TPW 2012

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[it]ho già scritto abbondantemente in passato cosa penso sull’argomento workshop.

per il 2012 si sdoppia la mia proposta per il TPW.
due diversi percorsi con finalità e intenti molto diversi tra loro ma entrambi nati con il medesimo desiderio di migliorare in maniera pratica e concreta la qualità dei progetti fotografici dei partecipanti:

in sicilia, dal 9 al 16 giugno: COME

ci occuperemo del “COME” fare un servizio fotografico.

sarà quindi un corso estremamente tecnico, per cercare di insegnare come fotografare per raggiungere i risultati da me ottenuti sui set di sports illustrated e sportweek dreams: come quindi far apparire sensuale ed accattivante il corpo di una modella, attraverso l’uso della tecnica, delle luci, delle location, del trucco/capelli, della postproduzione…insomma di tutto quanto viene normalmente usato sul set di un vero, reale e concreto servizio fotografico per un cliente. Il fine ultimo e concreto di questo workshop è fornire ai partecipanti le precise conoscenze tecniche per raggiungere i risultati dei miei lavori realizzati per riviste e cataloghi.

info qui

-in toscana, dal 29 luglio al 4 agosto: PERCHE’

ci occuperemo del “PERCHE'” fare un servizio fotografico.

in questi tempi di grandi cambiamenti, tecnici e culturali, è assolutamente normale sentirsi disorientati, non trovare più (o non trovare ancora!) gli stimoli per produrre qualcosa di intimo ed originale. a noi fotografi capita infatti spesso di partire verso una direzione e di finire poi in una completamente diversa. durante questo processo perdiamo di vista la ragione che ci ha spinto inizialmente nel mondo della fotografia. la nostra visione viene ostacolata dalla complessità della vita quotidiana, perdendo la capacità di vedere limitandoci solo ad guardare. questo workshop è rivolto sia a fotografi con una certa esperienza, che vogliono riscoprire la loro visione attraverso un progetto, ma anche a fotografi alle prime armi, che vogliono iniziare con la mente chiara e sgombra da vecchi stereotipi sul mestiere di fotografo.
Il fine ultimo e concreto di questo workshop è quello di far produrre un progetto fotografico ad ogni allievo, totalmente e completamente strutturato su di lui: sulle sue sensazioni, sulla sua cultura, sulla sua propria ed unica visione del mondo e della vita.

info qui

ho anche rinnovato la pagina workshop del mio sito: ho voluto usare per il workshop in toscana non mie immagini ma fotografie realizzate dai miei allievi. erano molto meglio delle mie. grazie![/it] [en]I have already written extensively in the past of what I think about the workshop argument.

For 2012 my proposal for TPW takes a split.

Two different paths with very different purposes and intents but both born with the same desire to improve in a practical and concrete way the quality of the photographic projects of the participants:

–   in Sicily, from the 9th to the 16th of July: HOW

We will deal with “HOW” to do a photo shoot.

It will be a very technical course, to try and teach you how to photograph in order to reach the results I obtained on the sets of Sports Illustrated and Sportweek Dreams: how to make the body of a model look sexy and attractive, through the use of technique, lighting, locations, hair and makeup, post production.. In short  everything that is normally used on set of a real and actual photo shoot for a client. The ultimate goal of this workshop is to provide to its participants with detailed technical knowledge to achieve the results of my work done for magazines and catalogues.

Info here

– In tuscany, from the 29th of July to the 4th of August: WHY

We will deal with “WHY” do a photo shoot.

In these times of great technical and cultural changes, it is absolutely normal to feel disoriented, loose all (or not finding yet!) the stimuli to produce something intimate and original. Often to us photographers happens that we begin in one direction and in the end we find ourselves in the complete opposite. During this process we loose sight of the reason why we got into the world of photography in the first place. Our vision gets hindered by the complexity of our daily lives, loosing the capability to see and we limit ourselves to only watch. This workshop is aimed at photographers with a certain experience, that want to rediscover their vision through a project, as well as novice photographers, that want to start with a fresh mind and free of old stereotypes about the profession as a photographer.

