WHITE MAGAZINE

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[it] fotografare abiti da sposa (non matrimoni, sono due cose molto diverse…) è abbastanza un casino. sono abiti fatti per una sola cosa, però non vengono certo bene se fotografati mentre vengono usati per fare quella cosa lì (sposarsi, of course). normalmente funziona se vengono o sdrammatizzati (sposa che va in bicicletta, ad esempio) oppure se vengono trattati come abiti di alta moda e quindi come tali fotografati.

per il numero di WHITE in edicola, abbiamo pensato di fare una cosa un poco diversa, e cioè fare una classicissima storia di un matrimonio, con il lui e la lei che si sposano nel classico albergone e fanno tutte le classiche e stereotipatissime cose che due novelli sposi fanno. il tutto però facendo virare la storia, mano a mano che procedeva, verso un qualcosa di rock ed alternativo, ben lontano quindi dal classico matrimonio.

per fare tutto questo ho pensato potesse funzionare usare una tecnica che fosse in qualche maniera nelle stesse corde della storia che avrei raccontato. ho usato allora il mio iphone con l’applicazione hipstamatic, che all’inizio fa sembrare le immagini fatte con la classica macchina da matrimoni (l’hasselblad) ma poi dà un tocco rock e moderno che mi sembra interessante.

in un’immagine ho dato al modello la “macchina fotografica” affinchè si fotografasse da solo allo specchio del bagno e rivelasse con quale apparecchio le immagini sono state prodotte.

la rivista ci ha premiati addirittura con la copertina: vi assicuro che, con quella bella stampa lucida, la fotografia sembra molto più realizzata con l’hasselblad, piuttosto che con l’i-phone…

ecco il lavoro:

il backstage, immagini di pasquale ettorre:

[/it] [en]

To photograph wedding gowns (not weddings, they are two very different things…) is quite complicated. They are dresses meant to do one thing only, but they don’t come out very well if they are photographed to do that thing (getting married, of course). Usually it works if they are either defused (bride riding a bicycle, for example) or if they are treated as high fashion clothing and therefore photographed as such.

For WHITE issue that is out now, we have thought of doing something a little different, that is make a very classical story of a marriage, with a him and a her characters that get married in a classic big hotel and they do all the classic and super stereotyped things that two newlyweds do. Doing it all by giving the story a twist, as the story unfolded, towards something more rock and alternative, and well distant from the classic marriage.

To do so I thought it would work to use a technique that would somehow be in tune with the way I would have told the story. So I used the hipstamatic application on my iPhone, which in the beginning it makes it look like the images where taken with the classic wedding camera (the hasselblad) but later gives it a more rock and modern touch which I think its interesting.

In another image I gave the model the “camera” so that he photographed himself at the mirror in the bathroom and revealed the instrument with which the images where taken.

The magazine awarded us with the cover: I assure you that, with the glossy print, the photograph looks more like it had been taken with the hasselblad, rather than the iPhone….

The work:

The backstage, images by Pasquale Ettorre:

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47 risposte

  1. Roberto

    bellissimo lavoro, direi splendido mi piace tutto….certo che anche il photo editor della rivista deve avere avuto pelo a commissionare un redazionale fatto con l’iphone 🙂 ….veramente bello…. chapeau

  2. Davide

    Lavoro da standing. Questo per far capire a coloro che pensano che bisogna averci la fotocamera di ultima generazione per essere dei bravi fotografi. Una storia la si può raccontare anche con un iPhone, sta lì la bravura. Bravo Settimio anche per il continuo metterti in gioco sul lavoro e spesso anche su questo blog. Ciao!

  3. Stefano

    quoto gli altri, e attendo con ansia i commenti “critici”… anzi resto quasi deluso a non averne trovati, sigh.

  4. Francesco Brunello

    Un po’ mi sta sul cazzo il fatto di vedere un servizio fotografico con iphone, però non posso negare che mi piace molto sia l’idea che la realizzazione, anche se per qualche minuto non ho creduto che fosse vera la storia del cell….

