VACANZE

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[it]non amo le vacanze.

la maggior parte delle persone aspetta le vacanze per riposarsi, per fare ciò che non fa durante l’anno, e forse soprattutto per pensare ad una maniera alternativa alla propria vita quotidiana, al proprio lavoro. cazzate. non c’è una maniera alternativa al nostro lavoro. la nostra vita è ciò che facciamo tutti i giorni.

e volete sapere una cosa? ciò che facciamo della nostra vita è esattamente ciò che abbiamo deciso di fare. lavorate alle poste ma vorreste fare le rockstar? non è vero, quello che volete veramente fare è lavorare alle poste. anche perchè fare la rockstar non è mica così bello e semplice come sembra: essere sempre gggiovani, andare in tournè facendo tutte le sere la stessa cazzo di scaletta, dormire ogni notte in un albergo diverso, l’adrenalina che sale e scende come sulle montagne russe…

il lamentarsi del lavoro, agognando le vacanze, è una comoda e veloce scorciatoia per illudersi di avere un piano B, non avendo la consapevolezza che esiste solo il piano A.

qualche settimana fa ho ascoltato due ragazzi in un bar, che facevano a gara di chi aveva maturato più ferie: “io tre settimane!” “io anche tre settimane, ma se aggiungo quelle dell’anno scorso delle quali non ho goduto arrivo a quattro settimane!!!”. non capendo che più si vantavano più urlavano di quanto fossero insoddisfatti di quello che stavano facendo. non ti piace il tuo lavoro: cambialo! e invece no, tu non vuoi cambiarlo.

spesso penso a quelli che fanno proprio tutte le vacanze precise precise, e che quindi stanno nel traffico durante la settimana, poi si spostano nel traffico nel week end, per andare in posti super trafficati a natale e per finire in sardegna ad agosto facendo code: si spostano sempre, ma in fondo sono sempre nello stesso posto e con la stessa gente.

per me la vacanza è stare sospeso. come in questa immagine che ho scattato questa mattina. mentre voi siete al mare, in viaggio, in barca, in montagna…a me piace volare su milano, assolata e deserta, guardarla da distante, ascoltare il suo silenzio, immergermi nelle sue ombre…

non potendo e non volendo fare la sola vacanza possibile: questa [/it] [en]I do not like the holidays.

Most of the people hold on for the holidays to relax, to do what they don’t get to do during the year, and perhaps above all to think up an alternative to spend their daily lives, to their work. Bullshit. There isn’t an alternative way to our job. Our lives is what we do every day.

And do you want to know something? What we do in our lives is exactly what we have decide to do. You work at the post office but you’d like to be a rockstar? It’s not true, what you’d really like to do is to work at the post office. Also because to be a rockstar is not really all that simple and glamorous as it seems: always be young, be on tour playing every night the same set, sleeping every night in a different hotel, the adrenalin flying up and down like a roller coaster…

To complain about work, agonising the holidays, it’s a comfortable and quick shortcut to delude yourself in having a plan B, not being aware that there is only plan A.

A few weeks ago I was over hearing two young men in a bar, they were competing on who accumulated more holidays: “I have three weeks!” “I’ve also got three weeks, but if I add the ones from last year of which I didn’t benefit I get to four!!!”. Not understanding that the more they boasted about the more they were shouting how unsatisfied with what they were doing. You don’t like your job: change it! Instead you don’t, you do not want to change it.

I often think about those people that do the holidays always in a precise way,  and then stay in the traffic during the week, then they move onto the weekend traffic, to head over to places with a lot of traffic for christmas and end up in sardinia in August in the traffic: they always move, and in the end they are always in the same place with the same people.

To me holidays is to be suspended. Like this image that I took this morning. While you are at the sea, traveling, on a boat, on the mountains… I love soaring above milan, sunny and deserted, looking at her from afar, listening to her silence, immersing myself in her shadows…

Not being able and not wanting to take the only possible holiday: this one [/en]

51 risposte

  1. Gaetano Gecko

    SOno pienamente daccordo io stò lottando x fare il lavoro che mi piace facendo sacrifici…. ho fatto pure il magazziniere il commesso il grafico ecc ma quello che mi è sempre piaciuto fare coem lavoro è il fotografo… Il fotografo di Lavoro… quello da cui tu vai e chiedi un determinato risultato… che io posso interpretare e dargli un mio tocco che lo contraddistinguerà da mille altri lavori dimili ma quello l’avro fatto io…
    Quello che mi rammarica e vedere tantissime persone che si comprano una reflex e si Blasonano Fotografi quando hanno sempre fatto foto senza direttive senza uno straccio di cultura fotografica… senza uno stile senza saper raccontare veramente quello che stanno vivendo in quel momento…. delle foto che potrebbe fare qualsiasi turista così solo x ricordare il apssaggio da quel posto senza cercar altro…
    Tutto questo x dire che se lavori alle poste continua a lavorare alle poste… non andar a pacciarti x fotografo xkè sei solo un’impiegato con una macchina fotografica…
    Uno sfogo ma nel tuo post ho trovato veramewnte quello che ho sempre pensato di chi si lamenta del suo lavoro e sogno di farne altri…
    Buoan vacanze! :p

  2. barbara

    Seguo il tuo blog da qualche tempo con entusiasmo e passione, per questo mi permetto di darti del tu.
    Oggi mi sono meravigliata da ciò che hai scritto.
    Non ami le vacanze, perfetto, neanche io, io amo i viaggi, ma questa è un’altra storia..
    Pensaci però, come faresti ad avere un Milano assolata, deserta e silenziosa se le vacanze non l’avessero resa tale?
    Senza che quelle persone che tu giudichi affrettatamente e banalmente non ti avessero permesso di avere la tua “vacanza” a Milano?
    Ciao.

  3. Sam

    Ciao Settimio,
    leggo anch’io spesso il tuo blog, in quanto i tuoi post fanno riflettere, arrabbiare e ragionare, solitamente concordo con quello che scrivi, per cui evito di rispondere e dire bravo, ma questo giro dissento!
    Io faccio l’impiegato postale, ma ti assicuro che non è l’aspirazione massima della mia vita!!! ma questo è quello che passa il convento, purtroppo non ho i piedi di Messi, non ho cervello di Rubbia, non ho l’occhio e la tecnica di Ansel Adams, non canto come Mina, ma nella vita ci sono anche le bollette da pagare, i libri per la scuola dei figli, la spesa da fare, per cui non facciamo troppo le vergini, solo pochi fortunati fanno come lavoro quello che gli piace veramente, diverso è il discorso di farselo piacere, perchè tutto sommato è un buon compromesso e poteva andare peggio! (vedi ad esempio gli annusatori di ascelle!!)
    Ciao e BUONE VACANZE!!!
    Sam

  4. Fra

    Non tutti hanno la fortuna d’avere una rete di protezione in caso di caduta, non tutti hanno una famigli che li possa sostenere, alcuni hanno dovuto lavorare anche per avere uno straccio di diploma… quindi trovo che si dovrebbe essere cauti nel giudicare le vite degli altri

  5. Roberto

    Penso che fare un lavoro che ti piace non debba togliere il piacere di prendersi delle pause. Faccio un lavoro che mi sono scelto e che mi piace, ma si fà comunque fatica a farlo. Prendermi delle pause per andare con mia moglie un paio di settimane in giro in moto per l’italia è un grande piacere! Non fare mai vacanza è da matti! Io cerco di evitare i luoghi e i periodi afollati, anche a me non piacciono molto le vacanze di massa, ma perbacco…. ogni tanto c’è bisongo di riposare e staccare la spina, no?

