welcome back to italy

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[it]volo rio-parigi, con air france, tranquillo e beato.
arrivo a parigi e il mio alitalia che vado a cercare subito sugli schermi delle informazioni, risulta “cancelled”.
cancellato. soppresso. eliminato.
vado nel banco dei transiti per informarmi. mi dicono che in effetti, a causa dei vari casini in italia, il volo è stato cancellato.
ce ne sarebbe un’altro, sempre alitalia, che parte più o meno alla stessa ora. non va a linate ma alla malpensa, ma ovviamente io dico “bene/grazie/lo prendo”.
la gentile signorina telefona all’alitalia per farmi inserire in quel volo.
chiama.
e richiama.
scusandosi mi dice che nessuno risponde. nessuno.
riprova quindi in un’altra maniera, penso attraverso le prenotazioni dell’air france, e attraverso loro mi infila sul volo.
mi fiondo allora verso il check in, prendo la carta d’imbarco e vado verso il gate.
il volo sarebbe dovuto partire alle 13:30. alle 14:30 ancora non si muove nulla.
poco dopo appare la scritta sui tabelloni e ci si incomincia ad imbarcare.
in aereo non hanno tea e coca cola, ma pazienza.

arrivo a malpensa e mi metto sul nastro ad aspettare i bagagli.
aspetto.
e aspetto.
arrivano tutti ma non il mio.
vado dai bagagli smarriti e faccio denuncia. mi dicono, guardando il codice, che la mia valigia è rimasta a parigi.

solo con il mio zainetto esco e mi dirigo verso la stazione del trenino malpensa-milano cadorna.
all’entrata della “stazione” ci sono le macchinette automatiche per fare il biglietto e faccio il biglietto. usando la moneta, perchè non accettano carta di credito.
mi avvio quindi verso il binario e, solo allora, leggo un cartello che, a causa sciopero, il servizio è sospeso. il servizio è però garantito all’interno di una “fascia protetta”, alla fine del pomeriggio. a questa fascia protetta mancavano venti minuti e quindi decido di aspettare, per prendere il primo treno che sarebbe dovuto partire, che in effetti era segnato sui televisori come in regolare partenza.
aspetto
e aspetto. all’ora della prevista partenza nulla succede. nessun treno, nessun avviso. il deserto dei tartari.

mogio mogio mi avvio verso i taxi.
arrivo alla testa delle macchine in attesa e salgo sulla prima della fila.
partiamo e dopo poco l’autista riceve una telefonata dalla sua amante colombiana, equadoregna, argentina…non lo so…ma di lingua spagnola.
il tizio si mette allora a parlare in un maccheronico siculo/spagnolo. “meo amor” “te chiero” “come stas”…
andando sempre più veloce e parlando sempre più amorevolmente alla tipa.
e parla.
e parla.
finalmente mette giù, ma comincia ad andare come un pazzo, dovendo evidentemente correre dalla sua bella. sorpassa a destra. suona. impreca.
‘sto stronzo.

quando siamo partiti il tassista aveva inserito il tassametro. magari per un riflesso condizionato.
quando arriviamo però davanti al mio studio indica con il ditino il tassametro, che segnava 125 euro.
io però gli dico che mi sembra ci sia un accordo che stabilisce che la cifra malpensa/milano è fissa, di 80 euro.
“e già!” dice lui “mi dia 80 euro”.
gli do gli 80 euro, e lui sgommando parte verso la sua colombiana.

no comments.
welcome back to italy

[/it] [en] flight rio-paris, with air france, peaceful and blissful. i arrive in paris and look immediately for my alitalia flight that turns out to be “cancelled” on the screen. cancelled. suppressed. eliminated. i go to the in-transit desk to get information. in fact they tell me that because of the various mess in italy, the flight has been cancelled. there is another one, from alitalia, leaving more or less at the same time. it doesn’t go to linate but to malpensa airport, but obviously i say : “well/thanks/i’ll catch it”. the kind lady phones alitalia to book me on that flight. calls. and recalls. she apologizes saying nobody answers. nobody. she then tries another way, i think through air france booking system, and she slots me in. i rush to the check-in, i take the boarding card and go towards the gate. the flight should have left at 1.30pm. at 2.30 nothing moves yes. minutes after the sign appears on the screen and we start boarding. they don’t’ have tea and coke on board, but is fine. i arrive at malpensa and i stand at the conveyor belt waiting for my luggage. i wait. and wait. all the luggage arrives except mine. i go to the lost and found and i fill the form. they tell, looking at the barcode, that my luggage has been lift in paris. alone with my little backpack i go outside to the station to catch the train malpensa-cadorna. at the entrance of the station there are automatic machines and i buy a ticket. using coins because they don’t’ accept credit cards. i go to the platform and only then i read that because of a strike, the service is suspended. the service is guaranteed within a “protected” time slot, at the end of the afternoon. i still had to wait twenty more minutes so i decided to wait, to catch the first train leaving, and in fact was on screen as scheduled. i wait and i wait. at the time of departure nothing happens. no train, no announcement. all desert. in the dumps i walk towards the taxi rank. i arrive at the top of the cars waiting in line and i get on the one in front. we leave and after a while the taxi driver receives a phone call from his columbian, equadorean, argentinian lover … i don’t’ know … but spanish speaking. the guy starts to talk a fake sicilian/spanish. “meo amor” “te chiero” “come stas” …. driving faster and faster and sweet talking more and more to the girl. and talks. and talks. finally he ends the conversation, but starts to drive like a lunatic, probably because he has to go quickly to his beauty. he takes over from the right. hoots. swears. th’fucker. when we left the taxi driver switched on the meter, maybe because he is used to, and it counted 125 euro. i tell him it seems to me there is an agreement and the amount from malpensa to milan is fixed, 80 euros. “right!” he says “ give me 80 euros”. i give him 80 euros, and while making the tyres squealing he rushes to his colombian. no comments. welcome back to italy.[/en]

