RIVISTE DI FOTOGRAFIA

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[it]quando avevo 15/16 anni le riviste di fotografia sono state per me molto importanti. tantissimo. hanno sicuramente contribuito a quel poco o tanto che so della fotografia.

in particolar modo in quei tempi era incredibilmente bello PROGRESSO FOTOGRAFICO: io che arrivavo da una cultura umanistica trovare qualcuno che affrontasse la fotografia con la stessa cultura è stato, nel mio ricordo, dirompente. ricordo ad esempio ancora perfettamente bene un numero dedicato alle “figure retoriche” in fotografia. le figure retoriche! il prendere coscienza che delle regole del linguaggio si potessero applicare all’immagine mi ha fatto capire ciò che andava capito, e cioè che la fotografia è un linguaggio…

ricordo come se fosse ieri, e lo ricordo con enorme emozione, il giorno in cui, dopo aver scritto la letterina a mano ed averla spedita con busta e francobollo, me la ritrovai pubblicata sulla mia rivista preferita! e poi la risposta… <3

come si è già notato qualche post più sotto evidentemente a quei tempi scrivere (e leggere, le due cose sono inevitabilmente legate!) mi piaceva persino più di adesso. questa la letterina pubblicata:

sono consapevole che ci sia una crisi pazzesca nel mondo dell’editoria, e quindi anche in quella che si occupa di fotografia: non penso proprio sia più possibile fare riviste di un livello come era una volta (un’altra grande rivista che vorrei ricordare è PHOTO, che nonostante fosse tanto franco-centrica, era molto bella).

c’è tanta crisi ma le riviste ci sono e penso sia giusto comprarle e leggerle. questo mese ho dato un mio modesto contributo alla rivista FOTOGRAFARE, con copertina e servizio interno.

grazie ad elisa contessotto per la bella intervista!

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photographic magazine have been important to me since when I was about 15/16 years old. like a lot. they have certainly contributed to the little or much I know about photography.

in those days especially PROGRESSO FOTOGRAFICO was incredibly good: coming from a humanistic culture and finding someone who would approach photography with the same culture was, in my memory, disruptive. I still remember perfectly well an issue dedicated to “figures of speech” in photography. figures of speech! the awareness that the rules in languages could be applied to the image made me understand what needed to be understood, that photography is a language..

I remember like it was yesterday, and I remember it with great emotions, the day in which, after having written the letter by hand and sent it in a stamped envelope, I found it published on my favourite magazine! and then the answer.. <3

as you might have noticed a few posts below evidently in those days I enjoyed writing (and reading, the two are inevitably linked!) more than nowadays. this is the published letter

I am aware of the current strong crisis in the publishing world, and therefore also in the one dedicated to photography: I do not think it is possible anymore to make magazines like they used to (another great magazine that I’d like to remember is PHOTO, that in spite of being very franco-centric, it was very nice).

there is a lot of crisis but the magazines are there and I think it is right to buy them and read them. this month I gave my modest contribution to the magazine FOTOGRAFARE, with the cover and an editorial inside.

thanks to elisa contessotto for the nice interview!

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10 risposte

  1. diego

    Pensa che oggi c’è chi prende aiuto anche dalle Tue foto e le usa come ispirazione insieme a quelle fotografie di coloro che erano grandi quando Tu eri più piccolo!
    Io, come tanti certamente, lo faccio e credo che per Te questo possa essere una bella soddisfazione.

  2. Ale

    Io ricordo che anche Zoom nn era male…

    PS. ma il tuo nuovo trend 2013 di scrivere tutto minuscolo ha un significato particolare?

  3. Cecopato

    Cit.
    “…se in italia esistesse una rivista seria dovrebbe pubblicare queste fotografie domani.
    in italia non esiste una rivista seria, e allora le pubblico io, con le didascalie originali…”

    Che fai Settimio??? Pubblichi nelle riviste “poco serie”???? 😀 😀 😀

  4. Corrado

    Bella la tua lettera/domanda (scrivevi molto bene a 17 anni, oggi è quasi impossibile trovare altrettanto), ma già che c’eri non potevi mettere l’immagine anche della risposta?
    Comunque ci possiamo tutti consolare: anche TU, perlomeno dai 14 ai 17 anni avevi la PASSIONE per la fotografia… 🙂

  5. Stefano

    bhe innanzi tutto complimenti, bella lettera, con tanto di “PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA”. E devo anche aggiungere che per me le riviste di allora sono l’internet di oggi, trovo un blog come questo, un signore molto gentile e disponibile che parla di libri di fotografia, di autori, mi incuriosisco e mi si apre un mondo… grazie

  6. Andrea Rossi

    Ultimamente ho scoperto la rivista il fotografo, nuova veste, con contenuti più umanistici che tecnici. Al momento quella che preferisco.

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