Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao,
Riccardo
Benedusi
|
ciao riccardo, grazie
Benedusi
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ciao riccardo, grazie
Benedusi
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ciao riccardo, grazie
Benedusi
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ciao riccardo, grazie
danilo lanteri
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Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
danilo lanteri
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Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
danilo lanteri
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Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
danilo lanteri
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Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
Benedusi
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caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
😉
stammi bene, danilo!
Benedusi
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caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
😉
stammi bene, danilo!
Benedusi
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caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
😉
stammi bene, danilo!
Benedusi
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caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
😉
stammi bene, danilo!
danilo lanteri
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“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
danilo lanteri
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“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
danilo lanteri
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“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
danilo lanteri
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“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
PAOLO
|
…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!
PAOLO
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…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!
PAOLO
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…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!
PAOLO
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…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!
Rick Montanari
Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao,
Riccardo
Rick Montanari
Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao,
Riccardo
Rick Montanari
Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao,
Riccardo
Rick Montanari
Ciao Settimio, io era un po’ che non scivevo e mi sono letto gli ultimi post, sei sempre uno troppo forte! Anche la frase è vera…davvero niente è indispensabile!
Ciao,
Riccardo
Benedusi
ciao riccardo, grazie
Benedusi
ciao riccardo, grazie
Benedusi
ciao riccardo, grazie
Benedusi
ciao riccardo, grazie
danilo lanteri
Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
danilo lanteri
Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
danilo lanteri
Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
danilo lanteri
Attenzione con queste frasi “storiche”.
Sembrano fatte apposta per essere smentite. Spesso sono soltanto esercizi di retorica.Infatti hanno sempre il loro contrario altrettanto piacevole all’orecchio. Certo,anche per sir Spencer Churchill ” I cimiteri sono pieni di gente insostituibile”, confermando la stessa cosa. Ma…Oscar Wilde “agli esami gli sciocchi fanno domande a cui i saggi non sanno rispondere”. Ciao Papi.
Benedusi
caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
😉
stammi bene, danilo!
Benedusi
caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
😉
stammi bene, danilo!
Benedusi
caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
😉
stammi bene, danilo!
Benedusi
caro danilo, in un certo senso hai ragione, spesso e volentieri queste frasi sono fatte per stupire e basta.
ma questa non l’ho presa dal solito oscar wilde, l’ho (pensa te!) scritta io. e quindi, essendo io normalmente d’accordo con me stesso, ho chiaro cosa volevo comunicare.
e cioè questo:
trovo che, in qualsiasi professione, sia fondamentale e importantissimo avere un bagaglio di conoscenze tecniche molto profondo. conoscere di quella professione tutto, ma proprio tutto. al meglio possibile.
solo però quando uno conosce tutto si può rendere conto che quel tutto era completamente inutile, e l’unica cosa veramente importante è quello che uno è diventato. come una scala che serve per salire un piano: è indispensabile per andare sù, ma quando sei su non serve più a nulla.
un esempio, per quello che riguarda la mia professione, è esattamente il servizio che ho fatto oggi, e che presto vedrete.
senza falsa modestia io di fotografia so molto. moltissimo. ho scattato e so scattare con tutti i formati possibili e immaginabili, dal banco ottico 20×25 alla FP4 sviluppata in rodinal e con tutte le luci artificiali e non. dopo vent’anni di professione oggi ho fatto un servizio usando solo ed unicamente una polaroid a colori.
niente altro. no luci. no flash. niente. in una maniera che avrei potuto usare vent’anni fa ad imperia quando io e te andavamo in barca e tu suonavi la chitarra…
ma non sarebbe stato lo stesso: ho dovuto imparare a gestire un banco ottico 20×25 e 20 sirio per scattare con una semplice polaroid.
te l’ho detto, è indispensabile conoscere tutto per conoscere che niente è indispensabile…
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stammi bene, danilo!
danilo lanteri
“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
danilo lanteri
“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
danilo lanteri
“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
danilo lanteri
“Imparare la tecnica per poterne fare a meno” Hai ragione. Succede a tutti i grandi professionisti. Andare oltre quello che la razionalità imposta dalla tecnica rende sicuro e perciò banale. “Per aspera ad astra”. Bravo papi. Tu sai che ti seguo sempre con orgoglio. (hai provato a scattare alla Gioli? stenopeico col panino?)Buon lavoro.Ciao
PAOLO
…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!
PAOLO
…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!
PAOLO
…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!
PAOLO
…questa frase è stata la migliore e più chiara risposta ad un sacco di interventi ultimi sparsi tra i vari post.
Grande!