l’amico e fotografo toni thorimbert risponde ad alcune cruciali domande sulla fotografia, la cultura dell’immagine e su come sopravvivere ad un incendio…

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[it]con toni davanti “al pescatore” di via vannucci.
photographed by giuliano

mi succede spesso di ricevere mail, telefonate, messaggi di giovani fotografi che chiedono consigli sul cosa e come fare per diventare fotografi.
non è mai semplice rispondere perché si rischia di dire cose generiche, piene di saggezza e di buon senso, e quindi in fondo inutili.
per cercare di essere più utile penso che il segreto sia quello di provare a creare una forte empatia con chi incomincia questa professione.
mettermi cioè nei suoi panni. non facile, tanto che per cambiare, siccome questo blog parla sempre di me e di come vedo io le cose, provo a girare la faccenda ad un amico fotografo, bravo intelligente e famoso come toni thorimbert.
http://www.tonithorimbert.blogspot.com/

per lui ho inventato una piccola storia per costringerlo ad azzerarsi, ricominciare daccapo come fosse un pischello e raccontare cosa farebbe…

caro toni, sfortunatamente quel disgraziato del tuo assistente ha appena dato “inavvertitamente” fuoco al tuo studio.
sei rovinato. hai perso tutto quello che avevi… libri, macchine fotografiche, la collezione completa di vogue italia, le polaroid dedicate dalle più belle modelle del mondo etc etc…
dopo un periodo di depressione, (e di carcere, perché ovviamente hai tentato di ucciderlo), torni in libertà deciso a ricostruire te stesso e la tua storia: naturalmente non hai molti soldi (l’avvocato ti è costato una fortuna) e quindi sei costretto a fare le cose un po’ per volta, quindi, liberati i locali dalla cenere e data una bella imbiancata compri una libreria dell’ikea: quali sono i primi tre libri fotografici che ricompreresti, e perché?

fai il fotografo, quindi un po’ di attrezzatura devi averla. tre macchine fotografiche a cui non puoi rinunciare?

tre attrezzature digitali?

per tenerti aggiornato, vai in edicola…quali sono le prime tre riviste che compri?

da trony, compri un IPOD e un televisore con lettore DVD.
compri 3 Cd per allietare in sottofondo i tuoi prossimi servizi di moda, (sempre che, dopo anni di carcere qualcuno te li faccia ancora fare) e tre film irrinunciabili per un fotografo.

con grande fatica riesci a recupare i files delle tue foto da un lacie di backup che il fuoco ha risparmiato. miracolosamente si sono salvate solo pochissime tue immagini.
preghi che siano queste tre…

il tuo book è ovviamente bruciacchiato, tre immagini le hai salvate con il Lacie ma sono un po’ poche. dovendo ricominciare, quale sarebbe il primo servizio che vorresti fare?

a chi lo proporresti?

ricominciare ha un grande vantaggio: puoi evitare qualche errore del passato. professionalmente, a parte assumere l’assistente che ti ha bruciato lo studio, quali errori non rifaresti?

in questa sfiga, un tuo lontano parente ci rimane secco, poverino.
è uno zio d’america centenario eccentrico e ricchissimo. il suo lascito è illimitato ma ad alcune condizioni: puoi spendere i soldi solo comprando arte contemporanea: quali sono le prime tre opere o artisti che compri e perché, e quali sono le prime tre opere fotografiche in cui investi?

il tuo vecchio studio era in bovisa, con i soldi dello zio, puoi comprartene uno nuovo dove vuoi. dove lo compri?

questo studio, grazie al cielo, ha un capiente garage.
cosa ci metti dentro?

dai clienti non puoi mica andare con i vestiti a righe da carcerato, e tanto meno sul set: qual’è la tua “divisa da fotografo”?

le risposte di toni le avrete qui sul mio blog tra qualche giorno…

[/it] [en] with Toni in front of “al pescatore” in via vannucci.
photographed by giuliano

I often receive emails, phonecalls, messages from young photographers asking for tips on how to become a photographer.
It is never easy to answer because you run the risk to give a common answer, full of wisdom and good sense, and therefore deep down useless.
To be more useful I think the secret lies in trying to create a strong empathy towards who is starting this profession. Meaning I have to put myself into his or her shoes. It is not easy, so to change a little, because this blog always talks about me and how I see things, I’ll try giving things over to a photographer friend of mine, really good intelligent and famous, Toni Thorimbert.
http://www.tonithorimbert.blogspot.com/

I invented for him a little story to convince him to reset himself, start all over again as if he was a rookie and tell me what he would do…

Dear Toni, unfortunately your wretched assistant has just set your studio on fire “by mistake”.
You are ruined. You have lost everything.. Books, cameras, the complete collection of vogue italy, the polaroid dedicated to you by the most beautiful models in the world etc etc…
After a period of depression, (and jail time, because obviously you tried to kill him), you are free and driven to rebuild yourself and your story: obviously you don’t have much cash (the lawyer was very expensive) so you are forced to do things one at the time, so, after cleaning up your space from the debris and giving it a coat of paint you buy a bookshelf from ikea: which three photographic books you’d buy again, and why?

You are a photographer, so you need some equipment. Name three photographic cameras that you cannot be without?

Three digital equipment pieces?

To keep up with the time, you go to the news stand… name three magazines you’d buy.

