IL FALLIMENTO

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Il fallimento è una cosa che non piace a nessuno. Nessuno gradisce e vuole fallire. Se si fanno le cose si fanno sperando che abbiano successo.

Tutti dicono che fallire serve, fa bene. E subito scatta l’esempio di Steve Jobs, cacciato dalla Apple per essere poi riassunto trionfalmente dalla Apple stessa.

Sarà. Ma fallire non piace. Soprattutto poi se non si è Steve Jobs.

Comunque, andiamo con ordine.

Il week-end appena finito è stato molto divertente. A parte l’epilogo “fallimentare”: ma ci arriviamo.

Come molti sapranno era il week-end del Photoshow. Ho cominciato venerdì andando da Leica dove Toni teneva una conferenza per il celebre brand tedesco.

Per non farci mancare nulla ci siamo divertiti a fare questo GIF:

GIF_TONI

Il giorno dopo, sabato,  prima sono stato al Photoshow, dove ho incontrato un po’ di amici e soprattutto ho accompagnato Giovanni che fendeva la folla benedicendo e facendo miracoli… 😉

Con lui poi sono andato da Denis all’evento del IL FOTOGRAFO. È stato veramente molto divertente.

Prima mi sono seduto al mio banchetto PCCDQC:

photo by Jessica Diplotti
photo by Jessica Diplotti
photo by Alberto Buzzanca
photo by Alberto Buzzanca

 

Poi, insieme a Giovanni e “moderati” da Denis Curti, abbiamo tenuto la nostra conferenza: diciamo la verità, più che altro abbiamo fatto i cretini. Toni avrebbe fortemente disapprovato. Però ci siamo molto divertiti! 🙂

Questo il sabato.

La domenica poi ci sarebbe dovuto essere il primo dei miei INCONTRI FOTOGRAFICI. Ecco qui veniamo al punto: domenica gli INCONTRI FOTOGRAFICI non si sono svolti. Perché? Semplice, non c’erano abbastanza iscritti. Che dire, non so cosa dire. Certo, non è un dramma, ma mi rode. Non tanto e non solo per me, ma anche e soprattutto perché non posso pensare che non interessi fare della seria Fotografia. Scattare con la pellicola, andare in camera oscura, imparare cose nuove e inevitabilmente provare nuove emozioni. Anche perché nelle stesse ore dei fotografi si accalcavano per fotografare delle modelle sul palco del Photoshow:

photoshow

Ma che senso ha?

Ma a cosa serve?

È forse almeno divertente? Non credo.

La Fotografia è messa veramente così male?

Nelle stesse ore Giulio con il suo digingranditore stampava in camera oscura due mie immagini:

IMG_7862

 

 

IMG_7860

Io penso che sia una magia che deve essere condivisa e apprezzata. Per ridare dignità e valore alla Fotografia.

Penso riproverò ancora una volta ad organizzare i miei INCONTRI FOTOGRAFICI, sicuramente cambiando qualcosa, tipo facendoli sabato e domenica (mi hanno scritto che lunedì erano impegnati) e abbassando il prezzo (mi hanno scritto che erano troppo cari: ma per gli inutili zoom 70-200 2,8 i soldi non li spendete?).

Ci voglio ancora provare, perché nella mia testa è una cosa buona e giusta. Ci riproverò.

71 risposte

  1. Ettone

    Effettivamente questo weekend ha condensato molti eventi… Dal canto mio sono stato felice di vedere e sentire i Maestri all’incontro della Sprea “Il Fotografo” e di stringerti di persona la mano. Divertente e istruttivo il vostro intervento… Diciamocela: tu e Gastel fate una bella coppia e tra tutti siete stati coloro che hanno calamitato di più l’attenzione.

    ps… rimango sempre allibito di fronte al “carnaio” di certi eventi.

  2. Riccardo

    Diciamo che per l’autoerotismo continuo a preferire Yasmine Bleeth ai tempi di Baywatch all’ultima Nikon (o Canon, o Sony, eccetera) da ottimilamiliardi di Megapixel: perciò non sono andato al Photoshow, e non ci sono andato nonostante io possegga uno di quegli inutili zoom 70-200mm f/2,8 per i quali si spendono tanti soldi.