  5. simone

    ok dai mi arrendo …. I’uItima vota ti avevo insuItato xk facevi iI fico con attrezzatura top gamma XD sei un grande ti stimo !!!

  6. Cricri

    No ok…….lo ammetto, la mia è pura invidia!! come si fa a pubblicare un servizio fatto con l’iphone su una rivista???…..grande stima per Settimio!!
    e le foto…beh che dire, davvero intriganti e molto rock 🙂

  7. PAOLO

    Eccolo il Settimio col timone in mano ! E senza bozze altrui !
    PS: Settimio.. Lasciami dire una cosa in riferimento al post precedente tanto criticato.. punto 11 del fotometro.. capacità di lasciare che il cliente creda che il suo marketing è giusto e bello.. purchè paghi: + 20 punti !

  8. Ettone

    Servizio very ok… La storia è molto chiara e inusuale, i modelli bravi, la location giusta, la soluzione fotografica ancora di più. Se proprio dovessi abbozzare una critica (costruttiva s’intende) non mi piace quella cornice nera frastagliata intorno alle foto. Probabilmente la fa già l’iphone (“non ho un iphone, perché non ho un iphone”, pubblicità docet) ma se è stata una scelta di chi impagina la rivista o in generale successiva allo shooting direi che non mi entusiasma… In ogni caso l’avrei tagliata. Il resto però è oookkk….

  9. fotoincollina

    è ben dalla cornice (oltre che dall’effetto tipico hipstamatic) che ho riconosciuto che la copertina era con iphone ed era di benedusi 😀 e poi, comunque capita di fare matrimoni “veri” con anche il telefono 😉

  10. mario

    Settimio, sei davvero in gamba, ma per questo servizio potevi fare qualcosa in più! Ti fa merito cercare nuove soluzioni dato che non ci vuole solo un’Hasselblad per fare fotografia, ma la storia mi sembra un po’ carente. Poi l’uso quest’applicazione simil-Polaroid..mah! Mi lascia perplesso. Per il resto…sei un geniaccio!

  11. mirko

    Settimio hai molto da insegnare e io molto da imparare il problema é che a volte sei enigmatico e ti devo decifrare, mi metti un sacco di dubbi !
    Ma sempre grandissimo…

  12. Jurij

    Mi piace la storia, interessante servizio. Penso che lo strumento utilizzato che si tratti di Iphone o fotocamera siano entrambi validi, l’importante è il contenuto e come lo si presenta. Certo personalmente in alcuni servizi utilizzo la h3d2 ma perchè mi è richiesto dettaglio e possibilità di stampa tipografica su doppia pagina, quindi se al cliente non serve il dettaglio va bene scattare anche con le Holga!
    Sappiamo benissimo che differenza c’è tra scatto con iphone, fotocamera 35mm, medio formato e grande formato, il lavoro richiede uno o l’altro strumento.
    Buon lavoro

  13. GianMarco

    Uso Hipstamatic con grande soddisfazione per le foto in giro tipo reportage personale e familiare anche se ho dietro la reflex….l’idea è buona e dimostra il credo a cui mi ispiro: non importata con cosa, ma come fotografi….(Luema docet). Riguardo alla pubblicazione e copertina è dovuta al fatto che sei chi sei….se mandassi io lo stesso servizio non mi cagherebbe nessuno per quanto originale e di grande intensità…e credo che questo tu lo sappia già…..ma è la funzione dei famosi, sdoganare un genere e far aprire le menti grette dei conservatori….di certo non dei dilettanti come me…..
    Dunque persevera che serve a tutti quanti

  14. Stefano P.

    Beh… la genialità Benedusiana viene nuovamente ripagata! In effetti (per chi sa) non è difficile intuire che si tratti di un iPhone… stupisce di più la dimostrazione palese (una copertina sbattuta in faccia ai malpensanti) che la differenza la fanno la mano e l’occhio… mentre la “fotocamera” è solo, ancora una volta, un catalizzatore!!
    Chapeau!

