99 ragioni per vivere in italia

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[it]numero di elle (italiano) ancora in edicola ma uscito un mesetto fa a milano (italia) durante le sfilate (italiane) e che strilla in copertina: 99 motivi per essere felici in italia.
tra questi motivi probabilmente non ci sarà fare il fotografo di moda (italiano).
infatti questi qui sotto (che incasino un pochino per non dar loro pure inutile pubblicità) sono i fotografi tutti stranieri presenti sulla rivista:
matt joxxes
karl lagexxeld
david buxxon
marcelo kraxxlcic
luis saxxhis
paulo suxxh (facendo still life su fondo bianco!)
jason kibxxer
luis saxxhis

negli stessi giorni (se non fosse chiaro, la settimana della presentazione a tutto il mondo della moda italiana a milano, italia) si è inaugurata presso gli spazi della regione la mostra “la bellezza interpretata dai più grandi maestri della fotografia dagli anni trenta a oggi”, anche sponsorizzata dal comune di milano (italia).
in questa mostra non c’è neanche un fotografo italiano.
neanche uno.
gianpaolo barbieri, ad esempio? non c’è.

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[/it] [en] Elle issue (Italy) still on the shelves but it came out about a month ago in Milan (Italy) during the fashion shows (italian) and on the cover it shouts: 99 reasons to be happy in Italy.
Amongst them surely it won’t say to be a fashion photographer (italian).
For a matter of fact below here (which I’ll mash up a little not to give them some useless advertising) are all the photographers all foreign and featured on this issue:
Matt JoXXes
Karl LageXXeld
David BuXXon
Marcelo KraXXlcic
Luis SaXXhis
Paulo Suxxh (doing a still life on white background!)
Jason KibXXer
During the same days (if it wasn’t clear, the week during which the italian fashion was unveiled to the world here in Milan, Italy) there was an opening at the regional gallery of the exhibition titled “beauty interpreted by the best photographers from the thirties till today”, sponsored also by the City of Milan (Italy).
In this exhibition there wasn’t one italian photographer.
Not one.
Gianpaolo Barbieri, for example? Not there.

no comments
[/en]

49 risposte

  1. Alice

    Ecco, ascoltando un’intervista (della Bignardi) alla Sozzani, ho scoperto anche che VOGUE Italia, non ha mai dato una copertina a fotografi italiani.
    L’unico italiano che ha avuto questa possibilità, ma solo su VOGUE Sposa, è stato…

    Tadàn!

    …Il figlio fotografo della Soxxani.
    Che ovviamente ha avuto questa copertina solo ed esclusivamente per la sua enorme bravura (parole di Mammà).

    Io tra 6 mesi me ne vado dall’Italia, magari in America riesco a lavorare di più, in quanto Italiana.

  2. mr.m

    … e io sto ancora pensando che forse la fotografia mi darà da mangiare in futuro!

    intanto scatto…

  3. alessandro

    Caro settimio, purtroppo quello che dici non è una novità…
    Fortunatamente di fotografia si vive bene e serenamente anche non essendo presenti in alcune riviste…
    Ci sono altri modi per avere visibilità, e altri tipi di servizi fotografici mooolto più redditizzi…

  4. Andrea

    alice ,il figliol prodigo ha fatto anche la copertina dell’uomo vogue di gennaio con keith richards.
    ciao

  5. alan

    Ciao Settimio !… e rieccoci !.. stavolta x Elle hai ragione… la rivista e’ stata presa in Mano da un art director che sta’ a NY..lo stesso che segue AnotherMAgazine e che inizialmente aveva lanciato GLAMOUR Italia; pero’ il fatto e’ che e’ stato chiamato da ELLE Italia x cambiare la rivista.. il che sara’ piu’ evidente dai prossimi numeri… gli Italiani non figurano.. e’ vero… ma semplicemente perche’ non sono nella sua cerchia di fotografi di fiducia.. nel senso che per “rilanciare” Elle si affidera’ ad alcuni fotografi di “fiducia” che gia’ lavoravano con lui su ANOTHERMAGAZINE. Tuttavia e’ una persona di livello (ti assicuro) ed e’ quello che ha fatto entrare la Stefania Paparelli da Glamour.. quindi nessuna preclusione sugli Italiani. A riguardo della Conde’ Nast.. a onor al vero volevo far presente che la mia cover di Vanity era in gigantografia in tutto lo spazio Fiera a Milano durante le sfilate con il mio nome in bell’evidenza; cosi’ come quella di GLAMOUR fatta da Fabio Chizzola …quindi…
    mi conosci.. non sono una che si cerca pubblicita’.. ma e’ la verita’ dei fatti.
    Ed ancora sta’ polemica (non tua) sul figlio della Sozzani.. voglio proprio paragonare il lavoro di chi si lamenta su questo sito (in risposta ai tuoi treads) a quello di Francesco… e poi vediamo !… p.s Carrozzini su Vogue Sposa???.. ma quando mai !!! Vogue Uomo.. forse…

  6. Alessio

    Ciao Settimio, trovo questo sia un tema chiave, nella prospettiva di “quale ripresa possibile” per il sistema moda italiano. Per trattarlo occorrerebbe tempo e spazio che non ho, ma che mi riprometto di trovare a breve. Volevo solo rispondere ad Alan che la questione sulla qualità del lavoro di chi qui accusa il sistema di nepotismo, semplicemente, non ha alcun senso. Se non so nulla di medicina non dovrei scandalizzarmi dei primari raccomandati? Forse i fotografi che scrivono su questo blog non vogliono prendere il posto di Carrozzini ma solo un sistema più giusto. Ti chiedo: pensi che tutti i fotografi italiani bravi quanto Carrozzini (credimi, ce ne sono diversi) hanno le sue stesse chance di lavorare per Vogue? Ecco, Alan, lo scandalo sta in questo. Grazie per l’ospitalità

  7. Donald Brioschi

    Premetto che non sono dell’ambiente moda.
    Premetto anche che , spesso , vado a sbirciare i siti dei vari “lettori” di Settimio.
    Tutti bravissimi.
    Cosa potrebbe fare la differenza di un fotografo molto bravo con un fotografo molto bravo che pubblica le sue foto su una rivista tipo Vogue?
    Secondo me la risposta è semplice e molto scontata, ha quel caro amico che lavora….
    Ormai penso che la differenza la faccia il proprio social network……ma si sa è cosa ritrita in ogni ambiente.
    Scusate la mia goccia di cinismo.

