COMPITO DELLE VACANZE

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Molto, molto spesso mi si chiedono pareri su come diventare un buon fotografo, supponendo che io lo sappia.

È vero che” la modestia è una grave forma di superbia” ma veramente io non lo so quali possano essere le strade per diventare un buon fotografo.

Quello che però so, per certo, è ciò che NON bisogna fare.

Ad esempio NON si debbono fare tutte quelle fotografie inutili e spaventose (che malauguratamente pure mi mandate!) con le tipe tatuate alla pecorina sul letto, le tipe tatuate spiaggiate come balene, le tipe tatuate con i tacchi nella fabbrica abbandonata e le tipe tatuate fotografate dal basso con il grandangolare. Il tutto condito con una bella firma con il logo. Bleah! Che orrore!

Capisco però che con le negatività non si arrivi lontano. Va bene avere consapevolezza di cosa non si debba fare, ma ogni tanto penso sia necessario sapere cosa fare.

Ecco allora il mio compito delle vacanze per fotografi incapaci (esattamente, parlo di te).

Non cominciare a fare il permaloso e l’offeso: l’importante è che la tua fotografia di merda sia un filo meno di merda, no? Recentemente mi è stato chiesto perché mi stanno così sul culo i fotografi incapaci, che nessuno nasce imparato e bla bla… Ma a me non sta sul culo proprio nessuno! Che me ne frega dei fotografi incapaci! Non sopporto la fotografia di merda, quello sì!

Quello che conta, adesso, è provare a migliorare la tua fotografia, giusto? E allora seguimi…

Smettila di fotografare tutte le cagate che normalmente fotografi. Tu lo sai di cosa sto parlando. Smettila di andare in giro con la macchina fotografica appesa al collo cercando di “cogliere l’attimo”. Smettila di cercare modelle tatuate.

Smettila per fare una cosa.

Molto semplice e molto difficile.

Cerca una pietra. 

Cercala per bene, anzi fatti cercare e fatti trovare da quella pietra.

Grande, piccola, non mi interessa.

Trova la TUA pietra.

E fino a settembre fotografa solo ed esclusivamente quella pietra. 

Fallo diventare la tua ossessione, il fotografare compulsivamente quella pietra.

Non fotografare altro.

Solo la tua pietra.

Fotografa quella pietra, la tua pietra, in tutte le variabili possibili e inimmaginabili.

Oppure in una sola semplice maniera. Sempre la stessa.

Ma tutti i giorni.

Sempre.

Ogni giorno.

 

Scommettiamo che a settembre sarai un Fotografo migliore?

46 risposte

  1. Beppe

    Molto Cohelo!
    La pietra è come il peyote, non sei tu a trovare la pietra, sarà la pietra a trovare te @
    Sempre piu Forza Settimio #crociatacontrolapessimafotografia !

  2. Maurizio

    Magari prova tu a fare qualcos’altro. Io sono un dilettante ma non credo ci voglia tanto a fotografare superfighe in location da sogno,in digitale….con assistenti e ingegneri informatici con l’ultima versione di Mac e Photoshop…dai! Facci vedere cosa sai fare,oltre alle strasolite foto che fai…lo so che ci campi, ma un po’ di ricerca personale?? Ma alla fine,oltre alle modelle vestite e truccate….cosa sai fare?? Non te la prendere,eh!

  3. Chiara

    Maurizio, evidentemente non conosci molto il lavoro di Settimio 🙂

  4. Chiara

    Non c’è bisogno di arrivare a tanto, basta guardare oltre il proprio naso.
    Sempre che la tua richiesta sia spinta da reale interesse e non da puro spirito polemico.

  5. Pietro Ferrari

    Buona sera a tutti,
    francamente io non so quanto ci voglia a: “…fotografare superfighe in location da sogno,in digitale….con assistenti e ingegneri informatici con l’ultima versione di Mac e Photoshop…” So per certo che ci vuole tantissimo per arrivare a permettersi quel tipo di struttura, per mantenerla e giustificarla con i risultati della propria professione. Lo so con certezza perché io, per permettermi la prima fotocamera, a 15 anni ho dovuto lavorare tutta una stagione da cameriere. Perciò lo so. Come so che se avessi avuto anche soltanto uno dei testicoli di Benedusi, oggi, probabilmente, saremmo colleghi, invece io faccio l’operaio metalmeccanico. Con questo voglio soltanto dire che, per stabilire l’altezza di qualcuno, bisogna almeno avere un metro di misura e, usare se stessi a questo scopo, è una “ricerca personale” di altissimo valore che insegna talmente tanto rispetto per se stessi che, alla fine, non si può non averne anche per gli altri. Pietro Ferrari.