    Però tu scendi il prezzo, ché la gente comune non può permettersi di tirare fuori per un incontro fotografico più di quanto spende mensilmente per mangiare.

  3. Francesco

    Sono venuto al Photoshow venerdì’.
    Era la prima volta che andavo e sarà anche l’ultima.
    Non ho partecipato agli Incontri fotografici perchè pensavo che fossero riservati a chi avesse già esperienza di fotografia analogica. Non avendone avuto in maniera sufficiente, ho rinunciato.

  4. giuseppe

    Risposta: premesso che non sarei riuscito a venire a Milano ( son di Bari e lavoro) ti rispondo per quel che sono le mie esigenze.
    Io vivo del tutto e subito come molta gente,, inizio spesso a sfogliare i giornali dalla fine, osservo prima il “fine” poi il ” come” per una fretta cronica data dalla mia personale ansia. Arrivo al dunque; spendere un fine settimana lontano dalla famiglia, sottrarre denaro alle esigenze primarie per imparare a fare qualcosa che non farò mai per mancanza di tempistiche mi sembra caro a prescindere. Certo è bello accrescere la propria cultura fotografica ma ti rigiro la domanda. A quali costi? Ecco il punto. Costa spendere denaro per qualcosa che non è immediato. Costasse meno, e magari vicino casa .. perchè no.

  5. Adamo

    Prima volta che scrivo qui, quindi spero mi scuserai se ti do del tu.
    Non capisco perchè tu ti stupisca così tanto, eppure il famoso meccanismo psicologico ‘tira più un pelo di figa che un carro di buoi’ credo tu lo conosca bene (anche perchè le modelle sarebbero disoccupate…). E facendo un piccolo passo indietro nel tempo, qui nel tuo stesso blog, Toscani raccontava come quelle che sarebbero passate alla storia erano le foto delle belle fighe sulla spiaggia, e non le donne disperate di Berengo Gardin (che poi dove le ha viste queste disperate non lo so).
    E comunque il 70-200 è figo, fa reporter d’assalto, è bianco ed attira l’attenzione e magari con la scusa ci rimorchi pure…
    Bel blog (lo dico da patito di libri, che sia fotografia o meno), magari un po’ meno disprezzo verso noi poveri fotografi no-pro e sconosciuti.

  6. Stefano

    Spiace che una così bella idea non abbia avuto successo. Posso dirti perchè mi piaceva:
    1) la sostanza del Fotografo con la F maisucola (per la passione, i contenuti e per capacità di veicolare queste cose)
    2) la riscoperta della fotografia a pellicola e della camera oscura

    io però non ho partecipato perchè:
    1) il tipo di fotografia previsto non è nelle mie corde (faccio tante foto a persone, ma non ho mai fotografato una modella in studio)
    2) è difficile trovare il tempo (soprattutto in settimana)

    Il costo non mi sembrava assolutamente esoso (ma immagino che molti appassionati non si possano permettere di spendere molto in questo periodo)

  7. Gabriele

    Anche io penso che il prezzo dell’incontro che hai organizzato fosse un pò alto. L’idea è lodevole, personalmente avrei partecipato se avesse avuto un prezzo inferiore. Sono dell’idea che l’analogico andrebbe rivalutato e riscoperto, forse per un uso professionale, con i ritmi di oggi, è proibitivo per lunghezza di tempi e costi, ma per progetti personali a mio parere andrebbe preso nuovamente in considerazione.

  8. Alessandro

    Io non lo valuto un fallimento, forse è l’inizio di un successo che ha per protagonistala fotografia, spero che i prossimi che seguano uguali siano quelli che riguardino certi workshop e scattiamomodelleingrupposenzasenso.