  6. Maria

    …mi piace cio’ che hai scritto…

    “facciamo cio’ che vogliamo… ”

    il compromesso é come scegliere di vivere in gabbia… é comunque sempre una scelta, ma alla fine si rischia di morire dentro… non si vive si vegeta
    per fare cio’ che si desidera bisogna rischiare, come giocare con la roulette mettersi in gioco fino in fondo, non bisogna avere paura… bisogna essere egoisti e puntare tutto su noi stessi con il rischio di poter perdere…
    bisogna avere il coraggio di far rullare la pallina o la tua vita e aspettare che il numero o i desideri come per magia si materializzino davanti ai tuoi occhi… é rischioso e faticoso ma puo’ valerne la pena…
    si puo’ vincere

    il compromesso uccide…

    io non detesto le vacanze per me é un modo per uscire fuori da me stessa e guardarmi intorno ossigenare la mente… resettare la macchina mente…
    poter riappropriarmi del mio tempo… senza correre
    e senza appuntamenti e pure oziare se ne ho voglia…
    si oziare, ciondolare, guardare per una giornata intera le onde infrangersi contro le rocce o e ascoltare le note del mare…
    potrei stare lì per tutta la mia vita…restare li’ quasi in estasi meravigliandomi della bellezza del mare, potrei pure dimenticare di cibarmi cibarmi solo della bellezza del mare… amo il mare…

    si siamo noi a decidere anche se é molto faticoso…

    Sai a volte quando diventi un po’ aggressivo verbalmente mi sei quasi un po’ antipatico ( forse perché ho dovuto convivere con persone aggressive a livello verbale) e poi a volte dici delle cose che sono pure mie e ti apprezzo di nuovo…

    Maria

  7. Mirko Merchiori

    Ciao Settimio, concordo con quello che ahi postato e detto, ma….concordo anche con quanto hanno riportato i ‘colleghi’ lettori poco sopra.
    E’ indiscutibile che nella maggior parte dei casi il lavoro ce lo scegliamo (difficile sia lui a sceglierci, non è come il discorso del peyote), ma è altrettanto vero che le scelte, in altrettanti casi, sono…come dire, obbligate e veicolate dagli accadimenti della vita o dalle necessità…
    …e così io, oggi, faccio un lavoro che mi sono scelto e che dopo quasi 15 anni non da’ più tanti stimoli…ma la possibilità di ritagliare infiniti spazi di tempo per andare dove voglio e quando lo voglio, da solo o in compagnia, per fare ciò che più mi piace…(tra le quali cose, scattare fotografie…non posso, e non voglio, definiri fotografo).

    P.S. a Gaetano Gecko: l’Impiegato delle Poste, come l’Operatore ecologico o l’Architetto o il Consulente del lavoro (come il sottoscritto) credo abbiano il diritto di definirsi come credono quando impugnano un apparecchio fotografico tra le mani: la differenza la fa un aggettivo che segue la paroel, ovevro ‘professionista’. La tua professionalità non viene scalfita dal fatto che qualcuno si appropri di un termine sul quale, peraltro, non vi è copyright di nessuno: il’ottima qualità del tuo lavoro farà selezione tra coloro che non riescono e non possono offrire il tuo punto di vista….(con tutto che, molte volte, l’impiegato o chi per esso sforna lavori molto più gradevoli di soggetti che si fregiano del titolo di fotografi professionisti).

    Buone vacanze, buone ferie e buona vita a tutti!

  8. Alessia C.

    A mio parere *Fra se uno vuole ottenere una cosa con tutto se stesso prima o poi la ottiene. Mal che vada dovrà lavorare la notte e distruggersi per reggere lo studio, il lavoro, la vita privata e balle varie, ma quando ami ciò che fai lo fai e basta.
    Di conseguenza non ti scoccia farlo.

    Non credo che il punto siano le spalle coperte, è più che altro una questione di volontà e carattere.
    E non credo si stia giudicando nessuno sinceramente, penso che siano più che altro impressioni ed opinioni. 😉

  9. Gaetano Gecko

    Caro Mirko l’impiegato delle poste coem molte altre persone che fanno un lavoro diverso dal fotografo… io direi che posso definirsi fotoamatori… enon fotigrafi… ti faccio un rapido esempio secondo te xkè prima del digitale era da cui vengo io… nessuno si definiva fotografo… Se come dici tu dobbiamo usare le parole giuste allora diciamo Fotoamatore… xkè io… x poterni definire fotografo… (forse sbaglio) ho studiato 5 anni e ancora studio tutti i giorni e altrei 8 ho fatto l’assistente in studio mangiando tanta tanta “merda” facendomi dei culi pazzeschi… aprrendendo come si lavora non tanto cone si fanno le foto che è una cosa molto soggettiva… Dopodichè aiutato dal mio Fotografo che mi ha procurato i primi lavoretti ho spiccato il volo… è dura… ma io mi sono registrato in questura ed ho aperto una partita iva ogni anno pago le tasse come tutti i professionisti… allora mi spieghi xkè l’impiegato delle poste (senza offesa) debbandare a proporsi x qualcosa che tenterà di fare e chiedere un terzo di quello che chiedo io… ovviamente in nero….
    Tu che sei consulente del lavoro capirai!!
    Fotografo è una Professione… Fotoamartrore è un’ Hobby…. Magari questa distinzione serve anche a chi di fotografia ne capisce poco a distinguere il professionista dall’hobbista…
    Quindi tornando alle tue parole

    “l’Impiegato delle Poste, come l’Operatore ecologico o l’Architetto o il Consulente del lavoro (come il sottoscritto) credo abbiano il diritto di definirsi come credono quando impugnano un apparecchio fotografico tra le mani: la differenza la fa un aggettivo che segue la paroel, ovevro ‘professionista’.”

    Quindi se io oggi prendo in mano un bisturi posso definirmi Medico chirurgo!! ovviamente non professionista…

  10. SIMONA B

    Ciaoo!
    Sebbene per Settimio non sia una figura nuova,nel lasciare un mio commento qui lo sono decisamente.
    Non amo scrivere o descrivermi sui blog,ma questo argomento preme in modo particolare.
    Ho letto i post di risposta a quello di Settimio e prima di dire la mia mi presento un tantino:
    Ho 24 anni, studio(economia ed organizzazione aziendale) e lavoro(principalmente come modella ,ma non solo) da quando avevo 19 anni ,entrambi solo ed esclusivamente per mia scelta!!Mi sposto moltissimo perché il mio lavoro mi porta a viaggiare ,mentre il mio studio ad essere in Puglia per i restanti mesi dell’anno.
    Ho una vita sociale decisamente limitata così come il mio tempo libero,visto che il tempo per me è sempre o quasi troppo poco!Preciso anche che,nonostante abbia una famiglia benestante,io sono indipendente economicamente (eccetto per la retta dell’università)anche questo solo per mia ed esclusiva scelta!
    È il 9 di Agosto e mentre i miei coetanei/colleghi sono in “relax” da quasi un mese,anche quest’anno io non prendo neppure mezza giornata di vacanza..perchè?
    Perché,per quanto mi riguarda, non è questione di possibilità o di non possibilità(a cui facevano riferimento alcuni)è solo questione di volontà e di farsi una sola cosa :”il mazzo”.
    Per cosa siete insoddisfatti ,tanto da volere una vacanza,uno stop?piuttosto fate il “ mea culpa“ed impegnatevi di più ,invece di scaricarla sul fato…Faber est suae quisque fortunae!
    C’è una differenza tra il sopravvivere ed il vivere,ed è il sopravvivere che ,a mio parere,vi rende così insoddisfatti e vogliosi di “staccare”.
    La vita ha bisogno di persone “arrabbiate” che non dormono di notte,di fatica ,sudore e lacrime perché raggiungere ciò che si vuol essere richiede fatica, non relax e una volta che si è raggiunto qualche primo obiettivo(come ad es. ottenere il lavoro che si vuole)bisogna averne altri e spingersi oltre ,migliorarsi sempre..è a tutto questo che vi serve il tempo,che comunque non risulterà mai troppo!
    Se foste voi stessi ,non avreste bisogno di una vacanza per scappare da chi siete diventati.

  11. Roberto

    Se voi foste voi stessi, non avreste paura di prendervela una vacanza per scoprire chi siete diventati.

    Qualunque sia l’obiettivo, ogni tanto serve tirare il fiato e prendersi un pò di relax. Si chiama vita.. 🙂

  12. SIMONA B

    La verità,caro Roberto ,è che da questo discorso potremmo non uscirne più: viaggiamo su parole a cui associamo una visone ed un valore prettamente soggettivo.

    Ti consiglio,però, la lettura dell’art.4 della nostra costituzione italiana ,in particolar modo il commento ad essa 😉

  13. Gaetano Gecko

    Belle parole simona!!
    “#

    La vita ha bisogno di persone “arrabbiate” che non dormono di notte,di fatica ,sudore e lacrime perché raggiungere ciò che si vuol essere richiede fatica, non relax e una volta che si è raggiunto qualche primo obiettivo(come ad es. ottenere il lavoro che si vuole)bisogna averne altri e spingersi oltre ,migliorarsi sempre..è a tutto questo che vi serve il tempo,che comunque non risulterà mai troppo!
    Se foste voi stessi ,non avreste bisogno di una vacanza per scappare da chi siete diventati.”

