopo ciò mettono una bella firma sulla fotografia (come fanno i pittori e la postano su internet descrivendo l’attrezzatura adoperata come se fosse un vanto più che una spiegazione tecnica di come è stata realizzata.
    E fanno tutto questo senza aver mai aperto un libro di fotografia, senza mai essersi decentemente informati sulle tecniche fotografiche in ripresa e in pp.

  39. Claudio Rancati

    P.S.
    Cristian scrive:
    28 agosto 2011 alle 20:00
    “mah… ansel adams in pratica faceva HDR, gli togliamo 10 punti?”
    Da questa frase si capisce che per molti Ansel Adams era un fotografo al loro pari che faceva foto in HDR come tutti, praticamente uno qualunque.
    Condivido sempre di più il post di Benedusi.

  40. emanuele

    mai un tuo post ha raggiunto tanti commenti! condivido con te che la provocazione é la migliore delle pubblicità (stile Toscani)
    ciao

  41. Roberto

    Curioso…. non trovo in questo post di Benedusi così commentato qualcosa di nuovo, la sua avversione verso chi abusa del termine Fotografo, alcune tecniche e stili di ripresa come anche… i tatuaggi etnici sui culi esagerati, è conosciuta e si legge in molti post precedenti.
    La differenza sta nel fatto che questa volta l’ha palesato, ha fatto la tabellina, a mio avviso ha voluto fare un regalo, ecco, un miniworkshop gratuito!

  42. gunt

    geniale. da far imparare nei corsi di fotografia 🙂 unica riflessione: ma davvero gli amanti della fotografia hanno cos’ poca ironia? leggo dei commenti assurdi… saranno tutti utenti che non vogliono togliere la musichetta dal proprio sito… cmq, complimenti 🙂

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