È difficile che mi venga in mente di realizzare uno scatto singolo, slegato da una sequenza e che possa vivere da solo.
Qualche giorno fa, invece, è successo: ho sentito la necessità di realizzare un’immagine che si era intrufolata nella mia testa, e da lì voleva uscire solo grazie alla mia macchina fotografica.
È Natale (c’è l’albero) e in centro (piazza del Duomo) all’ora dell’imbrunire (il cielo è ancora chiaro, ma le luci dei lampioni sono già accese) è pieno di gente.
Tutti in giro, chissà poi a fare cosa.
Non so voi, ma io in quel marasma mi sento non semplicemente solo ma estraniato da tutto, come se guardassi quel tutto da dentro la tuta di un astronauta, ospite di un pianeta che non è il mio.
Ho realizzato l’immagine, pochi giorni fa, con l’aiuto di un modello (!) bravo e simpatico, Giovanni.
Altra cosa più unica che rara, nessuno mi ha commissionato questo progetto: come ho già detto era per me una necessità realizzarlo, senza pensare se e dove sarebbe stato utilizzato.
Un desiderio però sì, ce l’avevo: mi sarebbe piaciuto fosse pubblicato il giorno prima di Natale sulla prima del Corriere della Sera, portando irrealtà e surrealismo lì dove ci sono notizie e realtà.
Ho proposto l’immagine.
Oggi è in prima sul Corriere della Sera, sulla pagina di Milano.
Eccola:
se siete curiosi di vedere com’era la vera realtà, e non la realtà dentro la mia testa, ecco tre scatti backstage realizzati da Francesca Di Gregorio:
e infine ecco il Corriere:
luca
mmmmmmmmm
mmmmmmmmm
che dire… finchè qualcuno te le mette in prima pagina su qualche giornale continua a farle 🙂
Damiano
Insomma, anche gli astronauti arrivano in ritardo…
marco
Complimenti..
a me è piaciuta molto..il messaggio arriva forte e chiaro,però mi sarebbe piaciuta anche di più se ci fosse stata la massa di gente in movimento intorno.mi avrebbe trasmesso ancor più quel senso di estraneità che voleva far passare con questa immagine.
esiste la versione con la folla o nella sua testa non la vedeva proprio?
Marco
Settimio
@marco può darsi, ma io la immaginavo proprio così! 😉
franco
Ma a chi bisogna fare un pompino per essere pubblicati sul corriere?
Damiano
@ franco
La bravura del professionista sta tutta lì…
Non hai venduto una, dico una, delle tue fotografie? evidentemente non sei un professionista.
luca
la foto che ha postato Settimio può essere “venduta” o comunque proposta solo in un secondo tempo… prima si deve riuscire ad emergere con ben altri lavori/progetti 🙂 ed essere fortunati ( un pò di fortuna ci vuole inutile negarlo) poi si possono vendere queste “tipologie ” di foto al Corriere della Sera..
ad esempio il lavoro sempre per il corriere “guardami negli occhi” è tutt’altro lavoro…
Damiano
@Luca
Hai ragione, quando ti guardano negli occhi è proprio tutt’altra cosa…
settimio
@franco: non bisogna far alcun pompino a nessuno. basta semplicemente proporre delle belle storie realizzate bene.
Francesco Sapia
l’idea progettuale emerge forte anche se si tratta di uno scatto singolo complimenti
vittorio
Prima i meno abbienti,con lo stratagemma di guardami negli occhi( il voler rivelare l’anima attraverso gli occhi ,e’ cosa trita e stratrita…) sorvolo poi sul fatto che solo prima di Natale,ed il resto dell’anno….,poi la solitudine, pur essendo attorniato da gente..oh,ma solo stereotipi??
Ah dimenticavo il video,dove racconti”guardami negli occhi”, mammamia che retorica,ma ci credi davvero a cio’ che racconti?
Alessandro Didoni
Grazie! ho appena messo la foto come sfondo sul pc del lavoro e i colleghi hanno gradito. Ottima la scelta di aver accostato gli scatti di backstage perchè si capisce ancor di più il lavoro che sta dietro alla produzone di immagini di qualità.
Alessandro
Oh, ma lo sai che stai cominciando a usare la parola “progetto” a cazzo di cane anche tu? Chi di progetto ferisce…
Comunque, tornando alla foto, se ci rifletti funziona meglio quella con tutta la gente. Complimenti all’autore del backstage quindi: basta tagliarti via e la foto è fatta!
Buon anno Setti’.
🙂
luca
in effetti non è male 🙂
[IMG]http://i61.tinypic.com/2u9lspe.jpg[/IMG]
Andrea
E’ molto apprezzabile il riflesso del Duomo sul casco, per quanto riguarda il resto si può fare uso migliore dei filtri ND (a meno che tutta la serie di errori non fossero voluti)
Emilio
Dietro ad ogni bella immagine – e questa lo è – anche se singola, c’è sempre un’idea.
Complimenti.
Ristrutturazione casa Milano
mi piacerebbe sapere se l’immagine riflessa del duomo è stata ritoccata oppure è realmente quello che si vedeva dalla casco della muta.
Settimio
@ristrutturazione casa milano (!) no, nessun photoshop: il riflesso (del Duomo!) era esattamente quello.
Settimio
@andrea nessun filtro ND. Errori?!?
christian
Il filtro nd serve se c’è tanta luce ma vuoi usare lo stesso un tempo lungo, con poca luce non serve, hai già poca luce senza oscurare ancora di più l’obiettivo,apparte i tecnicismi e bla bla bla l’importante è che si voglia dare un senso all’immagine,un significato,il resto passa in secondo piano (secondo me)
Linda
Per non far apparire la folla di gente hai usato una lunga esposizione oppure una pp?