io, qui lo dico qui lo nego, cerco, per quanto mi è possibile, di rispondere a tutti, un po’ perchè penso sia una cosa gentile e un po’ perchè mi ricordo troppo da vicino quando ero un pischello che cercava di farsi strada in questo marasma che è la fotografia pubblicitaria di moda. chi, a suo tempo, mi ha dato consigli lo ricordo con affetto ancora oggi.
e va bene.
il problema è che magari ogni tanto qualcuno si fa prendere la mano.
oggi ho ricevuto questa mail, che pubblico con il permesso del mittente:
“Ciao Settimio,
ti disturbo per chiederti un consulto tecnico.
Mi sono lanciato nel mondo della fotografia, ma non ho ancora una grande esperienza pratica. Verso fine settimana devo scattare delle foto in una palestra, per un libro allegato a un DVD sui pilates (una sorta di yoga). Ti chiederei, se e quando hai tempo, come mi converrebbe allestire il set per far sì che venga un buon lavoro.
Per farti un’idea, ti allego sotto un link del sito della Nike. Più o meno un lavoro di quel tipo.
http://www.nike.com/nikewomen/siteshell/index.jsp#,it,24,,url;contents;collection,
Ti ringrazio ancora e scusa il disturbo.
Ciao
____”
io avrei pensato di rispondere così:
“gentile ____
ti ringrazio per avermi scritto e per riporre in me e nella mia professionalità
la fiducia necessaria per darti buoni consigli.
temo però di non esserne assolutamente in grado di aiutarti concretamente.
ti confesserò una cosa: non ho la più vaga idea di come allestire il set di cui parli. è una cosa completamente al di fuori delle mie conoscenze e delle mie capacità. normalmente cerco di ottenere il massimo del risultato con il minimo sforzo. so poco e nulla di luci e di flash. aspetto l’indefinito per sfruttare le casualità. distraggo i clienti mettendo musiche rare e curiose. parlo alle modelle fino a far dimenticare loro il motivo che le porta nel mio studio, cosicchè siano davanti al mio obiettivo naturali e vere. prima di scattare faccio tre passi avanti e uno indietro, non so a cosa serva, ma serve.
guardo le ragnatele sui muri, sono spesso motivo di ispirazione. cerco di essere sicuro di aver bevuto un bel tea caldo appena sveglio. anche nei ghirigori dell’acqua bollente di una vasca piena trovo molto spesso spunti per nuove fantasie. leggo tutto quello che mi passa davanti, e molto spesso dalle cose più inutili mi escono quelle più utili. guardo tutto, meno la televisione, che sono convinto rincoglionisca. a volte però, lo ammetto, mi piace anche rincoglionirmi, ma ne sono consapevole. metto tutto questo insieme, frullo, lascio sedimentare a fuoco lento, e a volte sì, a volte no, esce pure qualche bella fotografia.
come ho già scritto in passato, e come era scritto sulla porta dello studio dell’artista german cueto:
“ti diremo ciò che solo intuisci, usando i nostri strumenti incongruenti.
organizziamo viaggi interastrali.
conosciamo la quadratura dello spazio. le nostre misurazioni si basano sulla quarta dimensione.
auscultiamo il cuore dell’infinito.
vuoi essere un eroe?
noi conosciamo i piani del futuro, potremmo suggerirti una rotta negli accadimenti.
visitaci.
consulenze gratuite per i poveri di immaginazione.”
questa, mio caro ____ è la ricetta. solo questa.
nulla più…[/it]
[en]Amid the people that read this blog or who anyways knows me as a photographer and a professional there are some who write to me.
I, here I say it here I deny it, I try, for what is possible to me, to answer to everyone, a little because I think is is a kind thing to do and a little because it is close to me to remember when I was a young gun trying to make way in climbing the ladder of fashion advertising photography. whom at that time gave me some advice and remember till today with affection.
So it’s ok.
The problem arises when someone complicates himself.
Today I received this email, that I publish with the permission of the sender:
“Hi Settimio,
I’d like to bother you for a technical consultation.
I have thrown myself in the deep end of fashion photography, but I don’t have yet a great practical experience. Towards the weekend I have to shoot some photos in a gym, for a book attached to a DVD on pilate (a kind of yoga). I’d ask you, if and when you have time, how you would set up the shot in order to obtain a good job. To give you an idea, I attach here a Nike website. More or less a job like that.
http://www.nike.com/nikewomen/siteshell/index.jsp#,it,24,,url
I thank you once again and I am sorry for the inconvenience.
Bye
____”
I thought of answering like this:
“Dear _____
Thank you for writing and for believing in me and in my professionality to give the confidence necessary to give you some good advice.
I am afraid though that I am not in the position to help you concretely.
I will confess something to you: I have no idea on how to set up the kind of shot you are talking about. It is something out of my knowledge and capabilities. Usually I try to obtain the best results with the least effort. I know little or nothing of lighting and flash. I await the indefinite to take advantage of chance. I distract clients by playing rare and curious music. I talk to the models until they forget why they are in my studio, so that they are in front of my lens natural and real. Before shooting I take three steps forward and one backwards, I don’t know why, but it’s needed.
I stare at the spider webs on the wall, I am often a reason of inspiration. I try to drink a hot tea as soon as I wake up. Even in the doodles of boiling water in a full bath tub I often find a cue to new fantasies. I read everything that passes in front of me, and often from the most useless things I come up with the most useful. I watch everything, besides television, which I am convinced it numbs you. Sometimes though, I admit, I like numbing myself, but I am conscious of it. I put all of this together, shake it, I let it simmer on low heat, sometimes yes, sometimes no, a good photograph comes out.
As I have written before, and as it was written on the door of the studio of the artist german cueto:
“we will only tell you what you will intuit, using our incongruent instruments.
We organize inter astral trips.
We know the quadrature of space. Our measurements are based on the fourth dimension.
We listen to the heart of infinite.
You want to be a hero?
We know the future plans, we could suggest a path of what is to happen.
Come visit us.
Free consultancies for the poor of imagination.”
This, my dear ___ is the recipe. Only this one.
Nothing more…[/en]
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