9 risposte

  1. Paco68

    Ciao Settimio,

    purtroppo mercoledì non sono potuto venire.

    Questi scatti sono ancora presenti al Leica Galerie?

  2. Cristiano

    Caro Benedusi, tempo fa vidi al Palazzo delle Stelline una mostra di August Sander bellissima, all’interno della quale c’era una personale del fotografo americano Michael Somoroff che interveniva sulle fotografie di Sander, togliendo le persone e lasciando i luoghi… “vuoti”. L’effetto era incredibile, da una parte emergeva in modo netto come Sander scegliesse le ambientazioni dei sui ritratti in modo straordinario, ma dall’altra era evidente come i luoghi, che certamente ci sopravvivono, fossero irrimediabilmente incompleti, tristi, bloccati in uno stato di eterna attesa.
    Non so se hai visto questa mostra e se l’azione di sottrazione di Somoroff ti sia stata di ispirazione nel tuo lavoro, ma guardando le foto di te senza tuo padre, ho provato quelle sensazioni.
    Forse gli uni per gli altri (ed i genitori in particolare) siamo per la nostra anima qualcosa di molto simile ad un “luogo”, un luogo caro che circoscrive il nostro spazio, ci rende sicuri ed in cui possiamo riposare, giocare, scoprire, sognare nuovi luoghi.
    Veramente un bellissimo lavoro.

  3. christian

    Sono stato a visitare la mostra poco fa`, ho avvertito molta tristezza , uscendo (presumo sua stata una mia percezione) avevo come l’impressione di tremolio alle gambe. Una foto in particolare mi ha impressionato particolarmente , quella dove si in montagna con lo sguardo serio e solo.
    Queste tue immagini sono Settimio non le altre, premi il bottone per cancellare i lavori passati e salva questo pezzo del la un anima

  4. Paco68

    Visitata ieri.

    Toccante…. di per se sembra un lavoro semplice, però, riesce a proiettare quel senso di “mancanza” in ognuno di noi.

    Forse perchè, pure io ho perso un genitore e so come ci si sente.

  5. Emiliano

    Purtroppo risiedendo a Roma non ho potuto visitare la mostra…ma solo con il video di presentazione lei è riuscito a trasmettermi la vera “essenza” della stessa e quanto di se stesso c’era dentro.
    Sono tre anni che vivo anch’io una assenza pesante e non le nascondo che avrei voluto vedere la mostra anche per questo.

    Complimenti

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