The ultimate goal of this workshop is for each student to make each student conceptualise a photographic project, totally and completely structured around him/her: his/her feelings, his/her culture, his/her technique and unique view of the world and life.

Info here

I have also renewed the workshop page on my website: for the workshop in Tuscany I did not want to use my images but photographs taken by my students. They were much better than mine. Thank you![/en]

19 risposte

  1. LORIS SAMBINELLI

    Bella idea Settimio…davvero…
    ho detto cazzo prenoto subito!!!
    vado a vededere il costo e…1700 escluso tutto???
    caspita so che sei tra i più affermati fotografi italiani ma non è un po tantino ???
    va beh scusa la mia uscita ma mi sarebbe tanto piaciuto poter partecipare
    ma aihmè non è alla portata di tutti…
    anzi di pochi!

  2. Mirko Merchiori

    Il ‘come’ è un progetto molto interessante e che sicuramente attrae (come altrettanto sicuramente attrarrà) l’interesse di molti.
    Ritengo, però, che quest’anno l’organizzazione del TPW, pur preservando la qualità che contraddistingue la propria offerta, avrebbe dovuto rivedere il rating di alcuni (se non di tutti) i ws.
    In ogni caso complimenti per l’iniziativa e a color che se la potranno permettere.

  3. Barbara Taurua

    Ma non vi vergognate prr nulla a chiedere somme di questa entità presentandovi con un programma del genere?
    Che triste paese è questo….pieno di gonzi e tonni da pescare…..sigh

  4. Giacomo

    Settimio sinceramente davvero mi piacerebbe moltissimo partecipare, e sarebbe davvero un bel sacrificio economico per me, come penso per molti altri che vorrebbero farlo! Non so ancora se parteciperò o no, sta di fatto che ho scritto a TPW per avere almeno un programma molto più dettagliato di quello pubblicato sul sito, la cifra essendo molto alta deve essere ragionata anche a fronte di ciò che realmente si farà, e quello che c’è scritto non spiega molto… Spero un giorno di poter “lavorare” ad un workshop con te, in quanto il tuo “PERCHE'” mi attira moltissimo…
    SALUTI, Giacomo

  5. Ferro.27

    Sinceramente non capisco le polemiche sul prezzo: e’ un workshop chiaramente rivolto a professionisti, quindi da intendersi come “corso di formazione”.
    Cercate un qualsiasi corso di CAD, per dire; ha lo stesso ordine di grandezza di prezzo…

  6. herbert

    @Barbara taurua mi spieghi cosa ti ha fatto Settimio? I corsi di aggiornamento o formazione costano tanto in tutti i campi. Se fai la fotografa di professione e vuoi essere aggiornata nel tuo lavoro investi, altrimenti … rimani sempre dove sei. Se ti posso dare un consiglio critica il lavoro di Settimio: tecnica, risultato finale, storia, idea, mezzi utilizzati. Non attaccarlo con stronzate 🙂 p.s. non sono l’avvocato di Settimio, mi occupo di marketing ciao

  7. LORIS SAMBINELLI

    Le polemiche sul prezzo….perchè sinceramente un professionista in quanto tale non so se gli sia necessario un workshop con Settmio.
    Forse i workshop sono più rivolti ad aspiranti professionisti che non hanno tempo,età, obblighi extra (mutuo) di fare l’assitente a 0 di studio.
    Per imparare o assistente o workshop—
    Quindi già non si ha i soldi per coltivare questa professione e a malapena si riesce a viverne.
    Ci manca solo che un corso costi un botto!!!
    Forse le mie parole sono solo dettate dall’invidia di chi può permetterseli….
    Settimio perchè non dai una borsa di studio per corsi del genere per lavori davvero meritevoli???