  9. Michele

    Caro Benedusi,
    non credo che le due cose siano da mettere in relazione : un concerto di Gigi D’Alessio non sottrae pubblico a un auditorium in cui si esegue Rachmaninov, eppure per convenzione entrambi gli “eventi” (brutta parola) sono chiamati “concerto”.
    La crapula fotografica del Photoshow è puro commercio ed è l’evento più atteso da chi passa le sue giornate ad analizzare performance di sensori e lenti o da chi è in perenne ricerca di fantastiche fabbriche abbandonate dove ritrarre (nitidamente) la poveretta di turno.
    Gli “Incontri Fotografici” sono un’altra cosa e un’opportunità riservata ad altro genere di persone, prima ancora che fotografi.
    Ti chiedo dunque di insistere e organizzare nuovamente perché proverò ad esserci (anche se non vivo a Milano), ma soprattutto perché esiste un altro mondo “buono e giusto” fuori dal Photoshow che merita di crescere.

  10. Sir Bazz

    Nella mia personale esperienza, la qualità è percepita in strani modi, spesso, nelle persone. Soprattutto, ci sono segmenti di percezione che ancora oggi mi risultano insondabili… o meglio, sono sondabilissimi: una gran fetta di servizi/prodotti DEVONO costare poco, secondo alcuni, pur volendo la qualità.

    Anche se non ci capiscono tanto, o poco, o per nulla. 🙂

    Poi sicuramente ci sono i contesti: forse il Photoshow non era il contesto giusto per il tuo livello di corsi e preparazione, fuori dal Photoshow probabilmente li avrà. È probabile che, come dice Michele, le persone fossero li per altri motivi e gli incontri fotografici non fossero nel loro raggio di interesse.

    Un po’ come nelle fiere, raramente le attività “extra”, che tolgono via tempo alla semplice usufruizione dell’evento, vengono considerate.

    Sicuro che se mettevi “fotografiamo tutti insieme la modella figa di turno”, con molta probabilità avresti avuto tutti i numeri per fare i corsi. 🙂

    Riguardo il concetto di “fallimento” o “successo”, purtroppo viviamo in una società dove questi due risultati sono determinati da vari fattori, un buon 50% da noi stessi, l’altro 50% da fattori esterni, e dove “successo” vuol dire che appena proponi una cosa TUTTI di seguono, o guadagni un sacco di soldi. Ancora oggi è così.

    Però, per il mio personale modo di vedere le cose, il vero “fallito” (e voglio mettere appositamente questa parola con molta delicatezza tra le virgolette) è chi si dà per vinto. Molla. Si arrende. Anche se capisco molto bene chiunque possa scegliere di farlo, perché è stanco, perché non ce la fa più, perché ha terminato le energie.

    Il vero “successo” è quando ti guardi lo specchio e dici: “senti, ho dato e sto dando il meglio di me. questa è la mia vita, sto facendo il possibile per migliorarmi e per fare ciò per cui mi sento nato e per cui ho talento, per rispettare le persone che stimo e che mi danno fiducia. più di questo, che posso fare?”.

  11. Chiara

    Non tutti quelli appassionati di fotografia si possono permettere lo zoom da 2800 euro
    E molti di questi non interessa nemmeno, il mio ultimo acquisto è un Helios 44-4 K da 30 euro
    Quindi si, abbassa i prezzi

  12. alessandro

    …guarda io a uno dei tuoi INCONTRI FOTOGRAFICI non ci verrei manco gratis, figurati pagando.
    Mi è bastata già una volta, la prima, (ovviamente gratis), per capire che non hai molto da dire.
    Concludendo, non cercare le cause additando gli altri, ché è un classico comportamento da italiota. 😉

  13. settimio

    @alessandro e quando mai avresti fatto un WS con me?!? gratis?!? non mi risulta di aver mai fatto WS gratis…

  14. Andrea Calabresi

    Alle volte corsi o incontri interessantissimi vanno deserti (anche se sono gratis), alle volte (spesso) cavolate fanno il pienone. Altre volte le cose belle funzionano anche se sono costose. Alle volte l’incontro che cancelleresti perché è già andato deserto 6 o 7 volte fa, inaspettatamente, il pienone.
    Insomma bisogna insistere, chi la dura la vince.

