LUISA VIA ROMA

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Una realtà pazzesca quella di Luisa Via Roma, veramente! Bravi tutti.

Sarebbe da fare un discorso serio, provo a farlo.

L’informazione moda dovrebbe essere libera ed indipendente, e fatta per informare il lettore di ciò che succede e soprattutto succederà nel panorama della moda. Dovrebbe, esatto. Perché, lo sanno anche i sassi, così non succede.

Perché i referenti dei giornali non sono i lettori ma gli inserzionisti. Motivo per cui i giornali (non tutti, ma molti sì) fanno sempre più cagare: non si realizza il buono, il giusto e il bello, ma ciò che serve per acquisire e tenere il cliente pubblicitario.

Detto in parole semplici: se il maglificio MAGLIEFELICI è inserzionista di un certo giornale quel certo giornale deve pubblicare nei propri redazionali le celeberrime maglie realizzate con lana di topo intrecciata con cioccolatini al latte e fili di ferro arrugginito. DEVE! E deve pure dire che sono il must della prossima stagione e che chi non le compra è una poveretta out che non capisce un belino! Così funziona. E il risultato, lo ribadisco, è che i giornali fanno cagare.

L’ossimoro assoluto, il corto circuito totale è che una struttura come Luisa Via Roma, nata come negozio e quindi con un unico e semplicissimo obiettivo (VENDERE!) si ritrova ad essere un vero veicolo di informazione, libera ed indipendente. Incredibile ma è proprio così! Perché cosa succede: che il celeberrimo negozio fiorentino (diventato ora un importantissimo eCommerce) si ritrova a fare (loro sì!) vera informazione, libera ed indipendente. Perché? Perché hanno un solo scopo, vendere, e non informare: e questo, per assurdo, li rende liberi.

Ciò che avviene è che, avendo i magazzini con il meglio del meglio della moda, degli accessori e del design (e quindi non parliamo di MAGLIEFELICI, ma di BALMAIN) decidono di realizzare degli editoriali dove l’unico obiettivo è realizzare qualcosa di bello: cosa che i giornali hanno completamente dimenticato come fare.

Insomma, una modifica della struttura della comunicazione molto interessante, che trovo meriterebbe un’analisi migliore e più approfondita della mia…

Conosco tutto ciò bene perché ho realizzato recentemente uno di questi progetti editoriali. E’ stato molto bello, veramente. Eccolo:

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Stylist: Valentina Guidi Ottobri @luisaviaroma
Hair and Make-up: Alessandra Poli
Model: Olha Monchar @mpmanagement
Assistants: Francesca di Gregorio, Camilla Prandoni @luisaviaroma

7 risposte

  1. Beppe

    Bel lavoro, molto curato e ben studiato, realizzato con molta cura dei dettagli, …come sempre, per quanto valga il mio parere, Bravo! E bravo il team!

  2. Stefano

    Un bellissimo lavoro! Curato nei minimi dettagli! Complimenti!

  3. Fabrizio

    Buongiorno, finalmente vedo superato quel traguardo che rende libero, futuristico il fotografo, in quel pensiero pulito
    di creare bella fotografia (Complimenti)

  4. ugo

    non è un problema solo dell’editoria di moda. è proprio il concetto stesso di di editoria classica che non funziona più se è solo dipendente dagli incassi pubblicitari degli inserzionisti. E ovvio che poi tengano il coltello dalla parte del manico.
    ma tutti i mercati dipendenti da riviste specializzate, versano nelle identiche situazioni.

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