  14. Maria

    La vita é una clessidra che piano piano si svuota… la vita é un soffio che vola via…

    arrabbiarsi perché? arrabbiarsi per un lavoro?

    esprimere la nostra anima…la fotografia é un mezzo attraverso cui si esprime l’anima…

    La vita

    …un soffio di vento e tutto vola via…illusione di vivere…solo un soffio di vento…impalpabile soffio di vita…soffio di vento libero…volare via…respiro di vita che vola via…soffio di vento ed impalpabile vita…inconsistente respiro che vola via…illusione di vita…vivere un soffio di vento…e volare via…

    La vita é un illusione che vola via…amare ci rende eterni nella nostra piccola esistenza…amare noi stessi e quindi esprimere la nostra essenza…amare le persone che ci stanno vicine…

    Simona mi fai tenerezza, sei giovane e le tue parole cosi’ intransigenti lo esprimono….

    le vacanze e la vita…forse tutta la vita dovrebbe essere una vacanza…

  15. Ercole Bonjean

    Il ragionamento di Settimio non fa una grinza, in linea generale è così. L’acrobazia esistenziale con alto coefficiente di difficoltà sarebbe quella della straordinarietà del normale. Ma è rara, anche quando c’è non è certo duratura. Occorre tuttavia puntarci e fare esercizio mentale. …a me piace volare su milano, assolata e deserta, guardarla da distante, ascoltare il suo silenzio, immergermi nelle sue ombre… “Od osservare dal tuo terrazzo estasiato il porto della tua città, è un bel piacere, un piacevole piacere”.

  16. Most

    Ciao Gaetano,
    come mi sembra di capire dal tuo post hai fatto molti sacrifici e lavori temporanei per arrivare al tuo obbiettivo, non so quanti anni tu abbia ma ti assicuro che molti colleghi la maggioranza hanno passato quello che hai passato tu o forse anche peggio, pochi hanno avuto la fortuna di entrare come in uno studio magari affermato come assistenti e come per incanto dopo qualche anno di gavetta ritrovarsi fotografi. La maggioranza si è trovata a coltivare un sogno (il diventare fotografo) e vivere una realtà di un lavoro poco interessante o come nel mio caso massacrante e farsi in quattro tra studio lavoro e dopolavoro per crearsi un’occasione o come per molti per alimentare un sognoche non realizzeranno mai. Io sono ormai qualche annetto che faccio il fotografo ti assicuro che ho fatto lavori di ogni genere, letto centinaia di libri e scattato migliaia di foto (facendo attenzione a non sprecare pellicola COSTAVA) prima di avere la mia occasione e se come dici tu ho dovuto lavorare gratis e sottopagato mi spiace per il fotografo al quale ho tolto un pochetto di lavoro ma questo mi ha permesso di fare il grande salto e di realizzare un sogno che vivo ormai da 10 annni .
    Forse è per questo che non vedo con tutta questa rabbia chi tenta di realizzarsi accettando lavoretti anche sottopagati, forse dovremmo rivolgere la Nostra incazzatura a chi per convenienza e per incapacità accetta di pubblicare o utilizzare immagini di scarsa qualità o a chi rimbalza un buon lavoro di un giovane promettente per accettare a un mediocre lavoro di un raccomandato. Sono questi per me i grandi motivi di incazzatura.
    Siamo in un momento non felice per la nostra professione ma non credo che gli operai della FIAT di Pomigliano se la passino molto meglio di noi, credo che anche loro passino notti insonni per sapere come faranno a mantenere la loro famiglia quando la fabbrica chiuderà. E ti assicuro che per molti fuggire dalla realtà di una fonderia o di una fabbrica (dove ho lavorato) una settimana all’anno per una vacanza è un sogno. E quando penso a me e a molti colleghi non penso a persone che hanno strappato alla vita una sogno ma penso a persone molto determinate che abbiamo avuto un gran bel culo a realizzare un sogno. Quindi tutto questo per dirti che tutti meritiamo rispetto il grande fotografo affermato come Settimio noi che tentiamo di emergere dal magma che si è creato ultimamente e chi sta cercando di realizzare un sogno d’altronde anche noi non abbiamo fatto lo stesso da sbarbati per avere quello che abbiamo adesso ?

    Cordiali saluti

    Moreno

  17. Marco Cavalli

    Settimio, ricordo bene questo discorso al TPW… continua a frullarmi in testa e sta diventando il mio credo.
    “…ognuno nella vita fa quello che vuole… ognuno nella vita è quello che vuole essere…”
    Niente di più. Difficile da accettare, ma è la verità.

  18. Mirko Merchiori

    Ciao Gaetano, non posso che concordare con quanto ha scritto Most: ti sei definito libero professionista e mi par di capire che l’aggettivo ‘professionista’ torni anche nei tuoi discorsi.
    Io non mi definisco nè fotografo nè fotoamatore: bensì uno che, saltuariamente, cerca di scattare fotografie (cosa ancora diversa dai termini precedenti).
    Nel mio settore (tieni presente che la maggior parte delle persone comuni nemmeno a cosa sia un Consulente del Lavoro) mi trovo a competere con Associazioni di categoria e soggetti non abilitati che, grazie a normative emanate da ‘alti luminari’, svolgono la mia attività; in primo luogo non mi arrabbio con loro: la possibilità gli viene data e se la giocano, come è giusto che sia; in secondo luogo, la qualità paga: e chi si rivolge a me rimane anche a fronte di offerte a prezzi più bassi…come vedi. l’aggettivo professionista viene fatto seguire per un qualche motivo…..ed anch’io pago le tasse, ho un partita iva da tanto tempo, non sgarro il pagamento di uno stipendio alle mie dipendenti, ho tutti in regola e non ho la fortuna di lavorare con privati ma solo con aziende che non mi permettono il nero…ma il pagare l etasse non mi rende più bravo di altri: è la qualità dell’operato a distinguermi.
    Questa, come ovvio, è una mia opinione (e, non credo sia necessario dirlo: nulla di personale, ci mancherebbe!).

  19. Gaetano Gecko

    @ Most la mia “rabbia” non è alle persone che fanno alvoretti sottopagati… ma alle persone che non hanno competenze per poter produrre un determinato servizio che poi vedrai pubblicato d aqualche parte con degli errori di base… es uno still life di una bottiglia di vino con riflesso tutto l’ambiente intorno e tento emglio con un bel riflesso del flash sul vetro…
    Poi ognuno può sentirsi fotografo al giorno d’oggi e può realizzae i suoi sogni tanto c’è il digitale… ma come dici tu ai tempi che la pellicola Costavaaa… non mi ricordo questo desiderio di tutti di fare i fotografi… perche scattare costava e se non avevi le competenze t ritrovavi con un bel rullo nero… Io sono sempre stato pagato dignitosamente è ho sempre fatto il mio dovere di assistente e non ho mai tolto il lavoro a nessuno è stato il mio fotografo è grande maestro a passarmelo xkè aveva fiducia in me…
    @ Mirko io non vieto a nessuno di prendere la macchina e scattare ma da quì ea presentarsi come fotografo ad un’azienda… per me fotografo vuol dire Professione Fotografo quindi professionista… e non sapere nemmeno cosa fare x realizzare un servizio (e fidati ce ne sono tanti)
    Quello che voglio dire mettiamo che tutti i diplomati coem me al istituto x grafici pubblicitari si mettano a fare i consulenti del lavoro, essendo molti di più dei professionisti come te… e facendo cadere la professionalità di questo mesterie concordi con me che anche chi come te si è fatto un gran mazzo x il suo lavoro perderebbe di credibilità! poi certamente la qualità fà selezione… Ma di questi tempi risparmio fà ancora più selezione x quello dico lavori sottopagati poi secondo me c sono alvori che anche un fotoamatre può fare senza probeli ma altri che bisogna saper come lavorare
    Io sono di questa idea poi sbaglierò (anche settimo ad apricale ha detto questo) a fare una bella foto sono capaci tutti, ma a raccontare una storia a segure le direttive di un’art director a interpretare uno storyboard secondo me è capace solo chi ha oltre la creatività delle competenze tecniche fotografiche… poi mi sbaglierò questo è il mio pensiero
    Oguno è libero di fare e dire quello che vuole!

  20. SIMONA B

    @Maria la rabbia di cui parlavo non è certo riferita ad ottenere il lavoro,ma va molto oltre..
    è il mordente ,la curiosità per la vita ,è l’abbattere i propri limiti per essere di più..per essere il meglio che puoi essere ,per darti completamente con l’anima il cervello e lo stomaco..é quella cosa che non ti fa dormire la notte,non per la paura del domani,ma per la voglia di sapere e di metterti alla prova..perchè la vita ,di cui tu parli ,io non la lascio volar via ma la prendo,l’assaporo e ti assicuro che sarà così fino all’ultimo attimo perché è un bene prezioso ed unico ,ma soprattutto è la mia.