  6. Matteo Oriani

    @Settimio: anzi, me ne è venuto in mente un altro, di progetto. Ti dirò. E questa storia di fotografare la stessa pietra, ogni giorno, è un’idea geniale. Solo non vorrei che diventasse davvero un’ossessione!

  7. Pietro Chilesotti

    Come ho letto mi sono subito detto : ecco cosa è opportuno proporre come prova di ricerca nel circolo fotografico a cui appartengo ! Ottima idea di base su cui costruire qualche cosa meglio se con confronto di gruppo !
    Poi ho cominciato a leggere dei commenti come quello che sto scrivendo e ho capito anche che probabilmente nella vita esiste una naturale selezione che a qualcuno impedisce di fare “belle foto” , pazienza !

  8. Zack

    “…Fallo diventare la tua ossessione, il fotografare compulsivamente quella pietra…”
    Un chiaro riferimento ad Italo CALVINO…o sbaglio?!

  9. Marcello Yarmolinsky

    Sono arrivato a questa pagina cliccando su un link trovato in un forum fotografico. Leggendo il messaggio ho pensato “questo deve essere un genio della fotografia, chissà che capolavori ci saranno nella sezione “photos”. Poi sono andato a guardare. E mi sono cadute le palle. Le solite foto di moda di pipone nude stramazzate su spiagge o imbronciate o sdraiate finte-morte. Quindi cos’è? autoironia?

  10. Alessandro

    ahahahaha…autobiografico ‘sto post eh? Dá0i, cominci a diventare obiettivo. Ah! Hai scordato di dire che bisogna conoscere tutti – ma proprio tutti eh -₩₩₩ i grandi fotografi, anche se non é importante saperne pronunciare correttamente il nome! Salutami Enni Leibnoviz sa’?! 😉

  11. Maurizio

    @Settimio
    No,non scherzo. Ma questo non significa che io ce l’abbia con te! 🙂
    Vedo delle foto,per amor di Dio bellissime,ma solo moda. Belle ragazze,posti da sogno e tanto,tanto,tanto Photoshop…ho seguito anche la tua lectio magistralis dove,se non erro, dicevi proprio questo…cioè che non pensi di meritare tanta notorietà e ammirazione…che ti ritieni un “non fotografo” un fortunato. O scherzavi?
    Senza offesa (per i miei gusti) preferisco il Thonimbert ed il suo percorso.
    Non te la prendere…ti ripeto,sono solo un fotoamatore principiante. Di fotografia non ci capisco molto 🙂

  12. Settimio

    @maurizio facciamo una cosa, vieni un giorno a trovarmi in studio e poi scrivi la replica delle tue convinzioni, ok?

  13. Andrea

    Ciao @Settimio,
    potresti invitare anche me nel tuo studio, anche se non considero il tuo lavoro solo il risultato di “Belle ragazze,posti da sogno e tanto,tanto,tanto Photoshop…” ;P

    a parte gli scherzi, ci terrei molto poter visitare il tuo studio ed osservare una micro parte della tua attività

    ciao

    Andrea

  14. FilGal

    Maurizio, ti tremerebbero più le mani a guidare una Ferrari o una Panda? Ti tremerebbe più l’indice a scattare Belen o tua cugina? Mi sembra semplice, no?!

  15. FilGal

    @Marcello Yarmolinsky…eh già, perché solitamente chiamano l’ultimo dei fessi per scattare le più belle donne del mondo.

  16. Ettone

    Tra le tante faide iniziate proporrei un po’ di ilarità…
    Perché non scattare una pietra tatuata?

  17. andrea::tognoli

    Tempo fa mi proposero di fare la stessa cosa con un uovo. Al momento pensai :” ma che cagata di esercitazione è questa?”. Poi iniziai a scattare. illuminando l’uovo con la pila, con il flash, con l’accendino, con niente. Fotografai con il telefono, con la compatta, con la reflex. Man mano l’esercitazione si faceva meno di merda e le foto pure. Col senno di poi devo dire che se oggi la mia fotografia è un po’ meno di merda lo devo anche a quel cazzo di uovo.
    Il suggerimento di Benedusi non è affatto una cazzata, provare per credere.

