London

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[it]Dopo Sharm qualche giorno a scattare a Londra.
Sono all’aeroporto sulla via del ritorno e ho avuto l’illuminazione: come si ricorderà qualcuno in passato l’ho menata con la faccenda del sequestro dell’acqua ai varchi di sicurezza. Mi è sempre sembrata un’immane cazzata: una bottiglia trasparente non mi sembra il posto migliore per nascondere una bomba, e se non è quello il punto il tutto è ancora più assurdo perchè appena una varca i metal detector di acqua ne può comprare ad ettolitri.
Oggi ho però capito a cosa serve tutta questa ridicola messa in scena: a tenere alta l’attenzione del personale.
Questi poveretti passano il tempo a guardare dentro alle borse di centinaia di persone. E non trovano, o meglio, non troverebbero mai nulla! Chi è che si presenta con una bomba/pistola/fucile al check-in di un aeroporto?!? Nessuno! Immaginate la noia di quei poveretti che per giorni, settimane, mesi cercano cercano e nulla trovano. Pensate ad un pescatore che per anni va a pescare e nulla prende: si romperà ben le scatole di pescare!
E così hanno inventato la storia dell’acqua: nessuno si lamenta se gli sequestrano una bottiglietta di h2o e i nostri pescatori, felici di prendere ogni tanto un pesciolino, sono belli contenti e vispi!

ps: ho scritto tutto ‘sto ambaradan con l’iphone, per favore apprezzate

ps #02: sul corriere della sera cartaceo di oggi c’è un parere autorevole sulla vicenda delle foto di berlusconi, di tal Settimio Benussi… 😉 [/it] [en] After sharm I went for a few days in london.
I am at the airport on my way back and I had an epiphany: as someone might recall in the past I have complained about the fact that they confiscate the water bottles at the security check points. I always thought it was the biggest load of bullshit: I do not think that a transparent bottle of water is the best place to hide a bomb, and if that’s not the point everything gets even more absurd with the fact that as soon as you have passed the check point you can buy liters and liters of it.
Today though I’ve understood why this ridiculous routine is needed: to keep the officers on alert.
These poor people spend time looking into the bags of hundreds of people. And they never, or better, they wouldn’t find anything! Who comes to the check point with a bomb/hand gun/rifle in an airport?!? Nobody! Imagine the boredom of these poor souls that for day, weeks, months search and look for and they find nothing. Think about a fisherman that goes for years goes fishing and gets nothing: he’d probably get over fishing! And so they invented the story of the water: nobody cares if they confiscate a bottle of h2o and our fishermen, happy to catch a fish from time to time, are happy and lively!

Ps: I wrote all this on the iphone, please appreciate it

Ps#02: on the corriere della sera newspaper today there is an authoritative opinion of the vicissitudes of berlusconi’s photos by a settimio benussi.. 😉
[/en]

20 risposte

  1. aleuname

    Avranno anche sbagliato il cognome ma un fotografo italiano di nome Settimio che commenta la foto di Berlusconi può essere solo lei.

  2. alan

    settimio !.. io me la sono fatta speigare la questione dell’acqua !.. e’ piu’ una questione di bottiglietta che contiene l’acqua.. che puo’ essere utilizzata come contenitore x mischiare liquidi e quindi produrre bombe da fare esplodere a bordo; i 2 terroristi che hanno bloccato infatti sull’aereo 2 anni fa mentre cercavano di fare espoldere degli ordigi artigianali. ..erano infatti fabbricati utilizando delle bottigliette di plastica come contenitori da fare esplodere; tutto quello che compri dentro il duty free e’ preventivamente controllato prima di essere messo in vendita (i liquidi) o cosi’ dovrebbe essere ! 😉 non e’ l’acqua il pericolo..ma i contenitori sopra i 100 ml ! 😉 .. esperienze Londinesi !

  3. mary

    sempre di grande spunto e riflessione …
    non la conosco personalmente
    ma mi ha incuriosita
    e continua a farlo.
    non sono di certo un’addetta ai lavori
    ma di sicuro un essere umano …
    guardo e mi lascio emozionare.

    grazie e complimenti.

  4. big

    Bello, davvero, come molti dei tuoi lavori.
    Solo una cosa: perchè dire che hai scelto modelle e modelli che non sembrassero tali? A parte il signore e la bambina tutte le altre scelte sono omologate a quelle di qualsiasi redazionale. Ovviamente hai l’occhio per scegliere i visi giusti, e hai anche collaboratori che hanno vestito tali persone alla perfezione. Ma dopo tutto il discorso sulla scelta di persone finto-normale uno vede le foto e le due cose cozzano tra di loro. Poi ovvio che stai lavorando per una rivista di moda e devi rispettare certi canoni, ma nel blog non c’era bisogno di “giustificare” le tue scelte, nessuno ti avrebbe detto niente. Come se tu voglia spacciare come cosa figa il fatto di aver usato modelli “non convenzionali” quando in realtà per il 95 % del servizio non è vero. Non importa, le cose d’impatto le sai fare comunque anche se non le farcisci più di quello che sono.
    Un’ultima cosa: un pò mi ha annoiato sempre lo stesso setting usato e tagliato in modo leggermente diverso, ma questi sono gusti e soprattutto e un volersi lamentare dell’oro!!!

