RITRATTO A PIERPAOLO PERONI

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Sono al pronto soccorso oftalmico che è qualche giorno che mi fa male un occhio e c’è pure una pallina dentro. Direi nulla di grave, comunque: mi hanno dato codice bianco, che è un filo meglio di una pacca sulle spalle. Temo di avere una lunga attesa davanti.

E allora scrivo e vi racconto una cosina:

nei giorni scorsi scrive su qualche social Pier Paolo Peroni che sta per compiere gli anni e che gli piacerebbe avere come regalo un ritratto fatto da me.

Sinceramente io non so perchè lo seguo, abbiamo tanti amici in comune, ma non ci conosciamo personalmente.

Gli scrivo che mi farebbe piacere esaudire il suo desiderio e fargli un ritratto.

Qualche giorno fa viene in studio.

È come immaginavo, e come spesso sono le persone che lavorano nella musica: simpatico, espansivo.

Lí comincia il mio studio. In quei casi mi sento come uno squalo che gira intorno alla preda, per capire quando e come sferrare l’attacco.
In questi casi faccio parlare il più possibile la preda, parlando io stesso molto. Ovviamente ascolto cosa mi racconta, ma più che altro uso questo tempo per capire, per studiare.

Mi ricordo di un periodo che frequentavamo dei maghi, e Wolf, che tra le altre cose faceva il mentalista, mi spiegava che all’inizio di ogni serata lui prendeva di mira una persona e, a sua totale insaputa, se “lavorava” per tutta la sera, portandola dove lei non aveva la più vaga idea di essere condotta.

Io, quando faccio un ritratto, faccio, o almeno cerco di fare nella stessa maniera: accerchiamento, studio, empatia.

Pier Paolo non sta mai fermo. Si muove ininterrottamente. Sembrerebbe sotto l’effetto di droghe psicotrope, mentre secondo me non si fa nulla. (chissà quanti malintesi, ai concerti…)

Voglio assolutamente che nel mio ritratto ci sia un suo movimento.

Lo sistemo davanti alla mia luce naturale.

Lo faccio respirare.

E scatto. Per non più di 10 minuti.

Alla fine scelgo e ritocco convertendo l’immagine in bianco/nero e quadrata: immaginandola copertina di uno di quei vecchi album musicali che PierPaolo ha sicuramente amato (Neil Young?).

Ecco questo il ritratto a Pier Paolo Peroni, per il suo compleanno, che è oggi. Questo il mio regalo per questo nuovo Amico.

Che magia unica che ha la fotografia: il farti conoscere ed incontrare persone! 🙂

PS: uscito dal pronto soccorso. Cisti infiammatoria episclerale nasale. Dovrei sopravvivere… 😉

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4 risposte

  1. Gilberto

    Anche a me piacerebbe come regalo un ritratto fatto da te

  2. Herbert

    La foto è bella, nulla da dire; ma mi viene da riprendere un pensiero di un tuo amico, un certo Chicco: ma perchè queste pose da mal di denti? Non è old style? Il Pierpa è catatteristico anche senza impostazione da duro 🙂

    Sei sempre un mito comunque

  3. marco

    sta foto è na cagata!
    sai fare moooooolto ma moooolto meglio.
    A benedu’ anche se sei tra i promi della classe…. stavolta 5– (cinque meno meno)

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