  21. Giuseppe R.

    Gaetano: daccordissimo con te, sulla distinzione ”professionista-amatore” .
    Simona e Settimio, avete piu che ragione sul discorso che se uno ama il proprio lavoro non ha bisogno di vacanze, anche se credo che un paio di giorni senza lavorare per farsi un viaggetto (naturalmente non nei giorni delle vacanze di massa) e magari vedere un posto in cui il lavoro non ti porterebbe, comunque merita un pensiero, anche solo per avere il tempo di pensare a nuovi progetti e nuove mete, per andare oltre, mentalmente e lavorativamente, io sono per il buon vecchio ”chi si ferma è perduto”.
    …Esulando un po dal discorso iniziale, ma nemmeno troppo, voglio tirare in ballo anche un po i ”professionisti ” ..o meglio…alcuni che si definiscono professionisti e difendere un po la categoria turisti.
    Sono stato per lavoro ad un festival, parecchio frequentato, tema, gli anni ’50 con una ragazza che (per fortuna ) è apprezzabile, mi sono trovato a dover litigare con colleghi, anch’essi muniti di pass per la stampa e quant’altro, perchè assolutamente maleducati nello scattarle foto; uno è arrivato a prenderla per il braccio e tirarla da una parte per metterla in posa arrivandole da dietro senza nemmeno chiederle assolutamente nulla del tipo: ”signorina posso farle una foto? ” …cosa che invece i turisti con le macchinette stupide non mancavano mai di fare.
    In sostanza, ciò che voglio dire è che non è soltanto la partita iva a definire un professionista, ma anche il modo di fare, ci sono professionisti che si definiscono tali , ma non lo sono assolutamente, un professionista a parer mio conosce oltre a tutto il resto anche il modo corretto di comportarsi in ogni situazione di scatto che si possa presentare, e l’educazione è una grande distinzione.

  22. SIMONA B

    Ah Giuseppe ..tu vuoi la luna nel pozzo..ormai trovare persone educate è un lusso in tutti i campi!
    La massa è superficiale,ignorante,maleducata e viziata purtroppo non credo sia questione di professionisti o no,ma di una squallida maggioranza.
    Ad ogni modo,ringraziali di esistere…loro “lavorano” per te ,per farti brillare ancora di più accentuando le differenze!
    Inoltre,da chi credi che certe persone siano circondate?Dai loro simili!
    Di conseguenza..mi correggo,ringraziali 2 volte ti eviteranno il fastidio di avvicinarti ad altri verso cui potresti avere qualche dubbio..risparmiando tempo prezioso.

  23. alessandro bianchi

    Amo il mio lavoro (fotografo) mi diverte, mi fa stare bene sotto tutti i punti di vista, ma sento anche la necessità di passare un po’ di tempo 24 ore su 24 con moglie e figli. Per far ció devo prendermi qualche periodo di vacanza dato che gli impegni lavorativi mi consentono di vivere la famiglia in maniera mordi e fuggi.
    Non sto dando la colpa al lavoro, forse sono io che mi faccio prendere troppo dalla mia professione, che non so gestirmi il tempo e le giornate in modo che rimanga molto tempo per la famiglia…

  24. daniele

    Agosto a Milano, è vero sei sospeso.
    Forse è più una grande pausa, non c’ è il rumore di fondo sento esattamente il suono dei tasti mentre scrivo.
    Andrò a fotografare questa pausa

  25. Most

    Ciao Gaetano,
    capisco quello che tu dici, tutti e due viviamo lo stesso problema ma vediamo facce diverse della stessa medaglia, ti parlo del campo che conosco meglio basta aprire un quotidiano per capire quanto siamo caduti in basso foto con errori macroscopici tagli sbagliati inquadrature quantomeno improponibili, per non andare troppo ad alto livello basta sfogliare qualche album di matrimonio quanti di quei servizi pagati profumatamente tu come fotografo salveresti ?
    In tutte le attività ci sono i mistificatori che si spacciano per quello che non sono o semplicemente sono delle persone che si illudono di essere più di quello che sono ma onestamente non mi sento di dare tutte le colpe a loro ma a piuttosto a chi accetta dei lavori di scadenti con errori, non capisco il perchè: ignoranza ? poca preparazione ? bhò un giorno riuscirò a capirlo.
    Per quanto riguarda il digitale concordo con te il “tanto non costa niente” è davvero deleterio ma se una casa come la canon imposta una campagna pubblicitaria sul “non pensare scatta” cosa pretendiamo? Come tutti quelli nati con la pellicola mi allineo al pensiero di Gardin Prima di scattare pensaci 10 volte poi eventualmente non scattare. Ma c’è anche da dire che il digitale per noi fotografi è un’opportunità che ci arricchisce notevolmente. Purtroppo questo è un periodo di transizione molto importante direi epocale ci vorrà un pò di tempo forse una o più generazione di fotografi per vedere i veri benefici che il digitale porterà alla Nostra professione.
    Un’ultima cosa poi mi zittisco come detto a più riprese da Settimio che contano sono le IDEE e queste richiedono una preparazione e una gavetta che non si acquisiscono con lo scatta senza pensare e sono convinto che a lungo andare questo paga almeno nel mio caso è così. Goditi questa meravigliosa professione che vale tutti i sacrifici che richiede e i periodi di magra come quelli che stiamo vivendo.

    Scusa Settimio se ho utilizzato un blog sulle vacanze per parlare di tutt’altro ma mi sembrava un peccato far cadere una bella discussione nata con Gabriele

    Saluti a tutti

    Moreno

  26. rossano

    il mondo e’ bello perche’ e’ vario se fossimo tutti uguali ….che tristezza !!!!!

  27. Mirko Merchiori

    Gaetano, credo che alla fin fine si stia andando tutti nella stessa direzione anche se attraverso percorsi diversi.
    Inizialmente non parlavi di professionalità, salvo poi fare una distinzione tra fotografo professionista e fotoamatore, salvo poi definirti fotografo professionista…ed io di professionalità ho parlato sin dall’inzio.
    Riguardo Most: sono d’accordo con quanto dice e riprendo anche una parte del discorso di Gaetano.
    Alcuni miei clienti se ne andarono dallo studio preferendo servizi similari svolti da chi millantava capacità a prezzi ridotti….credimi il 90% degli stessi è tornato all’ovile (come si suol dire) in quanto credevano, e credono, alla qualità offerta dal mio studio.
    Se poi ci sono aziende che accettano scatti a fini pubblicitari di dubbio gusto e scarsissima qualità…beh, non mi sento di dare la colpa a chi ha scattato, bensì a chi ha accettato la qaulità scadente: se al posto di una 1DS acquista una Holga (per mia scelta), poi non mi posso incazzare col negoziante anche se ha cercato di farmela passare per l amigliore macchina del mondo!
    In ogni caso credo che le vostre qualità verranno ripagate: se i vostri lavori sono di qualità ci sarà di sicuro, in giro, l’occhio capace di intercettare tutto questo.
    Ripeto: buona estate!!!

