JULIE DE SANTIS ON STYLE MAGAZINE aggiornato

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[it]ricordo perfettamente di una volta (tantissimo tempo fa, quando incominciavo ad accarezzare l’idea di fare il fotografo professionista da grande) che lessi di un fotografo già affermato che si lamentava di un suo servizio appena pubblicato che aveva, secondo lui, un problemino di impaginazione e questa cosa gli rovinava completamente il servizio.

a suo tempo questa cosa mi sembrava incredibile: per me l’idea di essere su un giornale era già più che sufficiente per essere contento e soddisfatto!

tanti anni dopo invece capisco questo atteggiamento perfettamente bene: pubblicare non basta più, bisogna pubblicare bene!

e non è mica semplice! anzi è molto, molto difficile… ci vuole la buona idea, i vestiti giusti per l’idea, la modella giusta, il trucco e capelli giusti, e magari tutto è perfetto ma non è quello che serve al cliente, oppure per il cliente è perfetto peccato che il risultato sia terrificante…è un po’ come quando si vedono nei film i piloti dei caccia militari che sparano (shooting!) al nemico e devono piazzare il target dentro ad una serie di mirini che si muovono tutti di qui e di lì.

a mio parere, in questo servizio fatto per STYLE, tutti i mirini sono nel posto giusto al momento giusto: storia, styling, trucco e capelli, modella, location…e pure l’impaginazione!

così com’era sul giornale:

e queste le immagini originali:

e anche un po’ di backstage realizzato da pasquale ettorre:

[/it] [en]

I perfectly remember that once upon a time (a long time ago, when I started playing with the idea of becoming a professional photographer when I grew up) I read about an already established photographer complaining about an editorial of his that had recently been published which had, in his view, a little problem with the layout and that this was ruining completely his whole work.

At that time I thought this was unheard of: for me just the thought of being published was more than a sufficient reason to be happy and satisfied!

Many years later I understood this attitude perfectly well: to publish is not enough anymore, you have to publish well!

And it’s not easy! Infact it is very, very difficult… you need a good idea, the right clothesfor the idea, the right model, the right hair and makeup, and perhaps it is all perfect but it is not what the client needs, or for the client is fine pity that the result is terrifying… it is a little like in the movies when you see the airforce pilots aiming (and shooting!) on the enemy and they have to place the target in the middle of a series of viewfinders that are moving all over the place.

In my opinion, in this editorial shot for STYLE, all the viewfinders are in the right place at the right time: story, styling, hair and makeup, model, location…

As it was on the magazine:

here the original pictures:

and some backstage realized by pasquale ettorre:

[/en]

37 risposte

  1. Matteo Bolzarini

    Molto bello il layout, è vero. Ma Settimio le foto low budget con l’on camera flash non ti si addicono proprio, sarebbe stato meglio un set un po’ elaborato con cura e luce d’atmosfera. Lo sfarzo di questa location non fa guadagnare proprio nulla, il servizio mi par un vorrei ma non posso.. Secondo me questa l’hai toppata, anche se rimani bravetto. Rimango comunque un tuo grande fan.

  2. toshio

    Eh Benedusi, forse dovrebbe dare la macchina in mano a qualche giovine promettente, e lei potrebbe pensare a fare il direttore creativo, perchè a vederle bene ste foto lasciano parecchio a desiderare. Con un popò di posto e di ragazza così poteva pensare a far qualcosa di piu curato, no?

  3. LORIS SAMBINELLI

    A me le foto hanno trasmesso tanto sesso e forza della ragazza…..
    che presumo fossero i messaggi che voleva trasmettere Settimio.
    Quindi senza troppi se e senza troppi ma il suo lavoro è stato fatto….
    perchè secondo voi con un paio di foto in HDR il messaggio usciva meglio???? daiiii…non c’è solo la tecnica a sto mondo anzi….