52 risposte

  1. Valeria

    Ciao Settimio!

    Mi imbarazza un po’ bussare in casa d’altri (di solito non commento ai blog) ma dopo averti letto per un po’ credo sia carino presentarsi. Ho iniziato a guardare con curiosità al mondo della fotografia -io che sono del tutto priva di qualsiasi abilità visiva, sono incapace di concepire un’immagine- dopo che l’amica del cuore fotografa dilettante ha iniziato a piazzarmi come soggetto nei suoi peregrinaggi CanonInMano per scongiurare l’effetto cartolina. ;->
    E insomma, senti, te lo devo proprio chiedere, visto che ho un fotografo sottomano…e che fotografo. 🙂 Ma le modelle, chi le sceglie? Mi spiego meglio: quando ti arriva una come la ragazza mulatta del servizio “Aria”, che magari per sua fortuna non soffre di anoressia ma denutrita è di sicuro…chi ha voluto che avesse proprio quelle caratteristiche? Senza alcuna polemica, sono conscia di quanto la ricerca estetica sia per definizione a-morale (altrimenti farei un altro mestiere, ma questa è un’altra storia).
    Saluti!

    Valeria

  2. Valeria

    Ciao Settimio!

    Mi imbarazza un po’ bussare in casa d’altri (di solito non commento ai blog) ma dopo averti letto per un po’ credo sia carino presentarsi. Ho iniziato a guardare con curiosità al mondo della fotografia -io che sono del tutto priva di qualsiasi abilità visiva, sono incapace di concepire un’immagine- dopo che l’amica del cuore fotografa dilettante ha iniziato a piazzarmi come soggetto nei suoi peregrinaggi CanonInMano per scongiurare l’effetto cartolina. ;->
    E insomma, senti, te lo devo proprio chiedere, visto che ho un fotografo sottomano…e che fotografo. 🙂 Ma le modelle, chi le sceglie? Mi spiego meglio: quando ti arriva una come la ragazza mulatta del servizio “Aria”, che magari per sua fortuna non soffre di anoressia ma denutrita è di sicuro…chi ha voluto che avesse proprio quelle caratteristiche? Senza alcuna polemica, sono conscia di quanto la ricerca estetica sia per definizione a-morale (altrimenti farei un altro mestiere, ma questa è un’altra storia).
    Saluti!

    Valeria

  3. Valeria

    Ciao Settimio!

    Mi imbarazza un po’ bussare in casa d’altri (di solito non commento ai blog) ma dopo averti letto per un po’ credo sia carino presentarsi. Ho iniziato a guardare con curiosità al mondo della fotografia -io che sono del tutto priva di qualsiasi abilità visiva, sono incapace di concepire un’immagine- dopo che l’amica del cuore fotografa dilettante ha iniziato a piazzarmi come soggetto nei suoi peregrinaggi CanonInMano per scongiurare l’effetto cartolina. ;->
    E insomma, senti, te lo devo proprio chiedere, visto che ho un fotografo sottomano…e che fotografo. 🙂 Ma le modelle, chi le sceglie? Mi spiego meglio: quando ti arriva una come la ragazza mulatta del servizio “Aria”, che magari per sua fortuna non soffre di anoressia ma denutrita è di sicuro…chi ha voluto che avesse proprio quelle caratteristiche? Senza alcuna polemica, sono conscia di quanto la ricerca estetica sia per definizione a-morale (altrimenti farei un altro mestiere, ma questa è un’altra storia).
    Saluti!

    Valeria

  4. Valeria

    Ciao Settimio!