  5. PAOLO

    Mi sarebbe piaciuto dire “solamente” che le foto sono meravigliose (bellissimo questo nuovo modo di “trattare” l’immagine rendendola vissuta che qui è forse l’apice di quello che avevamo già visto qualche tempo fa… ); che la rivista è davvero ben fatta da tantissimi punti di vista (non la conoscevo e penso che riviste di moda on-line fatte cosi’ bene siano davvero molto rare); che finalmente ci trovo delle belle vetrine allestite da fotografi italiani ( la settimana scorsa ne ho conosciuta una italiana di moda e design che addirittura metteva le bandiere vicino al nome del fotografo un po come dire “ tranquilli..qui è tutto scrupolosamente selezionato e sterile..”…naturalmente nessun italiano).

    Ed invece mi viene da chiedere… “ ma come caspita si fa, visto che non parliamo di stampa cartacea, a stanaturare in questo modo delle immagini cosi’ facendole diventare verdi???

  6. etri

    I already found this clip on the YouTube a few days ago, great as usual. And I think that will be better if the MaxCasting backstage video put some “actual sound” in it, just like this one.

  7. Stefano

    Sono il Direttore Responsabile di WU magazine e partecipo volentieri a questo BLOG per ringraziare Settimio della qualità del lavoro e dell’idea che mi ha affascinato da quando mi è stata presentata e che ha realizzato in modo magistrale fuori dagli schemi e standard fotografici. Da parte della nostra redazione il merito di avergli permesso di esprimere liberamente tutta la sua creatività.
    Per PAOLO, e per chi non ci conosce…. non siamo una rivista “on line”, anzi: viviamo ancora di carta e un servizio come questo non potrebbe trovare un mezzo diverso per essere valorizzato.
    Se vuoi vedere il redazionale di Settimio stampato su WU magazine ci devi semplicemente contattare (contatti sul ns sito).
    Su YOU TUBE, invece, potete trovare il video del backstage del servizio.

  8. PAOLO

    Salve Stefano,
    ho erroneamente dato per scontato che si capisse che mi riferivo alla versione on-line della vostra rivista… E’ proprio perché ho apprezzato in maniera particolare sia le foto di Settimio che la vostra rivista che mantengo il mio punto di domanda sul perché un intero servizio fotografico venga tramutato da un vissuto, sensato, sapiente e ben dosato seppia ad uno svilente e rattristante verdino slavato (vedi originale scaricabile da sopra) in un documento non cartaceo.

    Soprattutto perché il resto del vostro lavoro mi sembra ineccepibile!

    Grazie
    Paolo

  9. roberto

    Paolo…a naso a giudicare dai registri presenti nel PDF linkato da Settimio direi che sono gli impaginati di stampa della redazione….essendo stampata la rivista lo spazio colore sarà CMYK e come tu sai il gamut CMYK è diverso dal gamut Rgb…e quindi spesso succede che la conversione CMYK>Rgb porti con se delle alterazioni cromatiche….almeno spessissimo succede….

    ciao

  10. PAOLO

    La conversione per quanto influente non può mai avere un effetto cosi’…
    La ricalibratura, in questi casi, è una cavolata…
    La mia ipotesi guardando la rivista pdf è che sia stato ribilanciato il magenta a documento concluso con l’automatico cambiamento delle tonalità seppia verso il verde.
    Forse per correggere qualche pubblicità dai colori non convincenti.
    P.S.: Se guardi le foto seppia quadrate dell’altro servizio ti accorgerai che il risultato è lo stesso mentre non succede la stessa cosa nell’immagine orizzontale in bianco e nero.
    Ovviamente durante la stampa cartacea tutto ciò può essere corretto ma il colore sapientemente utilizzato per il carattere in copertina e l’accentuazione dell’effetto verde dell’immagine mi fa pensare che, cartacea, sarà esattamente cosi’! 🙂
    P.S.2: se sono in errore ringrazio per le eventuali correzioni.
    😉

  11. roberto

    ca__o chiedi se sai e sei un espertone?
    tra il resto la conversione tra spazi colori diversi è una cosa mentre il bilanciamento è un’altra. Cosa cavolo c’entra la ricalibratura…[e de che poi?]
    In stampa off set se consegni un file con le cromie non a posto e di quello fai l’impianto ctp ti esce comunque una stampa con le cromie a cavolo e correggerle in macchina costa una botta di soldi.
    Ciao

  12. PAOLO

    …mi sa che stiamo parlando di cose totalemente diverse.
    Se qualche addetto ai lavori vuole dire la sua…ben venga.

  13. PAOLO

    Georgia… ti do pure un po ragione…
    Però però… quanto son belle in originale!!!

  14. Benedusi

    come sempre grazie per i complimenti.
    non ho ben capito la storia dei toni verdi: vi consiglio di procurarvi il giornale cartaceo. è stampato molto molto bene, e rende perfettamente il tono che volevo dare al servizio.
    ringrazio anche pubblicamente, e mi fa piacere che abbia scritto qui, stefano, il direttore della rivista, che mi ha dato questa bella possibilità.

    per mr.big, a proposito di modelli, ho certamente preso modelli/e dalle normali agenzie, ma le intenzioni erano che non sembrassero tali. o meglio, li ho presi con il target di non prendere facce “belle” ma facce “interessanti”.
    i due che ho messo nel mio post mi sembra che “rispettino” questo mio desiderio.
    e a proposito di set fisso, può piacere o non piacere, ma è perfettamente in linea con la storia che volevo raccontare, ispirata ai fotografi ritrattisti di qualche tempo fa, che fotografavano sempre diverse persone sempre sullo stesso set.
    un esempio per tutti? malick sidibé

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