    Ste

  15. Alessandro Avenali

    Sono splendide.
    Personalmente non mi fanno impazzire i due nudi allo specchio. Spezzano troppo con il romance del resto. Ma forse non li capisco, e forse è proprio per spezzare che ce li hai messi. : )
    Tutte fotograficamente belle, ma la 7 mi da qualcosa in più.

  16. mirko

    Ma Pasquale Ettore ha un sito? vorrei vedere come fotografa l’assistente di Benedusi giusto per capire che tipi sceglie 😉

  17. francesco rossi

    Spettacolo! Però se il fotografo usa l’I-Phone vogliamo sapere cosa ha usato l’assistente per fare il backstage!!

  18. fotoincollina

    ovviamente per il backstage almeno una 5D e un 16-35
    anche se per l’equilibrio dell’universo ci starebbe un backstage iphone fatto con una pinhole alla Quinnell 😛

  19. fabio nicolaci

    ciao Settimio.. complimenti !!!!! stupefacente!!!! l’importante che poi i genitori degli sposi non ti commissionino un 70×100!!!!!!!!. ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

  20. Roberto

    domanda senza nessuna verve polemica (si leggano i commenti più che positivi da me fatti) ma……Benedusi non sò se sia vero ma mi dicono che il photo editor (o comunque ruolo similare) sia sua moglie….nel qual caso mi stupisco meno di tanta libertà creativa e della copertina ma al più mi spiacerebbe che solo un rapporto famigliare così stretto permettesse una certa creatività….e questo sarebbe un peccato perchè il servizio è splendido e mi piacerebbe pensare che ci siano ancora dei photo editor così coraggiosi…

  21. ricky

    sarebbe stato anche interessante farlo con una Polaroid (o quella vecchia o quella nuova)..certo che il costo delle pellicole avrebbe limitato un po’…

  22. Matteo Oriani

    @ Roberto : mi permetto diisponderti io perchè mi sembra importante per capire alcuni meccanismi. Hai ragione a porti certe domande. Ti racconto la nostra esperienza a White Magazine sul tema “libertá creativa”. I primi di luglio dello scorso anno riceviamo una email da Settimio. Settimio non è un mio amico, l’ho visto poche volte in vita mia (ci ho mangiato insieme, il che presuppone una certa intimita!). C’è senza dubbio stima, rispetto e affinitá, ma nessun rapporto di alcun tipo. Non abbiamo lo stesso agente, non facciamo lo stesso tipo di fotografia: noi fotografiamo tacchi, dadi e datteri. Abbiamo un grande amico in comune. Insomma, nella sua email, Settimio ci dice più o meno: “Sto aiutando mia moglie Elena a realizzare un numero di White Magazine con soli fotografi italiani. Due pagine a disposizione, libertá creativa, tema: Green Attitude. Se vi va, mettetevi in contatto con lei. Ciao” A quel punto Settimio sparisce e ci mettiamo in contatto con la responsabile moda di White Magazine e moglie di Settimio. Chiedamo di mandarci le foto di quello che dovremmo fotografare. Ci aspettavamo scarpe, borse, accessori e invece ecco due sontuosi vestiti da sposa! A quel punto accettiamo la sfida, non potevamo tirarci indietro: fotografare vestiti da sposa in still life. Ci mandano i vestiti, ci giriamo intorno e cominciamo a toccarli, studiarli e fare fotine per capirli meglio. Ci viene un’idea che pregiudica un pò la lettura dei vestiti ma, secondo noi, è azzeccatissima per il tema e per valorizzare la lavorazione e i tessuti. Mandiamo la nostra proposta che viene accettata con entusiasmo e realizzata. Tutto ‘sta pappardella per dire che ogni tanto c’è un “committente” illuminato che si fida di chi sceglie. E non è poco. Se poi pensi che il “committente” si fida di chi sceglie anche per la vita, si va a nozze!

