spesso e volentieri, nelle mie conferenze, racconto che, al giorno d’oggi, scattare delle belle fotografie sia estremamente semplice. talmente semplice che, ho sempre teoricamente sostenuto, anche un non fotografo bendato potrebbe andare in giro e portare a casa del materiale che un po’ photoshoppato potrebbe essere definito bello.
tutto questo era una mia teoria, ma dalla teoria alla pratica non sempre il passo è automatico e scontato.
ho pensato allora di fare come negli esperimenti scientifici: andare a verificare sul campo la mia teoria.
mi sono recato allora da Rocco, che di mestiere fa il barbiere:
e gli ho fatto la mia proposta, di provare a fotografare una modella bendato. ha accettato!
ho bendato Rocco e messo la mia macchina fotografica in totale automatismo
Rocco ha cominciato a scattare!
la modella doveva parlargli per far capire almeno dove indirizzare la macchina fotografica!
una volta finito lo shooting (!) abbiamo scaricato le fotografie scattate, che ovviamente erano tutte esposte perfettamente ed esattamente a fuoco.
un po’ di photoshop, un po’ di HDR e poi tutto in bianco e nero, che fa sempre la sua figura.
ed ecco il risultato:
non male, eh?!? 🙂
a noi sembrava molto buona! ma per essere veramente certi e avere l’approvazione finale abbiamo pensato di mandarla al giornale più importante di tutti, per autorevolezza e prestigio: Vogue!
ed ecco la definitiva verifica della teoria, la fotografia scattata da Rocco Barbieri il barbiere è finita sul prestigioso ed importantissimo sito di Vogue:
il tutto senza trucco e senza inganno, come da filmato:
come diceva già 30 anni fa Ugo Mulas la Fotografia non deve essere bella, deve essere buona. era facile farla bella una volta, è facilissimo oggi.
i veri Fotografi a questo dovrebbero servire, a fare della buona fotografia, non a fare della bella fotografia.
Erick
ah ah ah! quanti like?
christian
A parere mio è solo una immagine che è uscita per puro culo e senza cognizione di causa,non è stata pensata.
Non è una foto questa si chiama “botta di culo” ,tutto lì. Il bianco e nero non fa diventare una foto brutta in un capolavoro e intitolare le foto con nomi che con la foto non c’entrano niente la rende ancora più “buttata lì così”.
Non sto dicendo che tutti quelli che fanno foto come questa le facciano a caso,qualcuno che pensa e poi scatta c’è sicuramente ,poi sta a chi guarda e cerca di “capire” l’immagine che ha di fronte che fa la foto buona o no
Beppe
Ti stimo !!! …lo sai vero?
christian
Comunque bella l’idea 😉
Paolo Ranzani
Rocco Barbieri ora è il mio nuovo idolo!!! ;D
Rossano
Anche il cognome è da star!!! 😉
angelo
grandissima strategia di marketing! bravo!
simone
Evgebe Bavcar lofa anche con la pellicola
Mitia
Ottimo marketing…ma la fotografia?
Settimio
@mitia marketing?!? Non so cosa significhi questa parola! Questa È fotografia…
ettone
dopotutto quante persone si tagliano i capelli da soli con la macchinetta facendo fallire i barbieri/parrucchieri/hair-stylist?
Chinellato Matteo
a parte il fatto che io non considero photovogue un sito fotografico, visto che le selezioni non si capiscono, a volte si vedono dei gabinetti di fotografie accettate mentre magnifiche foto vengono scartate etc… lo vedo anche nella mia pagina, propongo foto che io scarto e vengono accettate, mentre le belle scartate…mah
Andy Forest
Bene, licenziate la Glaviano
Alessandro
Si però photovogue e’l’ultima versione di flickr.
La selezione c’è per modo di dire. E’ stata una trovata pubblicitaria per far finire tantissima gente sul sito tra chi scatta la foto e gli amici a cui è stata condivisa.
Io l’ho trovato un calo di stile pazzesco.
Apparte questo comunque hai scelto bene il sito in quanto ultima moda del photographer.