  4. Matteo Bolzarini

    Si poteva farla in hdr e con il ring flash sparato a stecca cosi il suo lavoro lo faceva ancora meglio. Loris, certamente non c’è solo tecnica a questo mondo, ma questa dovrebbe essere fotografia ad altissimi livelli, e di alto c’e solo la ragazza e il posto. Se non gli si rende giustizia allora il lavoro NON è stato fatto. Parere mio chiaramente, da uno che apprezza il valore di produzione e che crede che l’occhio (fotografico) voglia la sua parte. Al posto che sbattermi una bella f___ in faccia illuminandola a caso col flash per davanti solo perchè adesso fa figo così. A me non rende, tutto qua.

  5. Barbara Taurua

    Un servizio indimenticabile….. quasi epico :-))

  6. herbert

    Da foto-amatoriale: non è l’attrezzatura che fa la foto. Ho visto realizzare foto meravigliose con gran cura della luce utilizzando flash da tutti i giorni. Per non fare troppa pubblictà usando i canon 580 ex II. Il flash bisogna saperlo usare e credo sia una cosa difficile. Bravo Settimio mi sei piaciuto 🙂

  7. Mathias Muheim

    Grazie Settimio, apprezzo molto tutto quanto pubblichi e scrivi su questo blog, ma conosco un solo fotografo che davvero sa usare il flash frontale come il faut, troppo facile dire chi é: TERRY RICHARDSON. Mathias

  8. Ettone

    Se c’è una cosa che mi chiedo leggendo l’articolo e guardando le foto è se si possa o no criticare la fotografia di un fotografo esperto come Benedusi o se occorra guardare più a fondo. Non è una critica verso nessuno, sia chiaro, ma una riflessione.

    Sono solito portarmi dietro una frase che mi diceva un caro amico “artista arrivato” e che ho poi riportato ovunque come i pensierini di Jim Morrison sul diario di scuola: “un artista è tale solo quando dipinge il mare verde sapendo che è blu”. Una cazzata? Forse. Magari non era nemmeno sua e me l’ha venduta come tale. Di fatto si tratta di stabilire (prima di criticare) se Benedusi sappia o no che il mare è blu. Perché leggendo certi commenti pare proprio che si stia considerando chi ha esperienza da vendere come lui, al pari di uno che abbia appena iniziato. Personalmente ritengo che Benedusi sappia benissimo che il mare è blu e probabilmente lo analizzerebbe anche a livello biochimico bendato in una notte di tempesta e di fronte a questa certezza ritengo che occorra andare più a fondo quando si osservano i servizi che ci propone.

    Siamo sinceri. Se io, tu o qualunque fotografo “minore” o “amatore” pubblicasse questi singoli scatti sul proprio blog o su altri canali di fotografia, verrebbe subissato da commenti negativi del tipo: sul pavimento e sui vetri si vede il bagliore del flash, le linee sono tutte storte, che figa che è la modella e… come hai fatto a trovare una location così?
    Questi sarebbero i commenti e pochissimi sarebbero i feedback realmente positivi.
    Ma questo tipo di fotografia, diretta, paparazzata, di getto, di cuore, realizzata con il flash frontale, che sembra poco studiata e alla portata di tutti in realtà è uno stile, uno stile bello e buono che si sposa in modo perfetto con la carta stampata, ad esempio sulle pagine di una rivista quale Vogue, Style, Vanity Fair (mi sovviene Richardson) o su un bel libro della Taschen (mi sovvengono gli scatti di Newton). Perché è così: se da un lato questi scatti sul web rendono meno, dall’altro, conditi con una bella impaginazione prendono forma e diventano arte… E la bravura, a mio avviso, sta proprio nel calibrare tutto ciò; nell’immaginare come appariranno una volta impaginati, tagliati, conditi con i testi di un articolo affinché mantengano il loro stile (perché di uno stile si tratta, piaccia o non piaccia) e la loro forza.

    Condivido quindi a pieno la perplessità di Benedusi consapevole che un servizio del genere avrebbe potuto prendere varie strade a seconda di come sarebbe stato impaginato e la soddisfazione nel vedere un prodotto finito che trova la sua approvazione…
    E poi, sia chiaro. Penso di avere in comune con la fotografia di Benedusi solo il fatto che entrambi usiamo una macchina fotografica, ma passo dal suo blog ogni volta che vedo un aggiornamento perché sono consapevole che carpire preziose dritte da chi conosce a fondo “il mare degli elementi della fotografia” sia cosa buona e giusta.

