È noto, tutti fotografano. Benissimo.
Io ho la mania delle checklist, perché mi danno l’illusione di fornire una soluzione (semplice) a problemi (complessi).
Ho fatto allora una lista, per chi magari sta incominciando a fotografare, delle cose da NON fotografare. Non che sia proprio vietato, ma dato che rappresentano dei super stereotipi rendono difficilissimo portare a casa un valido risultato: sono una specie di grande tranello, dando l’illusione di essere ambiti facilissimi mentre sono difficilissimi. Voglio dire: se mi chiedessero di fotografare Venezia non ci dormirei la notte nell’incubo di come risolvere, in maniera originale e valida, il problema. Mentre invece sappiamo bene che migliaia di persone la fotografano quotidianamente, sicure di realizzare qualcosa di originale e valido.
Allora, eccoci qui, questo l’elenco delle cose da non fotografare MAI:
-città riflessa nelle pozzanghere
-luoghi abbandonati
-gattini
-tramonti (albe sì, tramonti no)
-bambini neri
-maschere veneziane
-mare, fiumi e cascate con acqua effetto mosso setoso
-vecchietti che camminano da dietro in bianco e nero
-tipe a letto alla pecorina con le mutande abbassate
-sè stessi allo specchio con la macchina fotografica in mano
-mendicanti
-qualsiasi palazzo fotografato con il grandangolare e le linee cadenti storte
-gabbiani
-Venezia
-musicisti che suonano e cantano in concerto
-vecchi sdentati del terzo mondo che ridono. ma anche che non ridono.
-manichini nudi
-artisti di strada
-filari di alberi
-girasoli
-cuccioli di qualsiasi tipo e razza
-tipa che finge di avere un orgasmo (fingono sempre)
-tipa con tanti tatuaggi
-tipa con tanti tatuaggi che finge di avere un orgasmo figuriamoci
-tipa vicino a una finestra
-tipa con tanti tatuaggi che finge di avere un orgasmo fotografata vicino a una finestra ciao proprio
-tipa con i tacchi a spillo a letto
-tipa con le lentiggini siamo lì per aver rotto il cazzo pure lei
-sposi con il grandangolare dal basso
-cibo
-ballerini
-macro fotografia di qualsiasi cosa
PS: ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale. non è una frase fatta. è probabile che alcuni di voi leggendo questo mio post penseranno: “‘sto stronzo di benedusi, quando ha scritto pensava a me!”. no, ti do questa notizia, questo post non è riferito a te! il fatto è che il 99% delle fotografie inutili che sono in giro si possono riferire all’elenco qui sopra, e quindi è altamente probabile che tu ti senta coinvolto!
PS_02: tu pensi che io voglia far sempre casino in maniera tale che la gente parli di me? è vero!
PS_03: è sbagliato essere negativi e dire sempre ciò che NON va. bisogna anche essere positivi, propositivi e vedere le cose belle che ci sono. qui tre fotografi che fanno cose belle, molto diverse tra loro, ma che a me piacciono molto
Giuseppe
Ok, NON ho fatto quasi tutti i punti dell’elenco! 😀
mario
Quando andrai a leggere la checklist su “cosa non scrivere” e troverai “usare le parole valido e noteve come argomenticredendo sul serio che lo siano” allora sarai credibile
DZ
D’accordo quasi su tutto. Aggiungerei le foto tutte uguali di eventi religiosi in India ché ormai se fotografi i fuochi d’artificio a capodanno fai una roba più inconsueta.
settimio
@mario scusa, stai dandomi lezioni di scrittura?!?
Valentino Meregalli
Ciao Settimio, premetto di seguirti ed apprezzarti molto come teorico della fotografia (saresti un docente formidabile), meno come fotografo ma quello è molto soggettivo quindi, a parer mio, non fa testo.
La cosa che non capisco è: per quale dannatissimo motivo sprechi così tanto tempo con tutte queste menate quando potresti sforzarti di produrre di più ma soprattutto con più qualità? Tutti questi post a lungo andare rischiano di diventare un manifesto di frustrazione che ha anche un po’ stufato.
Tu stesso ti definisci un fotografo trasversale, senza una precisa collocazione (a parer mio la cosa peggiore in assoluto), ed infatti quello che professi è sempre troppo lontano da quello che produci. Perdonami la critica ma visto che ti esponi molto devi accettarla.
Secondo me stai perdendo un sacco di tempo.