    Mi imbarazza un po’ bussare in casa d’altri (di solito non commento ai blog) ma dopo averti letto per un po’ credo sia carino presentarsi. Ho iniziato a guardare con curiosità al mondo della fotografia -io che sono del tutto priva di qualsiasi abilità visiva, sono incapace di concepire un’immagine- dopo che l’amica del cuore fotografa dilettante ha iniziato a piazzarmi come soggetto nei suoi peregrinaggi CanonInMano per scongiurare l’effetto cartolina. ;->
    E insomma, senti, te lo devo proprio chiedere, visto che ho un fotografo sottomano…e che fotografo. 🙂 Ma le modelle, chi le sceglie? Mi spiego meglio: quando ti arriva una come la ragazza mulatta del servizio “Aria”, che magari per sua fortuna non soffre di anoressia ma denutrita è di sicuro…chi ha voluto che avesse proprio quelle caratteristiche? Senza alcuna polemica, sono conscia di quanto la ricerca estetica sia per definizione a-morale (altrimenti farei un altro mestiere, ma questa è un’altra storia).
    Saluti!

    Valeria

  5. Benedusi

    ciao valeria
    di solito, si sarà notato, non rispondo ai commenti sul mio blog.
    per varie ragioni.
    le due principali sono uno che non ho tempo (il regolamento del condominio qui prevederebbe che io faccia il fotografo, mica il bloggologo…) e due che mi piace, come ho detto altre volte, che qui le persone si incontrino e si scrivano quello che vogliono come vogliono.
    come lasciare le chiavi di casa a degli amici.
    approfitto per salutare tutti quelli che scrivono (anche luigi! a proposito, come si sta in america?) e dirvi che leggo e seguo sempre quello che scrivete.
    continuate pure così, fate e scrivete quello che volete. spegnete solo le luci quando uscite…

    tornando a te, valeria, ti vorrei rispondere…

    le modelle le scelgo io, ma forse non è questo l’argomento di cui volevi parlare, vero?
    ma di anoressia e moda? giusto?
    ne ho già scritto in passato, ma non è che uno possa conoscere sei anni del mio blog.
    giusto.
    ti dico allora quello che penso.
    che l’anoressia non c’entra un bel nulla con la moda e la fotografia di moda.
    l’anoressia è un grave disturbo psichico, spesso causato da un malato rapporto con la madre.
    anzi, più che un disturbo, una malattia.
    e una malattia, grave come quella, non viene guardando delle foto sui giornali.
    ha delle motivazioni ben più profonde e radicali che non dei semplici modelli estetici.
    ed esisteva ben prima della moda e della fotografia di moda: la sua definizione, per dirne una, è dell’ottocento…

    quello però che mi fa incazzare è che, invece di risolvere dei problemi ben più concreti e reali che ha questo nostro ambiente, si preferisce farsi tutti belli illudendo la gente che il mondo della moda si attivi contro il problema dell’anoressia.
    è troppo facile, troppo ipocrita, troppo stronzo sventolare la bandiera contro l’anoressia!
    lo faccio anche io?!
    ok
    “io, settimio benedusi, in rappresentanza del mondo della moda sono contro l’anoressia e non userò mai più modelle magre!!!”
    pensate cambierebbe qualcosa a parte quelli che direbbero che bravo benedusi che lotta contro questo terribile male?
    credimi, è veramente troppo facile dire di contribuire a risolvere un problema del quale non siamo noi gli artefici.

    ciao
    settimio

  6. Benedusi

    ciao valeria
    di solito, si sarà notato, non rispondo ai commenti sul mio blog.
    per varie ragioni.
    le due principali sono uno che non ho tempo (il regolamento del condominio qui prevederebbe che io faccia il fotografo, mica il bloggologo…) e due che mi piace, come ho detto altre volte, che qui le persone si incontrino e si scrivano quello che vogliono come vogliono.
    come lasciare le chiavi di casa a degli amici.
    approfitto per salutare tutti quelli che scrivono (anche luigi! a proposito, come si sta in america?) e dirvi che leggo e seguo sempre quello che scrivete.
    continuate pure così, fate e scrivete quello che volete. spegnete solo le luci quando uscite…

    tornando a te, valeria, ti vorrei rispondere…

    le modelle le scelgo io, ma forse non è questo l’argomento di cui volevi parlare, vero?
    ma di anoressia e moda? giusto?
    ne ho già scritto in passato, ma non è che uno possa conoscere sei anni del mio blog.
    giusto.
    ti dico allora quello che penso.
    che l’anoressia non c’entra un bel nulla con la moda e la fotografia di moda.
    l’anoressia è un grave disturbo psichico, spesso causato da un malato rapporto con la madre.
    anzi, più che un disturbo, una malattia.
    e una malattia, grave come quella, non viene guardando delle foto sui giornali.
    ha delle motivazioni ben più profonde e radicali che non dei semplici modelli estetici.
    ed esisteva ben prima della moda e della fotografia di moda: la sua definizione, per dirne una, è dell’ottocento…