  18. Mariuccia

    Già fatto da un pezzo! Le mie fotografie fanno cagare lo stesso :((((
    (Ridiamoci su…)

  19. Vittorio

    Mariuccia
    Ahahahahahahah grazie!
    Amo le persone ironiche
    Tornando al compitino delle vacanze, noi cresciuti fotograficamente parlando sul finire degli anni 70, ci siamo formati quasi tutti con i libretti del Feininger, il quale insisteva con questo tipo di esercitazione,ti fa imparare la luce,le sue varie cromie a seconda dell’ora, a gestire la profondita’ di campo modificando il diaframma, a gestire le ombre.
    Insomma si impara a ragionare prima di scattare
    Sul genere della rpetivita’ fotografica consiglio un film: Smoke
    Maledetto aifon…

  20. christian

    Io avevo usato una pera.
    Sembra una baggianata ma impari più da un sasso, pera o altro. Questo esercizio ti fa anche capire come scattare da diversi punti di vista.
    Il sasso/pera può essere fotografato in mille modi diversi,con luci diverse.
    Si può anche capire la composizione.
    Appunto di composizione, ho conosciuto uno dei ph dal vivo…studia fotografia a Brera e non gli insegnano un minimo di basi.
    Io uso una praktica,lui non sapeva nemmeno dove guardare e dove fossero i comandi.
    Non sapeva le questioni tecniche,non conosceva la composizione.
    In pratica ci sono rimasto un po’ così verso la scuola di Brera e non nei suoi confronti.
    Aveva i biglietti da visita con scritto artista,photographer e video production.
    Per fare fotografie a persone si deve imparare anche un po’ di psicologia,chi dice che con davanti belen o altre figure del genere e’ facile non ha mai fatto foto del genere.
    Al massimo in tfcd con qualche miss ego o mister ego.

  21. christian

    Ps:il problema sta alla base : le scuole,la cultura in Italia genera ignoranza e persone che non approfondiscono nessun specifico tema.
    Sanno tutto e non sanno niente,il loro diniego se gli fai notare qualche errore recuperabile e pari solo alle miliardi di volte che ti rispondono “cioè, ma io l’ ho fatta apposta in questo modo “.
    Brera e’ un bel marchio di fabbrica ma niente di più, un biglietto per riempirsi la bocca, l’ego e per risultare più intelligenti degli altri

  22. pepe

    …è vero, anche a me ha ricordato il film Smoke. Il personaggio di Harvey Keithel fotografa per anni lo stesso angolo di strada…oddio forse lì più che esercizio c’era molta filosofia dietro…

  23. Lucie

    Per allessandro, annie l. Pronuncia lo stato di Illinois con la s alla fine, quando tutti sanno si pronuncia illinoi

  24. Roberto

    L’esercizio della pietra è una cosa che gli psicologi spesso fanno fare a persone che devono ritrovare una giusta dimensione nel loro contesto di vita, l’idea d’ abbinarlo all’esercizio di fotografarla invece , mi piace , ma dovrebbe essere del tipo ” se fallisci a mio insindacabile giudizio cambi hobby ” oddio sono terrorizzato altri sfigati che si occupano di cucina , hifi, vinile, computer, libri,collezioni varie ecc.ecc. forse è meglio che continuino a fotografare……….
    Saluti
    Roberto

  25. damiano

    Hola Settimio!

    Ben terminate le vacanze?
    Rilassato?
    Fotografato i sassolini? O son diventati macigni?

    A seguire un consiglio di lettura per non dover più ricorrere all’eutanasia nei forum, perché come in fotografia anche nel saper condividere, e questo a tutti i livelli, si necessita di una certa cultura.
    Per mancanza di cultura fotografica la fotografia la si può anche mettere da parte con il sorriso, ma mettere da parte il “condivivere con serenità” è dura, rende soli e potrebbe portare ad un altro genere di eutanasia.

    Entrambe le citazioni seguenti sono tratte da: “Come trattare gli altri e farseli amici nell’era digitale”
    Di Dale Carnegie.

    “La critica è inutile perché pone le persone sulla difensiva e le induce immediatamente a cercare una giustificazione. È pericolosa perché ferisce l’orgoglio della gente, la fa sentire impotente e suscita risentimento”

    “Qualsiasi stupido può criticare, condannare e lamentarsi, e quasi tutti gli stupidi lo fanno. Ci vuole invece carattere ed auto-controllo per ascoltare, comprendere e perdonare.”

    Con il cuore e con il sorriso.
    Damiano

  26. settimio

    @damiano hai ragione, hai perfettamente ragione. Una cosa ho imparato in questo agosto, che non serve assolutamente a nulla lottare per migliorare le cose.
    La triste realtà è che lo stimolo verso l’intelligenza e la cultura serve solo a chi intelligenza e cultura già le possiede: un bizzarro ossimoro.
    Io mi ostino a fare in maniera tale che il “mondo” sappia che la Fotografia è una cosa seria e importante: inutile, completamente inutile perché per il mondo la fotografia è fare click a tramonti e gattini.
    Pazienza.