Fernando
Notevoli i tre fotografi citati alla fine.
settimio
@valentino che faccio, ti rispondo o non ti rispondo?!? Non vorrei perdere troppo tempo: aspetta che ci penso…
Marco
Ammetto che per uno agli inizi come me questa lista di “divieti” sembra un ostacolo insormontabile. Voglio dire, questo è un eccellente consiglio per sviluppare l’occhio fotografico e la creatività. Ma come faccio a farmi le ossa o anche solo poter pensare di dire che so fare delle foto valide se mi “impongo” di non provare nessuno dei temi da Lei esclusi? Temi che appunto, vista la loro grande diffusione, forse è più facile studiare e provare ad emulare. Lei cosa ne dice?
Isidoro
Settimio purtroppo io ho fatto molte delle cose che sono nella lista! E molte altre per fortuna ho imparato ad evitarle da me. Però c’è una domanda che voglio farti da parecchio. Io aiuto una onlus che gestisce un gattile e gli faccio le foto per aiutarli con le adozioni, il calendario, i gadget e tutto quello in cui con la mia fotografia posso essergli utile: la devo considerare nella categoria “gattini”??
giuseppe milani
Io mi sono fotografato allo specchio con la macchina fotografica in mano, ma non me ne frega nulla perché quel momento non sarebbe mai più stato così.
Lino
sacrosante parole… ma non capisco perchè includere il cibo nella black list; sarà perchè apprezzo particolarmente David Loftus ma il cibo può anche raccontare la storia di un posto, di una tradizione, di un saper fare. Illuminami!!
Frallalà
L’unica lezione di scrittura/grammatica andrebbe fatta sul “se” scritto con l’accento, oltretutto con angolo sbagliato.
Antonio
La luna?
P.s. La foto esemplificativa di V. Spada mi fa cagare (non me ne voglia l’interessat, magari ha fatto altre foto belle…)
Lino
non a caso il libro di Gawande è il 1^ più venduto nella categoria “professione medica” su un noto sito… mica sti c.xx.:-)
Massimo
Grande! Le ho quasi tutte! Bimbi neri su tutte! Bravo Settimio ho colto il
Messaggio e condivido. Mi piace anche il tuo stile comunicativo, che noia sarebbe un mondo senza ironia .
Ciao Max
Matteo Sprocatti
Ma dai Settimio, di che le loro foto sono belle e piene di significato, degne dei migliori fotografi!!!!
Roberto
L’esser fotografi significa vedere tutto dal proprio punto di vista e rappresentare oggetti persona animali con la propria visione… di causa mi viene da dire che non esiste nessuna cosa da non fotografare, tutto cambia, dipende tutto dalla prospettiva e punto di vista….
Marko Nero
Le scarpe.
Marzio
Pur essendo fotograficamente ignorante sorrido all’idea di non far parte della lista (in passato sono inciampato pure io su qualche punto, ma per fortuna ho avuto la decenza di non ripetermi). Io lo trovo un post geniale ed interessante, eppure molti si codapaglieranno. Comunque è tutto molto semplice: i grandi fotografi li ritrovate in uno di questi punti? No.
Francesca
Sono d’accordo sul fatto che esistano soggetti inflazionati, e perciò di per sè noiosi… ma penso anche che un bravo fotografo, dotato di personalità, può tranquillamente fotografare i suddetti soggetti ed essere sempre emozionante ed originale. Anzi: la sfida è proprio nel fotografare tramonti, gattini e riflessi nelle pozzanghere, a pensarci bene.
Ninjac
io ho fatto polaroid di donne durante l’orgasmo ma l’orgasmo era vero!!! 😉
http://ninjac.net/2016/08/31/tantra-portraits/
Tyreal
“Il disagio dei quartieri popolari” è stato già detto?
settimio
@marco ma leggete quello che scrivo?!? Fotografare le cose del mio elenco è, nonostante ciò che tutti pensano, MOLTO più difficile, perché sono tutte cose che vengono facilmente belle, e quindi è complicato poter dare un contributo originale e personale. Se mi chiedessero di fotografare Venezia…
settimio
@isidoro assolutamente no! Perché le foto dei gattini che tu fai sono UTILI: quella è la grande differenza!
settimio
@lino certo, se fotografato bene e con un senso: quasi nessuno lo sa fare!
settimio
@ninjac e infatti non sono male
settimio
@francesca DIFFICILISSIMO!!! E per gente che non capisce un belino di fotografia non è forse meglio approcciare qualcosa di FACILE?!?
settimio
@frallalà
se stesso o sé stesso?