  8. roberto

    Sono perfettamente d’accordo con quanto scrive Alessio.
    In pratica per te Alan solo se pubblico tanto quanto o sono a livello di bravura di un altro mi posso permettere di esprimere un giudizio e un parere? Questo mi sembra il classico modo di pensare un pò arrogantello di chi pensa di essere sopra le parti e migliore di altri…sicuro poi sia proprio così?

  9. ALAN

    X ALESSIO
    Anzitutto grazie per l’illuminante paragone medico/primari raccomandanti.. che ovviamente mi ha fatto pensare e ragionare. La “denuncia” di Settimio pero’ credo vada oltre del semplice argomento “Carrozini”; Per non essere frainteso ribadisco che e’ PALESE il fatto che Francesco sia partito da una posizione di vantaggio. Cosi’ come non nego che nel sistema Italiano (tutto.non solo moda) si vada avanti ANCHE nepostisticamente; il mio punto e’ comunque affermare che in Italia si puo’ andare avanti anche con i meriti’. Ci sono certamente redazioni piu’ difficili e piu’ facili.. ma nessuna e’ insensibile al talento (quando si presenta..) indipendentemente dalla nazionalita’. Questo e’ un argomento di confronto continuo con Settimio..persona che ammiro e rispetto (sinceramente), ma avolte troppo imputtanito col sistema…
    Tornando al caso Carrozzini, io non lo reputo un cattivo fotografo..anzi. Merita di stare li’ a Vogue?.. secondo me molto di piu’ di altri “Inglesi” che sono gia’ presenti su Vogue… Italiani cosi’ meritevoli da prendere il posto di Meisel, lindberg, Sorrenti, Mert AMrcus..e compagnia?.. non ne vedo all’orizzonte… puo’ darsi che sia miope io.. boh !.. non lo escludo ! Fotografi bravi Italiani?.. ce ne sono molti.. e quelli che conosco come tali.. gia’ lavorano per riviste del gruppo Conde’ Nast (Uomo Vogue, Glamour, GQ) .. i nomi li ho fatti tante volte….; altri altrettanto bravi lavorano per AMICA ed altri Italiani emergenti li vedrete presto su MarieClaire Italia !… facciamo che sia il valore del nostro lavoro a parlare per noi e non l’invidia. Io ho dovuto farmi un culo cosi’ per raggiungere determinati obiettivi.. e tuttavia ancor oggi non mi sento all’altezza di determinate riviste.Puo’ darsi che sia troppo severo ed esigente riguardo al mio lavoro, ma questo mi ha permesso di poter presentarmi e propormi senza imbarazzi o complessi di inferiorita’.
    Alessio e Settimio..apprezzo comunque la democrazia in questo forum/blog e cazzo.. visto che e’ un argomento cosi’ acceso.. perche’ non si organizza un bell’incontro aperto con redattori/editors in una sede piu’ istituzionale.. associazione fotografi.. o qualcosa del genere? 🙂 penso che possa aiutare a illuminare tutti !

  10. Benedusi

    allora: in verità non avevo molta intenzione di ritornare sull’argomento.
    più di un amico, saggio amico, mi aveva consigliato di non farlo.
    ho pensato molto prima di mettere on line questo post, e devo ammettere di averlo rimaneggiato parecchio.
    mi sono quindi calmato, rilassato e ho scritto, riportando semplicemente i fatti, nulla più.

    sinceramente non mi interessa molto andare nello specifico delle cose.
    non tengo a fare il don chisciotte e il grillo dei fotografi italiani.
    che presunzione!
    sono realmente convinto che sia necessario procedere per la propria strada, facendo al meglio quello che uno sa fare.
    essere sempre e solo “contro” non serve, soprattutto non serve a me e non serve a nessuno.

    però la possibilità e la voglia di commentare, senza insultare e/o giudicare, beh! quella rimane!
    e quindi questo faccio: ogni tanto documento.

    quando raccontavo che la mostra sui fotografi di moda migliori “dagli anni trenta ad oggi” fatta a milano durante le sfilate milanesi e sponsorizzata dal comune di milano e ambientata negli spazi del palazzo della regione (lombardia) non aveva neanche un fotografo italiano, tutti mi guardavano come un pazzo.
    così è.

    vorrei vedere se facessero tutto in pompa magna il festival di sanremo e non ci fosse neanche un cantante italiano!

    alan gelati è un fotografo molto bravo che merita il successo che sta avendo, ma nonostante il nome e la nascita italiana è nato e cresciuto professionalmente a londra.
    fabio chizzola poi non parliamone, è 10 anni e più che sta a new york.

    ma veramente, non mi interessa, non voglio fare nessuna rivoluzione.
    troppo forti loro, troppo debole, e anche codardo, io.
    se mi sentissi più forte e meno codardo avrei dovuto fare un casino indicibile durante l’inaugurazione della mostra: non l’ho fatto.

    ma la possibilità di almeno documentare e “fotografare” la situazione, almeno quella vorrei continuare ad averla.

    perchè va bene uccisi, umiliati ed annullati, ma sordi, coglioni e ciechi, quello no…

  11. ALAN GELATI

    X DONALD BRIOSCHI

    Non sono assolutamente daccordo quanto dici che TUTI i lettori del sito di Settimio siano dei bravi fotografi.(scusato comunque dal fatto che ammetti di non essere nell’ambiente moda/fotgrafi 🙂 )
    Concordo invece col dire che il Social Network sia importante; comunque non essenziale. Non e’ difficle arrivare a pubblicare al Top.. la difficolta’ sta’ rimanerci. E li’ se il talento non c’e’ non ci sono AMICI che tengono.