    quello però che mi fa incazzare è che, invece di risolvere dei problemi ben più concreti e reali che ha questo nostro ambiente, si preferisce farsi tutti belli illudendo la gente che il mondo della moda si attivi contro il problema dell’anoressia.
    è troppo facile, troppo ipocrita, troppo stronzo sventolare la bandiera contro l’anoressia!
    lo faccio anche io?!
    ok
    “io, settimio benedusi, in rappresentanza del mondo della moda sono contro l’anoressia e non userò mai più modelle magre!!!”
    pensate cambierebbe qualcosa a parte quelli che direbbero che bravo benedusi che lotta contro questo terribile male?
    credimi, è veramente troppo facile dire di contribuire a risolvere un problema del quale non siamo noi gli artefici.

    ciao
    settimio

  7. Benedusi

    ciao valeria
    di solito, si sarà notato, non rispondo ai commenti sul mio blog.
    per varie ragioni.
    le due principali sono uno che non ho tempo (il regolamento del condominio qui prevederebbe che io faccia il fotografo, mica il bloggologo…) e due che mi piace, come ho detto altre volte, che qui le persone si incontrino e si scrivano quello che vogliono come vogliono.
    come lasciare le chiavi di casa a degli amici.
    approfitto per salutare tutti quelli che scrivono (anche luigi! a proposito, come si sta in america?) e dirvi che leggo e seguo sempre quello che scrivete.
    continuate pure così, fate e scrivete quello che volete. spegnete solo le luci quando uscite…

    tornando a te, valeria, ti vorrei rispondere…

    le modelle le scelgo io, ma forse non è questo l’argomento di cui volevi parlare, vero?
    ma di anoressia e moda? giusto?
    ne ho già scritto in passato, ma non è che uno possa conoscere sei anni del mio blog.
    giusto.
    ti dico allora quello che penso.
    che l’anoressia non c’entra un bel nulla con la moda e la fotografia di moda.
    l’anoressia è un grave disturbo psichico, spesso causato da un malato rapporto con la madre.
    anzi, più che un disturbo, una malattia.
    e una malattia, grave come quella, non viene guardando delle foto sui giornali.
    ha delle motivazioni ben più profonde e radicali che non dei semplici modelli estetici.
    ed esisteva ben prima della moda e della fotografia di moda: la sua definizione, per dirne una, è dell’ottocento…

    quello però che mi fa incazzare è che, invece di risolvere dei problemi ben più concreti e reali che ha questo nostro ambiente, si preferisce farsi tutti belli illudendo la gente che il mondo della moda si attivi contro il problema dell’anoressia.
    è troppo facile, troppo ipocrita, troppo stronzo sventolare la bandiera contro l’anoressia!
    lo faccio anche io?!
    ok
    “io, settimio benedusi, in rappresentanza del mondo della moda sono contro l’anoressia e non userò mai più modelle magre!!!”
    pensate cambierebbe qualcosa a parte quelli che direbbero che bravo benedusi che lotta contro questo terribile male?
    credimi, è veramente troppo facile dire di contribuire a risolvere un problema del quale non siamo noi gli artefici.

    ciao
    settimio

  8. Benedusi

    ciao valeria
    di solito, si sarà notato, non rispondo ai commenti sul mio blog.
    per varie ragioni.
    le due principali sono uno che non ho tempo (il regolamento del condominio qui prevederebbe che io faccia il fotografo, mica il bloggologo…) e due che mi piace, come ho detto altre volte, che qui le persone si incontrino e si scrivano quello che vogliono come vogliono.
    come lasciare le chiavi di casa a degli amici.
    approfitto per salutare tutti quelli che scrivono (anche luigi! a proposito, come si sta in america?) e dirvi che leggo e seguo sempre quello che scrivete.
    continuate pure così, fate e scrivete quello che volete. spegnete solo le luci quando uscite…

    tornando a te, valeria, ti vorrei rispondere…

    le modelle le scelgo io, ma forse non è questo l’argomento di cui volevi parlare, vero?
    ma di anoressia e moda? giusto?
    ne ho già scritto in passato, ma non è che uno possa conoscere sei anni del mio blog.
    giusto.
    ti dico allora quello che penso.
    che l’anoressia non c’entra un bel nulla con la moda e la fotografia di moda.
    l’anoressia è un grave disturbo psichico, spesso causato da un malato rapporto con la madre.
    anzi, più che un disturbo, una malattia.
    e una malattia, grave come quella, non viene guardando delle foto sui giornali.
    ha delle motivazioni ben più profonde e radicali che non dei semplici modelli estetici.
    ed esisteva ben prima della moda e della fotografia di moda: la sua definizione, per dirne una, è dell’ottocento…

