los angeles #05/credit card

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[it]finito anche il lavoro a los angeles.
sono adesso nella lounge della air france, in attesa del mio volo per parigi e quindi milano.
è andato tutto abbastanza bene.
di una cosa vorrei scrivere, e la prendo un po’ alla lontana:
per un certo periodo ho fatto il docente all’istituto europeo di design.
a volte per dei periodi più lunghi, a volte solo per degli spot veloci o ai ragazzi che finivano il corso o che lo iniziavano.
era anche piacevole e divertente, poi però ho dovuto diminuire, se non annullare, la mia disponbilità, a causa dei continui impegni di lavoro, che rendevano impossibile una mia presenza costante. ma questa è un’altra storia.
quello che vorrei raccontare è che per un certo periodo nella prima lezione facevo una cosa che sarà sembrata ai più sborrona, arrogante, altezzosa e soprattutto fuori luogo. iniziavo la lezione più o meno così: “ciao ragazzi, sono qui per cercare di insegnarvi come sia possibile diventare fotografi di moda e fare in maniera tale che questa possa diventare per voi un vera e propria professione. prima però di raccontarvi di macchine fotografiche, giornali, campagne pubblicitarie, test, modelle, truccatori, redattrici…e quant’altro vorrei che prendeste coscienza di una cosa che prima di tutte le altre è assolutamente fondamentale per fare il fotografo di moda in maniera professionale”.
a quel punto la platea mi guardava curiosa, anche perchè aprivo la mia giacca tirando fuori il mio portafoglio.
aprivo il portafoglio e tiravo fuori la mia american express.
la sventolavo in aria e così continuavo:”ragazzi, questa è l’unica cosa veramente indispensabile, oltre ovviamente al vostro talento e alle vostre buone idee, per fare il fotografo di moda. le macchine fotografiche si possono noleggiare, lo stesso i flash, le pellicole, i computer…qualsiasi cosa si può trovare là dove andrete a fare le fotografie. ma l’unica cosa veramente fondamentale è una buona carta di credito con un’ottima copertura.”
tutti mi guardavano allibiti, chi con compassione per la mia supposta arroganza, chi con sufficiente incredulità.
anche perchè, diciamolo, la carta di credito era, ed è, un’american express d’oro.
mi vedevano, come probabilmente mi vedete voi che leggete queste righe, come il fotografo fighetto che vuole solo fare ancora di più il fighetto con una scenetta fighetta.
invece non era una scenetta, ero, e sono, assolutamente convinto di quello che stavo raccontando.
per andare al dunque: se in questi giorni di lavoro qui a los angeles non avessi avuto una valida carta di credito (ok, un’american express d’oro…) sarebbe stato impossibile finire il lavoro.
non dico difficile.
non dico complicato.
dico assolutamente impossibile.
sarei tornato a casa a milano senza fotografie.
mica una cosetta da poco, no?
quindi: volete fare i fotografi di moda?
fatevi una buona carta di credito.[/it] [en]even the job in los angeles has been completed.
i’m in the air france lounge, waiting for my flight to paris and then to Milan
all went almost well.
one thing I want to talk about, and i take it from far:
for a short period of time i was teaching at the european institute of design,
sometimes for longer periods, sometimes only for quick spots to beginners or end of course students.
it was somehow pleasant, but i had to reduce if not cancel, my availability, because of continuous work commintments, preventing me from being present all the time for one reason or the other.
what i want to tell is that for a certain period during the first lesson i was doing something that could seem a big show off, arrogant, haughty and specially out of contest: i was starting the lesson more or less like this: “hi guys, i’m here to teach you how it is possible to become fashion photographers and manage to make it a real profession. before i start to tell you about cameras, magazines, advertising campaign, tests, models, make-up artists, editors, …and so on i would like you to acknowledge one fundamental item that is paramount if you want to became a professional fashion photographer”
at this stage the audience would look at me puzzled, because in the meantime i would open my jacket and take out my wallet
i would open my wallet and take out my american express .
i would showel it in the air saying: “guys, this is the only irreplaceable item , obviously beside your talent and good ideas, to be a fashion photographer.
you can rent cameras, flash lights, films, computers …. you can find anything wherever you are going to shoot, but the real fundamental item is a good well loaded credit card”.
Everybody would lokk at me amazed, some with pity for my excessive arrogance, some with a good dose of disbelieve.
also because my credit card was and is a gold american express.
they saw me, like you see me now while reading these lines, like the hunk photographer that wants to be even hunkier with a hunk scene.
instead it was not a scene, I was and I am absolutely convince of what I was talking about.
to come to the point: if during these days while working in los angeles I didn’t have a valid credit card (all right, a gold American express …) it would have been impossible to complete the job.
i do not say difficult.
i donot say complicated.
i say absolutely impossible,
i would have come back to milan with no photos at all.
not a light matter, isn’t it?
so: do you want to be a fashion photographer?
get a good credit card first.
[/en]