  12. alan gelati

    X ROBERTO
    Sono daccordo con te.. Ma io mi riferivo esclusivamente a fotografi che reputano Francesco Carrozzini non all’altezza di pubblicare su Vogue Italia; Io non mi reputo all'”altezza” e ti assicuro che di arrogante ho ben poco 😉
    Tuttavia credo di essere visualmente “abile” da riconoscere come alcuni fotografi sia piu’ deboli di altri. E non bisogna essere appunto dei Michelangelo per distinguere una CROSTA da un capolavoro ! ..solo del settore ! 😉
    Ti assicuro Roberto che su questi “schermi” ho letto tanti fotografi lamentarsi della mancata considerazione (non solo su Vogue Italia) con un corpo di lavoro assolutamente amatoriale… e credo che Settimio possa confermare. !
    Ti assicuro

  13. alan gelati

    X SETTIMIO

    Si.. riguardo la mostra hai ASSOLUTAMENTE ragione e su questo ti appoggio in pieno; non l’ho vista.. sono stato invitato, ma non l’ho reputata cosi’ importante da non perdere; l’unica cosa che mi sono perso e’ il pre-diner di inauguraziono..mancato networking :).
    In effetti.. Settimio.. chi e’ stato il curatore?.. E’ senza dubbio imbarazzante che non ci sia il lavoro di Barbieri (intendo dire quello precedente gli anni 90′..poi credo si sia perso un po’)… ed altri.
    Alcune battaglie che tu porti avanti sono lecite e valide e ben motivate; altre sono state troppo politate da chi (al contrario di te) aveva dietro loschi tornaconti.. e tu sai chi …
    Secondo me’ l’idea di un tavolo di confronto organizzato tra associazione fotografi/ redattori/agenti e’ una buona idea di confronto; ma deve essere un confronto.. non un inquisitoria !.. io ci sono !.. 😉 come la vedi?

  14. Benedusi

    01: alessio è un art director intelligente e con grande esperienza, sarebbe veramente molto interessante che sprecasse mezz’ora del suo tempo raccontandoci di come sia non solo difficile ma a volte impossibile convincere i clienti italiani ad usare i fotografi italiani (e hanno anche ragione loro, se non vedono neanche un fotografo italiano nei redazionali perchè dovrebbero pensare diversamente?)

    02: quei pochi fotografi italiani (e cioè che sono nati e vivono e hanno lo studio in italia) che lavoricchiano per i giornali italiani sono TUTTI fidanzati, mariti, amanti di…
    devo fare i nomi?
    (perchè stupirsi?!? funziona così nelle università, negli ospedali etc etc… perchè mai non dovrebbe funzionare nelle riviste di moda!?!)

    03: la proposta di alan, seria ed intelligente andrebbe presa in seria ed intelligente considerazione: qualcuno avrà la voglia e il tempo di renderla concreta?

    04: ribadisco che non avrei avuto più voglia di ritirare fuori la questione. il titolo però di elle italia era veramente troppo! ci prendono pure per il culo!

    05: e visto comunque che si parla (giustamente!) di qualità, vorrei che qualcuno mi spiegasse del perchè e del percome si fanno fare degli still life (brutti, senza idea, senza tecnica, senza stile) ad un fotografo che di nome fa paulo come questi http://disk.benedusi.it/elle/ELLE_ITALIA.jpg

  15. PAOLO

    @ Alan:

    Io credo di aver letto forse tutti i post e i commenti che sono passati per di qua (anche quelli vecchi di prima che conoscessi il sito) e mi pare che mai nessuno ha mai nemmeno lontanamente ipotizzato di avere le carte in regola per apparire su Vogue al posto del figlio di, ma c’è stata più che altro una presa di posizione quasi di massa sul definire assurda questa stupida tendenza che in realtà è totalmente priva di senso ma che putroppo, puoi girarci attorno quanto vuoi parlandomi del tuo nome italiano o di quello di pochi altri, ma la verità è che, alla luce dei fatti, sempre all’estero si va a finire.
    Ammiro molto il tuo lavoro ed ho avuto anche modo di apprezzare qui il tuo bagaglio culturale al di la di quello fotografico oltre che la tua, seppur diversa, presa di posizione per mostrare un’altra verità che in effetti ha un effetto abbastanza sdrammatizzante in chi ti legge.
    C’è però qualcosa che mi fa “cadere il palco”: se ho ben capito… correggimi se sbaglio…tu lavori in C. Nast?

  16. alan gelati

    X PAOLO
    Grazie Paolo, apprezzo anche io il tuo confrontarti in maniera civile ed articolata (non nel senzo grammaticale !..ma di contenuti ! ).
    Io ho la convinzione che tanti (dico tanti..non tutti) di quelli che danno su a Francesco lo facciano anche con la convinzione che quel “posto” dovrebbe per merito spettare un po’ piu’ a loro… ma ok.. tralasciamo.. puo’ darsi che sia cinico io..
    Ti quoto “ma la verità è che, alla luce dei fatti, sempre all’estero si va a finire”.
    Paolo io credo che la fotografia di moda sia molto cambiata dagli anni 70/80. Una volta c’erano pochi bravi fotografi che si contendevano un mercato enorme..piu’ spazio per creativita’ e piu’ spazio per gli EGO. Ora viviamo in un contesto contemporaneo dove i fotografi sono milioni e quelli bravi forse poche migliaia.. ma sempre migliaia sono; il percorso per arrivare a divenire buoni professionisti si e’ spostato ormai da centri quali Milano ad altre capitali LONDRA/NY (nemmeno Parigi); i percorsi sono in ogni caso sempre in salita, ma la caparbieta’ che spinge alcuni professionisti a lasciare il proprio paese (e ti assicuro che non e’ facile) per raggiungere “il successo” contribuisce anche a formarne una personalita’ forte e probabilmente vincente rispetto a chi resta in patria.
    Il modo sicuro (non arrogante) con cui mi presento alle redazioni,risultato ovviamente di un corpus di lavoro bello consistente..( che mi sono sudato foto x foto, attrice x attrice, top x top ..) e’ senza dubbio vincente.
    L’immagine, (pur nella sua premeditata commercialita’..che distingue il mio stile) e’ moderna..perche’ moderno e’ il contesto in cui vivo a Londra.
    L’italia, Milano (purtroppo) e’ provincia e di conseguenza vengono considerati i fotografi Italiani .. questo a torto o ragione. A volte ci si sbaglia.. nella maggior parte dei casi no.
    Io lavoro su titoli importanti di Conde’ Nast come contributors.. non in Conde’ Nast ! … ma sono la testimonianza vivente che ci sono entrato senza nessun amico o raccomandazione.. ho bussato alla porta un paio di volte.. alla seconda mi hanno aperto; sono stato escusivamente giudicato x il mio lavoro e basta… nemmeno il mio cognome ridicolo mi ha penalizzato.. cosa invece che mi e’ stata contestata da alcuni agenti ignoranti (promotori di certe iniziative) che sono a piagnucolare perche’ la sig.ra Sozzani non usa i loro fotografi (stranieri) con nomi piu’ cool !

