IL FOTOGRAFO

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Tutti noi esseri umani siamo pieni di difetti. Alcuni pregi e tanti difetti mischiati e distribuiti, forse senza alcun criterio. Chissà per quale bislacca ragione il top dei peggiori difetti si concentrano in una figura di essere umano un po’ particolare: il fotografo.

Una sorta di tempesta perfetta convoglia tutte le peggiori energie e sinergie all’interno di un solo e specifico bipede con macchina fotografica al collo.

Le varie figure sono:

-IL TECNOCRATE. Esemplare solo ed unicamente interessato all’aspetto tecnico, solo al COME e mai al PERCHÉ. Come quelli che, nella musica, si fanno pippe infinite sugli amplificatori valvolari ma non sanno chi è Chet Baker. Discussioni infinite sulla risoluzione di obiettivi e sensori: tutte robe assolutamente inutili alla buona Fotografia.

-IL MALATO DI FIGA. La bellezza femminile, diciamolo, piace a tutti, ma esiste una categoria di umani che vive la vicinanza e la frequentazione di una bella ragazza (è un eufemismo) come una propria valorizzazione. Un po’ come essere seduto su una super macchina o quelle cazzate lì: valgo perchè a fianco ho una cosa figa.

-IL POTENTE. Il potere piace a tutti. In Sicilia si dice “meglio comandare che fottere”. Quando uno ha una macchina fotografica in mano si sente subito un po’ più potente: giá solo per fare una foto ricordo il “fotografo” si sente autorizzato a dire “tu fai così, tu mettiti lì” anche se fino a poco prima era lo sfigato del gruppo.

-QUELLO CON IL PASS. A molti piace avere appesa una roba al collo, anche solo che ti identifichi. È il celebre “lei non sa chi sono io” al contrario, che poi è molto meglio: “lei adesso sa chi sono io”. Se poi la cosa al collo è un pass qualsiasi allora lì è puro godimento.

-LO STRANO. “Io non sono come voi” ognuno di voi ama dire. Ognuno non vuole essere come tutti gli altri, pur essendo, ovviamente, esattamente come tutti gli altri.

-LO SBORONE. Sono il più ricco e più figo di tutti: infatti guarda, ho la Leica con il 300 2,8!

-IL MILANESE DEL MAGICO MONDO DELLA MODA. Se uno proprio non fa il falegname in Trentino o il pescatore a Mazara del Vallo vorrebbe essere a Milano e far parte del rutilante mondo della moda: feste, show-room, modelle e vip. Il fotografo anche se sta a Roma o Napoli (ho casi precisi!) comunque è milanesedelmagicomondodellamoda dentro. O almeno vorrebbe.

-L’IGNORANTE. L’ignoranza è oramai una caratteristica di cui non ci si deve vergognare, ma della quale andare orgogliosi. “Non so nulla e nulla voglio sapere”. L’ignoranza come stile di vita. Ignorare persino di essere ignorante: il vero nulla assoluto. “Avedon chi?!?”

Ecco, quando la tempesta perfetta indirizza le proprie energie verso un solo punto, ecco che un ignorante sborone pseudo milanese modaiolo che fa lo strano senza esserlo, con il pass al collo che si illude di essere potente, figaiolo e tecnocrate diventa un umano molto facilmente identificabile, anche da lontano: lo riconoscete perché ha la macchina fotografica appesa al collo.

51 risposte

  1. alle bonicalzi

    Ciao, arrivo tardi su queste pagine ma vorrei dire la mia: secondo me un conto è FARE delle fotografie e un conto è prendere delle immagini.
    Nell’un caso si È fotografi (buoni, cattivi, belli, brutti, amatoriali, professionisti…) nell’altro no, si HA una macchina fotografica e la si fa funzionare. Che è diverso.
    (Come progettare e realizzare un pasto o fare da mangiare.)
    Poi uno può pagare le bollette con quest’ultima pratica e morir di fame con l’altra, ma questo è un altro discorso.
    Secondo me.

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