  15. valerio

    Ciao Settimio ti stimo come persona e come fotografo, ma di questi tempi 500 euro più vitto e alloggio(da considerare)…sono eccessivi, sicuramente se trovi un’altra formula e abbassi il dio denaro può funzionare..!!!! 🙂

  16. Gianni

    Purtroppo gli incontri fotografici ormai si sprecano ! Tutti ad insegnare a giudicare , secondo me qualcuno dei signori che “insegna” non ha ancora imparato lui a fotografare!!! Questi sono poi i risultati

  17. antonella

    Settimo, io avrei partecipato se avessi saputo del tuo appuntamento fotografico!!! Poca pubblicità? ??? Probabilmente si …la prox avvisamiiiii , il fallimento è della pubblicità mancata dell evento, cmq a me te e gastel avete divertito 😉 abbraccio

  18. Daniele

    Buona sera Settimio,
    la mia è una delle teste vicine al tuo tavolo PCCDQC. Ti ho ascoltato mentre cercavi di dare una risposta ad una ragazza sul suo portfolio ed anche dopo con Gastel.
    Divertente il vostro siparietto, poi riflettendoci ho pensato che consigliare di mettere “se stesso” nelle foto è un poco scontato … e che in fondo le differenze con il Photoshow non erano molte! In uno ho visto Gastel di persona, nell’altro le sue foto appese …
    Il tuo fallimento: solo il costo? Solo il lunedì? Magari non è che a parte i soliti fans non risulti poi così simpatico? Peccato visto che a volte scrivi cose intelligenti che varrebbe la pena approfondire.

  19. settimio

    @daniele cioè io e Giovanni Gastel abbiamo parlato (gratis!) per mezz’ora a una persona che chiedeva consigli sul suo portfolio e cosa è passato?!? “metti te stesso nelle tue foto” ?!? Tutto qui?
    Mah!

  20. Zack

    “…e dei fischi non parlarne mai…” Così recitava una vecchia canzone di Ron (Una città pare cantare), al posto di “fischi” si potrebbe inserire “fallimento”… Beh, in questo caso tu hai avuto il coraggio di ammetterlo…
    Ma penso che tu sia in buona compagnia…qui di seguito qualche riflessione sul week end appena trascorso…:
    “SENSAZIONI…Photoshow 2015”
    La sensazione è stata quella di essere catapultato in un racconto di Italo Calvino: “Avventura di un fotografo”, mi sono visto immediatamente circondato da 10/100/1000 Antonino Paraggi…
    Un esercito di invasati, sembravano in trance, con gli occhi sbarrati e le loro reflex o mirrorless a collo…pronti (?) a scattare…
    Ma scattare a cosa?! A tutto e di più…anche a le mosche. Si, pure a quelle…!
    Ho voglia di fuggire, allontanarmi da tutta quella marmaglia…
    Cammino a passo sostenuto…tra i corridoi dove dagli stand si affacciano individui con un sorriso, stampato in faccia, in stile venditore della “Folletto”. Pronti a venderti “qualcosa di cui non puoi fare a meno, che ti cambierà la vita di fotografer…”, in realtà l’unico cambiamento sarà un portafogli più leggero, il tuo…!
    Guadagno l’uscita, temperatura mite, strana per una Milano di fine ottobre… Lungo via Tortona una mostra di jeans scultura…un solo scatto, l’unico durante il Photoshow di quest’anno.

  21. Stefano

    Se invece di ‘stampare in CO’ avessi scritto di ‘postprodurre con PS’ avresti fatto il pieno, le emozioni nei fotoamatori di oggi stanno a zero, il tecnicismo è tutto, purtroppo…

  22. Daniele

    Vedi Settimio la faccenda del “gratis” non credo sia importante, o non dovrebbe essere importante! Nessuno vi ha puntato una pistola alla tempia per farlo, o sbaglio?
    Se lo avete fatto avrete avuto le vostre ragioni, spero per il piacere di chiacchierare di fotografia e di aiutare una ragazza magari agli inizi.
    Ti posso assicurare che a parte il vostro simpatico siparietto alla fine la giovane ha preso il suo Ipad ed è ritornata a casa con la convinzione che pur essendo brava nei fondamentali della fotografia dovrà mettere se stessa nei suoi lavori. Sacrosanta verità, ci mancherebbe! Un po poco come lettura del portfolio, sicuramente poco e vago per chi ha deciso di fare il fotografo … ma visto che era gratis …
    Tu dici spesso che non ami la fotografia (lo hai detto anche sabato scorso), beh ti do ragione al 100%! Non riesco più ad amarla neanche io, dopo 35 anni di lavoro. è un peccato, forse dovrei riuscire anche io a mettere me stesso in quello che faccio, ma non ci riesco più!