  28. Francesca Stella

    Vivo a Roma e studio fotografia a Milano (per svariate ragioni che non sto ad esporre) da un annetto, facendo avanti e indietro ogni settimana con fatica e costi non indifferenti. Quando lavoro a Roma, la quasi totalità del mio tempo libero (leggi: fino alle due di notte) è dedicata alla mia passione. Investo moltissimo nella mia cultura fotografica e non solo: anche cinematografica, musicale, letteraria… perchè tutto poi confluisca nelle mie foto. Ma questo è un discorso ben noto per i lettori di questo blog. In questo momento mi trovo in vacanza al lago (a casa dei miei, altrimenti sarei in città o da qualche amico che mi ospiti), un posto meraviglioso che amo e dove posso trascorrere solo un paio di settimane all’anno, quindi: sì, sono contenta in questo senso di essere in “vacanza”. E condivido quanto molti di voi dicono sul piacere di passare del tempo con la propria famiglia, o di girarsi un’isola in moto e quant’altro. Tutte cose bellissime e giustissime. La cosa buffa è che anche qui, stringi stringi, mi sono ritrovata a fare più o meno le stesse cose che faccio a Roma o Milano, ufficio escluso. Ieri ho passato l’intera giornata a postprodurre foto, complice anche una potente influenza che mi ha colpito giusto tra una nuotata e un giro in barca. La mia unica vacanza di quest’anno (e parlo di tutto l’anno, compreso Natale e ponti vari) è stata una settimana in Toscana al TPW, con Settimio. Quindi per cosa? Esatto! Fotografia. L’altro giorno il mio compagno – che guarda caso fa il fotografo – mi ha fatto notare quanta importanza abbia per me questa passione, che non più soltanto tale: è un’OSSESSIONE. E va benissimo! I miei mi criticano, dicendomi di dedicarmi anche ad altro, quando mi vedono trascorrere una giornata al computer a selezionare/lavorare foto per i primi lavori o anche solo per piacere o quando mi sentono parlare continuamente di questo o quel fotografo, ecc.
    Durante il TPW mi sono sentita “a casa” quando Settimio ha detto queste parole: “Si pensa che gli artisti facciano semplicemente delle cose creative… Un artista è uno che ha un’ossessione e la mantiene fissa per tutta la vita. L’artista fa sempre la stessa cosa. Ha un’idea fissa in mente e quella persegue”. Qui non si sta parlando di fare l’operaio o il fotografo, o di meritato riposo piuttosto che farsi il mazzo o di reti di salvataggio. E’ tutto giusto! Avete TUTTI ragione! Persino Settimio la notte dorme… magari meno di altri, ma è umano anche lui. E anche lui ama il mare, come Maria. Anche lui avrà sicuramente fatto lavori sottopagati per arrivare dov’è. Non stiamo parlando di questo, il punto è un altro. Il punto è che anche lui, sebbene non si definisca “artista” – ma sfido chiunque a non vedere arte in ciò che fa – fa sempre la stessa cosa, ed è qui a dirvelo. E questa stessa cosa lui se la porta dietro (e dentro) ovunque, come sto facendo io e come fanno moltissimi di noi con questa passione. Perchè è lei a darci tutto quello di cui abbiamo bisogno: non c’è bisogno di “staccare”, perchè nella testa e nel cuore non c’è alcuna spina, nessun punto di rottura. E’ un continuum, che funziona perfettamente perchè anche quando la fotografia non c’è fisicamente, nella forma di una macchina, o di un file, o di una stampa, ci regala lo stesso momenti come quello che Settimio ha appena descritto: poesia. Sempre e comunque, anche in una Milano deserta, che guarda caso lui FOTOGAFA (magari dal tetto del suo studio?). E lo fa senza trucchi e senza orpelli: non satura i colori, non crea effetti strani con la postproduzione, non aggiunge vignettature, ecc. E’ la foto di un momento e questo momento è SUO. E’ un dialogo con la sua città, un tete à tete che è, forse, l’equivalente del vostro pranzo in spiaggia con il/la fidanzato/a. Lui AMA questa vita e non ha bisogno di altro, perchè l'”altro” non lo apprezza quanto questo, semplicemente. E’ un punto di vista, solo questo. E’ il suo ed è anche il mio, che sto stringendo i denti ancora per qualche mese prima di lasciare una vita che non mi appartiene e abbracciare quella che sento essermi dentro profondamente. Va bene, non ho una famiglia da mantenere, ma non sono nemmeno giovanissima perchè mi appresto a ricominciare daccapo a trentun anni in un campo strapieno di ventenni con le spalle coperte e che possono lavorare anche gratis senza troppi problemi. E allora? Tutti noi abbiamo avuto, almeno una volta nella vita, l’opportunità di realizzare noi stessi. Magari alcuni di noi l’hanno capito un po’ dopo, ma non ditemi che non avete potuto… perchè non c’è cosa che, almeno nel momento del bivio, TUTTI abbiate potute scegliere. Non nascondetevi dietro alla famiglia da mantenere, perchè anche quella l’avete scelta. E’ esattamente come dice Simona (imparate da lei, please… è una gran persona): guardatevi con sincerità, perchè ciò che siete diventati è quello che avete scelto di essere.

  29. daniele b

    @SIMONA B -> Non avrei trovato parole migliori per esprimere il concetto. Davvero. Io la penso come te, ogniuno è artefice del proprio destino, tutti abbiamo le stesse possibilità anche se per qualcuno la fatica può essere maggiore e per altri minore comunque ogniuno può fare della propria vita ciò che vuole.
    Molti hanno posto in primo piano l’affitto, i figli etc… sono tutte, secondo me naturalmente, scelte libere. Evidentemente essere in linea con uno standard di famiglia (famiglia mutuo figli macchina…) è la cosa che molti vogliono dalla loro vita. Fanno bene allora a vivere in quel modo perchè se questo li realizza è giusto che vivano così. Il problema nasce quando chi ha aderito a questo standard lo ha fatto per dovere di normalità. Non si dovrebbe mai fare scelte importanti per essere ‘normali’ poi nasce la frustrazione di chi non ha realmente realizzato i propri desideri.

  30. miriam

    Signori/e leggo i vostri commenti e vorrei tanto potervi invitare a prendere un the, latte, caffè…acqua nell’appartamento che con il mio compagno abbiamo attrazzato a mini studio PER STUDIO di fotografia… torniamo a casa alle 18, io studio architettura lui lavora, e ci mettiamo a ristudiare foto, testare, divertirci… ambiziosamente, anzi, sfacciatamente stiamo realizzando un mix di sito/blog/journal per confrontarci col mondo via web… e non abbiamo ancora stampato una foto perché? Costa e non sappiamo quale scegliere.
    Ci piacerebbe fare un corso professionale ma… costano… e qui vengono incontro le risorse del web: blog(grazie Settimio), tutorial, pdf di riviste che non si trovano in italia. Stimoli continui al costo di 29euro al mese (che possiamo permetterci). Poi la passione ci porta ad una feroce autocritica….e si ritorna a studiare.
    Concondo pienamente con le parole di Simona B. Se lo vuoi puoi ottenerlo…devi sudare.
    Ogni freno(famiglia, mutuo, figli, macchina) che troviamo è una scusa per la nostra paura di vedere in faccia il fatto che abbiamo rinnunciato molto presto al nostro sogno e ci siamo accontentati di essere normali per diventare un’ombra nella massa normale… senza il rischio di essere adittato per quello che ha fallito, che ha detto che faceva tanto poi è rimasto lì.
    Devo ringraziare per questo mio cugino (che una volta eeeee’ mooorto) che mi disse: A TORNA’ NDIETRO SE FA SEMPRE ‘NTEMPO

  31. daniele b

    Aggiungo una piccola riflessione. Per chi si è innamorato di una passione (come ad esempio la fotografia) quando già ha situazioni aperte magari economiche che gli impedisce di seguirle, è molto più difficile seguire l’istinto e di certo il fatto che la fotografia abbia prezzi improponibili non aiuta! L’arte purtroppo non è open-source come sogno che sia. Ovviamente non sto facendo un’accusa…anzi si la faccio eccome, perchè nel corso della vita ho incontrato troppe persone di grande valore che per arrivare hanno dovuto faticare il doppio di altre che ne erano completamente sprovvisti solo perchè non avevano la possibilità di affidarsi a maestri che avrebbero trasformato il loro valore in arte attraverso la fatica e il sacrificio.

  32. Emanuele

    Dopo cotanti commenti non posso piu’ evitare di rispondere perche’ sto rischiando di affogare nel mare di ipocrisia strabordante da questo blog.

    Premessa…amo la bicicletta…sono stato tesserato come juniores e mi definisco CICLISTA. Non credo che nemmeno Indurain si sognerebbe di offendersi se mi definissi tale. Ma lui E’ un professinista serio…SA di esserlo…e non si abbassa a denigrare chi lotta, fa fatica…ma nella vita magari fa altro…e per quanto si impegni, non arrivera’ mai al suo livello. Gia’ perche’ per vivere..non posso fare solo il ciclista.

    Premessa, amo la fotografia…non sono tesserato e non faccio foto per Max o altri…mi definisco fotografo (piu’ spesso fotoamatore) e nessun professionista osa offendersi o fare il superiore…ma parlo dei professioni seri, quelli che davvero hanno un qualcosa in piu’, non quelli che si svegliano alla mattina e fanno una panoramica dalla finestra spacciandola come arte e come sentimento catturato. Orsu…e’ la panoramica dalla finestra!
    Parlo dei professionisti seri…quelli che sono tanto sicuri di cio’ che sono…che ti danno consigli, condividono cio’ che sanno…e ti aiutano anche…non quelli che per dirti come impostare l’esposizione e come mettere 3 bank con la modellina di turno devono fare il “workshop” che fa tanto chic…a suon di 100 euro a botta, perch’e loro insomma…hanno dei costi eh!
    I professionisti seri…quelli che non hanno nemmeno tempo di darti una mano…perch’e sono talmente presi…nel loro LAVORO…che non fanno in tempo a scrivere un blog o fare foto dal terrazzo con l’iphone.

