LAMPOON MAGAZINE

postato in: Senza categoria | 9

IMG_8805

 

Appena uscito in edicola il nuovo numero di Lampoon con all’interno un mio servizio, realizzato con Rolleiflex, pellicola e stampato in camera oscura da Jacopo Anti.

Senza titolo-1

Senza titolo-2

Senza titolo-3

Senza titolo-4

Senza titolo-5

 

ho scritto un pezzo su questa esperienza:

 

DUE PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

Roberta e Andrea, come due attori che provano una parte di un’ipotetica pièce teatrale.

Il palcoscenico è il mio studio.

Assi di legno per terra.

Luce naturale da una grande finestra rivolta a nord.

Come nel teatro tutto senza rete, senza possibilità di rifare nulla, tutto live: decidiamo infatti, in tempi di digitale e photoshop, di scattare con una macchina fotografica degli anni ’50 (la Rolleiflex che era di mio papà!) e pellicola. Questo vuol dire non potere verificare cosa si sta realizzando, non avere alcun conforto da uno schermo di un computer o di un programma di fotoritocco: è necessario unicamente farsi guidare dalle emozioni, dagli sbalzi di umore, dai corpi che si muovono spinti dalle sensazioni.

I miei due attori non hanno un copione. Non c’è un filo logico. Non ci sono un inizio e una fine: si muovono sul set come per seguire un loro copione, un loro filo logico, che prevede un inizio e una fine che solo loro due conoscono.

Danzano sul baratro dei sentimenti, sfiorando il precipizio: è questo ciò che io voglio, è questo ciò che mi piace.

Perché, io ne sono convinto, “se vuoi scoprire nuove terre devi affrontare e attraversare l’ignoto.”

Roberta e Andrea l’hanno fatto.

La redazione di Lampoon ha anche realizzato un video backstage.

 

||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

Starring Roberta Ruiu e Andrea Montovoli

Stylist  Emiliano Conte

Hair & Makeup Manuele Mameli e Roberto Mambretti

Video di Nicola Garzetti

||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

Style by:

Xacus

Buccellati

Altalen

 

 

 

9 risposte

  1. Daniela

    E’ perfetto! Di nuovo la scoperta dopo l’ attesa del risultato! Io trovo che ci sia una piccola intima soddisfazione in più, nella lentezza, nel quadrato, nel pensare in bianco e nero soltanto, nel guardare il tuo negativo sotto l’ingranditore e immaginare, in solitudine…un altro mondo. Roba da pazzi. Comunque, dopo che ho appena letto “È ufficiale: mi stanno sul culo da matti coloro che buttano la cicca della sigaretta per terra.”, ho deciso di seguirla assiduamente. Grazie.

  2. Daniela

    Inoltre penso che con la pellicola sia necessario fare qualche sforzo in più, che non credo faccia male.
    Trovo che queste fotografie siano stupende, c’è qualcosa in più.

  3. marchigiano

    non riesco ancora a capire la questione della finestra rivolta a nord…senza sapere l’orario non ha, per me, molto senso…

  4. Paco68

    Complimenti,

    Il servizio è molto bello, è come gustare ancora un buon sapore dimenticato.

    Il video è molto intenso. Ottimo lavoro.

    Andrea

  5. settimio

    @marchigiano non capisco cosa non capisci! 😉
    La finestra rivolta a nord fornisce una luce morbida e costante, proprio al di là dell’orario in cui si scatta: al mattino o al pomeriggio è, più o meno, sempre uguale.

  6. Zack

    Praticamente impossibile trovarla in edicola… Non è che ha una distribuzione “mirata”… Tipo edicole Feltrinelli/Mondadori?! Grazie!

  7. marchigiano

    @settimio: hai ragione, è che la mia finestra, ho controllato meglio, non è proprio a nord, ma nord-ovest, quella della stanza “fotograficamente utilizzabile”…ed, infatti, da una certa ora in poi sopratutto d’estate, il sole picchia! ma in quella che ho a nord è “notte” praticamente sempre! forse perché ho un palazzo di fronte a pochi metri?

    si…anche io non ne ho trovato traccia in edicola, ma forse perché vivo nella sperduta montagna…comunque una conferma che venga distribuita ovunque secondo le regole delle altre riviste sarebbe utile…

  8. Renato

    L’attesa dopo lo scatto è per me una parte importante, anche quando scatto in digitale faccio passare alcuni giorni prima di riguardare e selezionare le foto. Le rivedo con più distacco e riesco a valutarle meglio. In ogni caso l’emozione del lavoro in camera oscura è impareggiabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *