BRAZIL

[it]non nel senso dell’omonimo bellissimo film, ma proprio nel suo senso più geografico. insomma, senza farla tanto lunga, sono ancora, per pochi giorni, a lavorare in brasile.

sono stato prima in montagna. esatto, montagna. come essere a cortina d’estate. c’erano le mucche e i prati verdi. io ho perso un sacco di tempo rincorrendo mucche cercando di far loro girare la testa, cercando ovviamente di rifare la celebre copertina del celeberrimo album.

ero comunque in un posto molto bello. surreale pensando di essere in brasile, ma bello: qui

dopo la montagna il mare, in un posto ancora più surreale. un’isoletta minuscola (due minuti per fare il giro) che sembrava una via di mezzo tra MAD MAX e WATERWORLD. corrente elettrica solo dalle 18 alle 23, con generatori. dopo buio. ma buio buio che non si vedeva niente. l’isoletta in questione infatti si chiama ISOLA DEL BUIO.

questa una delle “stanze”:

in questa isola solitaria e sperduta nel nulla ho voluto che fosse con me anche un amico, TT, con il quale ho voluto farmi una foto, in un raro momento di sole:

se due fotografi vi sembrano pochi possiamo fare anche quattro:

o sei!

ho scritto “in un raro momento di sole” perchè una costante, sia della montagna che del mare è stata la pioggia. anzi i temporali. anzi i diluvi universali infiniti. per fortuna che a me la pioggia piace!

magari avete avuto l’impressione che la porta che compare nel video fosse una porta di un sommergibile? e certo, quella è, una porta di sommergibile! ve l’ho detto che l’isola era post-atomica…

comunque tutto bene, ho trovato anche il parmigiano:

nonostante l’affettuosa amicizia dell’instancabile danilo russo, comincio ad essere stanchino a girare come una trottola, non vedo l’ora di tornare in italia…[/it] [en]Not in the namesake of the beautiful film, but in its geographical sense. In short, without stretching it too much, I am still, for a few days, working here in brasil.

I was first up in the mountains. You heard me, mountains. As if I was in Cortina for summer. There where cows and green grass. I spent a lot of time chasing cows trying to get them to turn around, trying obviously to reenact  the cover of the famous album.

I was in a very beautiful place. Surreal to think I was in Brasil, nonetheless beautiful: here<> .

After the mountains came the sea, in even a more surreal place. A tiny little island (two minutes to go around it) it looked like half way between MAD MAX and WATERWORLD. Electricity running only between 18 and 23, with generators. After complete darkness. Pitch black from which you could see nothing. The little island is in fact called the DARK ISLAND.

On this lost and solitary island I wanted a friend of mine to be there, TT, with whom I wanted to take a picture of me, in a rare moment of sun:

This is one of the “rooms”:

If you think two photographers aren’t enough we can also do four:

Or six!

I wrote “in a rare moment of sun” because the constant, up in the mountains as well as by the sea was the rain. Actually the thunderstorms. Actually the infinite torrential rain. Luckily I like the rain!

You might have had the thought that the door which you see in the video was a submarine’s door? But of course, that is, the door of a submarine! I did mention that the island was post-atomic…

Otherwise all good, I even found parmesan cheese:

Despite the warm friendship of the insatiable danilo russo

I am starting to get a little tired of spinning around, I can’t wait to go back to Italy…[/en]