  17. alan

    X SETTIMIO
    ..ovviamente tu sai meglio di altri da che parte sto’ e che nonostante le divergenze.. su tanti punti concordiamo; questo e’ giusto specificarlo dato che spesso sembriamo ricalcare passi gia’ compiuti, ma il bello di questo tuo forum settimio (non lo voglio chiamare blog di proposito) e’ che e’ uno dei pochi siti dove si possono scambiare opinioni a proposito di situazione di disagio (e NON) reali.
    Ma Tau Visual non puo’ fare un blog/forum sul suo sito affinch’e tematice interessanti come queste discussioni possano essere condivise da un Odiens piu’ ampio?.. tu che li conosci..potrebbe essere un’idea no?? si aprirebbe a molte figure professionali tirate in causa e ne nascerebbe credo un confronto interessante… IN OGNI CASO… risposte al tuo post:

    01 – Come sicuramente Alessio confermera’.. la meta’ dei clienti Italiani non ne capisce un cazzo di immagine.. quindi facilmente condizionabili… e’ probabile che in ogni caso dato l’esterofilia storica italiana, in ogni caso sceglierebbero altri !

    02 – sono daccordo.. la maggior parte.. non tutti… ma e’ nel DNA Italico.. sin dai tempi classici.. il potere e le onoreficenze erano atribuite x il 60% nepotismo 40% merito.. non e’ mai cambiato niente ancor oggi e’ cosi’ ! Ma cio’ non toglie che c’e’ spazio x emergere. (quel 40% !).

    03 – grazie ! ..ma provare a sentire i tuoi amici Tau Visual?..per una volta potrebbero fare qualcosa di utile e non corporativo !! ahah .. scherzo.. (?)

    04 – ma quel titolo era inteso x le casalinghe.. che leggono ELLE !!! nel senso che il prezzo del gas e’ sceso e possono comprare piu’ patate…

    05 – perche’ ci sono nella redazione alcuni ITALIANI che non hanno gusto… e non e’ il creative director newyorkese !! 😉

    Ciao Settimiooo !.. ma pranzo dal pescatore??? quando ! 😉

  18. Donald Brioschi

    @Alan

    Bhe ho visto alcuni siti e le foto non sono male, ovvio che hai il parere di una persona che bazzica la fotografia sportiva e non quella di moda.
    Per cui certe sottigliezze che voi vedete non riesco ancora a percepirle.
    Ma c’è sempre il tempo per imparare.

  19. Luca

    sto figlio della sozzani è diventato un pò come Luciano Moggi. Al contrario di Moggi, però, io sono riuscito a giudicarlo quasi positivamente…pensandoci bene lo giudico positivamente perchè giudico negativamente quello che vedo qui in Italia.
    Ho visto alcuni lavori del “figlio della sozzani” e lo trovo bravo. Mi fa incazzare e concordo con i soliti discorsi, ma almeno sa fare il lavoro che gli hanno “imposto”.
    Sfido molti “fotografi” dalla parola facile a tirare fuori lavori di alto livello.
    Penso invece che il problema in Italia sia anche questo:
    mi è capitato e capita spesso di sentire persone definirsi fotografi. Bravissimi a criticare, criticare, criticare…senza guardare in casa propria, senza rendersi conto del livello altissimo a cui si può arrivare, senza voler crescere, senza saper apprezzare, senza voglia di studiare, leggere, migliorare, farsi un gran culo…etc. etc. etc.
    Io vivo la fotografia ogni giorno…ma molto spesso quando mi chiedono cosa faccio nella vita, mi vergogno quasi a rispondere: “il fotografo”. Ho visto immagini su internet di ragazzini di 15 anni capaci di creare dei capolavori…e non criticate quest’ultima affermazione dicendo “ca**o ci credo…c’è il digitale!”…Vero, ma una persona oggi dovrebbe guardare avanti e a quanto pare in futuro la lingua più parlata al mondo sarà proprio il digitale. Facile dire “il digitale ci porta via il lavoro” e poi fotografare con photoshop…
    Forse meglio tacere, continuare a studiare libri sulla storia della fotografia e dvd sulla gestione del colore, navigare su internet cercando trucchi, tecniche, guardando immagini, studiando fotografi…perchè in fondo vorrei che continuasse a essere la mia vita…
    In Italia però si soffre…perchè l’invidia è una brutta bestia, perchè non si ha il coraggio di tirare fuori le palle, perchè oggi dobbiamo renderci conto che in questo Paese la cosa che ci riesce meglio è solo una: parlare…

  20. alan

    X DONALD
    ..Infatti Donald.. il mio non voleva essere un “attacco” a te.. anzi !… scusami se ho dato quell’impressione.. ma hai ovviamente comunque tutto il diritto di esprimere la tua opinione ! ci mancherebbe ! 😉

  21. @marco

    ah ah.. questa però Alan.. mi ha fatto proprio sorridere
    tu che specifichi di non esser “luca” come se qualcuno avesse intuito qualcosa..
    grande

    ps.:ho rivisto dopo un anno il tuo sito e ho trovato veramente tanto lavoro di qualità ed intuizione varia –come l’altra volta–
    ..che giustamente cerchi di difendere asserendo di essertelo sudato da solo , e senza “spintarelle”. Bravo.

    ora smeto con queste parole di elogio altrimenti ti vedi costretto a ricorrerere ad una altro post per dichiarare di non essere @marco.. 😛

    un saluto a tutti

  22. PAOLO

    @ Alan ….
    Ok… posso solo ringraziarti per la risposta che mi hai dato perché è chiaro che in questo momento mi stai esponendo quello che è il tuo ferrato bagaglio e lo fai senza lasciare spazi vuoti a nessuno. E questo è sicuramente MOLTO lodevole….