Tutto sta nel capire il perché del fatto che “sé” vuole l’accento e “se stesso” no. Semplicemente perché i grammatici sostengono che quell’accento sul “se” è inutile, dal momento che l’associazione con “stesso” ne chiarisce il significato sintattico. Inutile, ma non per questo errato. Quindi la prima forma senz’accento, la considererei corretta tanto quanto la seconda, soltanto un po’ piú “tradizionale”. A ciascuno dunque la propria…
settimio
@marco per favore dammi del tu, così come mi permetto di fare io. Ma il mondo è così pieno di cose e storie meravigliose, ma perché è necessario fotografare le solite stronzate inutili?!? Ti ringrazio. Settimio
Paolo
Ok … ce le ho tutte!!! 🙂
asnazar
Io sono di Africa e non ci sono gattini in questo posto.E’ possibile cambiare gattini con leoni che hanno mangiato gattini?
Franco
Per esclusione non dovrei fotografare niente. Sarebbe utile una liste di ” cosa fotografare” a parte le albe.
Direi bambini bianchi, ruscelli con acqua che schizza, campi di papaveri e camomilla, morti e feriti, una “pietra” per quindici giorni, luoghi non abbandonati ecc…
settimio
@franco c’è tutto il mondo da fotografare e raccontare!!! altro che quelle quattro cagate inutili tipo le maschere veneziane di ‘sto cazzo! Prova a fare il mese fotografando una pietra: vedrai che utilità!
settimio
@asnazar perfetto!
Michele
Tatuate sì, le ho fotografate, ma senza orgasmo.
Elisa
Le albe non vengono fotografate perché bisogna svegliarsi presto. Le cose impegnative e lo sforzo creativo non ci piacciono perché siamo pigri ( noi italiani in generale e di conseguenza noi italiani che fotografiamo).
Giacomo
Ti stimo per certe cose mentre per altre mi stai decisamente sul cazzo , ciò che hai scritto può essere e deve restare un tuo pensiero, magari un consiglio ma non dall’alto del podio o piedistallo, ti consiglio di scendere sulla terra e magari con un pizzico di umiltà .. Ciao
Fabrizio
…gattini che simulano un orgasmo con i tacchi a spillo a Venezia fotografati con un grandangolo macro?
Alberto Macchi
Gentile Settimio, giusto per far lavorare un po’ il cervello, cosa che molti di coloro che commentano dovrebbero fare forse più spesso, propongo un giochino: per ogni punto della tua lista, trovare a memoria un grande fotografo che abbia fatto proprio quello in maniera magistrale. Questo è il mio tentativo:
-città riflessa nelle pozzanghere – 1 a 0 per Benedusi.
-luoghi abbandonati – William Eggleston.
-gattini – 2 a 0.
-tramonti (albe sì, tramonti no) – Joel Meyerowitz.
-bambini neri – Boogie.
-maschere veneziane – terribili
-vecchietti che camminano da dietro in bianco e nero – Paul Strand.
-tipe a letto alla pecorina con le mutande abbassate – Jonathan Leder.
-sè stessi allo specchio con la macchina fotografica in mano – Nan Goldin.
-mendicanti – Steve McCurry.
-qualsiasi palazzo fotografato con il grandangolare e le linee cadenti storte – Vabbè questo è un errore tecnico.
-gabbiani – Qualcuno al National Geographic? Passo.
-Venezia – Passo.
-musicisti che suonano e cantano in concerto – Annie Leibovitz.
-vecchi sdentati del terzo mondo che ridono. ma anche che non ridono – Steve McCurry, ancora.
-manichini nudi – Guy Bourdin. Anche se erano indistinguibili dalle sue modelle.
-artisti di strada – Diane Arbus, diamine.
-tipa che finge di avere un orgasmo (fingono sempre) – Questo sì è Guy Bourdin.
-tipa con tanti tatuaggi – Terry Richardson.
-tipa con tanti tatuaggi che finge di avere un orgasmo figuriamoci – Richard Kern.
-tipa vicino a una finestra – David Bellemere.
-tipa con tanti tatuaggi che finge di avere un orgasmo fotografata vicino a una finestra ciao proprio – Terry Richardson. Forse neanche fingeva.
-tipa con i tacchi a spillo a letto – Helmut Newton.
-tipa con le lentiggini siamo lì per aver rotto il cazzo pure lei – Richard Avedon.
-cibo – Irving Penn.
-ballerini – David Hamilton, ballerinE.
-macro fotografia di qualsiasi cosa – Karl Blossfeldt.
Morale della favola? A parte Venezia e la sua fauna urbana, si può fare una bella foto a qualsiasi cosa. Basta essere dei geni.
Un saluto.