  23. Max

    cosa costasse l’incontro non lo so.
    Ma con te in CO quando mi ricapita?

    Giusto stamattina commentavo ‘sti palchi co’ ste modelle: metti 50 fotografi (o presunti tali), che scattano venti foto a testa. Avrai 1000 foto tutte uguali.
    Davvero anche io mi sono chiesto:”ma a che serve?”

    Io una risposta non me la sono data. Tu?

  24. settimio

    @daniele
    Alcune premesse non sono esatte, e quando le premesse non sono esatte spesso le conclusioni sono, per lo meno, approssimative:
    -non ho mai detto che non amo la Fotografia, dico spesso che non ho alcuna passione per essa. La differenza è enorme. Una volta magari te la spiego.
    -non ero lì per leggere portfolio, ero lì per “parlare con chiunque di qualsiasi cosa” che vuol dire tutto e nulla.

    Detto ciò se quella ragazza è tornata a casa con la convinzione di “mettere più sè stessa” nella propria fotografia non mi parrebbe un brutto risultato.

    Al salüt

  25. malegenio

    Verso contrario. Aumenta il prezzo. Tu mi diverti. Assai.

  26. andrea

    500 euro per sviluppare in camera oscura con te ? la trovo una follia, ci sono signori stampatori con cui fare un’esperienza per molto meno…
    Pagare per sentire quattro chiacchiere sulla fotografia è assurdo, nessun incontro, oltretutto teoricamente condiviso con altri, può apportare alcun beneficio alle capacità di nessuno, l’unico a uscirne arricchito sarebeb il tuo portafoglio.
    Capisco la crisi del settore e la difficoltà a trovare guadagni ma voler campare sulla passione di altri è un pò deprimente.
    Decisamente investire in ottiche di qualità è un’alternativa migliore.
    Nessuna critica alla qualità tuo lavoro, ma solo alla tua polemica.

  27. settimio

    @andrea ovviamente non sarei stato io in camera oscura, ma un grande stampatore.
    Sembra bizzarro che, di questi tempi, uno che conosce l’argomento di cui parla (e già, sarei io: perché non ci sono cazzi, io so di cosa parlo, quando parlo di Fotografia) voglia essere pagato per comunicare conoscenza, eh! Lo so, tutti sono abituati a rimanere ignoranti, ma gratis!

    A proposito, “un po’ deprimente” si scrive con l’apostrofo, non con l’accento.
    Al salüt.

  28. Gordon

    Allora allora.. l’idea come scrissi anche nel post apposito mi sembrava (e sembra tutt’ora) spettacolare. Anche al netto dei soliti che criticano per il gusto di criticare utilizzando motivazioni quantomeno traballanti.
    Per quanto mi riguarda, e parlo per me personalmente, il prezzo era davvero troppo alto ma attenzione: PER ME era alto nel senso per le mie tasche, non certo in sè per sè.
    Due giorni, la stampa ed il tempo dallo stampatore, il materiale, le macchine per chi non ne avesse una.. e i pranzi (fossero pure da McDonald).. visti i prezzi che girano praticati da perfetti sconosciuti i tuoi 500euro non erano affatto male.
    Se riproporrai l’esperimento con un prezzo più abbordabile per me, di sicuro faro l’impossibile per esserci anche per un altro motivo che ti avevo accennato: mi piacerebbe mettermi in gioco. In una cosa che non ho mai fatto e che di solito è lontana da me cioè fotografare persone..
    Quale miglior modo di fotografare per la prima volta una persona in posa seguendo i tuoi consigli?
    Intanto, e come sempre, grazie per le idee che hai e per quello che condividi/divulghi come ben sai mi stimolano e mi trovano d’accordo al 1000%.
    Un abbraccio.