    Però, però, proprio a tal proposito….proprio perché penso che lavorare PER C.Nast o lavorare IN C. Nast (come tu precisi) non siano poi 2 cose talmente differenti dal non far pensare ad una presa di posizione “di parte” per quel motivo… ti vorrei chiedere…
    il fatto che domanda curiosa e spero non scomoda…devo proprio fartela contando sulla tua lealtà della risposta che, sono certo, non mancherà! ;)…

    Ho notato i tuoi numerosi interventi qui riguardo questo tema e non in altri seppur belli, appassionati, curiosi e importanti, e ho notato cosa è accaduto nei motori di ricerca (vedi Google) che associano il tuo nome alla “vicenda” Vogue attraverso questo Blog e per questo volevo chiederti….

    e’ una pura casualità? 😉

    Grazie ancora,
    Paolo.

  23. alan

    X PAOLO

    Se il fatto di testimoniare una mia esperienza di come sono entrato in Conde Nast ( e cioe’ senza raccomandazione alcuna) significa essere di parte.. allora probabilmente lo sono. Ovviamente io sono convinto del contrario e cioe’ (ripeto) non si entra nelle riviste diretta dalla Sozzani ( e non) solo ed esclusiavamente x nepotismo.

    Riguardo a Google… guarda io non me ne intendo molto di Internet e di motori di ricerca (se non lo stretto necessario) .. ti asicuro che non saprei neanche come far si che quello che tu mi domandi possa essere realizzato !!… sinceramente ! se cosi’ fosse ti assicuro che sarebbe mia convenienza che determinati lavori super importanti vengano menzionati (nel caso qualcuno facesse una ricerca del mio nome su google!)..ma purtroppo non e’ cosi’ ! 🙁

  24. roberto

    Mi ha fatto sinceramente “strano” vedere l’infervorarsi di Alan con i suoi abbondanti post…e quello che mi lascia perplesso è che alla fine tutto l’argomentare si sia spostato su quanto sono invidiosi tanti fotografi, su quanto siano impreparati, su quanto sono più bravi all’estero…e si sia persa la segnalazione semplice, al limite del banale, di Settimio il quale fà notare come il sitema moda sia provincialotto e malato di esterofilia [punto].
    Io non sarò un genio della fotografia e non pubblicherò ma ho un mio gusto [criticabile/opinabile/discutibile] e non vedo perchè io non posso dare dei giudizi o delle opinioni personali, che vi ricordo essere FONDAMENTO di una qualsiasi democrazia.
    Alan, mi piacciono tantissimi tuoi lavori ma alcuni tipo il redazionale di Playboy di Aprile lo trovo (tranne la cover) mediocre, sono tuttavia felice che siano degli italiani a collaborare con questo magazine….io forse non ci arriverò mai perchè forse sono mediocre e non avrò mai le qualità ma tuttavia mi fà piacere vivere un mensile nella sua edizione italiana fatto con italiani. Non è patriottismo da due soldi ma sono convinto che comunque ci sono tanti fotografi italiani di assoluto livello e che per fare certi still life ci sono flotte di fotografi italiani ben disposti.

    Un’ultima considerazione….continuo a leggere di molti che si soffermano su VOGUE e il suo parco fotografi, beh questo vuol dire non avere visto ne capito il problema nella sua interezza…VOGUE è solo la punta illustre dell’iceberg, è problema è molto più articolato….Settimio in più di un’occasione lo ha chiaramente esposto ma alla fine il vero problema è che a molti fotografi non frega un cazzo e pensano solo al loro orticello e al folclore da bar sport circa VOGUE/fotografi vari, bravure varie, invidie….bla bla….perchè secondo me il sistema moda si può permettere di fare quello che vuole con molte categorie ivi compresi i fotografi…per il semplice fatto che in Italia (tolte alcune eccellenze) non esiste una categoria e ognuno alla fin fine pensa spocchiosamente a se stesso e ai propri beceri interessi…un esempio su tutti? andate a vedere la babele di prezzi per uno stesso lavoro fatto nelle medesime condizioni…e ci domandiamo come mai le cose vanno in un certo modo? mah forse dovremmo iniziare noi a interrogarci…almeno io ci provo…boh?!?!?

    ciao

  25. alan

    X ROBERTO

    Roberto.. scusa.. ovviamente non ci conosciamo bene, cosi’ come conosco Settimio; e’ di conseguenza naturale che non conoscendo in maniera dettagliata il mio background e come la penso .. a volte possa essere frainteso. Io non ho mai detto ne pensato che i fotografi Italiani siano invidiosi, meno preparati o meno bravi. SI discuteva se e’ vero o no che l’unico modo di essere considerati come fotografi in Italia sia solo ed esclusivamente l’essere raccomandati. IO NON LO CREDO.. tutto qui. Poi ho semplicemente motivato una situazione reale del sistema Italiano ed ho cercato di individuare quale e’ il fattore che ha fatto emergere alcuni fotografi Italiani rispetto ad altri.

    Ti assicuro che non mi sono mai “infervorato” 🙂 .. ho semplicemente colto l’occasione di dare un mio punto di vista e controbattere via blog a dei discorsi che regolarmente ho con Settimio .. e lui puo’ testimoniare (nel caso ce ne fosse bisogno..ma non credo).. che la mia posizione rispetto a certe tematiche e’ molto tranquilla e meno drammatica.. anzi… spesso ironica.

    Come dicevo nei post precedenti, non bisogna essere un genio della fotografia x potere esprimere o giudicare qualcuno; ed ovviamente si e’ liberi di dire quel che si vuole. Il mio controbattere ad alcuni giudizi si riferivano ESCLUSIVAMENTE a chi accusava Francesco Carrozzini di essere solo un raccomandato senza arte e ne parte… IO SOSTENGO.. raccomandato? puo’ darsi… incapace? PER NIENTE !
    Quindi chiuso il discorso Carrozzini.. non c’e’ nessuna ragione per sosteneere che io giudichi chi denuncia il nepotismo Italiano, un invidioso o un incapace..mai detto e mai creduto.