Mauro
fatto quasi tutto, nello specifico:
-luoghi abbandonati
-tramonti (albe sì, tramonti no)
-bambini neri
-maschere veneziane
-mare, fiumi e cascate con acqua effetto mosso setoso
-qualsiasi palazzo fotografato con il grandangolare e le linee cadenti storte
-gabbiani
-Venezia
-manichini nudi (ebbene si)
-artisti di strada
-filari di alberi
-cuccioli di qualsiasi tipo e razza
-tipa vicino a una finestra
-cibo
-ballerini
-macro fotografia di qualsiasi cosa
pero’ un po’ mi sono divertito 🙂
Carlo Caccia
Ciao Settimio,
In linea di massima si potrebbe concordare con quanto scrivi, salvo il fatto che una visione così ristretta è davvero
passibile di critica. Fare di un erba un fascio non serve. Capisco il disgusto che hai tu e molti, compreso me, nel vedere la fotografia banalizzata ogni giorno e la pochezza di idee ma generalizzare secondo me non aiuta.
Un saluto, Carlo
Marco
Argh ! Le ho fatte quasi tutte ! Nonostante questo condivido quanto detto, e apprezzo molto la spinta all’autocritica e alla riflessione. Non è facile fare qualcosa di veramente valido e differente dal già visto e in questa epoca di “facile” fotografia, in cui tutti si sentono dei grandi, ancora meno. Verrebbe da dire che la fotografia sia “morta”. Non è così, fortunatamente, ma fare davvero fotografia, non è da tutti, anche se tutti, me compreso, fanno” fotografia ” (?)
Ivano Mercanzin
Ciao Settimio post provocatorio al tuo solito. Ma anche con qualche perla di verità.
Solo una piccola osservazione. Non tutti vogliono o possono diventare i nuovi HCB per cui a loro basta scattare magari le foto della tua lista per compiacere amici e parenti. Ed essere felici. Per quanto riguarda Venezia che è il mio cavallo di battaglia ne ho fatto un libro e più mostre. Nessun patema d’animo nello scattare. Se ti metti ad ascoltarla con il cuore, senza filtri e aperto ad assorbire i suoi misteri , la sua magia il suo racconto straordinario tutto diventa facile e sincero.
Un abbraccio.
Michele
Bravo Settimio, dovremmo esserti grati, invece, vedo che l’esercito di arrivati, prende i tuoi consigli come sentenze.
Quello che noto è che oggi, il fatto che le fotografie vengano fuori belle
subito, porta fuori strada molti, anche talentuosi neo fotografi.
Le macchine, la tecnologia del post produzione, porta a ottenere
“Belle” foto…
Belle non è un pregio assoluto.
Sembra strano, ma la ricerca del bello in fotografia,
Porta molti nel tritacarne del già visto che sapientemente ed ironicamente
enunci nei temi da scartare.
Aggiungo, per gli scettici un consiglio:
componete una serie, un portfolio, presentate lo
ad una giuria di lettori addetti, bene, a quel punto,
Vi accorgerete quanto l’elenco di cui sopra sia vero.
Abbiamo sempre tutto da imparare.
Elisa
Una precisazione a quello detto prima: albe sì se sono in Islanda. Sopratutto se ci vai per un workshop; in questo caso ti senti figo non pigro e la sveglia prima suona meglio è.
Roberto
Provocatorio con intelligenza e simpatia, come sempre. E’ troppo simpatico leggere le critiche di chi prende alla lettera le provocazioni, anziché vederci uno stimolo per andare oltre l’ovvio 🙂
Altro da non fotografare mai:
1 il Colosseo
2 lo sposo con il piede appoggiato su un gradino che guarda la sposa con la giacca appoggiata sulle spalle.
Ciao. Roberto
settimio
@alberto macchi giusto, e bell’elenco. Ma infatti io mica ho detto che è proprio vietato sempre! Ho detto che è MOLTO difficile fotografare quelle cose perché è facilissimissimo scadere nello stereotipo e nella banalità. Vedi Venezia…
federico
Settimio è sempre un grande, i suoi post sono dei tranelli in cui cascano sempre tutti. Me compreso…perchè fanno riflettere su ciò che facciamo, siamo e dove stiamo andando. Sono dei tranelli (positivi) perchè abbracciano talmente tanti e tali argomenti in poche righe che sarebbe difficilissimo rispondere per punti o replicare. Ma alla fine hanno sempre un “fil rouge”…”la buona fotografia”. Invece di criticarlo mi piacerebbe sapere il suo pensiero su altri argomenti ma sopratutto su un punto: Settimio tu dici spesso che quando si arriva a spiegare una propria fotografia significa che non è stato raggiunto l’obiettivo di ciò che si doveva fare. Però spesso ho visto in tue fotografie una spiegazione a monte che in effetti se non ci fosse stata avrebbe dato alla fotografia stessa tutt’altro “peso” probabilmente (es. famiglia alla stazione centrale di Milano). Con amicizia. f
Salvo Corigliano
Ti leggo sempre con piacere…e mi hai fatto sorridere anche questa volta…buona luce…
emanuele
hai dimenticato i piccioni 🙂