    quello però che mi fa incazzare è che, invece di risolvere dei problemi ben più concreti e reali che ha questo nostro ambiente, si preferisce farsi tutti belli illudendo la gente che il mondo della moda si attivi contro il problema dell’anoressia.
    è troppo facile, troppo ipocrita, troppo stronzo sventolare la bandiera contro l’anoressia!
    lo faccio anche io?!
    ok
    “io, settimio benedusi, in rappresentanza del mondo della moda sono contro l’anoressia e non userò mai più modelle magre!!!”
    pensate cambierebbe qualcosa a parte quelli che direbbero che bravo benedusi che lotta contro questo terribile male?
    credimi, è veramente troppo facile dire di contribuire a risolvere un problema del quale non siamo noi gli artefici.

    ciao
    settimio

  9. Valeria

    Ciao, Settimio.

    Innanzitutto ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. E te ne sono ancora più grata visto che, ahimè, mi hai dato una risposta del tutto inutile per un buon 90%. Io, infatti, non ho mai pensato alcuna delle sciocchezze che mi hai attribuito, ho la magnifica abitudine di pensare con la mia testa. La mia era una domanda strettamente tecnica, (commerciale se vuoi, nel caso non le avessi scelte tu) cioè appunto a chi spettano certe scelte estetiche. Per il resto non rispondo, non ho quel genere di narcisismo che mi farebbe sentire in dovere di controbattere per sentirmi controcorrente&intelligente. 🙂
    Grazie ancora, e buon lavoro.
    Ciao,

    Valeria

  10. Valeria

    Ciao, Settimio.

    Innanzitutto ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. E te ne sono ancora più grata visto che, ahimè, mi hai dato una risposta del tutto inutile per un buon 90%. Io, infatti, non ho mai pensato alcuna delle sciocchezze che mi hai attribuito, ho la magnifica abitudine di pensare con la mia testa. La mia era una domanda strettamente tecnica, (commerciale se vuoi, nel caso non le avessi scelte tu) cioè appunto a chi spettano certe scelte estetiche. Per il resto non rispondo, non ho quel genere di narcisismo che mi farebbe sentire in dovere di controbattere per sentirmi controcorrente&intelligente. 🙂
    Grazie ancora, e buon lavoro.
    Ciao,

    Valeria

  11. Valeria

    Ciao, Settimio.

    Innanzitutto ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. E te ne sono ancora più grata visto che, ahimè, mi hai dato una risposta del tutto inutile per un buon 90%. Io, infatti, non ho mai pensato alcuna delle sciocchezze che mi hai attribuito, ho la magnifica abitudine di pensare con la mia testa. La mia era una domanda strettamente tecnica, (commerciale se vuoi, nel caso non le avessi scelte tu) cioè appunto a chi spettano certe scelte estetiche. Per il resto non rispondo, non ho quel genere di narcisismo che mi farebbe sentire in dovere di controbattere per sentirmi controcorrente&intelligente. 🙂
    Grazie ancora, e buon lavoro.
    Ciao,

    Valeria

  12. Valeria

    Ciao, Settimio.

    Innanzitutto ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. E te ne sono ancora più grata visto che, ahimè, mi hai dato una risposta del tutto inutile per un buon 90%. Io, infatti, non ho mai pensato alcuna delle sciocchezze che mi hai attribuito, ho la magnifica abitudine di pensare con la mia testa. La mia era una domanda strettamente tecnica, (commerciale se vuoi, nel caso non le avessi scelte tu) cioè appunto a chi spettano certe scelte estetiche. Per il resto non rispondo, non ho quel genere di narcisismo che mi farebbe sentire in dovere di controbattere per sentirmi controcorrente&intelligente. 🙂
    Grazie ancora, e buon lavoro.
    Ciao,

    Valeria

  13. PAOLO

    Ciao Valeria, essendo che come premetti non sei una modella, leggendo la tua domanda è ovvio pensare che l’interpretazione di essa sia quella che ha dato Settimio…anzi ti ha dato 2 risposte: 1 diretta: “Le scelgo io” (e mi pare esauriente) ed una diretta al centro dove il tuo dito continuamente girovagava dando opinioni e giudizi estetici ma senza volerlo toccarlo mai.
    Per quel poco che ne so e che chi frequenta questo blog da tempo sa, lui è uno che dice pane al pane e vino al vino evitando gli inutili fronzoli e cosi’ è stato pure nel tuo caso.
    Se poi tu intendi sapere con che criterio le sceglie probabilmente ti dirà come ha fatto in un’intervista che la modella migliore non è la più bella, anche se la maggior parte sono tutte bellissime, ma è colei che più è coerente con la storia che attraverso la/le tua/e immagine vuoi raccontare.