  8. Barbara Taurua

    Corsi di aggiornamento e formazione?fotografia di professione?Ma di cosa sei parlando Herbert?
    Credi che un professionista non sappia cosa stia facendo con il proprio lavoro?Professionista vuol dire arrivare alla fine del mese con quello che ti rende la tua produzione,vuol dire saper soddisfare le richieste di un cliente,vuol dire tutto quello che questo workshop vorrebbe insegnare.
    Qui in Italia ci sono ogni settimana tonnellate di workshops fatti da gente incompetente,improvvisati come è nella cultura del nostro paese….finchè c’è qualche panno da strizzare….non a caso questo è il paese di Vanna Marchi e Mago di Arcella!!
    Altro che stronzate

  9. Barbara Taurua

    Non ho nulla contro Settimio,anzi mi diverte molto passare di qui ogni tanto a leggere i suoi annunci.
    Perchè è davvero divertente poi leggere i commenti così profondi e strabilianti sotto una serie di foto ad una bella ragazza scattate dentro una camera d’albergo piuttosto che un servizio della bella topa su cime innevate….
    Ma scherzate o davvero credete che la Fotografia,quella da imparare ed apprezzare sia quella?
    Ma scherzate quando si esprimono concetti come idee,storie,anima,essenza sotto le foto dello spumante Ferrari?
    Ma di cosa state parlando?
    Ma avete mai visto o scattato una foto d’arte?Quella che ti rimane nei pensieri e se la rivedi dopo 10 anni sai chi l’aveva scattata?Ma avete mai visto un paio di foto di Erwin Olaf piuttosto che Matteo Basilè o Massimo Vitali?
    Ma per piacere,che ognuno rimanga al proprio posto che di confusione ce ne è già molta.
    Saluti cordiali :-))
    Ps si discute eh? Nulla di polemico…

  10. Barbara Taurua

    Ora arriverà il puntuale quanto emblematico

    @Barbara Taurua
    Hai perfettamente ragione,ciao.
    Settimio

    :-))

  11. Piernicola

    No ragazzi dai non lamentiamoci sempre! Capire che bisogna raccontare una storia (di fiche aperte) vale molto di più di 1.700,00 euro + IVA!

  12. tiziano

    da una parte mi sento di dire, che hanno ragione chi si lamenta del prezzo, dall’altra mi sento di dire che in effetti uno capace che insegna va pagato….

    Ma veniamo a punto, Settimio è un bravo fotografo, uno sponsorizzato, uno che ha un seguito, uno che sfrutta la situazione che oggi arrivato in alto giustamente si fa pagare. Lo preferivo anni indietro, oggi lo trovo di un commerciale esagerato, ma forse è quello che chiede il mercato. Oggi lo vedo scattare in modo banale e tutti che fanno “hoooo” mentre se lo avesse fatto dieci anni fa lo avrebbero schifato, Oggi, ogni suo scatto è considerato bello quando in realtà oggi vedo certe cose che scatterebbe anche mio nipote, io sono grato a settimio che anni fa in piena crisi mistica creativa ed economica scrissi una lettera e lui rispose, lo fece in modo serio e li, capii che non era uno che se la tirava, questo lo porto dentro. A breve fece il botto e scalò le vette e oggi se lo può permettere e fa un po come gli pare ci affianca una bella spiegazione ci mette una “storia” e vende, i suoi lavoro alcuni sono usciti dal quore altri escono da portafoglio del resto ce la crisi!!!
    Poi penso ai troppi, giovani che vogliono fare questo mestiere a tutti quelli che fanno comunicazione alle università, a chi fa lo IED o la BAUER, penso che oggi sia difficile più di ieri, che oggi fotografare è una cosa comune a tutti e che troppi non dentro ai lavori pensano che chi ci vive sia facile. Per arrivare servono davvero questi workshop? io ne feci uno nel 93 con Toscani lo vinsi a un concorso di fotografia con tutti fotografi, e io dico si, serve ma non vale quelloc he costa, ci si arriva lo stesso a certe filosofie magari con strade piu lunghe ma ci si arriva… Poi come tutto del resto un worksho seguito con un maestro che dedica del tempo ha il suo prezzo. 1700 euro dividilo per tre o 4 gg chiama un idraulico a casa per le stesse ore e forse ti costa di più…