Alessandro
Si perché è la Glaviano che sta a li a selezionare le foto…sicuramente ha tempo per fare questo..:)
Sara Lando
Io alla fine della fiera trovo una cosa estremamente positiva che fare una bella foto sia facile. A ben vedere è un po’ come se tutti di colpo imparassero a usare il congiuntivo: non vuol dire che all’improvviso la gente si troverebbe a dire meno cazzate, però almeno sarebbero coniugate correttamente. Vuoi mettere?
Quello che mi incuriosirebbe sapere invece è se la foto l’ha scelta Rocco: quello che ho notato io tra chi ha cominciato a fare foto da poco non è tanto l’incapacità di scattare, quando la difficoltà di scegliere LA foto tra quelle scattate, di riconoscere gli elementi che fanno la differenza tra un’immagine che racconta una storia e un’immagine che invece è il corrispettivo narrativo della lista della spesa.
mau
gente con i controcojones ad oggi su 500px…vogue?? ma per favoreee
Stella
Qualcuno mi spiega a cosa serva mettere le proprie foto sul sito di Vogue? Per dire che si è fotografi di Vogue? Perché si pensa che qualcuno le guardi? Prima? Dopo?
Gioele
Ok Settimio, come sempre punti in alto, e non sbagli mica, anzi…
Il problema è che il gioco che proponi tu lo dobbiamo per onestà applicare a tutti, quindi l’ho fatto dando un occhiata a qualche foto sul tuo sito, ed ho pensato che in molti tuoi scatti avresti potuto mandarci tranquillamente Rocco Barbieri Ph bendato al tuo posto.
Isola tropicale
orario giusto
macchina in automatico
la Canalis in bikini davanti all’obiettivo
click
🙂
Frenchie
Settimio Benedusi, c’è un altro esperimento che dovresti assolutamente fare. Prova tu a fare una bella foto, bendato o non.
Roberto
Grande Rocco!!! Set stampagli la foto in fine art 😀
Applausi x te!!!
Mitia
@settimio infatti ero sarcastico 🙂
ti devo dare ragione….quella è fotografia….da “forum people”
Vince Cammarata
Concordo con – la mitica – Sara Lando la foto si “scatta” due volte la prima anche bendati, la seconda in fase di selezione ed editing ad occhi ( e testa) bene aperti. Per l’editing ancora occorre metterci un minimo di mestiere 🙂
Angela
Boh, a me ‘sta foto dice giusto che in Porta Romana c’è una tipa che si sbraccia e dice: “Oh, guarda che io sono qui! Cosa stai fotografando?”. Che coppia simpatica!
Alessandro Citti
Photovogue riconferma quello che di brutto ha fatto vedere al Photolux festival di Lucca: che i curatori mancano di memoria storica della fotografia. Lasciando perdere le menate sul senso critico, penso sia molto più grave presentare a pagamento una selezione di scatti a tema urbano dove si propone come attuale uno scatto rubato in metropolitana col cellulare con tanto di alone del dito tenuto davanti all’obiettivo. Segno che non si sa nemmeno dove stiano di casa i lavori di Walker Evans degli anni ’30 del novecento. Altre selezioni che scimmiottano malamente le foto di Atget. Ci vorrebbe più rispetto ma ormai si sopporta tutto anche di farci prendere per i fondelli. Quindi non stupisce affatto che questa foto sia pubblicata, è in buona compagnia.
Ettone
Volendo essere critici e costruttivi fino in fondo, al di là di ciò che ha scritto Sara Lando e che condivido, mi chiedo se la questione non sia mal posta all’origine… O meglio: siamo veramente sicuri che occorra fare delle belle foto per essere un fotografo professionista? Secondo me la risposta è amaramente no. Saper fare delle belle foto all’interno dell’ATTIVITÀ di un fotografo occupa a mio avviso si e no il 5% volendo proprio stare di manica larga… Il resto è occupato dal saper fare pubbliche relazioni (almeno il 40%), sapersi far pagare e riuscire a pagare le tasse (un buon 30%), avere molta stima in se stessi alias ego smisurato e passione (10%), saper scegliere le foto (10%) e infine una buona attrezzatura (5%)…
Spero che la somma faccia 100 😉
Mitia
Selezione ed editing si facevano anche 60 e passa anni fa, non si scopre l acqua calda. Bisogna agire con maggior senso critico…a mio avviso manca quello. O si fa bendati pure la selezione?