  23. Giuseppe

    @ Settimio: senza nulla togliere alla tua bravura e alle tue splendide idee, da vero artista, ma vendere come premio di un lavoro la copertina di una rivista/magazine quando la responsabile è tua moglie, mi sembra troppo. Fino a quando non ho letto la mail di Matteo, che non so chi sia e spero abbia inventato tutto, credevo nella tua BRAVURA, adesso credo anche e tanto alla tua furbizia. Comunque sei sempre un grande 🙂

  24. Matteo Oriani

    Per Guseppe. Cerco di spiegarmi meglio. Spero di riuscirci.
    Allora: volevo dire che nel caso di White non c’è e non c’è stata alcuna forma di nepotismo, come mi sembrava che sospettasse Roberto. La responsabile moda del giornale (che, ricordo, non è la direttrice, la proprietaria, l’editore, ovvero non è l’unica a scegliere e decidere) non ha concesso a Benedusi di esprimere una creativitá speciale in quanto “moglie di”, perchè lei e la redazione, usano lo stesso metodo con tutti i fotografi che scelgono. E infatti l’hanno concessa anche a noi che non “siamo nessuno” e volevo raccontare la nostra esperienza proprio per spiegare che, in quel giornale, non esiste nepotismo. Ci è stata concessa piena libertà senza essere “amici di”. Il Servizio di Benedusi, lo dici tu stesso, é geniale. Può piacere o no, ma é davvero speciale e perfetto per il giornale. Se fosse un servizio “sbagliato” o debole certo che ci sarebbe da ridire. Poi la copertina. Benedusi é un fotografo (anche) da copertina. Non sto a spiegare sperando che sia inutile. Ovvio che un servizio così “forte” meriti la copertina, é la normale prassi di un giornale: mettere in copertina quello che funziona meglio, quello più sensazionale, quello più inaspettato e, in alcuni casi fortunati, anche quello più bello. La copertina di un giornale ha una importanza fenomenale. Esistono studi molto approfonditi per analizzare le vendite delle riviste a seconda della copertina scelta. Credi che i responsabili di un giornale mettano in copertina una immagine solo per nepotismo? Sarebbe da irresponsabili! 

  25. Roberto

    A L T…..Matteo…. io non ho accusato Settimio di nepotismo, se così fosse visto che qui sono in anonimano avrei scritto “ueh stronzone metti di sparare cagate che poi sei solo paraculato”….siccome non lo penso, o almeno non lo voglio pensare cercavo di capire il meccanismo o meglio i meccanismi. Sarai concorde con me che una produzione del genere con i costi annessi implica un atto di fiducia impressionante o sorta di lucida follia creativa nel dare carta bianca al fotografo. Ecco io ero affascinato da questa cose e forse nella mia ingenuità manifestavo una sorta di soddisfazione nel vedere certi sodalizi e certe dinamiche.
    A differenza di molti io sono convinto che la segnalazione (diversa dalla raccomandazione) sia una cosa importante….ad esempio nel tuo caso (vostro visto che siete un team creativo) la tua bravura è innegabile, hai una committenza di tutto rispetto e la amicizia con TT credo che cementi ulteriormente la cosa….in questo io non ci vedo del nepotismo ma credo invece che quando ci sono delle dinamiche di fiducia totale (vuoi per parentela, vuoi per amicizia, vuoi per altro) si possono ottenere dei risultati straordinari….e nel caso delle foto del Benedusi il risultato è eccelso, lo sarebbe stato ancor di più nel conoscere quali le dinamiche e qui si un po’ il Benedusi ha “peccato” [piccola cosa 2 Pater e 1 Ave…e via]…
    Io personalmente vado pazzo per la comunicazione e la sana paraculacea commerciale del Benedusi che in questo è un mito….a livello fotografia non sempre mi fà impazzire trovandolo un eccellente commerciale….mentre per l’esatto contrario adoro l’arte e la pura genialità di Thorimbert e la sua schiettezza a volte disarmante e per questo bellissima unita ad una sorta di menefreghismo commerciale degno di nota…..
    Ora sapere che Elena sia la moglia di Settimio nonchè committente mi fà piacere ancora di più il servizio perchè in questo caso il Benedusi [penso io] libero di fare ha dato un colpo mica poco….bravi!!!