  13. Francesca Stella

    Ecco, lo faccio anche quest’anno il mio intervento sul TPW. Due anni fa ho frequentato il ws di Settimio e mentre ero lì ne ho scritto un piccolo diario. Lo scorso anno l’ho raccontato di nuovo, in maniera organica, nel post che Settimio aveva scritto e che potete rileggere tutti. Quello che io racconto è quello che succede là dentro, naturalmente per come l’ho vissuto io. L’estate scorsa ho fatto un TPW con Anders Petersen, un fotografo e un uomo straordinario che porterò sempre nel cuore. Quest’anno per me sarà la volta di Michael Ackerman. No, non ho vinto alla lotteria, e nemmeno mi crescono i soldi sugli alberi. Risparmio sulle stronzate e accumulo quel gruzzolo piano piano e volentieri, perchè quelle che ho vissuto al TPW negli ultimi due anni sono state tra le più interessanti esperienze che abbia mai fatto in vita mia. Ogni volta che torno a casa mi dico “sono stati i soldi meglio spesi dell’anno”.
    Vediamo di capire un paio di cose, anche per rispondere a dei commenti che sono stati fatti qua sopra: innanzitutto, il TPW non è un corso di aggiornamento. Non è neanche una cosa rivolta per forza di cose ai professionisti (io non lo sono e non lo sono nemmeno tanti altri che vi ho conosciuto). Il TPW è una settimana di full immersion nella fotografia, ma soprattutto in se stessi. E’ un momento di ricerca personale profonda, che rilascia i suoi effetti sul lungo termine – ci vogliono mesi e mesi per metabolizzare tutto quello che emerge durante quell’esperienza. Certo, dipende da come uno la vive, se uno va a fare il ws di Settimio per fotografare una bella figa è ovvio che non ha capito nulla. Il TPW è un incontro con grandi fotografi – non è che uno fa un corso con uno solo e sta chiuso in una campana di vetro… incontra anche tutti gli altri, ha l’opportunità di parlarci (e non solo con gli insegnanti, ma anche con gli altri partecipanti nonchè gli assistenti) – ma è soprattutto un incontro con una parte di se stessi che non si conosceva. Se tutto questo non vi interessa e se non siete pronti a farvi tremare la terra sotto i piedi, non fatelo. Avete ragione voi. Altrimenti, iniziate a risparmiare e andateci, non ve ne pentirete.

    Ps nessuno mi paga per dire ‘ste cose, tanto per anticipare il commento che sicuramente arriverà da alcuni

  14. settimio

    @Niccolò
    è giusto e doveroso che sia così! Il tuo è stato un lavoro di rara bellezza ed intensità.

    approfitto della circostanza: sarebbe forse interessante volessi raccontare la tua esperienza al TPW.
    NON per dire che è una cosa super figa (basta ed avanza la Stella…grazie!) ma per raccontare a chi non c’è mai stato cos’è. potrebbe essere utile a molti. 😉

  15. luino

    quello che nessun fotografo “di successo” vi racconterà mai in nessun workshop è COME è arrivato al “successo”.
    non vi parleranno di nepotismi, amicizie altolocate, maneggi, conoscenze, raccomandazioni vi faranno credere di essere dei geni e di valere 1700eu per un workshop

  16. piernicola

    la cosa bella è che sti WS sono rivolti a fotoamatori, fotoamatori evoluti, professionsiti, studenti di fotografia… praticamente a tutti quelli che pagano, cioè ma non riuscite davvero a vergognarvi?!?!?!!?!

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