    Riguardo al mio redazionale su PLAYBOY.. io invece trovo mediocre anche la cover.. la stampa e’ orrenda e il layout non e’ stato rispettato… ma non potevo saperlo quando ho accettato. .. e quando a volte non ti imponi come dovresti.. questi sono i risultati. (Indipendentemente dal fatto che le persone con cui ho lavorato sul set siano state super e professionali e che credo che la rivista abbia un potenziale enorme) A breve sul mio sito ci saranno le foto “originali” ..quelle di cui vado fiero. 🙂 (solo una precisazione) ma concordo.. come vedi..con la tua opinione ! 😉

    Per quanto riguarda gli still life.. beh come posso non unirmi al coro… ma se rileggi la mia risposta a Settimio.. vedrai che anche qui siamo sulla stessa lunghezza d’onda !

    Pr quanto riguarda la seconda parte del tuo post.. cazzo.. qui sfondi una porta aperta.. nel senso.. che (per quanto mi riguarda) io non ho mai contradetto Settimio quando denuncia o ha denunciato una situazione REALE.. ma solo l’estremismo di certe affermazioni e idee e la gente che in parte lo hanno utilizzato come ariete; portando la mia esperienza ho voluto solo testimoniare che c’e’ un’altra via.. tutto qui !!
    Ed ora ti diro’ di piu’.. qualcosa che sicuramente aprira’ una polemica nuova (tanto io e Settimio ci siamo abituati ! )… riferito alla tua “polemica” sul fatto che non esiste corporativismo tra i fotografi… E’ VERO !.. e io sono un fervuo sostenitore del fatto che non ci sia. Non me ne frega un cazzo che alcuni fotografi facciano o non facciano.. del perche’ o per come. Penso solo a me e al mio lavoro;.. certo.. aiuto e introduco quelli che credo abbiano talento con le redattrici con cui lavoro gia’ (senza averne un ritorno personale.. se non di fiducia e rispetto); E sono contento che non esista una “tariffa” unica sulle prestazioni fotografiche.. e meno male.. io voglio essere pagato in base ai risultati ottenuti e sudati durante la mia carriera e non in base a un tariffario corporativo deciso a tavolino. Sono fiero di constatare che per il medesimo lavoro o editoriale io vengo pagato 10 mente un altro sulla stessa rivista e servizi simili 4. Non credo negli ordini o corporazioni..! L’unione fa’ la forza?.. io credo che la forza la faccia l’individuo e l’imporre il suo valore. Il valore lo si acquisisce sul campo e non in una riunione “sindacale”.

  26. roberto

    …ti dirò una cosa Alan, mi piace da morire (e non è ironica la cosa) vedere e leggere la posizioni di chi in fin dei conti se ne potrebbe sbattere. Sono onorato e felice di averti stimolato anche in tono un pochino polemico, e circa il corporativismo….eh eh eh …beh la penso esattamente come te.

    Circa Playboy…vero è stampato con il culo e a livello di grafica siamo ben lontani da altre redazioni….sono curioso di vedere gli scatti come tu gli avevi pensati, d’altra parte lei è una gnocca pazzesca e uno shooting del genere per te dovrebbe essere una passeggiata.

    Chissà mai che un giorno ci incontreremo, mi farebbe piacere….magari a Londra…boh?!?! hai visto mai.

    P.S. io non ho mai detto ne pensato che tu ti limitassi alle chiacchiere da bar sport sulle gelosie/invidie…etc. etc. etc. di certi fotografi e sono perfettamente d’accordo con te che il Carrozzini è di livello e che si merita di lavorare a certi livelli…che poi invece faccia schifo il sistema per cui lui ha avuto occasione perchè figlio di e un altro perchè il compagno di vita della mega direttrice, beh direi che è vomitevole…ma il sitema e non le persone.

    Alessandro…Settimio fà moda e tantissimi che lo leggono in questo blog anche, normale quindi che certi argomenti tocchino….certo che poi si può vivere benissimo in provincia e guadagnare bene con la fotografia facendo altro…ma forse non per tutti la fotografia è solamente fare soldi e quindi non tutti possono gioire solo di questo.

  27. alan

    X ROBERTO

    Grazie Roberto.. in fin dei conti l’unica ragione per cui posto su questo blog e’ perche’ seguo Settimio nei suoi progetti, denuncie.. e quant’altro..; ovviamente mi piace dire la mia.. magari a volte in maniera provocatoria.. ma sempre dicendo quel che penso.
    Ragazzi lo so’ come e’ il SISTEMA.. ma le passwords esistono a la maggior parte si basano comunque sul talento.. poi ci sono le PASS temporanee.. ma quelle scadono di solito dopo poco e sono solo per versioni TRY ! 😉
    Basta entrare con la pass adatta !

    Comunque lungi da me sentirmi in una posizione di vantaggio o superiorita’… nulla e’ per sempre oggi sei il “loro” fotografo top.. domani non lo sei piu’… cosa mi salvera’?.. la consistenza e il corpo del mio lavoro… con quello vai in altre redazioni e altri clienti a testa alta.. (se vale) 😉

  28. PAOLO

    ç ALAN

    Grazie ancora Alan per la risposta…
    Forse mi son spiegato però male…
    Il MERITARE una cosa è un conto.
    (E nel tuo caso non lo metto in dubbio anzi posso solo provare che stima).
    Il SOSTENERE qualcosa per il fatto che ci sono dentro e mi da mangiare è un’altra.
    Al di la del merito o demerito ad esserci dentro.
    E come ho capito non è il tuo caso anzi penso che succeda raramente di acquisire la stima come qui è accaduto di persone che la vedono in maniera totalmente differente da te.

    Concedimi però un paio di domande che nessuno ha ancora voluto fare e che potrebbero essere rivolte non solo a te ma a qualsiasi fotografo italiano del tuo livello:

    1. Hai davvero mai pensato che se il tuo nome avesse suonato come uno di quella lista sopra forse avresti avuto più porte aperte?

    2. Hai mai pensato guardando le foto del Sig. Francesco che, seppur valide, sono in realtà una fedele “riproduzione” di uno S. Meixxl e che riguardo a creatività & aria nuova o personalità come fotografo siamo pari a 0 ? Non dirmi però “E’ la rivista che lo impone” perché in realtà su Vogue di sperimentazioni e innovazioni se ne vedono a fiumi quindi la possibilità di essere creativo, anche per lui, non manca di certo.

