4 risposte

  1. Marco Villanti

    Sono le 6:00 di lunedi’ mattina. Rivedendo le foto della miniera non ho potuto fare a meno di scriverti. Dallo stimolantissimo workshop che ho fatto con te la settimana scorsa mi sono rimaste due cose sopra le altre: La prima e quella di non perdere mai il proprio senso della ricerca e della sperimentazione, ma sopratutto quello dell’emozione. Last but not least, mettersi in gioco sempre con onesta’. Tu sai che non sono un ragazzino e se ti dico questo e’ perche sono rimasto profondamente colpito della tua onesta’ e semplicita’. Non ti faro’ ancora complimenti per le foto o di quello che molto intelligentemente “non mi hai insegnato”, ma per il tuo spirito. E quello si sente nelle tue foto. Le tue foto hanno un’ anima. Sto facendo i compiti e sto guardando piu’ foto possibili, poi sono andato sul tuo sito… Ora che ti ho conosciuto rivedendo le foto della miniera e leggendo della storia di amore imbastita per “risolvere il problema”, mi appaiono come un esempio lampante di tutto quello che hai cercato di insegnarci. Ero venuto per imparare a fotografare e ho capito che dovevo invece riimparare a “sentire”. Come era la parola? SCONVOLGENTE!! Forse e’ un po’ altosonante ma rende l’idea. Grazie my teacher, my mentor… Il messaggio e’ arrivato…
    Un abbraccio a Giorgio e Claudio i tuoi simpaticissimi aiutanti, alle modelle e ai partecipanti, ma anche e sopratutto agli ospiti che ci hai portato in regalo, Rigon e Thornbert.
    Marco

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