68 risposte

  1. Benedusi

    attenzione!
    quando dico che è necessario avere un buona carta di credito per fare con successo il fotografo professionista non dico che:
    -le buone idee, gli entusiasmi, la creatività, la cultura dell’immagine e non solo, e quant’altro non siano cose importanti! tutt’altro! sono cose assolutamente fondamentali.
    è sicuramente un enorme errore pensare che basti una carta di credito per fare questo mestiere.
    questo è solo un mezzo, per fare in maniera tale che il lavoro vada a buon fine, cosa importante quanto le idee.
    anzi io la metterei così: da un lato che sono i mezzi, dall’altro i contenuti.
    entrambe le cose sono fondamentali e si integrano uno con l’altro.
    un grande pianista deve avere grandi capacità musicali ma anche un meraviglioso pianoforte e una sala con una meravigliosa acustica.
    le due cose devono andare di pari passo, e su due binari paralleli.
    -men che meno ho voluto dire che serva essere ricco per fare il fotografo professionista.
    una cosa è avere una buona carta di credito, che penso chiunque si possa permettere, un’altra è avere un sacco di soldi.

    quello di cui ho voluto parlarvi in questo post è un’aspetto che sembra marginale, ma che è invece estremamente importante in questa professione.
    per andare alla concretezza vera delle cose, lo dico e lo ribadisco: partirei per un servizio fotografico anche senza macchine fotografiche, ma mai senza carta di credito.
    non è snobbismo, è semplicemente la volontà di tornare a casa con il lavoro.

    per tutti gli altri discorsi vi consiglio di guardare domenica 2 dicembre rai tre, report…

  2. Benedusi

    attenzione!
    quando dico che è necessario avere un buona carta di credito per fare con successo il fotografo professionista non dico che:
    -le buone idee, gli entusiasmi, la creatività, la cultura dell’immagine e non solo, e quant’altro non siano cose importanti! tutt’altro! sono cose assolutamente fondamentali.
    è sicuramente un enorme errore pensare che basti una carta di credito per fare questo mestiere.
    questo è solo un mezzo, per fare in maniera tale che il lavoro vada a buon fine, cosa importante quanto le idee.
    anzi io la metterei così: da un lato che sono i mezzi, dall’altro i contenuti.
    entrambe le cose sono fondamentali e si integrano uno con l’altro.
    un grande pianista deve avere grandi capacità musicali ma anche un meraviglioso pianoforte e una sala con una meravigliosa acustica.
    le due cose devono andare di pari passo, e su due binari paralleli.
    -men che meno ho voluto dire che serva essere ricco per fare il fotografo professionista.
    una cosa è avere una buona carta di credito, che penso chiunque si possa permettere, un’altra è avere un sacco di soldi.

    quello di cui ho voluto parlarvi in questo post è un’aspetto che sembra marginale, ma che è invece estremamente importante in questa professione.
    per andare alla concretezza vera delle cose, lo dico e lo ribadisco: partirei per un servizio fotografico anche senza macchine fotografiche, ma mai senza carta di credito.
    non è snobbismo, è semplicemente la volontà di tornare a casa con il lavoro.

    per tutti gli altri discorsi vi consiglio di guardare domenica 2 dicembre rai tre, report…

  3. claudio

    X la cronaca… se non era per la Amex Gold di Settimio io rimanevo fuori dalla mia camera di albergo perchè la mia “pezzentissima” Visa era arrivata al massimale consentito mensilmente e l’albergo ha disattivato la mia chiave elettronica per accedere alla camera…
    Divertente situazione se consideriamo che:

    1_ comunque non dovevo pagare io la mia camera
    2_ erano 5 giorni che mi vedevano e mi salutavano e quindi sapevano che non ero un passante
    3_ nella stanza avevo TUTTO.. vestiti e attrezzatura fotografica compresa!!!!