  29. andrea

    @Settimio,
    quindi vediamo, 500 euro a persona, diciamo un minimo di 10 pertecipanti, quindi 5000 euro, per un incontro di quanto ? 3,4 ore ?
    praticamente il doppio del costo di un master professionale biennale di circa 300 ore…qui qualcuno vuole fregare qualcun’altro…o tu o chi propone questi corsi…
    grazie per la dritta sull’apostrofo…è gratis o vuoi un bonifico ?
    a proposito, il punto esclamativo si mette dopo lo spazio non attaccato alle parole.
    stai sereno, la mamma degli sciocchi è sempre incinta, 10 polli li troverai sempre

  30. Ettone

    direi che no: non ci va mai lo spazio prima del punto esclamativo o interrogativo. Sempre dopo…

    “La virgola, il punto, il punto e virgola, i due punti, i tre punti di sospensione, il punto esclamativo e quello interrogativo devono essere seguiti da uno spazio, NON PRECEDUTI”.

  31. andrea

    @Ettone
    buono a sapersi Ettone, ma il succo del discorso non cambia.

  32. settimio

    @andrea vedi Andrea, in tutto ‘sto marasma una cosa l’hai imparata: anche fare il troll a qualcosa serve!
    come giustamente scrive Ettone la virgola, il punto, il punto e virgola, i due punti, i tre punti di sospensione, il punto esclamativo e quello interrogativo devono essere seguiti da uno spazio, non preceduti.
    Hai dei dubbi?!? È semplice: esistono delle cose che si chiamano libri o anche altre cose che si chiamano giornali o riviste (venduti i primi in posti misteriosi chiamati librerie, i secondi in posti terrificanti chiamati edicole…) dove potrai verificare che da tempo immemore questa cosa è legge assoluta.
    Andrea, tutto gratis!
    (ma faccio così paura?!? perché non metti nome e cognome? mica mordo! e amo le critiche, veramente!)

  33. Andrea Calabresi

    @Andrea.

    Prima di fare i conti in tasca agli altri bisognerebbe saper fare i conti.
    Due professionisti, materiali, organizzazione, pasti, studio, laboratorio e tasse, sono costi abbastanza alti.
    Il numero di partecipanti per iniziative del genere (specialmente se c’è di mezzo analogico di buon livello) è sempre abbastanza esiguo.
    Insomma se sapessi un po’ come vanno queste cose sapresti che ad un professionista di livello insegnare NON conviene rispetto al lavoro ordinario. Certe cose si fanno prima di tutto per passione.

    Poi, s’intende, libero di pensare che un nuovo obiettivo o un qualche altro gingillo valgano più di un buon corso. Come te la pensano in molti, e si vede (dalle foto).

  34. andrea damiano

    @Settimio
    non ho messo il cognome perchè il form dice ‘nome’ non ‘nome e cognome’.
    Vedi, il tuo atteggiamento è sbagliato, continui ad attaccarmi su sciocchezze tralasciando l’oggetto del contendere, cosa che mi fa pensare che il commento di Alessandro (qualche riga più su) sia più che azzeccato…hai poco da dire.
    Essere bravi fotografi non implica essere bravi comunicatori, fattene una ragione.
    Buona vita

    P.S. se poi vuoi altri miei dati anagrafici chiedi tranquillamente

  35. Gordon

    Sarebbe anche carino che il Sig. Andrea non desse dei polli e degli sciocchi a quelli che (me compreso) hanno espresso vivo interesse a partecipare ad una operazione come gli IF.
    Personalmente apprezzerei molto, perchè nonostante possa sembrargli strano c’è anche gente che (incredibilmente) ragiona con la propria testa e non necessita di ricevere epiteti di sorta da un perfetto (e ineducato) sconosciuto.