At an electronic store you buy an iPod and a television with dvd player. You also buy 3 Cds to gladden in the background your next photo shoots, (assuming that, after many years in jail, someone will still hire you) and three movies that are of paramount importance for a photographer.

With a lot of hard work you manage to recover some of your files from a LaCie that the fire spared. Miraculously very few of your images were saved. You hope that are these three…

Your portfolio is obviously charred,you have recovered three images from the LaCie but they are few. Having to start all over again, what is the first photo shoot you’d like to do?

Who would you propose it to?

To start all over again has it’s advantages: you can avoid some mistakes of the past. Professionally, besides employing the assistant that burned down your studio, what mistakes would you try to avoid?

Amongst all this tough luck, an old family member of yours passes away, shame. An old uncle from America centenary eccentric and super rich. His legacy is unlimited one some conditions: you can spend the money only by investing it in modern art: which are the first three art pieces or artists that you would buy and why, and what would be the first three photographic pieces you would invest into?

Your old studio was in Bovisa, with your uncle’s money, you can buy a new one wherever you wish. Where would you buy it?

This studio, thanks heavens, has a substantial garage.
What would you put inside?

You cannot pitch up in front of your clients with your jailbird outfit, and even less on set: what is your “photographer’s outfit”?

Toni’s answers will be here on this blog in a few days…
[/en]

14 risposte

  1. aleuname

    L’intervista doppia è veramente divertente!
    Sono curiosissima delle vostre risposte… non teneteci troppo sulle spine !

  2. etri

    a quick response: “3” is my lucky number :)

    glad to see there is a new issue of MAX project comes up, long waiting……end.

  3. chiara

    Fantastico, non vedo l’ora di leggere le risposte 🙂

  4. matteo

    potreste farla direttamente in video e montaggio stile iene, con final cut ci metti mezz’oretta…

  5. eracle

    L’attesa genera sempre interesse per chi attende proprio perchè tale. Ricordo una delle mie ex che mi faceva sempre aspettare prima di presentarsi all’appuntamento sempre con un risolino beffardo. Io che ero puntualissimo mi incazzavo non poco, però l’ho amata e non solo perchè mi faceva stare lì con un fesso. Forse sono andato un po’ oltre, in ogni caso una settimana per le risposte mi sembrano troppe … attenderò comunque, ma stavolta non mi incazzo …

  6. rossano

    3 (numero perfetto) quasi di tutto…..speriamo che anche i milioni ( lascito dello zio) siano 3 !!! praticamente in una botte di ferro !!! dura la vita eh…comunque in miniera stanno peggio…. ciao r.s.

  7. Donald Brioschi

    Piacere di averti conosciuto Settimio è stato veramente piacevole scambiare due chiacchere con uno dei migliori!!

  8. claudio

    Ci tengo a segnalare il fatto che io non sono stato nei paraggi settimana scorsa, quindi ho un alibi!!!
    Chiedo l’intervento dei RIS di Parma o, in mancanza di meglio, almeno il Commissario Basettoni!!

    :o)

  9. Unknown

    Per me c’è solo il viaggio su una strada che ha cuore, in ciascuna strada che può avere cuore. Lì viaggio io, e la sola sfida di valore per me è il percorrerla tutta. E lì io viaggio guardando e, guardando, resto senza fiato.

    C. Castaneda

  10. Ercole

    E’ un’intervista che dopo averla letta ti lascia qualcosa dentro. E’ una foto,scritta bene, che identifica la passione di una vita. Dietro l’obiettivo c’è l’uomo, decisamente border line, che non piangerebbe su se stesso per l’incendio del suo studio, non correrebbe da Vanna Marchi a farsi togliere il malocchio, ma coglierebbe l’occasione per rinascere in nuove forme, ancora più ardite. L’attesa è stata ampiamente ripagata. Grazie.

  11. PAOLO

    Veramente interessante : )
    C’è davvero da imparare.
    Mi rendo sempre più conto, come in questa occasione con questi due “mostri” della fotografia che grandi fotografi si nasce e non lo si diventa… è un istinto…una vocazione …
    La fotografia va sicuramente affinata attraverso i libri e l’esperienza ma penso che la principale caratteristica che fa la differenza tra un grande fotografo e un fotografo mediocre sia proprio il suo modo unico di pensare sempre la soluzione migliore al di la del fatto che lo faccia portando al volto una macchina fotografica.
    Dopo essermi letto tante e tante cose scritte e pubblicate da fotografi più o meno noti, a volte geniali a volte assolutamente banali e aver guardato il loro lavoro ne sono abbastanza certo.
    Sono cmq bellissime le differenze che escono qui tra due grandissimi.
    Settimio sembra quasi entusiasta di immaginare il suo studio bruciato ; ) ed affezionato soprattutto non alle macchine fotografiche… ma ai suoi libri… alla sua musica… di tutto quello che gli ha dato emozioni… fondamenta che gli permettono di prendere i migliori spunti dall’inaspettato, dal casuale, dal nulla… per farne uscire quello che siamo abituati a vedere.
    E mi ricollego a quanto detto sopra.
    Fantastico!

  12. paolosanto

    Certo che in cotanto scambio eccelso di particelle emozionali e di sedimentate esperienze cognitive, potevi almeno svelare il tuo vero segreto…Il telo nero!! 😉

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