zanzibar #03

[it] giusto per fare un minimo di ordine nella mia vita dicotomica per quello che riguarda i miei blog, diciamo che qui http://photobackstage.corriere.it/ scriverò degli aspetti più puramente lavorativi e fotografici, mentre su questo scriverò di tutto il resto (le cagate, insomma…)

in questi giorni abbiamo scattato in una spiaggia molto bella con un posto dove alloggiare altrettanto bello, del quale però scriverò nei prossimi giorni.
è un posto perso nel niente, con questo “albergo” molto rustico. basta descrivere il posto, però vi ho appena detto che ne parlerò in seguito.
in questa sperduta location ci sono dei posticini molto molto rustici, che vendono artigianato locale o cose così.
lì per lì non sembra molto una cosa turistica, sia perchè non ci sono tanti turisti, anzi non c’è proprio nessuno, e sia perchè il tutto ha un aspetto veramente “locale”.
perfetto.
poi ti avvicini alle bancarelle e vedi come le hanno chiamate.
qui sopra le varie insegne…
no comments![/it] [en] Just to clear a little the dichotomies in my life regarding my blog, I would say that here http://photobackstage.corriere.it/ I will write more about working and photographic aspects, while here I will write all the rest (in short, all the bullshit)

During these days we have been shooting on a very beautiful beach with an equally beautiful lodge, of which though I will write about in the next few days.
It is a place in the middle of nowhere, with a very rustic “hotel”. I’ll stop describing this place, but I did say that I will next time.
In this lost location there are some very very rustic stalls, that sell local handicraft and similar things.
There and then it doesn’t look like something too turistic, being because there aren’t many turists, actually none at all, also because it has a very typical “local” look.
Perfect.
Then you get to these stalls and you realize what they have called them.
Here above are some examples of what they look like.
Above here there are the various signs.
No comments![/en]