    Effettivamente la schedina gialla ha facilitato di molto la continuazione del servizio… 🙂

  4. claudio

    X la cronaca… se non era per la Amex Gold di Settimio io rimanevo fuori dalla mia camera di albergo perchè la mia “pezzentissima” Visa era arrivata al massimale consentito mensilmente e l’albergo ha disattivato la mia chiave elettronica per accedere alla camera…
    Divertente situazione se consideriamo che:

    1_ comunque non dovevo pagare io la mia camera
    2_ erano 5 giorni che mi vedevano e mi salutavano e quindi sapevano che non ero un passante
    3_ nella stanza avevo TUTTO.. vestiti e attrezzatura fotografica compresa!!!!

    Effettivamente la schedina gialla ha facilitato di molto la continuazione del servizio… 🙂

  5. claudio

    X la cronaca… se non era per la Amex Gold di Settimio io rimanevo fuori dalla mia camera di albergo perchè la mia “pezzentissima” Visa era arrivata al massimale consentito mensilmente e l’albergo ha disattivato la mia chiave elettronica per accedere alla camera…
    Divertente situazione se consideriamo che:

    1_ comunque non dovevo pagare io la mia camera
    2_ erano 5 giorni che mi vedevano e mi salutavano e quindi sapevano che non ero un passante
    3_ nella stanza avevo TUTTO.. vestiti e attrezzatura fotografica compresa!!!!

    Effettivamente la schedina gialla ha facilitato di molto la continuazione del servizio… 🙂

  6. claudio

    X la cronaca… se non era per la Amex Gold di Settimio io rimanevo fuori dalla mia camera di albergo perchè la mia “pezzentissima” Visa era arrivata al massimale consentito mensilmente e l’albergo ha disattivato la mia chiave elettronica per accedere alla camera…
    Divertente situazione se consideriamo che:

    1_ comunque non dovevo pagare io la mia camera
    2_ erano 5 giorni che mi vedevano e mi salutavano e quindi sapevano che non ero un passante
    3_ nella stanza avevo TUTTO.. vestiti e attrezzatura fotografica compresa!!!!

    Effettivamente la schedina gialla ha facilitato di molto la continuazione del servizio… 🙂

  7. ciro

    …bè era abbastanza chiaro quello che avevi voluto dire, come ogni lavoro free lance la fotografia ha una faccia imprenditoriale. Quindi nessuno credo, dotato di intelletto pensa di fare ciò senza avere in mente un minimo di gestione delle proprie entrate, ovvero crescere pianificando e reinvestendo i propri guadagni in porgetti sempre piu ambiziosi… o nel caso dei fotografi prima le foto le fai dietro casa poi a palermo poi a londra e infine a L.A.
    Credo che sia molto raro che venga affidato ad uno alle prime armi un lavoro di 10 gg alle fiji? o no? con il tempo i soldi arrivano e i lavori grossi pure… è il modo in qui si dicono le cose che fà la differenza poichè il concetto era lapalissiano per chiunque … a meno che qualcuno qui o allo IED non crede che i soldi li anticipa il committ. Ma qui la gente si dichiara umana non scesa dalla “Luna”…

  8. ciro

    …bè era abbastanza chiaro quello che avevi voluto dire, come ogni lavoro free lance la fotografia ha una faccia imprenditoriale. Quindi nessuno credo, dotato di intelletto pensa di fare ciò senza avere in mente un minimo di gestione delle proprie entrate, ovvero crescere pianificando e reinvestendo i propri guadagni in porgetti sempre piu ambiziosi… o nel caso dei fotografi prima le foto le fai dietro casa poi a palermo poi a londra e infine a L.A.
    Credo che sia molto raro che venga affidato ad uno alle prime armi un lavoro di 10 gg alle fiji? o no? con il tempo i soldi arrivano e i lavori grossi pure… è il modo in qui si dicono le cose che fà la differenza poichè il concetto era lapalissiano per chiunque … a meno che qualcuno qui o allo IED non crede che i soldi li anticipa il committ. Ma qui la gente si dichiara umana non scesa dalla “Luna”…