    Ciao,
    Paolo.

  14. PAOLO

    Ciao Valeria, essendo che come premetti non sei una modella, leggendo la tua domanda è ovvio pensare che l’interpretazione di essa sia quella che ha dato Settimio…anzi ti ha dato 2 risposte: 1 diretta: “Le scelgo io” (e mi pare esauriente) ed una diretta al centro dove il tuo dito continuamente girovagava dando opinioni e giudizi estetici ma senza volerlo toccarlo mai.
    Per quel poco che ne so e che chi frequenta questo blog da tempo sa, lui è uno che dice pane al pane e vino al vino evitando gli inutili fronzoli e cosi’ è stato pure nel tuo caso.
    Se poi tu intendi sapere con che criterio le sceglie probabilmente ti dirà come ha fatto in un’intervista che la modella migliore non è la più bella, anche se la maggior parte sono tutte bellissime, ma è colei che più è coerente con la storia che attraverso la/le tua/e immagine vuoi raccontare.

    Ciao,
    Paolo.

  15. PAOLO

    Ciao Valeria, essendo che come premetti non sei una modella, leggendo la tua domanda è ovvio pensare che l’interpretazione di essa sia quella che ha dato Settimio…anzi ti ha dato 2 risposte: 1 diretta: “Le scelgo io” (e mi pare esauriente) ed una diretta al centro dove il tuo dito continuamente girovagava dando opinioni e giudizi estetici ma senza volerlo toccarlo mai.
    Per quel poco che ne so e che chi frequenta questo blog da tempo sa, lui è uno che dice pane al pane e vino al vino evitando gli inutili fronzoli e cosi’ è stato pure nel tuo caso.
    Se poi tu intendi sapere con che criterio le sceglie probabilmente ti dirà come ha fatto in un’intervista che la modella migliore non è la più bella, anche se la maggior parte sono tutte bellissime, ma è colei che più è coerente con la storia che attraverso la/le tua/e immagine vuoi raccontare.

    Ciao,
    Paolo.

  16. PAOLO

    Ciao Valeria, essendo che come premetti non sei una modella, leggendo la tua domanda è ovvio pensare che l’interpretazione di essa sia quella che ha dato Settimio…anzi ti ha dato 2 risposte: 1 diretta: “Le scelgo io” (e mi pare esauriente) ed una diretta al centro dove il tuo dito continuamente girovagava dando opinioni e giudizi estetici ma senza volerlo toccarlo mai.
    Per quel poco che ne so e che chi frequenta questo blog da tempo sa, lui è uno che dice pane al pane e vino al vino evitando gli inutili fronzoli e cosi’ è stato pure nel tuo caso.
    Se poi tu intendi sapere con che criterio le sceglie probabilmente ti dirà come ha fatto in un’intervista che la modella migliore non è la più bella, anche se la maggior parte sono tutte bellissime, ma è colei che più è coerente con la storia che attraverso la/le tua/e immagine vuoi raccontare.

    Ciao,
    Paolo.

  17. @marco

    Giusto PAOLO poichè valeria ne è ancora più grata dal momento che le è stata fornita una risposta utile –stimata al 10% del totale..

  18. @marco

    Giusto PAOLO poichè valeria ne è ancora più grata dal momento che le è stata fornita una risposta utile –stimata al 10% del totale..

  19. @marco

    Giusto PAOLO poichè valeria ne è ancora più grata dal momento che le è stata fornita una risposta utile –stimata al 10% del totale..

  20. @marco

    Giusto PAOLO poichè valeria ne è ancora più grata dal momento che le è stata fornita una risposta utile –stimata al 10% del totale..

  21. Valeria

    Ciao, Paolo!

    Ma infatti la risposta “La scelgo io” era assolutamente esauriente. Volevo capire se c’era una specie di imposizione da parte delle agenzie di modelle con quelle caratteristiche, che i fotografi in un certo senso subivano (nel senso, detto terra terra, il convento passa quello) oppure se la scelta estetica era coerente in ogni momento del lavoro.
    Sorvolo sul resto, altrimenti non ne usciamo e sono già stata un’ospite fin troppo chiassosa, senza volerlo.
    Ciao!

    Valeria

  22. Valeria

    Ciao, Paolo!

    Ma infatti la risposta “La scelgo io” era assolutamente esauriente. Volevo capire se c’era una specie di imposizione da parte delle agenzie di modelle con quelle caratteristiche, che i fotografi in un certo senso subivano (nel senso, detto terra terra, il convento passa quello) oppure se la scelta estetica era coerente in ogni momento del lavoro.
    Sorvolo sul resto, altrimenti non ne usciamo e sono già stata un’ospite fin troppo chiassosa, senza volerlo.
    Ciao!