  26. Giuseppe

    @ Roberto “… dinamiche di fiducia totale (vuoi per parentela, vuoi per amicizia, vuoi per altro) …” La fiducia è fondamentale ma la linea tra quella parentale e tutte le altre è molto labile. Settimio ha sicuramente fatto la sua gavetta e adesso è anche giusto che si goda i privilegi ottenuti. Spacciare però come merito, come bravura massima la copertina di un magazine o di una rivista dove la moglie ha un potere di scelta mi lascia un po’ amareggiato. Credimi nel lavoro anche la fiducia per amicizia a volte non è capita. Bisogna dichiararla e poi viene apprezzata ancora di più. Forse tra i mille giovani fotografi bravi nessuno avrebbe mai osato fare un servizio importante con un cellulare, Settimio sì e tanto di cappello. Credo che Settimio avrebbe fatto bene a spiegare com’è nata l’idea dell’uso del cellulare, spiegare l’idea di partenza e quella realizzata e non sottolineare quanto la sua bravura sia stata premiata con una copertina. Lo strovo leggermente fuorviante per la sua genialità. Io non sono un fotografo professionista, amo la fotografia e la vivo anche da consumatore, ma questo ha fatto perdere qualche punto nel tanto “amato” fotometro di Settimio. 🙂 Ripeto: rimane comunque geniale perchè trova idee sempre fresche per le sue realizzazioni e conosce molto bene i mezzi con cui realizzarle.

  27. A bullet in your Ipad « Andrea Bazec

    […] Da ieri sera, Plastic Bullet è in grado di gestire file di grandi dimensioni (nelle specifiche è affermato che può arrivare a 30 megapixel!; di fatto può postprodurre una foto scattata con una reflex professionale. Una post produzione veloce, senza tanti fronzoli, spietata; questa è la PP che vuoi? eccotela diretta come un proiettile. Alcuni possono dire che così è troppo facile, che è uno stupido modo di rendere interessanti foto altrimenti insignificanti, che di fotografico non c’è niente; tutti argomenti interessanti che discuterò con calma, in futuro. Tutti argomenti che nascondo due fatti ineludibili: questo tipo di effetto PIACE (in particolare, a me piace molto) e con questi strumenti si possono fare delle signore fotografie (guardate cosa è riuscito a fare Settimio Benedusi con un iphone e hipstamatic) […]

  28. Corrado A.

    Solo per sapere del “perchè” di queste foto… avevano molta voglia di trombare?

  29. Claudio G.

    Direi ottimo lavoro, cmq mi lascia molti dubbi il fatto che se rimango con il mouse sopra le foto mi compare il nome originario del file che è ( IMG_….) ovvero derivante da una CANON… mah? e rimanendo su una dopo l’altra vedi la sequenza di scatti (IMG_8995 / IMG_9206 / IMG_9225 / Ecc, ecc…) ahah… bo… cmq ottimo lavoro! xò nn sono convinto sia fatto con l’I-phone.

  30. nitrato d'argento

    concordo pienamente….anche io ho fatto foto di matrimoni con l’iphone ,appunto con l’iipstamatic……per dare un senso diverso…..dal solito e sdramatizzare……un po’…….ps il servizio è spettacolare complimentiiiiii

  31. Andrea D'Ambrosio

    Ma lasciamo stare discorsi inutili e qualunquisti, volti a trovare scandali e raccomandazioni di cui lamentarsi per giustificare il proprio ego. Al momento sembra che in Italia non sappiamo fare altro.
    La domanda da porsi, se proprio ce ne debba essere una è: il lavoro funziona? Si, assolutamente!
    Tutto il resto non conta.
    Quindi bravo Settimio, per aver raccontato una bellissima storia in modo originale. Originale non perché tu abbia scelto di usare hipstamatic, che anzi oramai è ultra-inflazionata, ma proprio perché, l’hai utilizzata in modo eccellente.