Gianluca
… devo essere sincero, apprezzo e accetto le provocazioni di @settimio … ma quella pubblicata non mi pare neppure una bella fotografia, anzi, direi che è proprio brutta! … anche il mio gatto se incitato a pigiare sul pulsante della macchina sarebbe stato capace! … quindi la conclusione per me è che neppure un barbiere bendato sa fare belle foto o quantomeno è alla stregua del mio gatto! …
mirko laviano
Ho avuto l’altra sera la fortuna e l’onore di assistere alla presentazione del libro “le cinque vite di Lisetta Carmi, scritto da Giovanna Calvenzi. Lisetta è una donna straordinaria che ha superato i novant’anni con una lucidità impressionante, e tra i mille aneddoti che ha raccontato su di sé, una cosa mi ha colpito più di altre: “per me la fotografia non ha nessuna importanza, ho fatto per 18 anni la fotografa girando il mondo, ma non l’ho mai fatto per diventare famosa, non avevo nessuna voglia di diventare famosa, lo fatto perché volevo raccontare dei poveri, degli indifesi, volevo far conoscere storie che altrimenti sarebbero rimaste nascoste” Ho scritto questa prefazione perché trovo ci sia un’analogia con quello che ha cercato di raccontare o di spiegare Settimio, con questo esperimento. Oggi l’immediatezza della fotografia non ha fatto altro che creare un mucchio di aspiranti Photographer a cui basti pensare che avere una buona attrezzatura fotografica e saper fare belle foto porti ad esser considerati fotografi.Photo-vogue o cose simili non fanno altro che alimentare questo mercato di belle fotografia inutili che hanno solo lo scopo di far illudere chi le posta e far si che il loro ego cresca a dismisura, tanto da avere la presunzione di diventare “famosi”. Ecco io concludo pensando a Luisetta, e al suo pensiero vecchio di 70 anni: “la fotografia non si fa per diventare “famosi”, ma per far si che altri abbiamo l’opportunità di assistere e di soffermarsi a riflettere sulle stesse cose a cui noi abbiamo assistito. Ora chi ha orecchie per intendere intenda. Grazie Settimio per il tuo impegno.
Tiziano
Complimenti a Rocco. Questo esperimento farà sicuramente imbizzarrire chi non vede oltre le dita della propria mano. Visto che siamo in Italia nell’anno 2014 saranno in molti che vomiteranno le solite piatte affermazioni.
daniele
cosa dire …. hai ragione
Claudio
Sara Lando sei magnifica. I tuoi punti di vista sono sempre particolari e la cosa si vede anche nei tuoi scatti. Il tuo è l ‘unico intervento con un senso fra quelli letti e l unico contributo su cui riflettere.
mario
Il concetto è in parte giusto, quasi tutti sono in grado di fare una foto decente con un minimo di impegno, anche se fare “solo” una foto bella (per bella non intendo quella porcheria scattata dal barbiere) non è ne semplice ne scontato. L’esperimento lo vedo solo una provocazione fine a se stessa e del tutto scontato, per due motivi:
1. anche una scimmia con una macchina fotografica in mano prima o poi sarà in grado di scattare una foto decente;
2. su photovouge pubblicano le peggiori porcherie (tempo fa feci un test per capirne la serietà, mandai una foto brutta ed inutile, venne subito pubblicata).