    Valeria

  23. Valeria

    Ciao, Paolo!

    Ma infatti la risposta “La scelgo io” era assolutamente esauriente. Volevo capire se c’era una specie di imposizione da parte delle agenzie di modelle con quelle caratteristiche, che i fotografi in un certo senso subivano (nel senso, detto terra terra, il convento passa quello) oppure se la scelta estetica era coerente in ogni momento del lavoro.
    Sorvolo sul resto, altrimenti non ne usciamo e sono già stata un’ospite fin troppo chiassosa, senza volerlo.
    Ciao!

    Valeria

  24. Valeria

    Ciao, Paolo!

    Ma infatti la risposta “La scelgo io” era assolutamente esauriente. Volevo capire se c’era una specie di imposizione da parte delle agenzie di modelle con quelle caratteristiche, che i fotografi in un certo senso subivano (nel senso, detto terra terra, il convento passa quello) oppure se la scelta estetica era coerente in ogni momento del lavoro.
    Sorvolo sul resto, altrimenti non ne usciamo e sono già stata un’ospite fin troppo chiassosa, senza volerlo.
    Ciao!

    Valeria

  25. PAOLO

    quindi…”risposta del tutto inutile” oppure “assolutamente esauriente”… diciditi eh? 😉 ?
    Però ammetto che la frase “…una risposta del tutto inutile per un buon 90%” è simpatica! 🙂

    Sono un fotografo bravo tanto e quanto Settimio e quindi il migliore per un buon 0,1% 🙂

  26. PAOLO

    quindi…”risposta del tutto inutile” oppure “assolutamente esauriente”… diciditi eh? 😉 ?
    Però ammetto che la frase “…una risposta del tutto inutile per un buon 90%” è simpatica! 🙂

    Sono un fotografo bravo tanto e quanto Settimio e quindi il migliore per un buon 0,1% 🙂

  27. PAOLO

    quindi…”risposta del tutto inutile” oppure “assolutamente esauriente”… diciditi eh? 😉 ?
    Però ammetto che la frase “…una risposta del tutto inutile per un buon 90%” è simpatica! 🙂

    Sono un fotografo bravo tanto e quanto Settimio e quindi il migliore per un buon 0,1% 🙂

  28. PAOLO

    quindi…”risposta del tutto inutile” oppure “assolutamente esauriente”… diciditi eh? 😉 ?
    Però ammetto che la frase “…una risposta del tutto inutile per un buon 90%” è simpatica! 🙂

    Sono un fotografo bravo tanto e quanto Settimio e quindi il migliore per un buon 0,1% 🙂

  29. alan

    x valeria

    Le agenzia di modelle sono clienti dei fotografi e non impongono le donne poiche’ non ne hanno il potere; il fotografo decide chi e’ la donna da usare; sopratutto se si tratta di editoriali; in pubblicita’ vengono suggerite una rosa di donne da proporre al cliente tra quelle approvate dal fotografo. Se un fotografo e’ costretto (dal cliente o peggio ancora.. agenzia) ad usare modelle non selezionate da lui, significa che la considerazione nei sui confronti e’ proprio nulla, e probabilmente il suo livello profesionale molto basso.

  30. alan

    x valeria

    Le agenzia di modelle sono clienti dei fotografi e non impongono le donne poiche’ non ne hanno il potere; il fotografo decide chi e’ la donna da usare; sopratutto se si tratta di editoriali; in pubblicita’ vengono suggerite una rosa di donne da proporre al cliente tra quelle approvate dal fotografo. Se un fotografo e’ costretto (dal cliente o peggio ancora.. agenzia) ad usare modelle non selezionate da lui, significa che la considerazione nei sui confronti e’ proprio nulla, e probabilmente il suo livello profesionale molto basso.

  31. alan

    x valeria

    Le agenzia di modelle sono clienti dei fotografi e non impongono le donne poiche’ non ne hanno il potere; il fotografo decide chi e’ la donna da usare; sopratutto se si tratta di editoriali; in pubblicita’ vengono suggerite una rosa di donne da proporre al cliente tra quelle approvate dal fotografo. Se un fotografo e’ costretto (dal cliente o peggio ancora.. agenzia) ad usare modelle non selezionate da lui, significa che la considerazione nei sui confronti e’ proprio nulla, e probabilmente il suo livello profesionale molto basso.

  32. alan

    x valeria

    Le agenzia di modelle sono clienti dei fotografi e non impongono le donne poiche’ non ne hanno il potere; il fotografo decide chi e’ la donna da usare; sopratutto se si tratta di editoriali; in pubblicita’ vengono suggerite una rosa di donne da proporre al cliente tra quelle approvate dal fotografo. Se un fotografo e’ costretto (dal cliente o peggio ancora.. agenzia) ad usare modelle non selezionate da lui, significa che la considerazione nei sui confronti e’ proprio nulla, e probabilmente il suo livello profesionale molto basso.