    Conclusione: mi metto nei panni dell’impiegato delle poste…che magari DEVE lavorare, LUI…perche’ all’esselunga la spesa non la paga con le speranze e la voglia di liberta’…ma la paga con gli euro! Bello fare discorsi radical chic…bello seguire il “maestro” anche quando dice castronerie enormi fuori dal tempo e fuori dalla realta’ dal suo mondo dorato.
    Ma c’e’ gente che magari sta seguendo il sogno..si sta impegnando…poi magari gli muore il papa’ o la mamma…e la casa era in affitto…e il mutuo non lo paghi coi sogni…ma andando a fare il primo lavoro che capita…piaccia o meno…e quando finisce le 8 ore NECESSARIE a vivere…magari prova anche a seguire il sogno…si impegna a cambiare lavoro…e magari si impegna anche in una passione e scatta qualche foto…felice di farlo…o semplicemente si riposa…e si gode queste schifose…fuori moda, sfigatissime VACANZE. Conquistate con il duro lavoro perch’e qualcuno le vacanze DEVE conquistarle…e qualcuno altro invece, ha la fortuna di averle maturate per stato sociale…per una vincita al lotto, per una famiglia benestante, per essere semplicmente RICCO. E allora e’ facile fare i voli pindarici sulla liberta’…i soldi non fanno la felicita’…ma aiutano cari miei e a meno di essere nel film “into the wild”…la societa’, soprattutto quella italiana, ti obbliga a lavorare…e se sei bravo e fortunato…puoi aspirare a lavori che ti piacciano che rendano soldi…altrimenti a volte…pur meritando di piu’…fai lo spazzacamino. E invece di star qui a incensare chi si permette di dire certe cose….allo spazzacamino dovremmo baciare le mani e fargli i complimenti…perche’ l’eroe e’ lui, non quelli che comprano la d3x perche’ a 18k iso non fa rumore. MA e’ lui che il rumore lo sente quando vuole dormire stanco per il lavoro, a Cinisello Balsamo e non a santo domingo durante il suo ennesimo servizio fotografico per Max.

    Postilla: Mi spiace solo una cosa…i veri radical chic scrivono le loro castronerie…innescano il gregge che col paraocchi riesce pure a dire “quanto sei saggio tu”…poi inizia ad arrivare qualcuno che dissente…parte la litigata sulle castronerie…e immancabilmente si conclude con un

    “ehi ragazzi….era una provocazione…la mia e’ arte ma scherzavo per provocarvi e vedere di sollevare un pensiero, per svegliare le vostre coscenze, per provocare un risveglio dei sensi….e vedo che ci sono riuscito bene”

    E a quel punto…il castronaro…diventera’ qualcosa di simile al padreterno…lui che risveglia le anime…facciamolo papa subito.

    Per fortuna…qualcuno che continua a fare arte c’e’….continua a scattare foto…come un lavoro, non come un passatempo da benestante, e produce veri sogni…che io, spazzacamino, posso ammirare questa volta si, provando emozioni vere!
    Poi apro la finestra, vedo il mo panorama di milano…mi piace e dico…ma ci vuole un fotografo per vederlo?
    E vado a lavoro…che per fortuna, mi piace!

    saluti a tutti….mosche…

    PS Nel film “into the wild, il protagonista comunque no nfa una bella fine”…

  33. corrado a.

    Tutto giusto, tutto filosoficamente vero.
    Non si possono inseguire 2 settimane di vacanza, peggio se in agosto, così come non si può vivere per il sabato sera, se tutti i giorni dell’anno si fanno sacrifici per fare un lavoro solo per lo stipendio a fine mese. Ma non si può nemmeno vivere una vita arrabbiata con sudore, lacrime, fatica e notti insonni per inseguire il primo obiettivo desiderio. Una volta raggiunto, altro giro altra corsa, altro sudore altre lacime, fatica e notti insonni per un nuovo traguardo.

    Piuttosto sarebbe meglio che ognuno trovasse del tempo per fare ciò che veramente desidera e quando vuole lui.

    Una delle cose che mi mettono più tristezza è vedere yacht ormeggiati in una baia, a tiro di tele, nelle località VIP.
    Loro non sono impiegati delle poste, hanno raggiunto i loro obiettivi, o almeno così sembra.
    A loro modo, stiano sudando per raggiungere altri obiettivi, non sono mai in ferie.
    Molti probabilmente sono i padroni delle griffe. Forse staranno anche lavorando divertendosi, decidendo come muovere un pò di marionette per vendere nuovi prodotti possibilmente inutili ad altre marionette, soddisfatte di avere pensando di essere.

    Emanuele, hai fatto male a non continuare a pedalare, non hai creduto in te stesso, non hai voluto sacrificarti… avevi scelto uno sport in cui chiunque pedalando… può arrivare! Eppure sono convinto che fino ad un certo punto ci hai creduto, hai sudato, hai faticato, ti sei sacrificato etc. etc.
    Avessi scelto di fare il fotografo, ora saresti fotografo.
    Come tutti oggi, del resto.

    W le vacanze che non mi impediscono di scrivere anche stronzate sui blog!

    ciao
    rilaxatevi
    è agosto, i rompicoglioni sono in vacanza!

  34. Emanuele

    @Corrado.

    giusto per concludere, in effetti mancava questa precisazione:

    – Ho smesso di essere iscritto (ma non di andare in bici, passione che mantengo al livello di amatore avanzato…mi piace parecchio e nessuno me lo togliera’…) quando ho visto in modo diretto che per andare avanti avrei dovuto sottostare a determinati compromessi..e quando questo compromesso signinfica rovinarsi la salute, “drogarsi” per poter insistere a seguire il sogno, beh…ho lasciato perdere. cio’ non toglie che la soddisfazioone di scalare una vetta con le mie sole forze non me la toglie nessuno…neppure quelli che per 20 giorni di fila fanno 200km di gara…ben sapendo come facciano a farli.
    Ti diroo’ di piu’…faccio anche nuoto…a livello spinto (mai tesserato) e a breve faro’ le gare master…con tanta gente che segue una passione senza epr qusto denigrare chi magari rischia di affogar edopo due vasche.
    Chi davvero FA FATICA per raggiunger cio’ che fa, non puo’ denigrare gli alri che ci provano. Se lo fa…e’ solo perhc’e ci e’ arrivato non con la propria fatica ma con qualche compromesso o botta di fortuna.
    – Non ho come obiettivo di fare il fotografo professionista non perhc’e abbia rinunciato nemmeno a questo sogno, molt piu’ realizzabile di quello del ciclista, perche’ anche qui a volte scendi a compromessi. Conoce gent ceh scatta per importanti riviste perche’ e il figlio della direttrice. Altri perche’ vanno a letto con la direttrice. Inseguire il sogno a costo di qualsiasi compromesso? Non ci sto…e il mio sogno di essere in pace con me stesso lo realizzo ogni giorno.

    Ogni giorno in cui riesco a trovare il tempo per fare le mie piccole e insignificanti foto…ogni giorno che riesco a scalare un passo dolomitico col mio sudore e non con la chimica in vena.
    MA se quel giorno viene fuori uno “pseudo-professionista” che mi tratta con sufficienza o sfregio…beh, non sto zitto…e per mia fortuna, IO posso dirgli di stare zitto…lui, drogato o amante della direttrice…lui che per il sogno era disposto davvero a tutto…anceh a vendere l’anima per poi sciaquarla sul primo blog di finto anticonformismo.

    Gente…continuate a fare foto…ma a meno di fare servizi come quello di vogue (la modella e il petrolio) godetevi la passione senza pretesa di essere la guida spirituale di un gruppo di pecore.

    In fondo, per fare una panoramica dal balcone non serve tutta sta filosofia eh…basta un iphone! 🙂

  35. ANDREA

    “il lamentarsi del lavoro, agognando le vacanze, è una comoda e veloce scorciatoia per illudersi di avere un piano B, non avendo la consapevolezza che esiste solo il piano A”

    non sono praticamente mai daccordo con quello che scrivi, ma, questa volta, penso che ti citerò perchè sintetizzi perfettamente quello che penso anch’io.

    brev!

  36. Corrado A.

    A me piace il cinismo di Settimio, le sua crudezza, il bisogno di comunicare, il suo distacco da schemi.
    Non mi piace quando sconfina in una sorta di arroganza, che esce proprio quando si vorrebbe mettere ad esempio di persona realizzata partita dal nulla.

    Anche a me fa pensare molto il meccanismo delle tanto attese ferie, alla libera uscita.
    Ma certe strade, binari, si imboccano presto e cambiarli non è semplice, molti si accorgono tardi di esserci, spesso in un punto di non ritorno.
    A quel punto c’è la famiglia da mantenere, le bollette da pagare e poche carte da giocare, per limiti personali, per scherzi della vita, perchè cresciuti in qualche maniera.

    Per questo mi fanno più tristezza quelli che non sembrano in punti di non ritorno, che sono arrivati (forse), che possono avere tutti i giocattoli che vogliono, ma alla fine scelgono quelli da mostrare e non quelli con cui giocare.

    O forse non hanno amici con cui giocare, ma giusto per non sembrare soli, anche quelli loro possono comprare.