    E vissero tutti felici e contenti, amen.

  9. LORIS SAMBINELLI

    ETTONE quoto a dismisura sopratutto la frase che noi “fotografi” condiviamo con la fotografia di Benedusi soltanto la stessa macchina Canon.

  10. Alessio

    Chi (come me) segue e stima Settimio da anni, sa che i suoi servizi sono sempre fatti per raccontare una storia, e mai banali scatti alla figa di turno.
    Questo ne è un esempio lampante: niente studio, niente illuminazione costruita, niente pose plastiche, niente magheggi digitali. Solo scatti “rubati” ad una ragazza (e non fa niente che sia bellissima) mentre si allaccia le scarpe o si lega i capelli.
    Hai ragione Benedusi, qui tutto funziona alla grande!
    Chi critica l’uso del flash in camera secondo me non ha capito nulla di questo servizio, ed è ancora fermo alle foto HDR di ragazze nude in fabbriche abbandonate….

  11. Umberto

    da chi, come me, si sente ignorante in materia, un complimento in più (se mai servisse) al Sig. Benedusi in quanto persona che in primo luogo scrive e pubblica quello che si sente ed in secondo luogo che vive della sua passione la fotografia (ad alti livelli)…
    Mi chiedo se solo uno di quelli che ha risposto in maniera così saccente (almeno secondo il suo punto di vista) avrebbe saputo realizzare qualcosa del genere…

    Meno male che qualcuno non si è messo a parlare anche di Istogrammi…

  12. Umberto

    da chi, come me, si sente ignorante in materia, un complimento in più (se mai servisse) al Sig. Benedusi in quanto persona che in primo luogo scrive e pubblica quello che si sente ed in secondo luogo che vive della sua passione, la fotografia (ad alti livelli)…
    Mi chiedo se solo uno di quelli che ha risposto in maniera così saccente (almeno secondo il suo punto di vista) avrebbe saputo realizzare qualcosa del genere…

    Meno male che qualcuno non si è messo a parlare anche di Istogrammi…

  13. toshio

    Beh io con poca modestia credo di fare meglio. O per lo meno ci metto piu impegno nei miei lavori, per mia sodisfazione e per rispetto del cliente. Non conosco Benedusi ma conosco i suoi lavori. A me pare chei faccia come dice Bolzarini, è consapevole che rincorrere il vorrei ma non posso sia faticoso, e allora va contro quello che tutti si aspettano e lo propone ben servito con belle parole. Mica scemo, fa bella figura agli occhi dei piu che lo lodano, e tutto sommato ne esce con poco sforzo.

  14. Francesca Stella

    Poche parole ma efficaci: a me il servizio piace. Settimio in genere utilizza la luce naturale, questa volta ha optato per il flash frontale. E allora? E’ una differenza solo a livello tecnico, perchè le foto portano sempre la sua firma nel contenuto, nell’atteggiamento e nell’estetica: ha ritratto l’erede della mega azienda come se fosse una ragazza comune. E non lo intendo negli aspetti esteriori, vedi abiti e location sontuosi, che stanno invece a rappresentare il suo mondo – mi correggo: l’idea che la gente può avere del mondo di una come lei – quanto nella spontaneità di una giovane donna che gioca col fotografo come se fosse un suo amico che è con lei mentre si prepara per una festa. Cerchiamo qualche volta di andare un po’ oltre la superficie e proviamo a leggere il significato delle cose, che Settimio lo sa bene che il mare è blu (quoto Ettone). Questo è un Max casting paparazzato e secondo me ci sta tutto, dalle scarpe di Settimio visibili intorno al soggetto che lo guarda da terra (bravo per non averle tagliate), all’impaginazione. Settimio si è divertito, non lo vedete com’è felice mentre scatta? E lasciategliela godere cribbio, che la fotografia è anche questo!