  33. alan

    x settimio

    per eseprienza ogni volta che prendi una coincidenza su parigi o cambi volo, non ti arriveranno mai i bagagli; non so’ perche’, ma e’ la prassi.. si vede che gli addetti bagali non si ogliono sbattere …. a me e’ successo 10 volte su 10… e’ sistematico…

  34. alan

    x settimio

    per eseprienza ogni volta che prendi una coincidenza su parigi o cambi volo, non ti arriveranno mai i bagagli; non so’ perche’, ma e’ la prassi.. si vede che gli addetti bagali non si ogliono sbattere …. a me e’ successo 10 volte su 10… e’ sistematico…

  35. alan

    x settimio

    per eseprienza ogni volta che prendi una coincidenza su parigi o cambi volo, non ti arriveranno mai i bagagli; non so’ perche’, ma e’ la prassi.. si vede che gli addetti bagali non si ogliono sbattere …. a me e’ successo 10 volte su 10… e’ sistematico…

  36. alan

    x settimio

    per eseprienza ogni volta che prendi una coincidenza su parigi o cambi volo, non ti arriveranno mai i bagagli; non so’ perche’, ma e’ la prassi.. si vede che gli addetti bagali non si ogliono sbattere …. a me e’ successo 10 volte su 10… e’ sistematico…

  37. rossano

    piu’ che welcome to italy…direi benvenuto nel 3 mondo un abbraccio a tutti di questo blog da cape town !!! peace+love e abbasso bush ….sempre !!!

  38. rossano

    piu’ che welcome to italy…direi benvenuto nel 3 mondo un abbraccio a tutti di questo blog da cape town !!! peace+love e abbasso bush ….sempre !!!

  39. rossano

    piu’ che welcome to italy…direi benvenuto nel 3 mondo un abbraccio a tutti di questo blog da cape town !!! peace+love e abbasso bush ….sempre !!!

  40. rossano

    piu’ che welcome to italy…direi benvenuto nel 3 mondo un abbraccio a tutti di questo blog da cape town !!! peace+love e abbasso bush ….sempre !!!

  41. Valeria

    Grazie Alan, di cuore. La tua risposta mi fa capire, fra l’altro, come mai la mia domanda iniziale non fosse stata ben accolta. Anche una volta chiarito che non era assolutamente mia intenzione parlare di emulazionemodellipressionesociale&co., mi rendo conto di aver fatto, involontariamente, una mezza gaffe. 🙂
    Nel frattempo ho poi riflettuto sul concetto di canone estetico. Non troppo profondamente, a dire il vero, non ne sarei in grado. 😉 Rispondendomi che un’eventuale ulteriore curiosità del tipo “Sì, ma perché?” dovrebbe restare necessariamente senza risposta. L’arte crea canoni autoreferenziali, semplicemente, la cui genesi esiste ma non è sempre rintracciabile in maniera lineare. L’artigianato li usa, poi, e quindi ancor meno è in grado di risponderne.
    Ed è proprio questa autoreferenzialità che dovrebbe far riflettere le sciocchine (adulte e ben al di fuori da qualsiasi rischio autolesionistico) che piagnucolano sui redazionali di Vogue anziché sulle riprese del fondo femminile alle Olimpiadi…
    Saluti,

    Valeria

    p.s. diamine, ho scritto un pippone.

  42. Valeria

    Grazie Alan, di cuore. La tua risposta mi fa capire, fra l’altro, come mai la mia domanda iniziale non fosse stata ben accolta. Anche una volta chiarito che non era assolutamente mia intenzione parlare di emulazionemodellipressionesociale&co., mi rendo conto di aver fatto, involontariamente, una mezza gaffe. 🙂
    Nel frattempo ho poi riflettuto sul concetto di canone estetico. Non troppo profondamente, a dire il vero, non ne sarei in grado. 😉 Rispondendomi che un’eventuale ulteriore curiosità del tipo “Sì, ma perché?” dovrebbe restare necessariamente senza risposta. L’arte crea canoni autoreferenziali, semplicemente, la cui genesi esiste ma non è sempre rintracciabile in maniera lineare. L’artigianato li usa, poi, e quindi ancor meno è in grado di risponderne.
    Ed è proprio questa autoreferenzialità che dovrebbe far riflettere le sciocchine (adulte e ben al di fuori da qualsiasi rischio autolesionistico) che piagnucolano sui redazionali di Vogue anziché sulle riprese del fondo femminile alle Olimpiadi…
    Saluti,

    Valeria

    p.s. diamine, ho scritto un pippone.

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