    Grazie ancora…
    Non ti spremerò ulteriormente ma intendo ringraziarti per quanto fatto finora.

    Alla prossima!
    Paolo.

  29. alessandro

    Roberto, è ovvio che non si fa fotografia solo per soldi…
    Ed è altrettanto vero che fare sill life in provincia non rende un cazzo…
    Lo sai, ho cambiato agente proprio per questo motivo, per uscire dalla mischia, e sono ben contento che mi abbia preso proprio l agenzia che desideravo…
    è chiaro che qua si parla di foto fashion, tra l altro il padrone di casa ed alan sono 2 esempi di fotografi fashion con i controcazzi…

  30. alan

    X PAOLO

    Guarda Paolo, in tutta strasparenza’ non e’ che io prenda le difese delle CONDE” NAST perche mi da’ da mangiare.. anzi.. se devo essere sincero i 3/4 del mio lavoro si svolgono all’estero e forse e’ proprio la loro concorrenza a livello internazionale (HEARST CORPORATION.. BAZAAR) che mi sostiene maggiormente.
    Semplicemente porto la mia testimonianza di fotografo Italiano a cui hanno semplicemente aperto le porte.. tutto qua.

    Certamente se avessi avuto un cognome altosonante, alcune cose inizialmente potevano essere piu’ veloci.. ma poi sai.. quando i tuoi sponsor non hanno piu’ potere.. tu scompari con loro.. se il tuo lavoro non vale.. o vale poco. E comunque l’essere figli di questo o quello non sempre porta vantaggi. E’ la considerazione degli altri che devi guadagnarti e ti assicuro che Francesco carrozzini vive con il giudizio di fare solo perche’ figlio… e non e’ una cosa facile fare apprezzare il suo lavoro per il valore che (credo) ha.
    Credo anche tu sia troppo severo nel giudizio sul suo lavoro; conosco fotografi piu’ famosi che scattano celebrities a livelli alti che pero’ propongono un’immagine insignificante rispetto a Francesco Carrozzini.. a me lui piace..!.. non e’ un mio amico e non lo conosco ! ma a me piace !
    Apprezzo ovviamente la stima di persone che come te la pensano diversamente.. e mi fa’ piacere portare la mia testimonianza da insider.. o semi insider !

  31. Benedusi

    mi fa piacere che la discussione sia rimasta su binari del buon gusto e dell’educazione (chissà perchè invece la maggior parte delle volte che si scrive su internet, grazie anche all’anonimato, si passi all’insulto).
    bene!
    d’altronde ognuno ha il pubblico che si merita…
    😉

    non saprei cosa altro aggiungere, c’è ben poco da aggiungere.
    cosa penso del tutto probabilmente esce dal nuovo post che ho scritto.

    forse un’ultima cosa però la volevo dire:
    sono i bei contesti e i bei giornali a costruire i grandi fotografi, non il contrario.
    nessuno nasce “imparato” come un fungo nel bosco.
    cara alan, se tu vedessi questo calendario di maxim delle iene http://www.publiweb.com/service/iene_calendario_2004.html
    diresti, a buon ragione, che il fotografo è uno sfigato che non merita nulla.
    peccato che quel fotografo (ovviamente francese) questo mese sia su vogue (ovviamente francese)…

  32. alan

    X SETTIMIO

    ..chiamasi marchetta e il buon uomo non e’ estraneo anzi… adora farsi strapagare e pigliare x il culo chi e’ disposto ad accettare !… chi e’ da biasimare ? lui o chi e’ cosi’ allocco da dargli quei soldi? 😉

  33. Luca

    Caro Settimio, hai perfettamente ragione: condivido molti dei tuoi pensieri che leggo qui sul blog. L’Italia è sempre di più un paese di raccomandati, dove non c’è più meritocrazia. Purtroppo dopo anni di nepotismo e raccomandati vari, i risultati si vedono: la qualità nell’ambito artistico (e non solo) è sempre più scadente, salvo eccezioni di quei pochi sopravvissuti che oltre alla capacità, la professionalità ed il talento, hanno dovuto per forza di cose, con immensa tenacia e perseveranza, sviluppare anche grandi capacità comunicative, di marketing e di commercio (nonchè qualche centimetro di pelo folto sullo stomaco…) Purtroppo, anche loro, me compreso, ci si è dovuto in qualche modo adattare ad un sistema malato e sottostare al gioco sporco, cercando di sporcarsi il meno possibile. Ma se una meravigiosa nobile e limpida cellula vive dentro un corpo fatto di merda non diventa anche lei uno stronzo? E la soluzione qual’è? Andarsene. Andarsene belli lontani, in paesi dove hanno magari altri difetti ma che almeno sono aperti a nuove idee e che premiano l’impegno e gli sforzi di chi si applica veramente con professionalità. La famosa fuga di cervelli e di talenti… E la beffa sai qual’è? Che quando questi italiani, ormai cittadini del mondo, hanno successo lì, improvvisamente diventano il fiore all’occhiello dell’Italia, in quanto comunque “italiani”. Ma chi rimane, hai ragione tu, è complice; sia come spettatore che come attore. Anche se, te lo devo dire: la mia fidanzata è attrice….. poveri loro!…Ce la passiamo meglio noi fotografi!!!

  34. Alice

    Non mi sono mai paragonata a nessuno, lungi da me, sono agli inizi ho poca esperienza e non ho alcune pretese, se non quella di poter lavorare per crescere.

    Dire che non ci sia nepotismo…mi sembra esagerato, è ben chiaro e a portata di tutti capire che invece ce n’è, e fin troppo.