  27. settimio

    @damiano però sai una cosa? Quando guardo le immagini che ha realizzato Agnese Mosi (una mia allieva di un mio recente WS, cercala su Facebook ) questo agosto con la sua Pietra mi consolo, e vedo che il mondo non è solo pieno di capre ignoranti arroganti presuntuosi polemici e permalosi, ma anche di persone intelligenti.
    D’altronde si sa, no? I cretini sono molti molti di più di quelli intelligenti. Ma questo tu già lo sai…

  28. Daniele

    Caro @settimio, hai proprio ragione. Il mondo ha bisogno di tramonti rossi, gattini tenere e colori esaperati. Sembra la ricerca superficiale delle bello ‘vuoto’. E’ quasi il desiderio del ‘non messaggio’, fondamentalemente agli altri cosa può fregare del mio ‘messaggio’ che cosi spasmodicamente cerco di comunicare nelle mie immagini? Cosa? nulla , esattamente nulla. Ognuno avrebbe qualcosa da dire , e secondo questa regola dei ‘propri contenuti’ ogni fotografia sarebbe valida. Ma ciò non accade. Le tue foto sono certamente più valide delle mie, forse un po tutte le foto sono più valide delle mie. Eppure cerco di imprimerci costanza, amore , passione e anche quel fottuto cazzo di messaggio. Ma nulla, è il muto he vuol parlare e il sordo che fa finta di sentire. A me il sasso piace, perchè per ora sembra muto quanto il mio sforzo. Non ho la possibilita di essere ad uno dei tuoi WS, ma questo esercizio lo rubo. Voglio arrichirmi cosi’, passando per qualche sasso trovato in giro e cosiderarlo una manna dal cielo. Che sia proprio lui ad aprire la mia scatola, che sia proprio lui a farmi dire ‘Grazie Settimio’, ora so guardare un metro piu in la.

  29. Roberto

    Ma è possibile che per far emergere un messaggio ci voglia un sasso ???????????????? , che un WS si basi su un sasso ………………..continuo a dire continuate a fotografare ……………………… o il terrore di vedervi in altre occupazioni affaccendati.
    Salutoni
    Roberto

  30. Roberto

    Scusa,, ieri ero troppo polemico con il mondo della fotografia in generale…….detto questo ritengo che ricercare delle forme di messaggio di qualunque natura , da un corpo inespressivo come un sasso, sia un compito per le vacanze abbastanza inutile, quando vedo decine di ritratti , dove il fotografo non riesce a carpire nemmeno un briciolo di magia da uno sguardo , ritengo che ci si debba confrontare per prima cosa con quello che ci viene più difficile da fotografare.
    Saluti
    Roberto

  31. Mariuccia

    E perché? Dare un senso ad un sasso ti sembra cosa semplice? Anzi, direi che in uno sguardo c’è almeno dell’espressività; paradossalmente è più semplice cogliere qualcosa che c’è, che rendere interessante un sasso!

  32. christian

    @roberto,non è inutile, causa il semplice concetto che se fotografiamo io e te la stessa cosa risulteranno due foto diverse.
    Lei dava al sasso un significato, tu ne dai sicuramente un’altro,io idem ecc.
    Non tutti leggono le immagini nello stesso modo,io non sono te e tu non sei me,lei non è te e tu non sei lei.
    Personalmente e senza alcuna offesa ovviamente ritengo il tuo giudizio sopracitato limitato alla tua visione personale ed hai paraocchi che indossi riguardo a queste immagini.
    Quando si guarda in quadro,una foto,si deve anche conoscere qualcosa della vita dell’autore altrimenti non puoi avere un giudizio reale ma solo una tua opinione personale.
    Non è un esercizio inutile, anzi,come ho già scritto in un commento la luce,prospettiva,la tua visione fanno sempre apparire una mia foto diversa dalla tua per il motivo che ti ho espresso qualche riga sopra.
    Qualche lettura potrebbe fare bene, per esempio,Duchamp,Daverio,Susan Sontag ,Walt Whitman, Araki,Hesse,Gardin,Letizia Battaglia, e potrei andare avanti.
    La fotografia ha anche una parte poetica, se così si può definire, una parte personale ed intima.
    Ricapitolando io personalmente reputo il tuo commento superficiale e molto poco ponderato.
    Senza alcun tipo di offesa chiaramente, buona giornata

  33. settimio

    @roberto temo che spesso si perda tempo a parlare dei massimi sistemi quando forse sarebbe meglio occuparsi dei basilari. Ad esempio: niente doppie virgole, i puntini di sospensione sempre e solo tre, lo spazio dopo e non prima il punto o la virgola… Insomma prima di indicare come guidare una Ferrari forse sarebbe meglio dimostrare di saper guidare una bicicletta, no?

  34. bonvi83

    bel esercizio…. l’ho visto in ritardo ma ho proprio intenzione di farlo….
    come prima cosa……. alla ricerca della pietra….. ^_^

  35. Paolo

    Proposta interessante e da me realizzata post ferie.
    Semplice ma molto complessa!
    Grazie

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