    Buone vacanze e che siano come le volete voi

  37. Max

    Bella Settimio,
    c’hai dei modi un pò del cazzo ma ci stai dentro alla grande. Io ho buttato alle ortiche una laurea in ingegneria e un lavoro sicuro per fare il fotografo (a 40 anni regas…). Non provare a farlo. FARLO. E ho mutuo trentennale, bollette, un bimbo di due anni e uno in arrivo etcetc. Come tutti gli altri, come l’impiegato alle poste. Quindi il potere della scelta esiste e sono pienamente d’accordo con te, chi vuole lavorare alle poste VUOLE lavorare alle poste, il resto sono scuse.
    Siamo poveri ora (la decisione l’abbiamo presa insieme io e mia moglie) ma siamo felici. stiamo insieme,lavoriamo insieme, soprattutto non passiamo un anno ogni dieci in macchina (fatevi un conto) e non ci muoviamo insieme a tutti voi che non VOLETE cambiare. In agosto stiamo in città. che è una figata. Magari ci si becca in giro set.
    Aperto a tutte le critiche del caso.
    Ciao,
    max

  38. settimio

    @ emanuele: chissà perché le critiche arrivano sempre in forma anonima. forse perché si associano sempre alle offese: darmi della merda (pur usando simpatici eufemismi, dove sono coinvolte insettini volanti) non è proprio il massimo.
    probabilmente però me lo sono meritato: dico quello che penso senza troppo badare alla forma. almeno qui, a casa mia ( dove entra chi vuole, a proprio rischio e pericolo), però penso di poter fare quello che voglio.

    un paio di precisazioni, però:
    -amo, evidentemente più di quanto si pensi, le critiche. basto e avanzo io ad essere d’accordo con me stesso. non amo però le offese fatte in maniera anonima. semplicemente non le trovo leali. l’ho già detto altre volte: non ho mai cancellato un solo commento, e spero di non farlo mai. volete scrivere che sono uno stronzo fallito pieno di sè? prego! fatelo pure, anche perché probabilmente avete ragione! ma non è meglio farlo usando nome e cognome? io ce lo metto…
    -temo, con la mia maniera di scrivere fin troppo decisa, di non essere stato abbastanza chiaro sui concetti che volevo esprimere nel mio post. lungi da me il solo pensare di prendermela con chi lavora alle poste o con chi fa il fotoamatore. semplicemente volevo dire che ognuno fa ciò che vuole e che la vita non sono le vacanze ma ciò che una persona fa tutti i giorni. tutto qui

    firmato Settimio Benedusi

  39. Maria

    Settimio… sei troppo intelligente per dire che ti basti… nessuno si basta… nel confronto con gli altri c’é la crescita…
    certo anche idee diverse ma espresse sempre nel rispetto della parte avversa e con dolcezza puo’ aprire ampi orizzonti…
    perché dobbiamo insultarci o esprimere opinioni diverse esasperando i toni?!
    forse anche il tuo blog é un ponte verso gli altri … esigenza di essere te stesso fino in fondo senza filtri … questo é lodevole ma ricorda il linguaggio deve esprimere accoglienza calore umano… lo so é casa tua e desideri fare cio’ che vuoi é giusto ma a volte é piacevole sentire comprensione e affetto al di la’ del tuo schermo ci sono persone spesso in conflitto con la vita di tutti i giorni…sii comprensivo
    comunque é bello anche che tu sia te stesso fino in fondo spesso a volte si viene fraintesi purtroppo…comunque spero che nel tempo mostrerai la parte piu’ sentimentale e dolce… chissà? potresti realmente sorprendere tutti mostrando un lato di te che hai deciso essere solo tuo…bye bye

    Maria

  40. Emanuele

    Oh, stavolta sono d’accordo! La vita non sono le vacanze..ma cio che si fa tutti i giorni. Finalmente, alal fine, si riconsoce qualcosa.
    Resto dell’idea che io mi ritengo fortunato di fare cio’ che ho voluto…ma perch’e ho avuto dei genitori che me l’han permesso (si torna ai soldi) mentre magari ce’ molta gente hce no nha potuto per un problema meramente pratico. Mi fa ridere hci dice “avevo il lavoro sicuro e la laurea, ho mollato tutto e faccio il fotografo”. Intanto la laurea non e’ banale da avere (e non parlo solo di volonta’ ma di costi), il lavoro sicuro nemmeno e’ da darsi per scontato. Quindi si parte gia’ da una situazione che NON tutti possono avere. E per mollare tutto e partire da zero come fotografo sappiamo tutti che non si prendono soldi sufficienti per moglie e figli…quindi vuol dire hce si sono messi da parte dei soldini “tampone” per poter fare un priodo senza guadagno. Poi la bravura ti puo’ prmettere il famoso cambio di vita…ma siam sempre qui…ci sono dei limiti materiali in tutto questo e continuo a dire che chi si illude, si bea, si gonfia il cuore con frasi del tipo “possiamo fare tutto cio’ che vogliamo..beh, forse ‘e fortunato per non aver ancora incrociato con quelle piccole cose brutte della vita che a volte capitano….che non auguro ovvimente a nessuno…ma che non si deve di certo denigrare come scusanti per gente che magari farebbe ben altro.

    Detto questo…una sola cosa per rispondere al proprietario di casa.

    Se noti bene, sono stato offensivo nei confronti dei commenti altrui e non del tuo! Come dici tu…sei padrone di casa e puoi dire tutto quello che vuoi. Non ti conosco nemmeno…ho visto solo molte tue foto (molte, belle) ma di certo non posso giudicarti senza conoscerti. puoi scrivere quello che leggo per mille motivi quindi non posso giudicarti bene o male in funzione di quello che leggo. Potrebbe essere roba scritta da altri per dire…quindi lungi da me essere offensivo nei tuoi confronti.
    Ho criticato e critico quello che ho letto.lo reputo davvero arrogante e scritto da parte di chi ha certe fortune…arricchite poi da perseveranza ok..ma partito grazie a fortune. Detto questo quello che ho piu’ criticato non sei tanto tu…ma gli altri…quelli che scrivono i commenti politcally correct…quelli ch scrivono la frase alla moda che fa tanto chic…quelli che non sanno nemmeno cos’e’ la vita, altro che fotografia. A quelli do delle mosche…e lo ribadisco…ma perch’e e’ gente che non ha nemmeno la testa per farsi un’idea sua…e vive su quelle degli idoli creati per avere qualcun altro a cui affidare i propri pensieri.

    Tra parentesi…agosto a Milano e’ spettacolare, ieri sera c’erano luci spetatcolari con le nuovle e mi sono messo a fare foto in corso sempione rishciando di farmi mettere sotto dall’unica macchina passante…ma ammetto la fortuna di poter prendere ferie in altri periodi…ammetto la fortuna di poter spendere soldi per farmi due viaggi fuori stagione…ammetto la fortuna di poter dire hce il lavoro mi piace…e la vacazna non e’ l’obiettivo da raggiungere dopo una tortura ma e’ un qualcosa di diverso per divertirmi di piu’…per fortuna mi diverto pure durante il periodo di non vacanza…ma ripeto…non mi mettereo’ mai a dire che tutti questi vacanzieri ferragostani in coda in macchina sono degli sfigati. Sono loro i veri EROI…e li rispetto perhc’e a volte sono semplicemente meno fortunati di me. E la bravura non conta un tubo…in Italia poi…

    Ciao a tutti…E se sono stato offensivo mi spiace..volevo solo essere fortement critico su quanto letto. Non sulle persone.
    Se poi quanto letto e quanto capito rispecchia le persone…beh…peggio per loro, non sara’ un problema mio per fortuna!

