LETTERINA A BABBO NATALE

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Letterina di Natale di Settimio Benedusi.

Caro Babbo Natale, ti prometto che farò di tutto per essere, nel nuovo anno, più cattivo:

-a quelli che chiamano al telefono 10 volte al giorno offrendo mille fantastiche offerte fantasmagoriche per telefono/luce/gas li manderò direttamente a fare in culo dicendo loro, senze mezze parole, di smetterla di rompere i coglioni.

-agli stessi qui sopra, si ostinassero nelle loro offerte, chiederei di darmi il loro telefono di casa. Nel caso, molto probabile, che non volessero darmelo domanderei loro: “cioè, lei vuole dire che non desidera ricevere telefonate da rompicoglioni che le rompano il cazzo su argomenti che non le interessano?!?” (sempre comunque con una certa eleganza, dando del Lei).

-a chi posteggia il suo cazzo di Suv di merda sulle strisce pedonali piegherò i tergicristalli.

-a chi posteggia la sua scatola di ferraglia (automobile) sulle piste ciclabili righerò la suddetta scatola con le mie chiavi.

-a chi posteggia la Ferrari davanti al ristorante Giannino di Milano, sulla pista ciclabile, darò fuoco la suddetta Ferrari.

-a chi mi rompe il cazzo, qui su FB, trovando il pelo nell’uovo in ogni cazzo di foto che faccio dirò di non rompere i coglioni e porre tutta la sua raffinata critica su quelle orrende, spaventose, inutili fotografie che fa a delle disgraziate mezze nude nella fabbrica abbandonata.

-al politico che mi dice che quando governerà lui sarà tutto diverso, gli chiederò dove cazzo fosse nei vent’anni in cui ha governato.

-a chi dice che fotografa per “esprimere le proprie emozioni” dirò: ciccio, delle tue emozioni non gliene frega un beato cazzo a nessuno!

-a chi mi chiede di guardare e valutare il suo portfolio risponderò: ciccio, due notizie una buona e una cattiva, la buona è che non ho tempo da perdere con il tuo cazzo di portfolio, la cattiva è che ho trovato il tempo, e il tuo portfolio è spaventoso.

Per adesso tutto qui.
Che bello essere più buoni, nel giorno di Natale!

9 risposte

  1. christian

    Il commento è ironico ,lo specifico che su internet è facile travisare le parole 😉

  2. Floppy

    Letterina a Benedusi
    C’è stato un tempo in cui hai sollevato una polemica riguardo al fatto che Vogue Italia, non prenda in seria considerazione i fotografi italiani e non ricordo quante altre volte hai parlato di PhotoVogue.
    Di recente, una ragazzetta di Bologna, si sta guadagnando spazio ovunque, probabilmente grazie anche ad un buon ufficio stampa, fino ad arrivare ad essere intervistata da una blogger della nota rivista.
    Ovviamente, tutte le interviste parlano di “talento” e di “emozioni”, termini messi tra virgolette proprio perché so come la pensi su certe definizioni.
    Non solo come divulgatore, ma anche come presidente di un’associazione, non sarebbe il caso di “smontare” un attimino l’enfasi sulla soggetta indicata? Altrimenti, per l’ennesima volta, passeranno per stupidi tutti quelli che fanno questo lavoro da anni e cercano di farlo con i fatti e non con le chiacchiere, per non parlare delle nuove leve che si stanno preparando con il massimo impegno nelle scuole di fotografia la cui preparazione a quanto pare non interessa nessuno visto l’idea diffusa che sta prendendo piede, ovvero che il talento sia slegato dalla cultura.

  3. Alessandro

    ot: il talento E’ slegato dalla cultura. Casomai la cultura va a braccetto con la tecnica…. il talento si coltiva, si migliora, si scopre, ma non si impara.

    Fine ot.

  4. vittorio

    “a chi dice che fotografa per “esprimere le proprie emozioni” dirò: ciccio, delle tue emozioni non gliene frega un beato cazzo a nessuno!”

    Magna tranquillo Benedusi,anche delle tue emozioni non frega niente a nessuno,immagino interessi solo la gnocca alla tua platea!

    ps: Per il cellulare fatti un profilo professionale come si deve,oppure non dare il numero a cani e porci…a me non chiama nessuno per offerte varie.

  5. Cristiano

    “a chi mi rompe il cazzo, qui su FB, trovando il pelo nell’uovo in ogni cazzo di foto che faccio dirò di non rompere i coglioni e porre tutta la sua raffinata critica su quelle orrende, spaventose, inutili fotografie che fa a delle disgraziate mezze nude nella fabbrica abbandonata.”

    In effetti meglio fotografare delle disgraziate mezze nude nella suite dell’hotel Principe di Savoia di Milano.

  6. damiano

    Già ma “le disgraziate mezze nude” con le quali si poù non hanno le unghie rifatte… Hahahahaah

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