  35. Renato

    …Settimo io te l’avevo gia’ buttata lì tempo fa’…fai politica…facciamo politica.
    Tutti dobbiamo farla, e la politica si fa tutti i giorni in ogni luogo ed ogniuno nel proprio mestiere.
    Ieri sera c’era Beppe Grillo ad Exit,in tv, alle nove di sera…erano anni, a parte una veloce comparsata a Sky tg 24 di qualche settimana fa, che Grillo non compariva in tv.
    Io penso che questo sia un segnale positivo.
    Al di la’ che si condividano o meno le battaglie di Grillo penso che su una cosa nessuna possa dire niente, la trasparenza e la reale voglia di fare qualcosa per il paese in modo onesto ed utilizzando gli strumenti a disposizione dei cittadini, quella è incontestabile.
    Io seguo un po’ il blog di Grillo e so che si stanno formano “liste civiche” un po’ in tutti i comuni…beh a Milano ancora nulla!Con questo strumento penso che si possa, forse, fare qualcosa ed infiltrarsi in questo sistema malato andando a curare e sanare proprio le cellule…una sorta di trapianto di cellule servirebbe ed essendo le cellule l’unita’ base degli organismi è necessaria la sostituzione.
    Se un comico puo’ fare queste cose perchè non un fotografo 😉 ?
    I penso che gli artisti possano cambiare il mondo perchè l’arte è uno strumento divino.
    Facciamo un bel partito o lista civica di fotografi, architetti, musicisti…
    Facciamo un manifesto…come i futuristi!
    Che cosa abbiamo da perdere in fondo?…molti di noi per la crisi pare pure che non abbiano un cazzo da fare
    🙂

  36. silvia

    Il ponte dei Sospiri che agonizza in quel modo è un chiaro segno di come la nostra società si stia accartocciando su se stessa.
    E’ evidente e non lo si può negare.
    Lo vediamo tutti, ogni giorno, come sia solo il mercato ormai a dettare le regole (scellerate) e a gestire di fatto la vita collettiva.
    Nessuno fa nulla perché è proprio sull’immobilità, l’individualismo, l’indifferenza e la disillusione di fondo, che pone le sue solide fondamenta questo tipo di società del consumo.

    …Il mondo rantola, ma la gente sembra che non se ne accorga…

  37. roberto

    in effetti quello che dici Settimio circa i bei contesti che fanno i grandi fotografi sono d’accordo con te….certo il buon Francesco è bravo ma quando hai alle spalle un “giocattolino” come Vogue allora diventa facile avere le celebrità che posano per te rilassate (il pubblicare su Vogue ti certifica come fotografo vero e cazzuto), avere a disposizione il meglio in quanto ad abiti, accessori, locations, make up, stylist e modelle…direi che sono gli ingredienti che ti permettono di fare delle grandi foto…se poi è mammà che ti permette di averli a gratis…beh direi che non è male!!!! …o no?!?!

    ciao

  38. Matteo

    un mio amico mi ha detto che l’unica volta che ha visto Venezia senza nessun cartellone e’ stato a Las Vegas…

  39. Benedusi

    l’amico di matteo che dice che l’unica volta che ha visto venezia senza cartelloni pubblicitari è stato a las vegas è semplicemente geniale.

  40. Matteo

    beh, lo scambio di battute era stato un po’ diverso: mi stava facendo vedere le foto del viaggio di nozze tra cui quelle della ricostruzione di venezia a las vegas e io ho detto: “cacchio che tristezza pero’!” e lui “beh in realta’ e’ la prima volta che l’ho vista tutta senza cartelloni pubblicitari…”

  41. Valeria

    Accidenti quanto è vero. Le nostre scelte estetiche (o la nostra accettazione di certe scelte estetiche) ci rendono complici e partecipi del sistema culturale che partorisce quelle scelte estetiche.
    Grave errore, quello di pensare che le cose importanti siano “ben altre”, come direbbe qualcuno.

  42. Andrea

    Alan ha ragione, è facile prendersela con Carrozzini… all’inizio anch’io non capivo bene questa situazione.
    Il suo lavoro ha standard qualitativi alti e questo non si discute. E’ facilitato con le celebrities? ok, fortunato lui.

    Il problema sono altri che pubblicano dappertutto e non conoscono il mestiere. Gente che esce fuori dal nulla, senza talento e viene osannata dai vari photo editor e art director.
    Parte tutto da lì e non so se è per mancanza di cultura o altro. In questi ultimi 2 anni c’è stato un abbassamento molto evidente di qualità nell’editoria italiana.

    In pubblicità (non fashion) sta succedendo più o meno la stessa cosa… direttori creativi poco aggiornati e fissati con stili secondo me già vecchi (vedi HDR etc..) , lavorano sempre gli stessi nomi, perchè fa figo tra gli art… 🙂
    Sempre più mi viene chiesto dagli art director di lavorare su layout che secondo me non funzionano e di dare una resa che non amo particolarmente e che so essere sorpassata e fuori moda.

    Ma in questo periodo già mi ritengo molto fortunato ad avere commissioni, per cui per ora va bene così.

    Vi saluto, con la speranza che qualche photo editor e art director legga il blog! 🙂

    ciao!
    Andrea

  43. Giorgio

    Quoto al cento per cento quanto scrive Andrea. Grande parte della rovina culturale della fotografia culturale è frutto della casta ( non riesco a trovare espressione migliore) degli art-director e agenti dalle definizioni più esotiche che si possano coniare, i quali stabiliscono chi deve vivere o chi deve essere lasciato affogare A PRESCINDERE dal talento e in particolar modo ciò vale per gli esordienti, che se non posseggono sufficienti doti imprenditoriali per imporsi, vengono fatti fuori prima ancora di muovere mezzo passo. Debbo riconoscere che altre riviste di moda quotate all’estero, fuori dal circuito Condé Nast hanno il vizio di scimmiottare, o il pregio di fare da nave scuola per eccellenti ” FALSARI” di Roversi, Klein, Penn, Turbeville perché almeno quello stile è già stato sperimentato. Io credevo ingenuamente che almeno gli occhi rossi e le che cadono sullo sfondo di Jurgen Teller costituissero una furbata alla Duchamp, per prendere per i fondelli committenti disposti a pagare miliardi per il nulla, ma vedo che anche queste esasperate avanguardie hanno istituzionalizzato il loro approccio trash con una sequela di riviste celebratissime e di nuovi discepoli che lasciano costernati tutti quelli che ingenuamente credono ancora nel miraggio della ricerca di uno stile personale o del vecchio adagio: “Se vedi una situazione che può ricordare una foto già fatta da altri, allora NON DEVI SCATTARE”. Poveri noi.

  44. Giorgio

    *le OMBRE che cadono sullo sfondo…(mi è sfuggito un sostantivo)

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