Mitia
Mario…hai ragione 🙂
Davide
Al massimo conferma che photovogue ha criteri quantomeno “curiosi” (per non dire di peggio) nella selezione delle foto 🙂
Francesco
🙂 Ormai il mondo si divide in quelli che pubblicano in PhotoVogue e quelli che vorrebbero/nonriescono/nonvogliono pubblicare in PhotoVogue…
Un paio di anni fa il mondo dei fotoamatori si divideva in quelli che pubblicano in 1x.com e quelli che vorrebbero/nonriescono/nonvogliono pubblicare in 1x.com…
Benedusi fa un post per spiegare che tutti possono fare “belle” fotografie (mentre come diceva il Divino Ugo Mulas, “il difficile è fare “buone” fotografie…) e la gente si azzuffa sui metodi di selezione dei forum di fotografia.
Vabbè… il buon Settimio ha approfittato dell’occasione anche per lanciare una stilettata allo staff di un photoeditor con il quale ci sono stati piccoli screzi diplomatici, ma questo è un altro discorso…
Fatto sta che alla fine anche in questa occasione continuiamo a guardare il dito, mentre qualcuno ci indica la luna…
P.S. Però scegliere il grandangolo, la location, dire cosa fare alla modella, scegliere la foto, postprodurla… è una bella fetta di lavoro che non ha fatto mica Rocco… 😉
alessandro
alessia glaviano ha il palato fine!ahahahahahah!grande!
sara
photovogue non ha mica selezione…puoi caricare quello che vuoi
è il contest di vogue talents che c’ha la selezione
cmq il post di Benedusi è fantastico e troppo veritiero
Fabio
Avete per caso viste la galleria Best of di Photovogue oppure le pic of the day ??? Ok, allora aspettiamo che le foto fatte da persone bendate finiscano in quelle due categorie, se è così facile….. succederà presto!!!
Tipo la pic of the day di oggi ? Una fotografa bendata e una photoeditor bendata ?
ahahahaha
Maxim
Non ho letto tutto
I due concetti che mi sembrano interessanti
Una fotografia bella?
Una fotografia buona?
Sarebbe bello approfondire le caratteristiche di una fotografia buona
Mitia
forse rieducare la gente è il primo passo perchè la benda, o il prosciutto come si dice in toscana, e l hanno in troppi davanti l occhi
Cate
Io mi accontenterei di farla bella la foto!!!
Kissoli
Angela
Mi piace chi ricorda Lisetta Carmi 🙂
Mitia
dai…almeno tu Settimio hai fatto scattare ad un bipede….
http://images.vogue.it/Photovogue/808d076a-7e13-4afe-a7bc-1069349e31e6_IMG.jpg
cry
bè ma su vogue italia pubblicano tutti,questa è la dimostrazione
Luca
“Io non so che cos’è una bella fotografia, ma la so riconoscere!
E’ come quando t’innamori. Vedi la persona, sai che è lei, ma non sai chi è.” (cit. Letizia Battaglia)
Stefano
Trovo sensato e pertinente l’intervento di Sara Lando. Premesso ciò, credo che l’esperimento – pur partendo da una valida intenzione – sia miseramente fallito: quella foto non è né buona né bella, anzi è da cestinare senza esitazione alcuna.
Stefano
Settimio
@stefano
esperimento miseramente fallito?!?
temo a volte di non far riuscire a far capire veramente il senso di ció che faccio.
Ovviamente non volevo mica fare una bella/buona fotografia al barbiere cieco! So bene che è impossibile!
La fotografia è sicuramente orrenda e inutile: ma nonostante questo è sul sito di Vogue!
Così come migliaia di fotografie orrende ed inutili di photographers che pensano di essere tali perchè pubblicano sul sito di Vogue.
E anzi no! La fotografia di Rocco il barbiere bendato è bella e buona, perchè almeno un messaggio forte e chiaro lo possiede: ad essere sul sito di Vogue non fa di voi un photographer. Ci riesce anche un barbiere bendato!
cry
Settimio (scusa se ti do del tu),ma un esperimento a dare una macchina fotografica in mano ad un bambino/a per un giorno?
Secondo me uscirebbero delle immagini veramente buone e non condizionate da niente,solo pura fantasia
Vilma
@ Cry, se è per questo, anche un orango del Borneo se la caverebbe mica male…….
ma c’è chi ha detto “Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché la macchina fotografica vede per lui”.