TPW 2011

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[it]ed anche il TPW 2011 è andato! e come è andato?!? bene! ogni anno è sempre più intenso e forte, forse ogni volta ci metto più del mio, trovandomi pericolosamente a mio agio nei territori spesso inesplorati della ricerca e della sperimentazione: non so cosa sto cercando, ma so come trovarlo!

quello che è certo è che l’aspetto prettamente fotografico è sempre più trascurato: neanche per un secondo si parla di luce/tempi/diaframmi/flash…molto più spesso si parla di…vita!

rispetto agli anni scorsi ho introdotto due nuovi elementi, che io penso siano stati utili.

-il primo è stato il tema dell’autoritratto: ho invitato i miei studenti ad introdursi in qualche maniera all’interno del loro lavoro. penso sia stata una buona cosa, ha rafforzato sicuramente la consapevolezza del fatto che il fotografo debba fortemente essere nelle proprie fotografie, con le proprie esperienze, con la propria storia…insomma con la propria vita

-il secondo è stato quello di “obbligare” tutti i lavori in un solo limitato spazio, la stanza dove era la nostra classe. tutto il lavoro finale è stato realizzato senza mai uscire da lì, da quei pochi metri quadrati. anche questo penso sia stato molto utile, per aiutarci a capire che non serva andare chissà dove per fare belle cose (le maldive! i caraibi!) ma quello da trovare è sempre molto molto vicino…

gli studenti sono stati molto bravi, soprattutto nell’abbandonarsi a qualcosa che probabilmente è stato completamente nuovo: i lavori realizzati sono stati veramente ottimi.

ecco qui il video di fine corso:

niccolò, uno degli allievi, ha fatto un reportage della settimana, molto carino: questo

e il mio assistente pasquale ha realizzato un TPW ripieno! ripieno delle sue immagini di backstage di questi giorni! eccolo:

ho realizzato qualcosina anche io: quando ho dato l’incarico di realizzare il primo autoritratto, anche io ne ho fatto uno, questo:

e quando si è cominciato a parlare di identità ho fatto questo:

ecco, questo è tutto.

grazie a luca, alam (dall’indonesia!), francesco, francesca, niccolò, chiara, luigi, matteo

grazie a laura, assistente di corso

grazie a pasquale, mio assistente

grazie ad arianna, gemma e martina le modelle

GRAZIE A TUTTI [/it] [en]And so also the TPW 2011 has gone by! And how did it go?!? Well! Every year it gets more intense and focused, perhaps it is because I put a bit more of myself each time, often finding myself dangerously at ease in the unexplored areas of research and experimentation: I don’t know what I am looking for, but I know how to find it!

What is for sure is that the purely photographic aspect is more and more neglected: not for a second do we speak about light/shutter speed/diaphragms/flash… more often we speak about… life!

In comparison with the past years I’ve introduced two new elements, which I think they have been useful.

–  The first theme was the self portrait: I invited all my students to somehow introduce themselves within their work. I think it was a good thing, it surely strengthened the awareness of the fact that the photographer has to be strongly present in its own photographs, with its own experiences, with its own story… in short with its own life.

–  The second was to “force” all works to be done in one limited space, the room where our class was. All the work was done without ever leaving it, from those few square meters. I think also this turned out to be very useful, to help us understand that it is not necessary to go who knows where to do nice things (the Maldives! The Caribbean!) but the one to find is always very close…

The students where excellent, especially in letting themselves go towards something which was completely new: the work which was executed was really marvellous.

Here is the video at the end of the course:

Niccolò, one of the students, made a reportage of the weekend, really sweet: questo

And my assistant Pasquale has filled a TPW! Filled with his backstage pictures during these days! Here:

I made a little something myself: when I gave the assignment to create the first self-portrait, I also made one, this:

And when we started speaking about identity I made this:

Here, this is all.

Thanks to Luca, Alam (from Indonesia!), Francesco, Francesca, Niccolò, Chiara, Luigi, Matteo

Thanks to Laura, assistant for the course

Thanks to Pasquale, my assistant

Thanks to Arianna, Gemma and Martina the models

THANK YOU EVERYONE [/en]

10 risposte

  1. Salvatore

    Stupendo, mi auguro un giorno di poterci essere

  2. Mena

    Che peccato non esserci! Ho seguito un workshop con Settimio ed è stato il più bello, interessante, emozionante … che avessi mai fatto!!! Grazie Benedusi!

  3. Francesco Francia

    Mamma mia.. il video è un concentrato di emozioni. Più vai avanti e più ti sorprende. Scusate se scrivo un po’ su una cosa così vostra, ma quando una cosa così strutturata riesce a dare questo impatto, forse è lecito da spettatore condividerne gli “effetti”.
    Siete stati fantastici ed è percettibile l’ anima con cui avete realizzato questi lavori. Ho rivisto una “fotografia” che avevo perso un po’ nella memoria.. e ho ritrovato dei sapori sedimentati in fondo… un’emotività che vorrei tanto RI-portare anche nella mia fotografia.
    Geniale Settimio per come hai stimolato i partecipanti mai complimenti sento di farli proprio a loro: sono rimasto impressionato da tutti i lavori ma soprattutto dalla loro capacità di aprirsi fino a questo punto e di mettersi “a nudo” ( che è più difficile che mettersi nudi). Mi viene da chiamarli per nome solo già dopo la prima visione del video…
    Tutti i lavori hanno anche nel loro insieme un filo conduttore, che è chiarissimo a livello comunicativo quanto difficile da descrivere ( c’è un crescendo in ogni sequenza, e un punctum… e quel qualcosa che rompe gli schemi e solletica la sfera emotiva).
    Tutti i lavori mi sono piaciuti, TUTTI. Ho ritrovato moltissimi elementi di comunicazione visiva che ho visto solo in scatti di grandi artisti come Francesca Woodman (il lavoro di Niccolò mi ha fatto pensare a lei in certi momenti).
    Straordinaria Chiara con le proiezioni, Francesca e Francesco che ha interpretato in modo straordinario il suo autoritratto.
    Luca non so come ha fatto, e Hakalam è quello che ha sofferto un pò di meno (scherzo.. ). Un po’ narcisista quasi Luigi molto a suo agio e inquietante anche il duetto con mosso di Matteo.
    Ma quello che mi ha toccato nel profondo è proprio quello di Niccolò. Mi sradica via, mi coinvolge… senza descrivere ogni scatto o dettaglio che mi ha catturato , semplicmente non me lo scorderò!
    E Settimio se posso: che spettacolo di autoritratto che ti sei fatto. E non è una facile battuta sulla straordinaria Arianna

  4. Francesco Francia

    non c’èra dubbio…

    (citi Ansel Adams che poi mi sta a cuore perché da lui ha attinto il nome la scuola dove ho studiato fotografia anni orsono (CSF adams)… che fonda le sue basi proprio nel sistema zonale. )

  5. Nicola

    partecipo ai ringraziamenti di Settimio e dico GRAZIE a tutti, pur da spettatore vivo tutto ciò come una grande scuola.

  6. tiziano

    Mah, sono perplesso, e trovo i lavori alcuni di vecchio stile anni 70 (proiezioni) e alcuni di buona fattura e di intensità emotiva. Settimio sa il fatto suo, sa fare e conosce i grandi fotografi, e con calma prende per mano gli allievi e li dirige su dei binari che poi permettono di far scorrere il treno da solo…

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