  32. Luna Simoncini

    E’ la prima volta che commento e sicuramente un fotografo affermato come te non avrà bisogno dei complimenti di una giovane ragazza che sogna di essere una fotografa, però quando ho visto le foto di questo servizio sono rimasta così colpita che te lo dovevo proprio dire….SONO SEMPLICEMENTE FAVOLOSE! Si percepisce la tensione sessuale tra i due, non sono i soliti sposini puliti dei servizi di matrimonio, ma due giovani molto rock, mi fanno pensare a coppie come Kurt Cobain e C. Love, o Kate Moss e P. Doherty. Mi fanno pensare a quei film che parlano dei grandi del rock, dei loro lati oscuri, ma anche dei loro lati umani. Insomma, sono sposi veramente moderni e innovativi!
    Ecco, io ci vedo questa “storia” dietro, per riprendere le parole che hai usato negli ultimi post. Poi non so se anche tu hai pensato a tutto questo…
    La foto in cui il modello scatta da solo allo specchio è veramente originale per l’idea. Se penso che tutto questo è stato fatto con l’IPhone…beh…mi lascia proprio senza parole! 🙂
    continua a farci riflettere con i tuoi post, a me sono serviti molto…
    Luna

  33. fotoamatore

    cmq mi lascia molti dubbi il fatto che se rimango con il mouse sopra le foto mi compare il nome originario del file che è ( IMG_….) ovvero derivante da una CANON… mah? e rimanendo su una dopo l’altra vedi la sequenza di scatti (IMG_8995 / IMG_9206 / IMG_9225 / Ecc, ecc…) ahah… bo… cmq ottimo lavoro! xò nn sono convinto sia fatto con l’I-phone.

    ossignur!
    il fatto che le foto che salva un iphone si chiamino IMG_xxxx potrebbe aiutare magari, eh…
    mica solo le canon chiamano così i files

    Solo per sapere del “perchè” di queste foto…

    l’asilo 😀

  34. Cate

    Ah ah ah Nella fretta di dichiararmi ho anche scritto male!!!!Je t’aime!!!!!!Pardonne moi!!!!!!!!

  35. Chiara

    “I assure you that, with the glossy print, the photograph looks more like it had been taken with the hasselblad, rather than the iPhone….”

    Ehm… anche no dai.

  36. gianluca

    bravo settimio, hai dato prova che dopo tutto in fotografia come in tutti i settori per avere successo non bisogna essere necessariamente preparati, è sufficiente saperci fare con la vendita e avere dei buoni contatti. Prima di essere un fotografo sei un commerciale! Tanto oggi fotografi lo possiamo essere tutti, la tecnologia ci viene in favore a tutti come sul tuo iphone, quindi fai bene ad essere quel che sei, altrimenti se fossi stato un fotografo nn avresti avuto questo successo, dai che é cosi! Scusa settimio, ti ammiro ma odio le false illusioni.

  37. MarcoLago

    a bocca aperta. Alla faccia di quei cagacazzi che si riempiono la bocca di Reflex qui… li… la… sotto… e sopra…. Basta un telefonino una buona idea (cosa per nulla scontata) !!”la fornula”!! e un fotografo con i controcazzi! ^_^ e annemmu Belin!! ^_^

  38. Maxim

    Le cose che mi sembrano interessanti

    -fotografare abiti da sposa (non matrimoni, sono due cose molto diverse
    -fare una classicissima storia di un matrimonio,
    – facendo pero’ virare la storia,
    -verso un qualcosa di rock ed alternativo,
    -utilizzando una tecnica il mio iphone dà un tocco rock e moderno

    Idealizzazione, previsualizzazione, realizzazione
    tutto perfettamente in linea
    il diverso se fatto bene colpisce quasi sempre
    anche gli addetti ai lavori

  39. http://penisgrande.pt

    I am curious which blogging and site-building platform you are using? I’m new to running a blog and have been thinking about using the Tripod platform. Do you think this is a good platform to start with? I would be extremely grateful if I could ask you some questions through email so I can learn a bit more prior to getting started. When you have some free time, please be sure to get in touch with me at: sitab@op.pl. Appreciate it

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