    Emanuele

  41. Max

    Si Emanuele ma che presunzione ad avere la verità in tasca.
    Hai fatto le tue supposizioni e non ne hai beccata una.
    La laurea me la sono sudata suonando nei locali scaricando cassette dell’acqua vendemmiando e quello che capitava visto che i miei non erano ricchi e non lo sono mai stati. I soldi non son o sufficienti per mogli, figli e quanti pollici? Chi ti dice che parto da zero come fotografo? Mi sono sudato anche questo. E non permetterti di dirmi che sono fortunato perchè non mi sono capitate cose brutte visto che anche qui, hai ciccato alla grandissima. Ma siccome è roba tra me e te, la mia mail è lì se vuoi continuiamo (civilmente) in privato.
    Poi se vuoi ridere ancora, ridi.
    Ciao,
    max

  42. daniele belli

    @emanuele – mi dispiace molto se ti trovi nella situazione in cui non puoi decidere, sarei mortificato se ti avesse colpito la perdita di un caro che ti ha lasciato degli impegni gravosi da onorare, ma dalle tue parole non si capisce se segui una passione perchè ti piace, e quindi vuoi farlo al meglio, o per fare delle gare.
    non capisco il tuo bisogno di giudicare tutti. hai fatto tutto questo casino, hai insultato settimio e tutti noi, nessuno ti ha chiamato a casa chiedendoti di insultarci, nessuno ha fatto spamming sulla tua casella email o ti ha suonato il citofono, poi quando ha risposto il padrone di casa ha chiesto scusa a lui facendo finta di niente (non ti sei firmato di nuovo) rinnovando la tua rabbia dio solo sa nei confronti di cosa.
    il fatto che non ti abbia raccontato la mia vita, che non ti abbia detto che pur senza niente (neanche da parte) e senza l’aiuto economico di nessuno, sto realizzando tutti i miei progetti, con fatica e magari con più tempo del dovuto, pagando per le scelte sbagliate e godendo dei piccoli risultati, non signiica che tu abbia il diritto di chiamarmi mosca.
    certo se avessi avuto una famiglia ricca ora sarei di sicuro altrove, il talento non mi manca (non parlo di fotografia ma le arti si accomunano tutte) la passione è forte e di fatica ne ho fatta davvero molta ma mi devo fermare quando la lezione dal grande che io prendo come esempio costa troppo, anch’io ce l’ho con questo sistema che non premia quasi mai quelli che valgono veramente, ma ho detto quasi perchè se veramente hai talento passione e voglia di faticare prima o poi i risultati arrivano ed io te lo posso dimostrare in qualsiasi momento.
    per concludere, vincere in bici non è arrivare primo alle gare ma correre al top e senza droghe arrivi prima di qualche drogato per me hai vinto.
    ps. Non so se considerarti privo di possibilità sapendo quanto costa una bici! io lo sono stato per anni privo di possibilità e ti assicuro che neanche i pattini ti puoi comprare.
    ognuno è artefice del proprio destino e anche il mutuo è una scelta che puoi non fare o fare qualche anno più tardi.

  43. Emanuele

    Ultimo messaggio…ho perso gia’ fin troppo tempo sottratto ai miei divertimenti.

    1) Le bici…ne ho due, una da allenamento e una da gara…gare senza miss e champagne…ma come dici tu non devo fare il giro d’italia per trovare soddisfazioni…posso fare anceh gare da solo e spesso sono le migliori. Ne ho due perch’e, come ho critto sopra…SONO stato fortunato…l’ho detto e lo riconosco.
    2) Ho potuto decidere e prendere strade che mi hanno portato alla soddisfazione GRAZIE al fatto che qualcuno mi ha supportato…i miei genitori. E’ stata una fortuna! Poi ci ho messo la mia fatica…studio e lavoro ancora adesso a 37anni…ma senza quella fortuna inziale…non credo sarebbe stato possibile fare il percorso fatto. Poi magari ci arrivavo lo stesso…chi lo sa…ma dubito…e questa, ancora, e’ uan fortuna.

    Non ce l’ho con nessuno…ho solo ritenuto (e confermo) disonesto, criticare le vacenze del “vacanziere di rimini” che fa una vita di lamenti e aspetat le ferie ad agosto…solo perhc’e magari questo vacanziero NON ha avuto certe fortune, malgrado mille sogni.

    Ho criticato non tanto il padrone di casa…che ha detto la sua…ma soprattutto chi risponde dicendo “hai proprio ragione, ognuno crea il proprio destino”…e’ una belal frase…e’ bello illudersi sia cosi’..ma il proprio destino e’ condizionato! Parlo della societa’ reale di oggi, in Italia. Poi se vogliamo illuderci di poter raggiungere il sogno partendo veramente da zero….vabbeh…si ok, forse uno su mille ce la fa…quello di cui fanno il film “storia vera”…

    MA dal film utopistico…alla critica della vacanza italica dell’italico medio…beh, mi e’ sembrato offensivo sia la critica (ricordiamoci che chi critica la vacanza ferragostana, po’ andare in giro per il mondo e fre servizi fotografici dai posti piu’ belli) e tanto piu’ lo stuolo di “hai ragione”.

    MAx, continuiamo in privato si perch’e ingegneria l’ho fatta pure io…e non quadrano parecchi cose su quello che dici..civilmente, no problem…ma ripeto…chi lavora alle poste magari non PUO’ fare altro perch’e un lavoro non lo trova altrove…altro che scelta. Forse dipende da una scelta sbagliata (?) in gioventu’..ma ormai…se non trova altro…che deve fare per campare?

    PS Perhc’e dite che sono anonimo? la mail l’ho scritta…e’ reale…non la leggo spesso e ora vado a vederla…ma mica e’ falsa…e mi chiamo Emanuele sul serio…

  44. daniele belli

    la mail l’avraiscritta ma non compare (c’è scritto vicino al campo). mettiamo che hai un mutuo e una famiglia da mantenere e non hai studiato oltre i 14 anni d’obbligo, scelta sbagliata..ok..infatti ora non trovi lavoro se non una cosa che non ti da soddisfazione ma che fare, la spesa devi pur farla no?! il dopo lavoro la maggior parte della gente lo butta al bar o a vedere la partita o al mare a smontare e rimontare tende roulotte e un mini appertamento mobile. le serate le passi al pub o magari a far pulizie con la moglie. per studiare non è mai troppo tardi, conosco lavoratori che dopo il lavoro studiano musica, scrivono o dipingono, io mi mangio blog, tutorial e manuali, rompo le scatole a persone che possono aiutarmi, vivo con la mia fidanzata ma non si fa figli finchè non si è sistemata la vita (dal punto di vista delle soddisfazioni). non posso permettermi e mai ho potuto, delle lezioni con qualcuno di bravo, neanche quando suonvo al rossini-opera-festival e li ci sono arrivato da solo, lavorando parttime per pagarmi lo strumento a rate e il biglietto del treno per arrivare a pesaro. si possono cercare insegnanti bravi che chiedono poco, rinunciare a sky per pagarsi una lezione, ne basta una da quello giusto per capire un sacco di cose. naturalmente devi averne parlato con tua moglie che deve venirti in contro e magari aiutarla a fare le cose di casa per darle le stesse opportunità.
    questo intendo. un caro amico ha fatto la scelta di essere un jazzista, quale figura più precaria e disadattata, eppure respira musica dalla mattina alla sera, forse anche di notte, non ha fatto altro nella vita, figlio di contadini, persone straordinarie ma semplici e senza il becco di un quattrino, ora lui insegna al conservatorio di bologna e fa dischi con i più grandi jazzisti del mondo, ha moglie e un mutuo, ma ci ha dovuto mettere di suo senza nessun aiuto.

  45. Francesco Brunello

    “Diciamo male che tal desiderio è stato soddisfatto. Non si soddisfano i desideri, conseguito che abbiamo l’oggetto, ma si spengono, cioè si perdono ed abbandonano per la certezza acquistata di non poterli mai soddisfare.”

    Giacomo Leopardi.

  46. Maria

    Tutti scrivono cose molto dure io lascio qualcosa di molto bello almeno per me

    “Come ti amo? Lasciami spiegare i modi.
    Ti amo fino al massimo della profondità,dell’altezza ed estensione
    che l’anima miapossa raggiungere (…) Ti amo entro la sfera delle
    necessità quotidiane, alla luce del giorno e al lume di candela.
    Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
    Ti amo con la stessa purezza con cui essi rifuggono dalla lode;
    Ti amo con la passione delle passate sofferenze(…)
    ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita!-
    e, se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte.”XLIII

    “Quando forti e diritte le nostre anime si stringono in silenzio
    sempre più vicine finche le punte ricurve delle loro ali aperte
    prendono fuoco” sonetto XXII

    “E se mi devi amare per null’altro sia che per amore. Non dire mai
    “L’amo per il sorriso, per lo sguardo, per il modo gentile di parlare,
    per le idee che alle mie s’ accordano, che un giorno mi rdiedero
    piacere”. Queste cose,mio Amato, possono in sé mutare o per te
    mutare.Così fatto un amore può disfarsi.E ancora non amarmi per
    la pietà che le mie guance asciuga. Il pianto può scordare chi
    lungamente ebbe il tuo conforto, e perdere, così, l’ amor tuo.
    Ma tu amami solo per amore dell’amore, che cresca in te,
    in un’eternità d’amore! “XIV

    Elizabeth Barrett Browning

    “Mi è entrata dentro, divenendo parte di me, questa vostra
    poesia grandiosa e viva, di cui ogni fiore ha messo radici
    ed è sbocciato … Amo tutti i vostri versi con tutto il mio
    cuore, cara Miss Barrett, ed amo anche voi con tutto il cuore”

    Robert Browning

  47. Davide Mazzoran

    questa è la tua vita e va finendo un minuto alla volta! [cit.]

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