  36. settimio

    @andrea damiano
    perfetto, adesso ci intendiamo.

    ho visto il tuo lavoro e ho capito che tanta saccenza è ampiamente giustificata: ti do ragione assolutamente su tutta la linea, ho chiesto veramente troppo per il pochissimo tempo e l’ancora meno conoscenza che potrei elargire.

    ti ringrazio.
    ciao
    Settimio

  37. andrea damiano

    @andrea calabresi,
    la libertà di scelta è un valore che nessuno di dovrebbe permettere di toccare. Polemizzare perchè c’è chi preferisce risparmiare per potersi comprare attrezzatura migliore rispetto a spendere per degli incontri non lo trovo corretto.
    Poi se vogliamo fare il solito discorso che non è la macchina fotografica a fare il fotografo allora potrei dirti che se hai buon gusto ce l’hai se non ce l’hai nessun incontro potrà mai dartelo.
    E comunque ripeto, il mio era solo un appunto su questo discorso, mi piace il Settimio fotografo e ammiro i suoi lavori, mi piace meno il Settimio oratore. Mi è permesso avere questo parere ?

  38. Andrea Calabresi

    @A.Damiano.

    Infatti ho scritto: “libero di pensare” etc. testuali parole, basta leggere.
    Permetterai agli altri di avere le loro opinioni anche tu?

  39. andrea damiano

    @Settimio,
    peccato, avrei partecipato volentieri ad un tuo workshop, magari al toscana photographic workshop 🙂
    ciao e buona serata

  40. andrea damiano

    @gordon,
    dai gordon, dopo questo ti meriti uno sconticino.

  41. andrea damiano

    @andrea calabresi,
    scusa pensavo fosse ironica la ‘tua opinione’

  42. Gordon

    @Andrea: cioè dici che merito uno sconticino per averti fatto notare che le persone (soprattutto se non le conosci) non vanno offese? Sì bhe, devo dire che il discorso fila. Complimenti.

  43. vittorio

    Il prezzo di un qualsiasi bene e’ un fattore relativo, è importante solamente il valore intrinseco che si attribuisce al bene,se per voi imparare a stampre in analogico è importante, allora la lezione di un maestro non ha prezzo, è un valore non quantificabile,nelle poche ore lui ci condensaa l’esperienza di una vita,ve lo dice uno che da autodidatta ha impiegato 10 anni per raggiungere un buon livello di stampa.
    il resto sono chiacchere…

  44. andrea damiano

    diciamo che lo sconticino andrebbe anche esteso a coloro che intendono acquistare il 70-200 e che velatamente sono stato offesi tanto quanto io ho offeso chi paga per gli incontri…se vogliamo essere onesti intellettualmente, o volete dirmi che non è così ?
    Ma ho capito che questo è un forum di forma e non di sostanza, dove conta la punteggiatura più del concetto, dove, se critichi Settimio sei invitato a fornire i tuoi dati, nel caso contrario basta il nome.
    Dati poi che servono a Settimio per decidere se tu sia o no in grado di poter esprimere un giudizio, ma seguendo questa logica nessun forum di fotografia potrebbe esistere, dato che morto Bresson nessun fotografo è più in grado di ritenersi tale e quindi nessuno può più scrivere di fotografia.
    Mi piace anche ricordare che, se non erro, (ma ho errato molto spesso qui, quindi potrei farlo nuovamente) che il buon Settimio scatti spesso con una 5d ed un 50 1.2 L, obiettivo sicuramente costoso, e non capisco perché invece non usa una compattina da 30 euro visto che la fotografia non si fa con l’attrezzatura ma col cuore.
    Concludo qui il mio intervento, sicuro di avervi annoiato ed indispettito abbastanza, eviterò in futuro di ripetere l’esperienza.

  45. settimio

    Andrea, scusa, ma io scatto con una macchina molto più costosa e molto migliore della 5D, io scatto e lavoro con una 1DX.
    Per il resto sinceramente non ho ben capito dove vuoi andare a parare, comunque va bene così.
    Ti ringrazio per l’attenzione.

    Se posso permettermi, ribadisco, che tutte queste inutili parole siano servite almeno ad una cosa, una piccola ma molto importante.
    Questa! Capito? 😉

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