  9. ciro

    …bè era abbastanza chiaro quello che avevi voluto dire, come ogni lavoro free lance la fotografia ha una faccia imprenditoriale. Quindi nessuno credo, dotato di intelletto pensa di fare ciò senza avere in mente un minimo di gestione delle proprie entrate, ovvero crescere pianificando e reinvestendo i propri guadagni in porgetti sempre piu ambiziosi… o nel caso dei fotografi prima le foto le fai dietro casa poi a palermo poi a londra e infine a L.A.
    Credo che sia molto raro che venga affidato ad uno alle prime armi un lavoro di 10 gg alle fiji? o no? con il tempo i soldi arrivano e i lavori grossi pure… è il modo in qui si dicono le cose che fà la differenza poichè il concetto era lapalissiano per chiunque … a meno che qualcuno qui o allo IED non crede che i soldi li anticipa il committ. Ma qui la gente si dichiara umana non scesa dalla “Luna”…

  10. ciro

    …bè era abbastanza chiaro quello che avevi voluto dire, come ogni lavoro free lance la fotografia ha una faccia imprenditoriale. Quindi nessuno credo, dotato di intelletto pensa di fare ciò senza avere in mente un minimo di gestione delle proprie entrate, ovvero crescere pianificando e reinvestendo i propri guadagni in porgetti sempre piu ambiziosi… o nel caso dei fotografi prima le foto le fai dietro casa poi a palermo poi a londra e infine a L.A.
    Credo che sia molto raro che venga affidato ad uno alle prime armi un lavoro di 10 gg alle fiji? o no? con il tempo i soldi arrivano e i lavori grossi pure… è il modo in qui si dicono le cose che fà la differenza poichè il concetto era lapalissiano per chiunque … a meno che qualcuno qui o allo IED non crede che i soldi li anticipa il committ. Ma qui la gente si dichiara umana non scesa dalla “Luna”…

  11. Marco Maroni

    ….lunedì vado in stamperia a far laminare oro la Visa…magri qualcuno ci casca, beh di sicuro casco io alla fine del mese 🙂
    …una modella mi ha contatto per un composit…nelle varie mail ad un certo punto chiede…”poi vorrei conoscere l’indirizzo del tuo studio”…e chi ce l’ha uno studio!! forse dovevo risponderle con il le prime 4 cifre della mia Visa 🙂

    marco

  12. Marco Maroni

    ….lunedì vado in stamperia a far laminare oro la Visa…magri qualcuno ci casca, beh di sicuro casco io alla fine del mese 🙂
    …una modella mi ha contatto per un composit…nelle varie mail ad un certo punto chiede…”poi vorrei conoscere l’indirizzo del tuo studio”…e chi ce l’ha uno studio!! forse dovevo risponderle con il le prime 4 cifre della mia Visa 🙂

    marco

  13. Marco Maroni

    ….lunedì vado in stamperia a far laminare oro la Visa…magri qualcuno ci casca, beh di sicuro casco io alla fine del mese 🙂
    …una modella mi ha contatto per un composit…nelle varie mail ad un certo punto chiede…”poi vorrei conoscere l’indirizzo del tuo studio”…e chi ce l’ha uno studio!! forse dovevo risponderle con il le prime 4 cifre della mia Visa 🙂

    marco

  14. Marco Maroni

    ….lunedì vado in stamperia a far laminare oro la Visa…magri qualcuno ci casca, beh di sicuro casco io alla fine del mese 🙂
    …una modella mi ha contatto per un composit…nelle varie mail ad un certo punto chiede…”poi vorrei conoscere l’indirizzo del tuo studio”…e chi ce l’ha uno studio!! forse dovevo risponderle con il le prime 4 cifre della mia Visa 🙂

    marco

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