  15. Francesco

    personalmente trovo le foto veramente belle! purtroppo mi tcca leggere ‘sti commenti da tecnofotografi sulle tecnoca..te del 580 in camera ecc…. quando Settimio aveva aperto la discussione criticando l’intervento dell’impaginatore della rivista che effettivamente ha sfregiato le foto originali di Settimio tagliando e quindi intervenendo dove non doveva nemmeno pensare di mettere le mani! Un po’ come se una galleria d’arte volesse esporre una scultura in una stanza ma essendo il soffitto troppo basso…. Che si fa? Motosega e tagliamomun pezzo della scultura? t’immagini l’autore com’è felice?!

  16. settimio

    una precisazione importante, probabilmente non sono stato chiaro: di questo mio servizio mi piace proprio tutto, compresa l’impaginazione!
    l’esempio che facevo all’inizio del post era un vero esempio, ho citato l’impaginazione come avrei potuto citare qualsiasi altro dettaglio…

  17. Francesco Marinelli

    Si sartebbe potuto usare un ring o 2 bank o sette ombrelli o l’hdr o la pellicola b/n e la stampa in camera oscura, la polaroid, il banco ottico, il dragherottipo, la pinehole e tante altre cose ma se non sai come comportarti con la persona che hai davanti per ottenere ciò che il cliente desidera (e non tu fotografo!) ogni tecnicismo non ti serve ad un benemerito xxxxx.
    Ciao a tutti e buon natale.
    Francesco

  18. alessandro

    piu’ vado avanti a leggere questi commenti piu’ do ragione al fotometro e al fatto che e’ vero ci sono miliardi di persone che possono fare foto clamorosamente perfette tecnicamente ma che solo un paio riusciranno ad uscire dagli schemi e saranno quelli che avranno un posto al sole rispetto agli occhi dei “critici”. Resta da capire poi chi puo’ criticare chi.
    Ho notato anche che dopo il fotometro molti di piu’ criticano le discussioni di questo blog.
    Mi piacerebbe far capire che si puo’ osservare ma anche rimanere in silenzio.
    Non vi chiameranno a fare i servizi leggendo i commenti di questo blog o Settimio a fare da assistente.
    Settimio e’ alternativo ma anche tremendamente classico, specie nella gavetta.
    Saluti!

  19. Settimio

    @Piernicola: ma secondo te?!? non prendo neanche la macchina fotografica in mano, se non mi pagano!

  20. piernicola

    Allora Settimio se sei riuscito a farti pagare queste foto, io lo annuncio ufficialmente a tutto il mondo, e mi assumo la responsabilità di quello che sto dicendo, tu sei davvero IL maestro. Ai miei occhi non sei più un famoso fotografo, ma sei divenuto un guru della fotografia!

  21. Settimio

    @Piernicola: scusami, rispondo raramente ma tu mi rendi molto curioso.
    non capisco, se la tua sia ironia o cosa.
    perché hai dei dubbi che mi abbiano pagato?
    perché è messo in dubbio che un fotografo sia pagato?
    qualcuno fa il fotografo gratis?!?!

    è come se chiedessero se una pizza in pizzeria (buona o cattiva che sia…) venga pagata o no! già il fatto che ci sia il dubbio mi fa molto, ma molto strano. o no?

  22. piernicola

    Sono onorato che tu abbia ritenuto opportuno rispondere alle mie domande, e questa è la parte seria del discorso.
    Invece quella precedente era ironica, anzi ad essere più preciso provocatoria, almeno quanto la tua risposta, e aveva come intenzione quella di aprire un dibattito sulle due faccie di una stessa medaglia. Da un lato chi deve sgobbare per affermarsi arrivando (partendo da) a proporsi gratis per i primi lavori, anche se fa più cool parlare di TF o peggio ancora l’azienda ti dice che devi essere onorato e ti varrà come pubblicità, e dall’altro lato della mefaglia un professionsita affermato che valorizza al massimo il buon nome costruito in tanti anni di sacrifici e duro lavoro, scattando un servizio di questa portata in 5 secondi netti con ring flash (o flash on board cambia si ma cambia poco), adducendo come motivazione la solita solfa dell’anima, dell’idea, della ‘mano’, del trasmettere emozioni e della sostanza, che sarebbero le vere freccie all’arco del fotografo a dispetto di chi è arido e privilegia tecnica e forma. Io vivo a lecce dove riesco a farmi apgare i matrimoni grazie a dio, ma il concetto stesso di ADV e tutto il resto semplicemente non esistono.

  23. piernicola

    PS Ritorno alla serietà con cui ero partito: scusa l’ignoranza ma perchè un cavo sync collegato allo Speedlite? C’erano altre luci? E comunque il lampo del flash non avrebbe innescato ugualmente le fotocellule o erano così distanti?

  24. piernicola

    forse non tanto, ma è un peccato perchè qui appena si parla di fotografia l’attenzione scema all’istante!

  25. Anna

    “qui appena si parla di fotografia l’attenzione scema all’istante!”: che stoccata! (godo)

  26. settimio

    @piernicola: ma quale cavo sync?!? quello ti sembra un cavo sync?!?! e ti sembra che nelle immagini del servizio ci siano altre luci?!?

  27. Luca Portentoso

    se non sbaglio è la batteria esterna per il flash….se vuoi tempi di ricarica veloci e molti scatti con il flash nn puoi affidarti alle pile….però magari mi sbaglio….

  28. Piernicola

    Si mi sembrava un cavo sync altrimenti non avrei chiesto ti pare? E siccome si vede che la luce è solo quella non mi spiegavo il motivo, come non me lo spiego adesso se dovesse trattarsi di uan batteria esterna per il flash. Potesti pure dire cosa è no, in questo modo io avrei finalmente imparato qualcosa che riguarda la fotografai da um maestro fotografo. La frase ‘l’attrezzatura e la tecnica non c’entra’ la lascio agli amatori, ogni tanto m ipaicrebbe che si parlasse anche di fotografia nei blog dei grandi fotografi e non slo delle solite colgionate tipo atmosfera feeling anima e ide e cose da raccontare che ormai ne abbiamo piene le tasche e le trovi su ogni stato di facebook o su ogni sito di amatore che si crede super fotografo! Io racconto una storia, io illustro un’idea, scatto per racocntare le emozioni che provavo io mente fotografavo ecc ecc… CHE PALLE!!!!!! A cosa serve quel cavo Settimio? Se posso chiedere….

  29. Piernicola

    PS: a te la tua sembra una risposta? Si può sapere a cosa CRISTO (esortazione alla schettino) serve quel cavo? per me sarebbe davvero edificante, è l’unica domanda da fotografo a fotografo che sia mai comparsa in questo blog per giove!

  30. Barbara Taurua

    Forse è questo il motivo per cui gli editoriali importanti li indirizzano a Meisel e Co…..il maestro Benedusi non usa il cavo sync!!!!!! :-))

  31. Piernicola

    Cioè davvero non credo ai miei occhi! Sembra una domanda così stupida? Se si è davvero cos’ oscena da no meritare risposta? DAvvero in un blog di un fotograffo di questo (grande) livello si deve per forza solo parlare di feeling poesia mood …racocntao una storia, le mie foto nascono da un’idea…. Queste cose lasciamole ai fotoamatori (uno ha scristto che si sente visionario astratto e metafisico e ha nel porto solo culi e tette! metà fisico cofrse vuole dire!). Sono convinto che parlare un pò di quel cavo avrebbe molto senso invece. Molti hanno l’illusione che la tecnica e la teoria ingabbiano la creatività. Intanto sono uan solida base sulla quale poggiar ei piedi per spiccare i voli pindarici della fatnasia e dell’inventiva, e poi davvero non se ne può più di gente che cita sempre CAPA HCB LaCHappelle e le solite frasi! BASTA VI PREGO! DITEMI DOVE SI COLLEGA QUEL CAVO! SALITE A BORDO CAZZO!

  32. piernicola

    chiramente è un esmepio generico visto che il maestro usa Canon. Ma scusatemi io ho perso la mano perchè il flash on camera non lo suo più nemmeno duranti i matrimoni!

  33. andrea

    bellissime foto.
    mi piace tutto.
    freschezza.
    fottersene degli invidiosi.

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